A differenza dei tanti uomini pronti a misurarsi in quella che considerarono un'eroica ed elettrizzante avventura, le donne italiane non invocarono la guerra. Ci fu poi un gruppo di utopiste, legate a una rete internazionale di militanti, che avanzò una ferma critica al sistema di potere maschile. Per quella élite di femministe e di suffragiste erano gli uomini a capo dei governi e della diplomazia, che sceglievano di dirimere i conflitti tra le nazioni attraverso lo strumento della guerra, a provocare dolore e spargimenti di sangue. Per questo motivo, negli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento e nel corso del primo conflitto mondiale, chiesero più diritti e più democrazia per le donne e sollecitarono la loro partecipazione nelle decisioni sulle vicende nazionali e internazionali.
Il presente lavoro è un contributo agli operatori in ambiti pedagogico-terapeutici, specialmente nel campo della MusicArTerapia nella Globalità dei Linguaggi. Il volume è strutturato in tre parti: la prima modellizza il Corpo secondo le teorie della GdL; la seconda, centrale, è un Dizionario di trenta voci, organi del Corpo riletti secondo i modelli descritti; nella terza trovano posto trattazioni di più ampio respiro, sempre pertinenti all'assunto, su Mito, Arte, Costume"... "