
Negli affreschi sistini numerose scene o figure della storia del popolo ebraico sono presentate come origine, o prefigurazione, della storia cristiana aperta dall'Incarnazione. Il ciclo degli Antenati di Cristo, dipinto sulle lunette e sulle vele della volta, svolge un ruolo essenziale nel connettere le due «età»: l'enumerazione dei patriarchi e dei re della stirpe di Abramo si conclude, in accordo con la genealogia proposta nel Vangelo di Matteo, col nome di Giuseppe, marito di Maria e padre di Gesù. La tradizione iconografica presentava solitamente questi patriarchi come venerabili figure maschili accompagnate dai loro discendenti; Michelangelo stravolge radicalmente le consuetudini figurative accostando, nelle lunette della Sistina, ai nomi degli antenati una straordinaria serie di famiglie immerse nella vita quotidiana: donne che accudiscono i loro bambini o intente ai lavori domestici, vecchi padri pensierosi o addormentati, personaggi erranti, uomini e donne in attesa.
I tre scritti di Rem Koolhaas, qui riuniti insieme dall'autore su richiesta dell'editore italiano, sono da leggere come il seguito ideale di Delirious New York (1978). Essi ci offrono una nitida visione delle forze ingovernabili che regolano lo spazio nelle nostre città. Il rapporto fra storia e identità (fra «destino e carattere», direbbe Benjamin) è qui smascherato crudelmente: Junkspace, «spazio spazzatura», è una nuova categoria del pensiero che Koolhaas, maestro di similitudini, introduce con lirico cinismo per aprirci gli occhi sullo spazio in cui viviamo, e forse sullo spazio in generale.
Questo libro è un percorso attraverso le innumerevoli storie che la Madonna Sistina, la maestosa opera creata da Raffaello tra il 1512 e il 1513 (esattamente cinque secoli fa) ha attraversato e ha ispirato. Una narrazione, articolata e avvincente, delle sue peregrinazioni: dal monastero benedettino di San Sisto a Piacenza, per il quale fu commissionata da papa Giulio II, alla collezione di opere d'arte di Augusto III di Sassonia a Dresda, fino all'approdo a Mosca - portata in trionfo dalla vittoriosa Armata Rossa -, dove fu idolatrata dai russi come raramente era capitato a una icona non ortodossa, e quindi il ritorno a Dresda, la sua "patria tedesca", al culmine di una nebulosa trattativa non priva di intrighi. Il libro è anche l'esposizione dell'impatto che lo spazio post-rinascimentale e pre-cubista di questo quadro ebbe sull'arte contemporanea, da Cézanne a Picasso, da Malevic a Schwitters, fino a Warhol, divenendo in breve l'immagine più famosa e riprodotta del mondo. Ma è inoltre un'esperienza più intima, un racconto di sguardi, un catalogo delle molteplici, e sempre profonde, impressioni che la Madonna Sistina produsse in uomini tanto diversi fra loro - Dostoevskij e Freud, Goethe e Schopenhauer, Florenskij e Benjamin, Hegel e Nietzsche -, fino alla sorprendente esclamazione di un sergente sovietico, il quale così descrive la sua meraviglia di fronte al quadro ritrovato in un tunnel ferroviario dove era stato nascosto dai tedeschi per proteggerlo dai bombardamenti...
Arte e terrore; l'origine del buon gusto e il suo rapporto con la perversione; l'ingresso dell'arte nel Museo e nelle collezioni; la separazione fra artisti e spettatori, genio e gusto; l'apparizione del giudizio critico; in altre parole, la nascita dell'estetica moderna, in un'analisi che parte da un'inedita rilettura dei passi di Hegel sulla morte, o, meglio, sull'"au to an nientamento" dell'arte per sfociare in un'originalissima interpretazione della Malinconia di Drer: ecco il sentiero che ci invita a percorrere questo saggio di insolita ricchezza in cui l'autore è riuscito ad aprire sul problema dell'opera d'arte una prospettiva nuova, che è al tempo stesso un avvincente programma poetico.
La selezione di attori inclusi in questo dizionario comprende tutti i principali interpreti italiani e stranieri attualmente in attività sullo schermo. 600 filmografie integrali aggiornate al 2005 (con inclusione di film televisivi e cortometraggi). 100 classifiche sugli attori e sulle attrici da La Cineteca Ideale di Video Guida: 'I migliori della storia', 'I migliori del nostro tempo', 'I grandi talenti', 'I più amati dal pubblico', 'I più pagati e i più prolifici', 'I più affascinanti', 'I meno affascinanti', 'I cattivi'. La cronologia degli Oscar ai Migliori Attori e alle Migliori Attrici, i divi entrati nei primati del Guinness, le frasi celebri, i legami artistici, i dissapori, i film da ricordare e quelli da dimenticare.
"RicordeRai" più che un libro è un documentario che, attraverso testi e fotografie, racconta ottanta anni di programmazione radiofonica e cinquanta di programmazione televisiva della Rai. Il racconto di un lungo percorso, che, anno dopo anno, scavalca la storia per trasformarsi in cronaca dei nostri giorni. Un viaggio che ricostruisce anche le principali tappe che hanno scandito l'evoluzione dell'azienda di servizio pubblico dal suo esordio, con il nome di Unione Radiofonica Italiana (Uri), fino alla Rai di oggi, impegnata nella complessa sfida del digitale. L'analisi di due media, la radio e la televisione, rende questo volume unico per chi voglia conoscere la produzione della Rai.
Attraverso un percorso rigoroso ed innovativo, sospeso tra sentimento e favola, tra l'immaginario e il meraviglioso, dove entrano prepotentemente anche la storia e il Concilio di Trento, questo film-documentario rende più agevole la comprensione del cammino artistico del Guercino, introducendo in modo discorsivo i vari temi costitutivi del suo operare artistico, le vicissitudini e gli aneddoti della sua vita, raccontati per il pubblico da due personaggi tanto diversi, ma fini conoscitori dell'artista di Cento. Il libro riporta la storia umana e artistica del Guercino nel racconto storico-critico di Vittorio Sgarbi e di Sir Denis Mahon.
Il volume è il catalogo della mostra di Napoli (Palazzo Reale, 23 dicembre 2004 - 27 febbraio 2005). Questa esposizione fa seguito al tema delle reali Fabbriche napoletane tra Settecento e Ottocento e presenta un approfondimento delle tematiche sviluppate nelle esposizione tenuta alla Reale Accademia di San Fernando di Madrid nell'estate 2003: quella dell'interscambio tra Napoli e la corte spagnola, e quella delle manifatture cui Carlo di Borbone dette un grande impulso, imitato dal figlio Ferdinando IV.