Una straordinaria immersione nell'underground religioso della tarda antichità dove eresie cristiane e giudaismo si confondono nella magia di antichi culti egizi e mediorientali.
Si può incontrare Dio? Qual è il suo volto? Queste domande animano il cuore di Astro, un giovane magio e di Giuda, un pastore giudeo. Insieme ai tre Magi sono in cammino verso Gerusalemme per ritrovare Gesù che questi ultimi visitarono 30 anni prima. Si imbattono nelle voci su Gesù e in alcune persone che lo hanno conosciuto. Astro è impaziente e dubbioso, Giuda desidera trovare un roveto ardente. Faranno esperienza di Dio? Cosa troveranno a Gerusalemme?
Una storia giovani. Ispirata ai “pelosetti” che tanta gioia riescono a regalarci. Come non amarli profondamente, gli umani possono anche farci del male, tradirci, deluderci, loro mai. Sono solo capaci di amare, se necessario, anche donando la loro vita per noi. Li ritroveremo in Cielo? San Giovanni Paolo II, così si espresse: “La Genesi ci mostra Dio che soffia sull’uomo il suo alito di vita. C’è dunque un soffio, uno spirito che assomiglia al soffio e allo Spirito di Dio. Non solo l’uomo, ma anche gli animali hanno un soffio Divino”.
Note sull'autore
Maria Rita Mazzanti è nata a Recanati. Dopo un periodo trascorso in Toscana, vive a Recanati. È autrice di “Artemide” e “Quale Amore – l’Amore vero non finisce, cambia, si trasforma”. Per le Edizioni Segno ha pubblicato “Un giorno a Loreto. Storie, misteri e ricette della tradizione”.
"San Gennaro è il vero Dio di Napoli" ha scritto Alexandre Dumas. Senza esagerare. Perché l'antico martire è il signore assoluto della devozione partenopea. E la sua funambolica liquefazione del sangue è il miracolo più famoso del mondo. E poi San Rocco, "il divino infettivologo"; la manna di San Nicola, che fa di Bari uno dei grandi centri della medicina soprannaturale; Santa Rosalia, il lato femminile della devozione: quello della vicinanza, della confidenza, dell'indulgenza; il Salento fra il morso della tarantola e il rimorso di Medea in fuga verso Leuca; Padre Pio, il santo più pregato, idolatrato e sovraesposto del Novecento, "un autentico uomo della provvidenza populista, che ha sempre parlato alla pancia del Paese". E poi i riti meno noti: quello dei serpenti di Cocullo, quello del re del bosco praticato da tempi immemorabili sulle sponde del lago di Nemi; quello delle dee acquatiche della Valtiberina... Con grande efficacia evocativa, l'autore ripercorre queste storie che hanno resistito nei secoli fino a noi, cogliendo nel profondo la forza di miti e riti che da sempre investono anche il potere e l'ordine sociale.
Un libro dedicato ai più piccoli, pensato per i bimbi dai 3 anni in su che imparano a descrivere le proprie emozioni e a vivere bene insieme agli altri usando le paroline magiche dell'amicizia. Età di lettura: da 3 anni.
Nel "Flauto magico", nella "Creazione", nel "Fidelio", nella "Quinta" e nella "Nona Sinfonia" si esprimono i valori illuministi per eccellenza: la libertà, la fratellanza, l'uguaglianza. Valori che vanno conquistati passo dopo passo, che devono essere raggiunti attraverso un percorso graduale; e il processo musicale rispecchia questo percorso di conoscenza e di consapevolezza. Molte composizioni dei tre musicisti, e in particolare le cinque prese in esame in questo libro, sono articolate come una grande realizzazione musicale della metafora illuminista più nota, quella che ha dato il nome all'intera corrente di pensiero settecentesca: il passaggio dal buio alla luce, dall'oscurità dell'ignoranza e dell'oppressione alla luce del sapere e della libertà. Giovanni Bietti, stimato divulgatore musicale italiano, è convinto che oggi sia particolarmente importante ascoltare, eseguire, spiegare una musica che ci invita a usare la nostra intelligenza. Tanto più importante in quanto viviamo in un'epoca in cui molto spesso si cerca di addormentare il nostro intelletto.
Un manuale magico con antiche e potenti formule per le invocazioni, preghiere, incantesimi, orazioni, inviato da papa Leone III all'imperatore Carlo Magno. Corredato da segreti e pentacoli. Una nuova edizione con illustrazioni e disegni utili a comprendere l'alto potenziale.
Nella piccola città Lillibella, tra casette colorate e stradine molto ordinate, un giorno nella fontana in mezzo ai giardinetti qualcosa di speciale brillò... E Lalla, incuriosita, si avvicinò! Cosa brillava così intensamente? Cosa stava per succedere?
Le aspirazioni semidivine del transumanesimo; l'attesa messianica nei confronti della «singolarità tecnologica»; il culto millenarista di un'intelligenza artificiale in grado di redimere il genere umano dai suoi limiti e le sue imperfezioni. Dagli albori nella Silicon Valley di fine Novecento ai deliri di onnipotenza dei giorni nostri, la tecnocultura sembra ruotare attorno a una convinzione al contempo infantile e terrificante: quella che vede nella Macchina il mezzo attraverso il quale il genere umano trascenderà finalmente sé stesso, elevandosi al rango di essere superiore. Di questo parla Techgnosis, il classico che Erik Davis scrisse nel pieno della rivoluzione dot.com, e che da allora è diventato un vero e proprio testo sacro della letteratura futuribile. Dai tempi di AltaVista e Yahoo agli attuali proclami dei vari Elon Musk e Peter Thiel, nulla sembra essere cambiato: il gergo tecnocratico dei geek si condisce di pensiero magico e sfumature occulte che trasformano il codice informatico in una lingua esoterica per iniziati, e solo «chi sa» può legittimamente sperare di sopravvivere in un futuro dominato dallo sguardo onnisciente dell'Automa Cosmico.
Scende la neve, l'albero è addobbato e ci sono anche i regali... Non manca proprio niente! Solleva le tantissime finestrelle e goditi la magia di uno splendido Natale! Età di lettura: da 3 anni.
La Repubblica italiana ha dovuto scontare, sin dalla sua fondazione, un prezzo inevitabile: il conflitto tra i poteri che la costituiscono, la animano e le assicurano un futuro. La politica, la magistratura e la società civile. Tre attori che, secondo il monumentale lavoro di Marcello Flores e Mimmo Franzinelli, hanno continuato a «farsi guerra» a partire dalla fine del secondo conflitto mondiale. Stavolta non più per le strade delle città, ma in parlamento e nelle aule dei tribunali, dove il paese ha sancito i suoi principi e consumato le sue vendette, la politica ha trovato una battuta d'arresto al suo minaccioso espansionismo, la magistratura ha dovuto riconoscere i limiti dell'esercizio del suo potere. Basterebbe evocare solo pochi nomi per riportare alla memoria l'infinita battaglia civile a cui gli italiani sono stati costretti: dall'istituzione della Corte costituzionale al coinvolgimento nella P2; dalle leggi eccezionali contro terrorismo e mafia alle leggi ad personam; dal processo per collaborazionismo del maresciallo Rodolfo Graziani al caso degli scioperi di Danilo Dolci; dal caso di Aldo Braibanti, accusato di aver plagiato il suo giovane compagno, al tribunale mediatico sorto contro Enzo Tortora; dal maxiprocesso contro la mafia siciliana, istruito da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, alle innumerevoli volte in cui sul banco degli imputati si è trovato il premier Silvio Berlusconi. Conflitto tra poteri ripercorre gli sviluppi della nostra coscienza di cittadini nei tumultuosi decenni di vita democratica. Una storia d'Italia, l'unica davvero necessaria.
Fiaba è la narrazione di fatti meravigliosi: fate, maghi, animali che parlano, uomini come animali, streghe, nani e orchi. Il gusto dell’abnorme e del difforme, il senso del mistero, il superamento dello spazio e del tempo, l’ abbandono ai sogni e agli incantesimi racchiusi nelle tenebre della notte, la natura come rappresentazione simbolica di stati d’ animo, tutto questo è presente ne “Le Novelle della Nonna” di Emma Perodi con una carica innovativa assolutamente originale. Ognuna diversa dalle altre, si svolgono prevalentemente tra il ‘200 e il ‘400 in Casentino, vallata attraversata dall’Arno ricca di paesi antichi e di castelli. Erano queste contrade frequentate da Dante e furono scenario di scontri fra guelfi e ghibellini che culminarono nella famosa battaglia di Campaldino nella pianura sotto Poppi (Ar). Queste storie fanno pensare a certi antichi affreschi dove spiccano in un tripudio di linee e di colori figure di santi, fraticelli e diavoli, condottieri e feudatari, dame e giullari di corte, menestrelli, cavalli “balzani” e cani sapienti. Il mondo immaginario popolare della Perodi è immensamente ricco di elementi gotici, fantasy, storici e noir e può reggere il confronto con le più celebri fiabe dei Paesi germanici, nordici e slavi considerati origine della fiaba in occidente.