GIUBILEO 2025
giubileo 2025: libri e articoli religiosi
Beverly Weston e la moglie Violet vivono nella loro casa di Osage County. Poeta con problemi di alcol lui e dipendente dai farmaci per un male alla bocca lei, i due all'apparenza sembrano una coppia tranquilla fino al momento in cui, dopo essere scomparso per qualche giorno, Beverly viene ritrovato morto suicida. Al funerale, oltre alla figlia Ivy che vive in casa con i genitori, partecipano anche le figlie Barbara e Karen così come il resto dei parenti. Nei giorni successivi una serie di conflitti riemergono all'interno della famiglia.
1810. Dopo aver perso la sua fortuna in mare un mercante è costretto a ritirarsi in campagna con i suoi sei figli. Una di questi è Belle, la più giovane. Durante un viaggio il padre scopre il castello della Bestia che lo condanna a morte per aver rubato una rosa. Belle decide allora di offrire la propria vita in cambio di quella del genitore. Non è però la morte ciò che l’attende…
Stati Uniti, 1841. Solomon Northup è un musicista nero e un uomo libero nello stato di New York. Ingannato da chi credeva amico, viene drogato e venduto come schiavo a un ricco proprietario del Sud agrario e schiavista. Strappato alla sua vita, alla moglie e ai suoi bambini, Solomon infila un incubo lungo dodici anni provando sulla propria pelle la crudeltà degli uomini e la tragedia della sua gente. A colpi di frusta e di padroni vigliaccamente deboli o dannatamente degeneri, Solomon avanzerà nel cuore oscuro della storia americana provando a restare vivo e a riprendersi il suo nome. In suo soccorso arriva Bass, abolizionista canadese, che metterà fine al suo incubo. Per il suo popolo ci vorranno ancora quattro anni, una guerra civile e il proclama di emancipazione di un presidente illuminato.
Noè, ultimo discendente della stirpe di Set, vede morire suo padre per mano dei discendenti di Caino. Diventato adulto una notte il Creatore gli parla in sogno annunciandogli la fine dell'umanità con un grande diluvio e instillando in lui lo stimolo a costruire un'arca in cui stipare tutti gli animali assieme alla moglie, i figli e le mogli dei figli. Aiutato dai giganti (antica stirpe che popola la Terra, originariamente scesa dal cielo per pietà verso gli uomini) costruisce l'arca e la difende dagli attacchi portati dal resto degli uomini quando  ormai chiaro che la fine  vicina. Tentato a sua volta da un eccesso di religiosità e adesione alla furia divina rischia di uccidere la propria discendenza e sconfigge la propria nemesi infiltratasi nell'arca fino a sopravvivere e ritrovare la Terra.
Tibet 1937. In una famiglia di contadini viene trovato un bambino di due anni il Kundun, la reincarnazione umana del Buddha della Compassione, il successore del 13° Dalai Lama, morto nel 1933. Si segue la sua crescita (a due, cinque, dodici anni) e formazione fino all’investitura che avviene a diciotto anni. Intanto nel 1950 l’esercito della Repubblica Popolare Cinese invade il Tibet. Nel 1953 il 14° Dalai Lama cerca una collaborazione costruttiva col governo degli invasori ma, dopo un colloquio a Pechino col presidente Mao Tse Tung, rinuncia. Scoppiata una rivolta nel 1959, duramente repressa, il Dalai Lama ripara in India.
Un vecchio intellettuale alla Mann o alla Praz, isolato dal mondo tra i cari libri e quadri, è messo a confronto con una famiglia borghese di nuova borghesia romana, volgare, golpista, priva di tradizioni e di valori. La prima parte promette un doloroso, toccante, profondo autoritratto che la recitazione di B. Lancaster sottolinea e dal quale emergono fantasmi antichi, ma quando il racconto si cimenta con i temi della volgarità del presente e dello smascheramento della falsa coscienza, rivela la mancanza di una reale dialettica, la stanchezza dell’ispirazione, la scarsa dimestichezza con la realtà.
"Salinger" di Shane Salerno prova per la prima volta a raccontare la storia di un uomo che nascondendosi nei boschi del New Hampshire per oltre mezzo secolo ha espresso il rifiuto della fama e della celebrità, droghe che tutto il resto del mondo cercava con sempre maggiore frenesia. Un cammino tra i frammenti di una vita, ricostruita dalle testimonianze di amici e parenti, impreziosito da un vero e proprio finale a sorpresa. Come una gemma silenziosa scoperta scavando in cinquant'anni di rumore e speculazioni.
«Parlare di don Alberione a cento anni dalla fondazione della Società San Paolo può essere un ricordo storico e sicuramente ha un suo valore; andare a cercare immagini, parole, avvenimenti, iniziative ha un peso che sicuramente resta nella storia, merita di essere documentato con precisione, conservato, e resta sicuramente un fondamento che non si può toccare. Però, al tempo stesso, si può parlare di don Alberione in una forma indiretta, quasi facendolo vedere in prospettiva, dietro un sipario, quasi appare come un’ombra i cui contorni sono i paolini di oggi» (Don Silvio Sassi, Superiore Generale della Società San Paolo). «Il video si orienta su questa duplice direttiva: cogliere lo spirito profetico di Don Giacomo Alberione vissuto nella storia del suo tempo, evidenziare come si è sviluppato gradualmente nella sua opera e nelle fondazioni degli Istituti uniti da un unico spirito che, in crescendo, dal 20 agosto 1914 li porta ad evangelizzare in tutti i continenti. Un servizio alla Chiesa ed all’umanità, di ieri e di oggi, vissuto nella cultura della comunicazione che attinge la sua forza nella spiritualità cristocentrica lasciataci dal nostro fondatore e protratta nell’attualità con la stessa passione apostolica di San Paolo» (Don Vittorio Stesuri, Direttore Centro Internazionale di Spiritualità SSP).
Quando si annuncia la fine della Seconda Guerra Mondiale, un gruppo di deportati viene liberato dai russi dal lager di Auschwitz ma, in assenza di indicazioni o di punti di riferimento, rimane sbandato. Ci sono polacchi, cechi, francesi ed anche italiani. Per un po’ tutti rimangono uniti, poi gli italiani si affidano ad un connazionale che si spaccia per responsabile dei rapporti con i russi e cercano di pensare a come tornare a casa. Comincia così un viaggio pieno di difficoltà affrontato nelle condizioni più disperate. Nel gruppo c’è Primo, che continua a rivivere dentro di sé gli orrori del lager e quasi non riesce più a pensare ad una vita diversa. Ci sono Cesare, molto estroverso, e Daniele, Ferrari, Unverdorben, D’Agata. Insieme attraversano l’Europa centrale, ora a piedi ora sui treni di fortuna, talvolta pensando di aver trovato la strada giusta, altre in preda allo sconforto per un traguardo che sembra allontanarsi sempre di più.
La musica raccontata e la musica come performance. Il film. Il dvd. Con la partecipazione di: Lucio Antonio Bardi, Luciano Biondini, Gino Castaldo, Mauro Corona, Isa Danieli, Stefano di Battista, Gabriele Mirabassi, Nicky Nicolai, Roberto Pistolesi, Alessandro Preziosi, Andrea Rea, Claudio Romano, Margot Sikabonyi, Daniele Sorrentino, Richard Speight, Gianmaria Testa.
Il primo agosto del 2008 venticinque alpinisti attaccano il K2, la montagna più pericolosa del mondo: undici di loro non tornano indietro, vittime di una vetta che storicamente uccide un uomo su quattro tra quelli che cercano con coraggio di conquistarla. Come in un thriller, "The Summit K2" ricostruisce la dura e commovente cronaca di quella giornata, un viaggio nella passione di uomini e donne che sfidano i ghiacci e rischiano la vita per passare pochi attimi senza ossigeno su una cima che proietta la sua ombra sulle nuvole. Come puoi continuare a scalare nonostante la morte di un compagno? Che cosa ti spinge ad andare in vetta anche se sai che è troppo tardi, anche se sai che un tuo caro è rimasto indietro? Il libro "La montagna delle montagne" a cura di Francesca Baiardi, pp. 80. La tragedia del 2008 sul K2 rivive attraverso le testimonianze dei superstiti Marco Contortola e Pemba Gyalje Sherpa, e nelle analisi della guida alpina Maurizio Gallo e di Graham Bowley, autore del libro inchiesta che raccoglie le voci di tutti gli alpinisti coinvolti nella spedizione. Nel volume, oltre a un punto sulla delicata situazione sull'alpinismo degli 8.000 in Pakistan, un doveroso omaggio a Walter Bonatti, con una rara intervista di Enzo Biagi al grande alpinista scomparso nel 2011 e il racconto della controversa conquista italiana del K2 nel 1954.