GIUBILEO 2025
giubileo 2025: libri e articoli religiosi
Muovendosi tra arte, religione, natura e quotidianità, Alberto Angela ci accompagna in un percorso appassionante nello Stato più piccolo del mondo.
Un cofanetto di 3 DVD per conoscere come si è costruito questo patrimonio di infinita bellezza, ma anche per scoprire come si vive e si lavora in Vaticano.
PEPPA PIG È UNA SIMPATICA MAIALINA CHE ABITA INSIEME AL FRATELLINO GEORGE, MAMMA PIG E PAPÀ PIG. PEPPA AMA GIOCARE, TRAVESTIRSI, VISITARE POSTI NUOVI E CONOSCERE TANTI AMICI, MA LA COSA CHE PREFERISCE IN ASSOLUTO È SALTARE DENTRO E FUORI LE POZZANGHERE DI FANGO!
Dopo un’operazione d’urgenza in cui ha rischiato di perdere la vita il piccolo Colton Burpo, quattro anni, guarisce e comincia a raccontare di essere stato in Paradiso, e di avere fatto numerosi incontri: gli angeli, Gesù
(a cavallo!) e alcuni componenti della sua famiglia scomparsi prima che lui potesse conoscerli. Il padre di Colton, Todd, pastore della comunità del Wisconsin in cui lavora anche come piccolo imprenditore e vigile del fuoco volontario, si trova davanti ad una serie di dilemmi: credere alle parole del figlio o attribuirle alla sua immaginazione infantile? Condividere i ricordi del bambino con la sua congregazione o farli rimanere un segreto di famiglia?
Gli spettatori apprezzeranno particolarmente in congedo di Colton dal suo viaggio celeste, un messaggio così semplice e liberatorio che quelli che lo circondano, tra cui i credenti, sono riluttanti ad accettare : Grazie all’esistenza del cielo, dice: “Noi non dobbiamo mai avere paura.“
Le meravigliose creazioni animate di Fusako Yusaki, protagonista assoluta dell’arte della plastilina italiana, designer e scultrice tra le più estrose e creative, capace di incantare grandi e piccini con la magia delle sue suggestive produzioni. Questa serie vede protagonisti
due extraterrestri arrivati sulla Terra con la curiosità di scoprire e conoscere il nostro pianeta. In ogni episodio della durata di 5 minuti ciascuno, i due marziani finiscono per scovare i luoghi più diversi: da una stazione ferroviaria, a un parco giochi, fino ad arrivare in fondo al mare.
Durata: 120 minuti
Leonardo, Napoleone, Stendhal e Hemingway, un fiorentino, due francesi, un americano: milanesi. I “quattro” occuparono Milano per molto tempo e intensamente. Leonardo fu in città fra il 1482 e il 1500, chiamato da Ludovico il Moro. Realizzò imprese, d’arte, di ingegneria e di scienza quali nessuno al mondo: il Cenacolo, il Codice atlantico, i Navigli, oltre al resto. Fu a Milano, durante la campagna del 1796, che Napoleone, generale 27enne, fece il salto di qualità ponendosi all’attenzione dell’Europa. Ma non era solo un militare, mise le mani sulla città, la rifece in buona parte, a modo suo, secondo grandezza. E in Duomo,
nel maggio del 1805, si fece incoronare Re d’Italia. Henri Beyle, detto Stendhal, adorava Milano. Ci visse, a intervalli, per vent’anni. Scrisse il proprio epitaffio, in italiano: “Qui giace Arrigo Beyle, milanese...”. Imparò il dialetto da Carlo Porta, corteggiò molte dame, ma il seduttore non valeva lo scrittore. Ernest Hemingway fu primo americano ferito in Italia nella Grande guerra, sul fronte del Piave. Venne ricoverato a Milano, in via Armorari. Dove conobbe Agnes, l’infermiera di Addio alle armi, incontro decisivo, per l’uomo e lo scrittore. Frequentava la Scala e il caffè Cova. Lasciò la città, per tornare a Chicago, con la morte nel cuore. Disse sempre: “Senza Milano non sarei Hemingway”.
LA POLACCA WERONIKA E LA FRANCESE VÉRONIQUE SONO FISICAMENTE IDENTICHE E NON SI CONOSCONO, MA CIASCUNA DELLE DUE INTUISCE CONFUSAMENTE L’ESISTENZA DELL’ALTRA. TRA LE COSE CHE HANNO IN COMUNE (MANCINE, MUSICALMENTE DOTATE, ORFANE DI MADRE) C’È UNA MALFORMAZIONE CARDIACA. LA PRIMA NE MUORE. FILM ENIGMATICO IN BILICO TRA REALTÀ E MISTERO, DA SENTIRE PIÙ CHE DA CAPIRE RAZIONALMENTE, TENTATI DALLA SMANIA DELL’INTERPRETAZIONE. NON A CASO LA MUSICA (DI ZBIGNIEW PREISNER) VI HA UNA FUNZIONE TRAINANTE.
TRATTO DA ANNI D’INFANZIA (1977) DI JONA OBERSKI, FISICO NUCLEARE, È LA STORIA DI UN BAMBINO OLANDESE DI QUATTRO ANNI, ARRESTATO NEL 1942 DAI TEDESCHI E DEPORTATO A BERGEN-BELSEN DOVE GLI MUORE IL PADRE. PERDE LA MADRE NEL 1945, SUBITO DOPO LA LIBERAZIONE. IL PICCOLO JONA È ADOTTATO DA UNA COPPIA DI OLANDESI CHE CON LUI DOVRANNO PATIRE NON POCO. FEDELE AL LIBRO, FAENZA (1943) ADOTTA L’OTTICA DEL SUO PICCOLO PROTAGONISTA, LO SGUARDO INCONSAPEVOLE DELL’INFANZIA CHE DELL’ATROCE REALTÀ CHE LO CIRCONDA COGLIE SOLTANTO ALCUNI PARTICOLARI. NON A CASO NELLA SECONDA PARTE QUANDO JONA HA SETTE ANNI, IL FILM CAMBIA STILE PERCHÉ LO SGUARDO S’È FATTO PIÙ ADULTO. FILM SULLA TENACIA DELL’AMORE: SEMPLICE, ASCIUTTO, INTENSO SENZA CONCESSIONI AL DOLORISMO NÉ AL SENSAZIONALISMO.
Il volume del Cantico delle Creature accompagnato a dvd e libro digitale intendono presentare ai ragazzi, in modo accattivante la figura di Francesco d'Assisi, il santo che parlava agli animali e che amava il suo prossimo come se stesso secondo l'insegnamento del Vangelo.
Detective al servizio di Dio, questo é Don Matteo Bondini: non un sacerdote qualunque, ma un ex missionario dal talento un po’ speciale.
La stagione
24 nuovi casi da risolvere per il capitano Anceschi e per il maresciallo Cecchini che ancora una volta fortunatamente, o loro malgrado, a seconda dei punti di vista, potranno beneficiare del supporto del nostro acuto Don Matteo. In questa stagione a rendere ancora più movimentate le vicende penseranno Laura, un bellissimo nuovo sindaco donna, e Camilla, una bambina che si presenta a Gubbio come la figlia di Don Matteo...
Alessandro Forte, un pubblicitario di 43 anni, in crisi familiare e professionale, camminando sulla strada da Gerusalemme a Emmaus, si vede affiancare da un uomo in tunica, sandali e capelli lunghi, che dice di essere Gesù. Alessandro non gli crede e dopo l'insistenza dell'altro gli chiede un miracolo: vedere la madre morta. Il miracolo avviene e così comincia il rapporto tra i due.
Dalla fuga dei greci da Odessa fino al golfo di Salonicco nel 1919 alla conclusione nel 1945 della seconda guerra mondiale. Nell’arco di poco più di venti anni, ecco le traversie cui sono sottoposti due profughi greco-russi, colti all’inizio da adolescenti (quando
lei partorisce due gemelli) e poi costretti a vivere nell’ansia della persecuzione, della fuga, della guerra. Lui suona la fisarmonica ma è difficile lavorare in una situazione in cui i momenti belli per fare musica sono quasi scomparsi. Quando si prospetta la possibilità di una tournée in America, lui decide di partire. Da New York nel 1937 scrive alla moglie che anche lì è difficile sistemarsi e che non riesce a farla arrivare. Intanto i due figli, ormai grandi, si trovano in battaglia su schieramenti opposti.
1960: Alberto Manzi non è riuscito a restare in Università. Per lui la ricerca in pedagogia si può fare solo mentre si insegna. Ormai da qualche anno lavora in una normale scuola elementare. E si scontra ogni giorno con una scuola arretrata e poco motivata, preoccupata più di giudicare e di compilare registri che di insegnare a pensare. Come già aveva fatto al Gabelli, non disdegna la disubbidienza intelligente. Fa lezione in terrazza, si rifiuta di adottare libri di testo e, soprattutto, di dare i voti. Per tutti i suoi bambini c’è lo stesso giudizio: fa quel che può, quel che non può non fa. La direttrice, esasperata, avvisa il provveditorato e per liberarsi di Manzi una volta per tue, lo invita a partecipare a un provino per la Rai. La televisione sta cercando un maestro per una trasmissione che aiuti a sconfiggere l’analfabetismo. Manzi, dopo qualche perplessità, accetta. Nasce “Non è mai troppo tardi” una trasmissione rivoluzionaria che farà uscire dall’analfabetismo un milione e mezzo di italiani. E mentre diventa il maestro di un’intera nazione, insegnando a scrivere ad anziani e bambini, Manzi si prepara ad affrontare il consiglio disciplinare che potrebbe allontanarlo dall’insegnamento per sempre…