
Parole appassionate e dieci disegni inediti per esplorare le diverse facce dell’amore, esperienza comune e insieme intima degli uomini e delle donne. Il viaggio si muove intorno all’Eros, il “luogo” dell’incrocio di sessualità e di emozioni, mosse dal sentimento di non bastare a se stessi. Miti antichi, fiabe, poesie di ogni epoca, cantici biblici accompagnano un discorso che tenta di cogliere la complessità e il dramma dell’amore, tra felicità, sofferenze e speranze esistenziali. Al di là dei moralismi e delle spiritualizzazioni edulcorate.
Indice
Volume I
Perché amore?
Parlare d’amore, parlare dell’amore
Asimmetria
Passione d’amore, passione per l’amore
Simposio
Amore e immaginazione
Amore e potere
Maschile e femminile
Possesso
Proprietà e violenza
Figlio e padrone
Educazione sentimentale
L’incanto della ripetizione
Religione
Amore, etica, giustizia
In breve
Per approfondire
Volume II
Questo libro che non è un libro
Le stragi di Portella della Ginestra, Piazza Fontana, Brescia, Ustica, Bologna o i tentati golpe De Lorenzo e Borghese, i "casi" Mattei, Moro, Ambrosoli e l'omicidio di Pier Paolo Pasolini o il G8 di Genova: sono alcune tra le principali "strane storie" che costellano la vicenda repubblicana italiana, nodi apparentemente inestricabili di un passato/presente che il volume intende ripercorrere proiettandone la visione e l'interpretazione nella cornice del grande schermo cinematografico. Il testo adotta uno sguardo ad ampio raggio capace di rendere conto del cinema d'autore e documentario così come di quello di genere, ma anche di molta produzione televisiva, delineando una mappa completa e dettagliata dei titoli che, nel corso degli ultimi quarant'anni, hanno fronteggiato le questioni più scottanti di un'epoca ancora densa di ombre. I contributi raccolti analizzano in tale prospettiva alcuni capolavori della storia del cinema italiano ma anche film del tutto sconosciuti, evidenziando le modalità in cui, negli uni e negli altri, l'immaginario dei cosiddetti "misteri italiani" ha trovato spazio di trattazione. L'intento è quello di proporre una nuova lettura di uno spaccato di cinema e di storia italiani che possa altresì gettare una pur minima luce sulle zone più buie della nostra "notte della repubblica".
Un volto inconfondibile che si presta a delle imprevedibili trasformazioni grazie a una sottile capacità di introspezione del personaggio da interpretare: Sergio Castellitto è l'erede dei mostri sacri del cinema italiano, attori in grado di calarsi in ogni ruolo mantenendo una precisa identità, in un gioco di immedesimazione che punta tutto sulla sottigliezza recitativa piuttosto che sul camaleontismo fisico. L'apparente normalità della recitazione, una naturalezza di gesti ed espressioni raggiunta grazie allo studio e all'applicazione, con decisive esperienze teatrali alle spalle. Questa naturalezza ha consentito a Castellitto di prestare il suo volto ad alcuni dei personaggi più amati dagli italiani, come Fausto Coppi, Enzo Ferrari e padre Pio, ed è in queste interpretazioni che l'attore svela un altro lato del suo carattere: l'umanità che abbatte qualsiasi mito e mistificazione. Un attore di estrema finezza che ha contribuito, negli ultimi trent'anni, al rinnovamento del cinema italiano legando il suo nome a quello di registi come Amelio, Bellocchio, Scola, Tornatore, Virzì, per poi imporsi anche all'estero, con una presenza ormai costante nel cinema francese, dove ha modo di farsi apprezzare da Jacques Rivette. Il libro ricostruisce minuziosamente la carriera di Castellitto con saggi e approfondimenti critici, che spaziano dalla recitazione alla regia, fino all'attività teatrale, e interviste allo stesso attore e ad alcuni dei registi che lo hanno diretto.
Mattia Preti, detto il Cavalier calabrese, nasce a Taverna, in Calabria, nel 1613 e muore a La Valletta, Malta, nel 1699. Nella sua vasta produzione pittorica, come ricorda Vittorio Sgarbi, «riparte da Caravaggio nello stesso momento in cui la parabola caravaggesca declina e finisce la febbre che aveva contagiato tutta l’Europa pittorica». Il caravaggismo di Mattia Preti, sostiene Sgarbi, «è sempre recitato, non è mai preso dalla realtà ma trasferito sulla scena teatrale con tutti gli effetti speciali richiesti, prediligendo ambientazioni notturne e luci strisciate che drammatizzano anche uno sguardo». Dalla Calabria a Roma e poi Malta, passando per Napoli, la sua arte raccoglie molteplici apprezzamenti da parte di papi, Gran Maestri dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, principi, nobili famiglie e mercanti, particolarmente per «il suo virtuosismo che gli consente ogni acrobazia», come ricorda Sgarbi, nella sua «lunghissima avventura pittorica che si spegne e si consuma nello sguardo di un uomo che ha tradotto ogni emozione, ogni tormento, ogni entusiasmo, ogni dolore in immagini nelle quali si esprime il senso della vita». Il catalogo raccoglie tutti i capolavori dell’artista, la cui datazione è certa, insieme a opere non documentate ma sulle quali è unanime il riconoscimento della critica.
Il giornalista Igor Righetti, cugino di Alberto Sordi, ha scritto questo libro inedito sulla vita privata del suo illustre parente in occasione del centenario della sua nascita che farà scoprire, per la prima volta, chi fosse Sordi fuori dal set e dalle apparizioni televisive ufficiali. Svela, inoltre, le tante menzogne raccontate su di lui. Il volume, unico sia per gli aneddoti e le curiosità sia per le foto esclusive provenienti dagli album di famiglia e da Reporters Associati & Archivi, presenta anche le testimonianze di alcuni cugini dell'attore: da parte della madre Maria Righetti e del padre Pietro Sordi. Ci sono, inoltre, i ricordi inediti di alcuni suoi amici, amori e personaggi del cinema e della tv con i quali lavorò. Tra questi, Rino Barillari, Pippo Baudo, Patrizia de Blanck (con la quale Sordi ebbe una love story), Elena de Curtis (nipote di Totò), Sandra Milo, Sabrina Sammarini (figlia di Anna Longhi) e Rosanna Vaudetti. Il libro viene arricchito con il CD della prima canzone dedicata a Sordi Alberto nostro, della quale Igor Righetti è autore e compositore con Samuele Socci. Un piacevole volume utile anche alle nuove generazioni perché la memoria storica di un grande attore come Alberto Sordi non vada perduta e, al contrario, rigeneri. Prefazione di Gianni Canova.
L'autore affronta gli argomenti più diversi, quali l'ambiente, la creatività, la società di consumo, l'idea di stato e di felicità, con uno sguardo lucido, talvolta utopico, ma sempre ottimista. Per l'autore il lavoro e il piacere, l'arte e la vita, lo spirito e il corpo lungi dall'essere in contraddizione, si completano per formare un tutto, così la conoscenza dell'arte diviene conoscenza della vita di tutti i giorni e l'atto stesso di vivere una ricerca artistica.
La fragranza delicata dei fiori di ciliegio, il sole infuocato che finalmente si placa quando incontra il mare, un frutto di melograno abbandonato a terra tra le foglie gialle e scricchiolanti, il silenzio frastornante della prima neve che luccica sotto un raggio di pallida luna. Cento haiku per quattro stagioni più una, per accompagnarci attraverso lo scorrere di un anno che appare interminabile, e invece basta distrarsi ad ascoltare il passettio di un pettirosso sul tatami per accorgersi che se ne è già andato. Lasciandosi ispirare da una delle forme d'arte più affascinanti di sempre, Nicola Magrin interpreta e immagina con la sensibilità e il tratto inconfondibile che lo contraddistinguono il susseguirsi delle stagioni in un Giappone senza tempo, dando vita a un indimenticabile ritratto del Paese del Sol Levante. Un'armonia perfetta tra testo e immagini, che ci avvolge leggera come il profumo delle prime gocce di pioggia e decisa come il sapore dolce del sake.
Un prima e un dopo. Come tutti i grandi artisti, Lucio Battisti ha lasciato un'impronta indelebile nella musica italiana: le sue indimenticabili e rare apparizioni televisive, la sua voce asciutta e fragile, i testi semplici eppure così radicalmente diversi e innovativi, una composizione musicale complessa, accurata, dall'effetto struggente. Lucio Battisti è un autore che ancora oggi ascoltiamo senza esserne mai sazi. In tanti hanno scritto di Lucio Battisti, ma in pochi lo conoscevano davvero; la sua musica è stata discussa, analizzata, amata o odiata, ma dell'uomo si è detto solo quello che la sua profonda riservatezza permetteva. Pietruccio Montaibetti, chitarra leader dello storico gruppo dei Dik Dik, è stato il suo primo grande amico a Milano. Questo libro è il racconto di un'amicizia lunga una vita, tra momenti di quotidiana leggerezza e grandi svolte professionali: il primo incontro in una sala parrocchiale adattata a studio di registrazione; un Natale trascorso in famiglia; le gite e le passeggiate; l'inizio del sodalizio artistico con Mogol. Un libro fatto di ricordi che, oltre all'artista, rende giustizia all'uomo Lucio Battisti e al suo mondo di emozioni, timidezze, determinazione e talento.
Siamo nell'anno 1926 nella città di New York: un tempo e un luogo in cui le vicende di un manipolo di persone - e creature - determineranno il destino di molti. Tra questi spiccano: Newt Scamander, il primo (e forse unico) Magizoologo, la cui lotta per la protezione delle creature magiche del mondo prende una piega preoccupante quando alcuni tra i più, potremmo dire, spaventevoli animali da lui accuditi scappano in città. Tina Goldstein, una giovane (ex) Auror americana, impiegata al Ministero della Magia degli U.S.A., che vuole disperatamente riscattarsi da un incidente dovuto a uno scatto d'ira, e sicura che il movimento puritano antimagia Second Salem sia covo non solo di pregiudizi, ma del Male stesso. Queenie Goldstein, la bella e impertinente sorella di Tina, capace di leggere nel pensiero. E Jacob Kowalski, un veterano (e No-Mag), che vuole solo aprire una pasticceria per poter vendere i suoi amati babà.
Tutti sappiamo dire qualcosa di fronte a un bellissimo tramonto, ma spesso siamo inibiti di fronte a un capolavoro conclamato. L'arte in realtà è più vicina di quanto sospettiamo, è legata alla vita vera molto più di quanto immaginiamo, addirittura potremmo dire che nasce con noi... Dal Guggenheim di Bilbao alle cattedrali gotiche, da Magritte a Picasso, da Duchamp a Warhol, Juanjo Sàez percorre un viaggio tra i fatti e i personaggi più importanti della storia dell'arte moderna: sfatando miti, rompendo tabù, mette a nudo e si mette a nudo, in un gioco stilistico che passa con leggerezza e humour dal saggio al fumetto all'autobiografia. Espressione della nuova Spagna creativa, con le sue tavole a colori, le vignette e le battute vivaci, lo stile colloquiale e la dolcezza di una conversazione casalinga, l'autore rende finalmente l'arte di oggi chiara, interessante, accessibile e soprattutto viva. Juanjo Sàez è nato a Barcellona nel 1972. Disegnatore e protagonista della scena underground della città, ha lavorato per importanti campagne pubblicitarie e collabora regolarmente con quotidiani e riviste.
Nella torrida estate del 1890, a Auvers-sur-Oise, un uomo si presenta a casa del dottor Gachet: dall'aspetto, Marguerite, figlia del medico, lo scambia per uno dei tanti braccianti agricoli che lavorano nella zona. L'uomo è Vincent van Gogh, e per Marguerite, che ama dipingere ma si dibatte tra l'insoddisfazione di non riuscire a creare nulla di apprezzabile e una condizione di figlia predestinata a un matrimonio borghese, egli assume, giorno dopo giorno, le fattezze del maestro, del genio, dell'amore. Guardandolo dipingere, la giovane vede ora i paesaggi in cui è cresciuta - le case dai tetti di paglia, le acque del fiume, i fiori, gli alberi, il cielo - con nuovi occhi: la potenza della vera arte si dispiega davanti a lei, mentre la relazione con Vincent si fa sempre più stretta, più pericolosa e infine fatale. Quando assistiamo insieme a Marguerite alla nascita dei capolavori di van Gogh, Guenassia fa rivivere l'epoca d'oro degli impressionisti e getta una nuova luce sulla tragica fine dell'artista e sui misteri che circondano alcune delle sue opere.