
Attraverso più di 450 prime pagine del più popolare tra i quotidiani italiani questo volume ripercorre oltre 100 anni di storia dello sport e fornisce una testimonianza dell'evoluzione sociale e culturale del nostro Paese. Gli avvenimenti più importanti che hanno accompagnato la nostra vita, le coppe, le sfide, le sconfitte, le volate, le medaglie, i calci d'angolo, le squadre e gli atleti si scolpiscono nella memoria attraverso un'ampia scelta di pagine "storiche". Un repertorio che offre a tutti il racconto dello spettacolo sportivo attraverso un elemento che è nella natura stessa della Gazzetta e dei suoi lettori: l'emozione, il senso forte della partecipazione. Introduzione di Andrea Monti.
Accompagnati dalla viva voce dello stesso Fabrizio, ricavata da appunti personali, brani di interviste e da centinaia di fotografie e documenti in buona parte inediti, con questo volume si entra nella storia più intima di De André. La poetica, l'etica, il genio e le contraddizioni dell'artista genovese in un'antologia completa, nuda e sincera, rigorosa nei contenuti e nella cura del progetto realizzato in stretta collaborazione con la Fondazione De André.
"Abbiamo ipotizzato un museo diverso, luogo della fantasia e dell'immaginazione, in un'ipotetica città d'Europa che da qui vuole ripartire per il riordino urbanistico del suo centro utilizzando la vecchia stazione ferroviaria ormai dismessa." In questo libro Philippe Daverio ci accompagna alla scoperta dell'età moderna, ovvero del Secolo Lungo che parte dalla Rivoluzione francese e finisce nella catastrofe della Prima guerra mondiale. Questo volume affronta i temi più importanti della modernità attraverso oltre seicento opere d'arte raccolte tematicamente per vettori storici: quello politico, da Delacroix e Géròme al Quarto stato di Pellizza da Volpedo; quello della macchina e del lavoro, da Turner a Courbet e a Boccioni; quello della fuga dalla realtà nella dolce vita della Belle Epoque, nell'esotismo e nel sogno - da Tissot a Manet, da Dante Gabriel Rossetti a Fortuny, Gauguin e Van Gogh -, fino al Simbolismo e all'Art Nouveau. Fra i padiglioni e le sale del museo sono previste anche soste in locali e ristoranti a tema, dove si immagina di sorseggiare un caffè o gustare un pranzo circondati dalle opere dei Macchiaioli al Caffè Michelangelo, e degli Impressionisti alla Closerie des Lilas. Un gioco serio, che scardina il nostro abituale punto di vista e ci fa ritrovare il gusto di guardare la pittura e leggere il nostro passato guidati dalla penna più impertinente d'Italia.
Nel 1508 papa Giulio II affidò a Michelangelo Buonarroti, allora celebre scultore ma con poca esperienza come pittore, un compito immane: affrescare la grande volta della Cappella Sistina, le cui pareti erano già state dipinte da grandi pittori del secolo precedente come Botticelli, Ghirlandaio, Perugino. Dopo quattro anni di fatiche, scontri, esperimenti, Michelangelo stupì il mondo con la Creazione, la Caduta di Adamo ed Eva, il Diluvio, le Sibille, i Profeti, gli Ignudi, oscurò la gloria dei suoi predecessori e fu consacrato, a trentasette anni, come il più grande artista del suo tempo. Il libro di Ross King racconta da vicino quei quattro anni.
Johannes Vermeer (1632-1675) il più misterioso tra i grandi geni della pittura europea. Poche sono le tracce certe della sua esistenza; poche le opere di sicura attribuzione che ci ha lasciato. Sono dipinti silenziosi, pervasi di luminosità, mai solenni o celebrativi: mostrano uomini e donne nella loro quotidianità, occupati in semplici azioni come versare il latte, leggere una lettera, suonare la spinetta. Le sue figure femminili sono colte nella loro semplicità, eppure la profondità delle loro espressioni e la luce che emana dai loro volti delicati le rende piene di fascino. La forza evocatrice che sprigiona da tanta naturalezza ha saputo conquistare personaggi come Marcel Proust che alla Veduta di Delft ha dedicato pagine memorabili. Anthony Bailey, con rigore scientifico e con una prosa brillante e raffinata, ripercorre le tappe dell'oscura esistenza del pittore e ci aiuta a penetrare il segreto del suo inesauribile fascino.
Tra il 1494 e il 1495 Leonardo da Vinci, pictor et ingeniarius ducalis presso la corte di Ludovico il Moro a Milano, riceve l'incarico di realizzare un grande affresco nel refettorio del convento domenicano di Santa Maria delle Grazie. Il soggetto, l'Ultima Cena di Nostro Signore, è tradizionale, ma l'opera - in cui Leonardo sperimenta tecniche di pittura murale a secco per eludere i limiti coloristici e di composizione posti dalla rapida esecuzione sull'intonaco fresco - segnerà un punto di svolta nella storia dell'arte. Ross King scava nei misteri del Cenacolo vinciano dipingendo a sua volta un affresco colorato e vividissimo della vita e delle vicende politiche di Milano e dell'Italia all'alba dell'era moderna, tra intrighi di potere, guerre e profondi sommovimenti politici. Attingendo a una grande messe di documenti noti e meno noti, alla sua competenza di esperto di arte rinascimentale e alla verve stilistica che ne ha fatto un apprezzato romanziere, King ci conduce insieme a Leonardo per le vie della Milano dell'ultimo decennio del Cinquecento a caccia di volti espressivi per i suoi apostoli e di libri appena giunti dalle stamperie di Venezia; sul ponteggio nel refettorio di Santa Maria delle Grazie ad applicare strati su strati di colori alla ricerca della tonalità perfetta; nei suoi alloggi in Corte Vecchia a parlare di matematica con Luca Pacioli e di architettura col Bramante, a progettare macchine volanti e a tenere a bada Gian Giacomo Capretti, il suo garzone di bottega.
Alla vigilia del bicentenario della nascita, il maestro Riccardo Muti dedica a Verdi questo libro che è insieme un omaggio appassionato al compositore e un viaggio nelle sue opere. Ed è anche un tentativo - da parte del suo massimo interprete assieme a Toscanini - di fargli riconoscere nella storia della musica l'importanza che merita. Se infatti Mozart o Wagner sono indiscutibilmente considerati giganti nei loro Paesi d'origine e nel mondo intero, da noi Verdi è spesso stato presentato come il compositore dei motivetti facili e orecchiabili ed è stato in molti casi eseguito senza rispetto filologico, come se le sue partiture potessero essere modificate e adattate a piacimento. Ma Verdi - argomenta Muti - è un genio assoluto, è il patriarca della musica italiana e, se pure mette in scena le grandi passioni umane, lo fa sempre nella cornice di una straordinaria raffinatezza e nobiltà delle espressioni. Nelle pagine di "Verdi, l'italiano", i lettori vengono quindi accompagnati a scoprire il vero fascino di questo musicista, scandagliando il perfetto accordo tra parole e note che fa di ogni sua opera un capolavoro di teatro. Ma la grandezza di Verdi sta anche nella tragedia dell'uomo moderno davanti a Dio come resa nel Requiem, nell'interpretazione dello spirito italiano che lo fece addirittura assurgere a bandiera del Risorgimento e in opere assolute quali Otello e Falstaff, frutti di una finissima consapevolezza dell'incedere verso il tramonto della vita.
Era il 1508 quando Michelangelo, poco più che trentenne, iniziò a lavorare al gruppo di affreschi della Cappella Sistina. In quello che potrebbe sembrare un manifesto pittorico del cristianesimo e della Chiesa cattolica, però, l'artista ha inserito simboli inaspettati. Perché l'albero del Bene e del Male è un fico, e non un melo? Perché il serpente tentatore ha cosce e braccia, come descritto nei testi ebraici? Stimolati da queste e altre "coincidenze", gli autori - uno storico dell'arte e un esperto di Talmud - ci mostrano il messaggio rivoluzionario celato in quelle immagini, gettando nuova luce sul profilo del genio ribelle. Il risultato è un libro nel quale l'indagine, condotta come in un giallo, rivela una ricerca storica rigorosa e appassionata, che insegna a vedere con occhi nuovi uno dei capolavori della storia universale.
Un passato fastoso, un presente difficile, e una inesauribile riserva di sogni: è l'eredità che riceve alla nascita Pupi Avati, figlio di due mondi, la ricca borghesia urbana bolognese e l'arcaica tradizione contadina di Sasso Marconi. La galleria degli antenati è unica: la bisnonna Olimpia, asolaia emigrata in Brasile in cerca di fortuna con i tre figli piccoli, il nonno Carlo che trovò moglie grazie a venticinque bignè, gli zii materni che ogni anno portavano ai Savoia le ciliegie di Sasso Marconi, il nonno Giuseppe che chiese alla Madonnina del Paradiso una grazia "fatale", i genitori protagonisti di una incredibile storia d'amore... Con questi presupposti, come stupirsi se la tua vita diventa un'unica grande avventura, dalla via Emilia a Cinecittà? Nella Bologna del dopoguerra si svolge l'educazione sentimentale di Pupi, un ragazzo timido ma un po' mascalzone, un perdigiorno con una bruciante passione per il jazz, un rapporto complesso con le donne, un amore irreversibile per il cinema. Poi l'addio alla carriera da musicista, la parentesi come rappresentante di surgelati, i difficili esordi cinematografici, la Roma degli artisti, l'insolito lavoro con Pasolini, i pedinamenti per conoscere il maestro Fellini, i successi di pubblico e critica. "La grande invenzione" racconta tutto questo e molto altro ancora.
Oltre le ombre di Goya, i rebus di Picasso e gli enigmi di De Chirico, Maria Zambrano ci conduce in un itinerario spirituale alia ricerca dei profondi luoghi di umanità racchiusi nelle tele di maestri immortali.
In un'immersione nell'universo del compositore simbolo del nostro Paese, Eduardo Rescigno ricostruisce in questo dizionario gli eventi cruciali della vita e della produzione verdiana: esplora le parole chiave, le trame e i personaggi di capolavori come Aida o Rigoletto, racconta gli incontri con Cavour e gli altri eroi del Risorgimento, rivela insoliti aneddoti della vita privata e retroscena delle prime rappresentazioni nei grandi teatri europei. E attingendo a scritti autografi, articoli e documenti del tempo, dipinge un ritratto del compositore che, a due secoli dalla sua nascita, continua a incantare il mondo.
Il rosso può voler dire passione, ma anche rabbia o violenza. Come sono trasmessi questi significati nei graffiti primitivi, nelle opere di Tiziano, di Bosch, di Matisse e di Warhol? In questo libro, quadro dopo quadro, l'autore illustra la storia, il senso, le implicazioni e la simbologia di ogni sfumatura. In una straordinaria galleria, 200 capolavori dell'arte mondiale vengono analizzati attraverso il linguaggio dello spettro solare. La palette degli otto colori più ricorrenti nella storia della pittura - rosso, giallo, blu, verde, oro, bianco e nero - guida una selezione di opere che svelano una moltitudine di richiami segreti.

