
Conosciuto internazionalmente come pittore, scultore e architetto, Michelangelo fu però anche poeta. Non pubblicò mai le sue rime, ma ne selezionò e ordinò 89 per un'ipotetica raccolta. Electa ha chiesto a uno dei massimi studiosi internazionali di Michelangelo di riunire in un volume il "canzoniere" che l'artista avrebbe voluto pubblicare. Madrigali e sonetti sono quindi accostati a immagini delle opere scultoree che offrono un'insolita visione di Michelangelo poeta e scultore.
Il libro contiene tre brevi saggi in cui Flavio Caroli espone le sue riflessioni su altrettanti temi portanti dell'arte occidentale accompagnando il lettore in una narrazione che attraversa i secoli, da Van Eyck alla pittura minimalista e al cinema contemporaneo. Nel primo saggio Caroli lllustra come la luce ha contribuito alla diversa evoluzione della pittura negli artisti di ambito italiano e in quelli di origine fiamminga e nordeuropea. Oggetto del secondo scritto è invece l'anima, in un viaggio affascinante nell'interiorità dell'uomo e nella sua consapevolezza di sè; una consapevolezza man mano tradotta in pittura introspettiva. La terza riflessione è dedicata alla pittura come socialità, narrazione ed espressione del mondo.
Contornata da ampie terrazze e ricca di fontane, vasche e sculture, la villa Adriana fu eretta sotto Tivoli e per la novità del progetto e delle forme, nonché per le brillanti invenzioni visive e allusive, rappresenta un fondamentale capitolo dell'arte occidentale. Ma la sua importanza non risiede solo nei resti tangibili della villa che fu, ma anche in opere d'arte e di erudizione dal Rinascimento ai giorni nostri. La villa costituisce un esempio del ruolo svolto dal classicismo nell'arte occidentale e la sua storia offre una ricca testimonianza delle idee e rappresentazioni molteplici che scaturiscono dalla realizzazione di un progetto grandioso.
Il volume ripercorre in senso tematico e cronologico il percorso professionale e la formazione artistica di Russell Page (1906-1985), tra i maggiori progettisti di giardini dei nostri tempi. Dal suo esordio in Inghilterra e in Europa - lavora anche in Italia - fino al Medio Oriente e alle Americhe, Page viene chiamato da una clientela raffinata e altolocata per ridisegnare e adornare gli esterni di sontuose dimore.
Nel libro il testo corre affiancato da splendide immagini dei giardini realizzati dal maestro: distese e giochi d'acqua, fiori e piante sapientemente abbinati, ampi spazi e raccolti pertugi nel verde.
Una grande varietà compositiva e uno stile che hanno fatto la fortuna dell'artista: al lavoro di Page si ispirano tuttora scuole internazionali di architettura del paesaggio, ma la sua fama arriva anche ad ammiratori ed estimatori tra il pubblico non specializzato.
La prefazione è scritta da Paolo Pejrone, famoso paesaggista italiano che fu allievo e collaboratore di Page, cui Mondadori Electa ha già pubblicato due volumi.
"Talvolta, quando al crepuscolo passeggio da solo, mentre il vento di ponente mi investe il volto, e soprattutto quando chiudo gli occhi, mi accade di udire interi concerti, da cima a fondo, con tutti gli strumenti, dal suono delicato del flauto a quello frusciante e profondo del contrabbasso." (H. von Kleist) Musica e pittura: le due arti sono legate da un rapporto di complicità da sempre, sin dalle origini della civiltà. È questo il filo conduttore di questo volume che Electa pubblica a firma di Quirino Principe. Musicologo d'eccezione oltre che scrittore, traduttore, poeta e attore teatrale di fama internazionale, ha scelto e selezionato testi e immagini per il libro. Il risultato è un itinerario figurativo della storia dell'arte affiancato da citazioni letterarie, liriche, aforismi e frasi celebri: Ateneo, Dante Alighieri, Gabriele D'Annunzio, Giovanni Pascoli, Tarquinio Tasso, Thomas Mann, James Joyce, Friedrich Schiller e molti altri ancora.
Il catalogo getta una luce su una produzione artistica ancora poco nota in Italia e si distingue per un raffinatissimo corredo fotografico.
Centro focale della mostra è un nucleo di opere ancora poco note al grande pubblico, risalenti ai primissimi anni dell'attività artistica di Cindy Sherman; insieme ai lavori dell'artista, fotografa, e regista statunitense vi è un consistente gruppo di fotografie di Francesca Woodman la quale, malgrado la sua brevissima esistenza, viene considerata una delle più influenti artiste fotografiche degli ultimi anni del ventesimo secolo.
Altri nomi sono Eleanor Antin, Hannah Wilke, Birgit Jürgenssen, e Valie Export.
Sebbene la maggior parte di loro non consideri o non abbia definito il proprio lavoro propriamente femminista, molte delle loro opere richiamano l'attenzione su tematiche indubitabilmente 'femministe': il corpo, spesso proprio quello dell'artista, e lo stereotipo della donna come appare nella cinematografia, nella televisione e sui giornali.
Cosa si intende quando si parla di arte moderna? Perché la si ama o la si detesta? Perché vale così tanti soldi? Gompertz, curatore delle trasmissioni d'arte della BBC, divertente, eccentrico e nello stesso tempo autorevole storico dell'arte, accompagna il lettore in un tour che cambierà il modo di concepire l'arte moderna. Dalle ninfee di Monet ai girasoli di Van Gogh, dal barattolo di zuppa Campbell di Warhol al pescecane di Damien Hirst l'autore racconta le storie nascoste dietro ogni capolavoro, rivela la vita e perfino aspetti sconosciuti di artisti famosissimi anche attraverso dialoghi immaginati. Scopriremo come l'Arte concettuale non è spazzatura, Picasso è un genio (ma Cezanne ancora meglio), Pollock non è solo pittura a goccia, il cubismo non ha cubi, l'orinatoio di Duchamp ha cambiato il corso dell'arte, e un bambino di 5 anni non può fare le stesse cose. Irriverente e sempre schietto, supera il linguaggio pretenzioso dell'arte e risponde a tutte le domande che il lettore sarebbe troppo imbarazzato per fare. L'autore sintetizza la sua storia dell'arte attraverso una mappa della metropolitana di Londra dove al posto delle fermate ci sono le correnti artistiche e gli artisti che ne fanno parte. Inserita nel volume come apertura, si può ritagliare e portare sempre con sé.
Il titolo non tragga in inganno il lettore! Francesco Bonami non firma un manuale di arte contemporanea, non fa classifiche di merito né si erge a giudice sputasentenze. Non nasconde neppure il suo vero pensiero dietro a falsi pudori. Scrive ciò che pensa senza pretendere di avere ragione. Ma tanto è graffiante, talvolta spietato con gli altri, tanto sa essere ironico con se stesso. I suoi "incontri ravvicinati" sono brevi ritratti di personaggi che egli ha incrociato in qualità di curatore di mostre e di critico d'arte. Oltre sessanta protagonisti del panorama contemporaneo: Bonami racconta come li ha conosciuti, ricorda gli incontri/scontri, rivela le aspettative generate e non sempre soddisfatte, riconoscendo anche qualche abbaglio preso negli anni. Artisti, architetti, galleristi, collezionisti, mecenati: sono queste le bestie che popolano la giungla contemporanea che, scrive Bonami, "ricorda quella del Doganiere Rousseau, dove neppure le belve più feroci fanno paura. La giungla dell'arte più che pericolosa è fastidiosa, molti dei suoi abitanti non mordono, ma pungono come insetti. Ma, come una giungla, è anche misteriosa, affascinante, lussureggiante e lussuriosa. Nella mia vita l'ho attraversata come un esploratore, finché mi ci sono perso dentro diventandone parte."
Suddiviso in tre sezioni, 1860-1918 (a cura di Manolo De Giorgi), 1919-1945 (a cura di Andrea Nulli) e 1946-1980 (a cura di Giampiero Bosoni), il volume scandaglia, settore per settore, tutti gli ambiti della produzione industriale in cui lo stadio del progetto ha via via assunto le caratteristiche che oggi sono comunemente associate al termine "design". Dagli ombrelli alle biciclette, dal dibattito sulle arti decorative alla produzione di arredamento della casa popolare, dalle locomotive alle macchine per il caffè, dalla Topolino alle macchine Olivetti, l'avventura del disegno industriale italiano e dei suoi protagonisti famosi in tutto il mondo trova una sistemazione enciclopedica in questo libro.