
Formatosi alla scuola di Otto Wagner, Plecnik (1872-1957) è stato uno dei massimi architetti della prima metà del nostro secolo. Dopo l'iniziale periodo viennese, svolse un ruolo fondamentale nella modernizzazione architettonica di due città europee: Praga e Lubiana.
Questa monografia ripercorre tutte le fasi della vicenda che tra il 1881 e il 1894 porteranno alla realizzazione della nuova sede governativa della Repubblica di San Marino. Il ricorso all'architettura medioevale (o "comunale") non rappresenta tanto un ossequio al gusto del revival allora di moda, quanto il riflesso di un progetto politico molto ambizioso che intende congiungere idealmente e materialmente Medioevo e presente: il Palazzo pubblico diventa così la materializzazione dell'idea mitica di una "Repubblica antica e immutabile". Testi di: A. Bertoni, M. A. Bonelli, A. Garoschi, P. Sega Serra Zanetti, M. Talamona, I. Zannier, G. Zucconi.
L'esistenza di Braque è indissolubilmente legata all'atelier, cuore della sua casa, verso cui tutto converge, la cui raffigurazione metamorfica occupa nella sua opera il posto essenziale che questo libro vorrebbe evocare. Dopo l'esame del tema dell'atelier nella pittura moderna, l'autore, grande amico di Braque, analizza le serie di dipinti ("Figure al cavalletto", "Nature morte con la tavolozza", ecc.) che culmineranno nella fondamentale sequenza degli otto "Atelier sinfonici", summa pittorica di Braque e trasfigurazione poetica del suo universo quotidiano.
Trent'anni di lavoro editoriale visti attraverso una galleria di immagini e simboli (corredati da citazioni e didascalie) che intendono punteggiare ed esprimere l'orizzonte culturale di questo lavoro di "sporcatori di carta", all'alba, ormai avanzata, di un'editoria elettronica che avrà più che mai bisogno di autori e... editori.