Enciclopedia geografica: Una sezione molto ricca, con argomenti interessanti descritti in modo originale. I temi, siano essi naturalistici, demografici o economici, vengono proposti in una prima tavola attraverso testi e immagini, e nelle successive due pagine con numerose mappe tematiche per riferire geograficamente i fenomeni. Una panoramica a 360 gradi che offre approcci di consultazione diversi tra loro: visivo-fotografico, testuale, geografico e quantitativo. Cartografia: Le mappe, totalmente rinnovate e aggiornate, provengono dal geo-database De Agostini di nuova generazione. Le ampie e dettagliate tavole cartografiche fisico-politiche offrono una completa visione dei territori. La gradevolezza della rappresentazione permette di apprezzare i molti particolari in essa contenuti e alcune mappe tematiche continentali, oltre all'ampio capitolo dedicato all'Italia, completano al meglio la sezione. Il mondo a confronto - gli stati: Un utile approfondimento con dati statistici che permette un rapido confronto tra tutti gli Stati del Mondo ricordandone parametri demografici, sociali ed economici di primaria importanza. Indice dei nomi: Un indice di oltre 60.000 voci costituisce la migliore chiave, immediata e precisa, per accedere all'informazione cartografica. Lo precede un repertorio di termini geografici presenti nelle carte, strumento molto utile alla loro migliore comprensione.
Di Agostino d'Ippona si ricorda sempre che in gioventù era stato un professore di grammatica e retorica, eppure nell'abbondantissima letteratura su di lui scarseggiano gli studi che indagano la sua figura di filosofo del linguaggio. I sei interventi raccolti in questo libro mettono in luce alcune sfaccettature del suo pensiero semiotico-linguistico, che ha esercitato un influsso profondo sulla cultura occidentale, e ragionano su temi quali il ruolo dei segni, l'apprendimento linguistico, la natura della frase, il rapporto fra tempo e linguaggio, la persuasione. La prospettiva storico-teorica che li unifica, senza alcun intento di completezza, fa del libro un interessante invito alla lettura.
Per l'effetto del suo allontanamento dalla tradizione cristiana, Filosofia l'Occidente vive una crisi spirituale profonda che minaccia la sua stessa identità. Quel cristianesimo a cui Agostino aveva dato la massima dignità di pensiero (e che Kant aveva pensato di elevare a verità universale della ragion pura), sembra a molti, ancora intrappolati dall'illuminismo antireligioso, una limitazione della nostra libertà e perciò un ostacolo da superare. Lo sguardo della Caduta che Agostino distendeva sulla miseria della nostra condizione terrena ci provoca insofferenza. E la «Carta fondamentale della cultura cristiana» e dunque dell'Occidente, come è stata definita La Città di Dio, ci appare superata. Secolarismo, scientismo, liberalismo, ecologismo, neo-umanesimo e trans-umanesimo, diritti individuali senza doveri, tolleranza senza limiti, costumi senza confini, linguaggi purificati, opere dell'ingegno mortificate, storia censurata o cancellata: questo e altro sono i nuovi dèi pagani a cui tributiamo i nostri sacrifici, culti e riti individuali e di massa. Salvo poi a ritrovarci sempre più avvolti nell'incertezza e nel disagio. E però Agostino continua a insegnarci verità fondamentali: che le norme morali hanno fondamento nella fede, che gli Stati si disgregano se le società non hanno un vincolo religioso, che tutte le civiltà, anche le più potenti, infine periscono, che la politica ci fornisce strumenti per mitigare la nostra aggressività ma non ci offre la felicità e la salvezza, che la scienza non può essere incompatibile con la parola di Dio. In un mondo che sta assorbendo veleni sotto il nome di diritti, libertà, giustizia, tolleranza, Agostino è un antidoto potente. Per questo, qui si intrattiene una conversazione con lui.
Lo studio di von Herrmann sulla fenomenologia del tempo in Agostino costituisce un contributo essenziale per la comprensione di uno dei temi più celebri del pensiero dell'Ipponate, che ha riscosso una grande attenzione e suscitato un profondo apprezzamento nei due pensatori più significativi del Novecento per quanto riguarda la fenomenologia del tempo: Husserl e Heidegger. Nella lettura di von Herrmann, il carattere fenomenologico della ricerca sul tempo ha senz'altro il grande merito di aver messo in luce la natura e la struttura propria di questa teoria sul tempo, non considerandola semplicemente come una trattazione e una soluzione dottrinale, ma come una vera e propria esperienza fenomenologica del pensiero. Se da un lato questo sembra derivare all'autore dalla sua lunga e intensa familiarità con il pensiero di Husserl e di Heidegger, dall'altro egli trova proprio in Agostino, molto più che una contro-prova o un'applicazione della prospettiva fenomenologica novecentesca, un momento quasi "inaugurale" e anche permanente della nostra comprensione del temporale della coscienza e dell'esistenza.
L'autore ricostruisce, da relazioni da lui presentate in occasione di Convegni e Seminari, un quadro concettuale su temi filosofico-teologici, particolarmente significativi del pensiero di S. Agostino, evidenziandone l'articolata problematicità e la profonda spiritualità. Tali ricerche possono accendere l'interesse per ulteriori ipotesi ermeneutiche dei testi agostiniani, in particolare circa alcune questioni del "De immortalitate animae", del "De Magistro" e del "De civitate Dei".
Grande formato per un atlante geografico che si apre con una interessante sezione enciclopedica illustrata di grande attualità, dalla consultazione coinvolgente, agevolata da grafica accattivante, da mappe tematiche e testi approfonditi. Segue il cuore dell'opera rappresentato dalle mappe fisico-politiche i cui aggiornamenti sono riportati fino agli ultimi eventi che possono aver modificato città e confini. Il volume si completa con un capitolo di sintesi statistica relativa a tutti gli stati del mondo. Il corposo indice dei nomi chiude quest'opera.
Il libro ripercorre storicamente la dottrina del peccato originale a partire da Agostino di Ippona, il vescovo africano che ne fu il grande sistematizzatore, fino alle soglie della modernità. La riflessione agostiniana si innestò su un retroterra che comprendeva l'insegnamento paolino, la tradizione patristica latina e varie espressioni di religiosità eterodossa. Il peccato ereditario come lo concepì Agostino fu oggetto di controversia soprattutto su due questioni: la possibilità di una colpa trasmessa di padre in figlio e i suoi legami con la sessualità, irrimediabilmente viziata dopo la trasgressione di Adamo. La dottrina agostiniana fu mitigata nel Medioevo a partire dal secolo XII, anche grazie all'influsso delle scienze profane veicolate dai testi greci ed arabi in circolazione.
Padre Agostino Gemelli (1878-1959) è una delle figure più importanti del movimento cattolico del Novecento: medico, psicologo e accademico, ha creato nel 1921 e diretto a lungo una istituzione centrale per la cultura del nostro Paese, l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Questo volume prende in esame un momento fondamentale della sua vita: nel 1903 il giovane e promettente scienziato Edoardo Gemelli, già vicino alle idee del positivismo e del socialismo, sposa la fede cattolica ed entra nell'Ordine dei Frati Minori di san Francesco. La sua scelta apre un doloroso conflitto con la famiglia e provoca uno scandalo (viene definita dalla stampa come il «suicidio di un'intelligenza»). Nel corso della sua vita Gemelli è stato sempre molto reticente nel fornire qualche notizia su questa esperienza, distinguendosi così dai molti convertiti che in quegli stessi anni non esitarono a raccontarla in pubblico, per rafforzare il prestigio della Chiesa. È perciò preziosa la ricostruzione di Luciano Pazzaglia, che documenta i vari momenti del processo di conversione di Gemelli. Le lettere da lui indirizzate a persone fidate e amiche come Ludovico Necchi e don Giandomenico Pini consentono di penetrare il travaglio interiore e di registrare i contrastanti sentimenti vissuti dal giovane Edoardo: ne esce un Gemelli sconosciuto, incerto e bisognoso di qualcuno che lo aiuti a uscire dalle proprie inquietudini; tormentato dall'ansia di capire quale strada intraprendere per rispondere all'appello di Dio.
Un itinerario di discernimento con Agostino Moriar ne moriar - Che io muoia per non morire: cosi sant'Agostino, all'inizio delle Confessioni (1,5,5), esprime il suo desiderio di vedere il volto di Dio, e di essere pure disposto a morire per questo fine. Colpisce che l'inizio della sua lunga confessione coincida con la fine, con la prospettiva della vita eterna. Agostino, con il suo itinerario personale, e guida esemplare nel discernimento spirituale per un cammino di conversione, crescita e maturazione di ogni cristiano. Attraverso una serie di riflessioni su nuclei tematici da! particolare interesse, che muovono di preferenza dalle parole dello stesso Vescovo, questo Sussidio accompagna il lettore in un approfondimento storico, filosofico, teologico del pensiero agostiniano. Armando Genovese appartiene alla Congregazione del Missionari del S. Cuore. Professore ordinario di Patrologia presso la Pontificia Università Urbaniana, si e dedicato con particolare attenzione ad Agostino, alla ricezione del pensiero agostiniano nel Medioevo, all'esegesi patristica.
Autore di vari libri e articoli, seqnaliamo tra gli ultimi: "Come la formica" in ascolto del Simbolo apostolico, UUP 2017; La Teologia come prassi ai comunione negli Universae Theologiae elementa ai Antonio Genovesi, in Urbaniana University Journal 70/3 (2017), 177-215; La missione nei primi secoli cristiani, in F. Meroni — L. Sileo (edd.), Dalla Maximum Illud alla Evangelii Gaudium. Sull'urgenza della trasformazione missionaria della Chiesa, UUP 2021, 305-323: Il Cantico dei Cantici letto da Ambrogio e Agostino. Armonie e contrappunti, in E. Ghelfi (ed.), "Satis episcopaliter me dilexit". Ambrogio e Agostino, Milano 2021, 107-134.
Enciclopedia geografica: Una sezione molto ricca, con argomenti interessanti descritti in modo originale. I temi, siano essi naturalistici, demografici o economici, vengono proposti in una prima tavola attraverso testi e immagini, e nelle successive due pagine con numerose mappe tematiche per riferire geograficamente i fenomeni. Una panoramica a 360 gradi che offre approcci di consultazione diversi tra loro: visivo-fotografico, testuale, geografico e quantitativo. Cartografia: Le mappe, totalmente rinnovate e aggiornate, provengono dal geo-database De Agostini di nuova generazione. Le ampie e dettagliate tavole cartografiche fisico-politiche offrono una completa visione dei territori. La gradevolezza della rappresentazione permette di apprezzare i molti particolari in essa contenuti e alcune mappe tematiche continentali, oltre all'ampio capitolo dedicato all'Italia, completano al meglio la sezione. Il mondo a confronto - gli stati: Un utile approfondimento con dati statistici che permette un rapido confronto tra tutti gli Stati del Mondo ricordandone parametri demografici, sociali ed economici di primaria importanza. Indice dei nomi: Un indice di oltre 60.000 voci costituisce la migliore chiave, immediata e precisa, per accedere all'informazione cartografica. Lo precede un repertorio di termini geografici presenti nelle carte, strumento molto utile alla loro migliore comprensione.