
Il volume prende avvio dal saggio di Keith Christiansen e da un contributo sulla fortuna critica di Gentile in età moderna e le interessanti vicende collezionistiche. Ciascuna sezione del catalogo delle cento opere in mostra, costituita da schede esaurienti affidate a specialisti e corredate da immagini di qualità, è introdotta da micro-saggi di Andrea De Marchi che ricostruisce la preziosa e variegata produzione artistica di Gentile. Chiude il volume una consistente mole di apparati che prevede la pubblicazione di tutti i documenti sull'autore, un regesto illustrato della sua opera completa, un repertorio biografico di tutti gli artisti del Quattrocento, esposti in mostra, che intorno a lui gravitarono.
Questo percorso è un invito ad avvicinarsi non a un "genio" distante e inarrivabile, ma all'entusiasmante figura di un "uomo universale". Leonardo da Vinci rappresenta un caso irripetibile nella storia dell'umanità. È un artista innovatore, ai vertici della pittura del suo tempo; è un tecnologo capace di ideare macchine, congegni e installazioni di grande praticità; è un precursore in molti campi della speculazione e della ricerca scientifica, con intuizioni e scoperte sorprendentemente avanzate.
"Pesci rossi" si intitola una fortunata raccolta di scritti di Emilio Cecchi, che vide la luce nel 1920. Pochi anni prima Cecchi, in occasione della mostra della Secessione Romana, aveva avuto modo di ammirare I pesci rossi di Matisse: al quadro, così moderno nell'estetica delle forme e nella profondità delle allusioni, e alla mostra, lo scrittore dedicò un breve articolo e qualche annotazione sparsa dei suoi taccuini, suscitando l'interesse e la curiosità dei suoi lettori, di altri critici del suo tempo, e perfino della famiglia reale. Sì che da allora, e per qualche tempo, pesci rossi allusero proprio a quei brevi saggi, a quelle colte divagazioni del tipo ricordato. Ci è piaciuto riproporre quella stessa tecnica dello scrivere, un saggio breve illustrato, che abbia per argomento un artista, un'opera, una città, un monumento. O altro ancora, sempre connesso alla materia di cui trattiamo, la storia dell'arte.
"Pesci rossi" si intitola una fortunata raccolta di scritti di Emilio Cecchi, che vide la luce nel 1920. Pochi anni prima Cecchi, in occasione della mostra della Secessione Romana, aveva avuto modo di ammirare "I pesci rossi" di Matisse: al quadro, così moderno nell'estetica delle forme e nella profondità delle allusioni, e alla mostra, lo scrittore dedicò un breve articolo e qualche annotazione sparsa dei suoi taccuini, suscitando l'interesse e la curiosità dei suoi lettori, di altri critici del suo tempo, e perfino della famiglia reale. Sì che da allora, e per qualche tempo, pesci rossi allusero proprio a quei brevi saggi, a quelle colte divagazioni del tipo ricordato. I libri di questa collana ripropongono quella stessa tecnica dello scrivere, un saggio breve illustrato, che abbia per argomento un artista, un'opera, una città, un monumento. Questo primo volume, pubblicato in concomitanza con le celebrate mostre mantovane rappresenta una guida esauriente alla "Camera degli sposi" di Andrea Mantegna e presenta, oltre al saggio, testi descrittivi delle diverse parti del ciclo.
In occasione della 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica della Biennale di Venezia, Electa pubblica un volume fotografico sul nuovo film di Giuseppe Tornatore. La pellicola dal titolo Baarìa, nome dialettale che sta per Bagheria, città siciliana in cui il regista è nato e vissuto fino all'età di 28 anni, tratta la storia di una famiglia e delle sue vicissitudini durante l'intero Novecento. Realizzato in collaborazione con Medusa Film, il libro ripercorre l'intera lavorazione del film di Tornatore attraverso foto di scena di Marta Spedaletti ed immagini di backstage, realizzate con il fotografo Stefano Schirato. Una selezione fotografica evocativa che consente al lettore di immaginare, ricordare, sognare attraverso simboli, eroi ed archetipi ritratti. Oltre al percorso fotografico, il libro contiene le testimonianze dirette del cast tecnico e artistico attraverso le interviste realizzate da Gianluca D'Agostino. In primis a Giuseppe Tornatore regista del film, Giampaolo Letta, produttore, Mario Zanot (effetti speciali), Enrico Lucidi (direttore fotografia), Mario Sabatini (scenografo), Margaret Madè (attrice protagonista) e Francesco Scianna (attore protagonista). Allegato al libro il CD con brani selezionati dalla colonna sonora di Ennio Morricone.
De Chirico nel 1919 definì "Museo degli orrori" la Galleria nazionale d'arte moderna di Roma. Dopo quasi un secolo la Gnam dedica al padre della Metafisica una mostra incentrata sui rapporti con l'istituzione "museo". I saggi, curati da Renato Barilli, Mario Ursino e Maria Vittoria Marini Clarelli, restituiscono uno sguardo aggiornato sull'interessante tematica.
In mostra, un consistente corpus di opere provenienti dalla galleria stessa e dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, da sempre attenta alla valorizzazione e alla giusta comprensione dell'opera del maestro.
Partendo dai primi provvedimenti ottocenteschi, per arrivare a una riflessione sul concetto di tutela nei giorni nostri, la mostra si propone di illustrare le conquiste e i progressi compiuti nel nostro Paese in difesa del patrimonio artistico, ma anche i problemi posti dai traffici illeciti che su questo vengono costruiti. Articolata in sei sezioni, affronta anche i temi delle calamità naturali che hanno visto lo sforzo comune fra istituzioni, associazioni e collettività per la tutela delle opere d'arte e confermato l'utilità, ai fini del restauro, della documentazione preventiva.
Il catalogo getta una luce su una produzione artistica ancora poco nota in Italia e si distingue per un raffinatissimo corredo fotografico.
Centro focale della mostra è un nucleo di opere ancora poco note al grande pubblico, risalenti ai primissimi anni dell'attività artistica di Cindy Sherman; insieme ai lavori dell'artista, fotografa, e regista statunitense vi è un consistente gruppo di fotografie di Francesca Woodman la quale, malgrado la sua brevissima esistenza, viene considerata una delle più influenti artiste fotografiche degli ultimi anni del ventesimo secolo.
Altri nomi sono Eleanor Antin, Hannah Wilke, Birgit Jürgenssen, e Valie Export.
Sebbene la maggior parte di loro non consideri o non abbia definito il proprio lavoro propriamente femminista, molte delle loro opere richiamano l'attenzione su tematiche indubitabilmente 'femministe': il corpo, spesso proprio quello dell'artista, e lo stereotipo della donna come appare nella cinematografia, nella televisione e sui giornali.
Michelangelo Pistoletto è conosciuto in Europa come uno dei maggiori artisti viventi ed è considerato negli Stati Uniti un sensibile anticipatore delle pratiche artistiche di partecipazione contemporanea. Il catalogo presenta oltre 130 lavori, provenienti da collezioni private sia americane che europee. Il lettore potrà seguire il percorso artistico di Pistoletto, dalla rigorosa indagine sulla rappresentazione di se stesso fino allo sviluppo delle collaborazioni creative che hanno caratterizzato la sua ricerca, grazie all’analisi dei primi ritratti della metà degli anni cinquanta fino alle azioni collettive dei tardi anni sessanta e primi settanta. I testi di approfondimento sono a cura di studiosi italiani e internazionali quali, Carlos Basoaldo, anche curatore del volume, Angela Vettese, Claire Gilman, Gabriele Guercio, Jean François Chevrier, Suzanne Penn. A chiusura del catalogo una cronologia storico - artistica.
Finalmente il catalogo completo di tutti i dipinti del Louvre, un'opera finora assente nel panorama editoriale italiano, nonostante questo museo sia oggi il più visitato al mondo. Un reference indispensabile, uno strumento di studio e di consultazione che non può mancare nelle librerie di musei, università, istituzioni, studenti e appassionati d'arte. Il volume raccoglie in circa 700 pagine e in 2800 immagini tutta la pittura del Louvre suddivisa per scuole, dalla Spagna all'Italia, dai Paesi germanici alle Fiandre: si tratta di una delle più complete raccolte di pittura esistenti che annovera capolavori assoluti come la "Gioconda" di Leonardo da Vinci, la "Zattera della Medusa" di Géricault, il Bagno turco di Ingres. Il grande formato del volume assicura un'agevole fruizione delle immagini, mentre i testi specialistici garantiscono un puntuale approfondimento sui grandi capolavori del museo. Le introduzioni alle singole scuole sono curate da Vincent Pomarède, storico direttore del dipartimento di pittura del museo. Il DVD allegato al volume è un utilissimo strumento di consultazione, che permette di ricercare e visualizzare con semplicità tutti i dipinti del Louvre, ingrandendo le immagini a piacere in modo da studiare con più attenzione i particolari. Fotografie di Erich Lessing. Premessa di Henri Loyrette.
"...l'impetuosità di Fazzini, l'analisi di Boccioni e la sintesi di Fontana, la meditazione di Licini e la spontaneità di Leoncillo, la costruzione dei Melotti e la sensazione di Novelli assunti come valori che debbono concorrere all'articolazione logica di quell'unità funzionale che è la scultura." Così Giuseppe Appella descrive l'opera dell'artista e amico Giacinto Cerone. Nato a Melfi nel 1957, dove esordisce con mostre e performance, l'artista manterrà un costante legame con la regione d'origine pur trasferendosi definitivamente a Roma nel 1984. Scompare prematuramente nel 2004 interrompendo una ricerca rivolta alla continua sperimentazione di tecniche e materiali - dai gessi alle ceramiche, dal marmo al legno, fino alle più audaci combinazioni con materiali industriali, quali il moplen, il polietilene e il silicone - con i quali ha da sempre instaurato un rapporto emotivo e fisico. Attraverso una significativa selezione di lavori, il catalogo offre l'occasione di conoscerne l'intera opera dal percorso indipendente, oscillante tra suggestioni concettuali e fisicità espressiva e quindi difficilmente collocabile all'interno di correnti e movimenti delineati.

