«La fede fa concepire e mobilita in modo diverso il mio rapporto con le cose che mi interessano, e così si crea un’esperienza di umanità diversa, ed è questa la verifica della fede». Giussani parlava così agli universitari del movimento, durante un’Equipe del 1981. In questo numero, raccogliamo le storie degli universitari di oggi, da varie parti del mondo, insieme ad alcuni passaggi tratti dall’assemblea e dalla sintesi all’Equipe del Clu di quest’anno, che ha riunito alla fine dell’estate 450 ragazzi proprio su quel tema: “La verifica della fede”.
Dalla proclamazione dell'armistizio l'8 settembre all'imbarco del Re e del governo Badoglio sulla corvetta Baionetta a Ortona il giorno successivo trascorrono circa trenta ore. In questo lasso di tempo l'Italia implode, con una velocità e con conseguenze che non hanno precedenti nella storia. Il precipitoso abbandono di Roma da parte dei vertici istituzionali e militari provoca il crollo verticale dello Stato. Fu una fuga o un allontanamento? Tragedia e farsa si sono spesso mescolate nella narrazione storica quanto nelle varianti della vulgata e della dietrologia. Ma come e perché le cose andarono in quel modo è possibile ricostruirlo, come fa Marco Patricelli in questo libro prezioso, attraverso il raffronto incrociato delle fonti d'archivio, degli atti processuali, della diaristica e della memorialistica dei protagonisti, nonché dei contributi individuali di spettatori della fuga di Pescara (e di Ortona), e ancora con l'analisi delle versioni emerse a distanza di anni. Una potente rievocazione ora per ora, a 80 anni dagli eventi, che mette in luce la portata storica, le incongruenze e le mistificazioni sedimentate nel tempo, insieme a molti aspetti inediti. Una ricostruzione che per la prima volta mette in risalto come quel 9 settembre gran parte dei fili furono mossi - e male - proprio da Pescara. Da qui partirono ordini e informative, qui si decise di fuggire via mare, qui de Courten cercò di salvare il salvabile, qui Badoglio si imbarcò per primo sulla Baionetta senza neanche dirlo a Vittorio Emanuele che lo cercava sul molo di Ortona. E a Chieti, dopo lo scioglimento dello Stato maggiore generale, fu sciolto il Regio Esercito e l'Italia iniziò la sua rapida caduta.
L'Arcobaleno, il Magic Rainbow, è l'elemento dominante della nuova stagione del cartoon più amato dalle bambine. Come sempre, nei Colorissima ci saranno anche giochi ed attività per divertirsi con i Pony. Età di lettura: da 4 anni.
GUERRA E PACE/1
Lettera di Benedetto XV ai capi dei popoli belligeranti (1 agosto 1917)
GUERRA E PACE/2
Udienza generale di Giovanni Paolo II (12 gennaio 1994)
GUERRA E PACE/3
Lettera di papa Francesco al segretario Onu, Ban Ki-moon (9 agosto 2014)
GUERRA E PACE/4
Omelia di papa Francesco al Sacrario di Redipuglia (13 settembre 2014)
GUERRA E PACE/5
L'intervento del cardinale Pietro Parolin all'assemblea Onu (30 settembre 2014)
SCUOLA/1
Comunicato FOE, Agesc, FIDAE, FISM
SCUOLA/2
Schede esplicative della riforma per un confronto (DIESSE)
SCUOLA/3
Il discorso di papa Francesco al mondo della scuola (10 maggio 2014)
FAMIGLIA/1
L'Instrumentum laboris per il Sinodo
FAMIGLIA/2
Intervista a Julián Carrón (Avvenire, 2 ottobre 2014)
PAGINA UNO
PDF e EPUB
MOVIMENTO/1
EQUIPE CLE/Quel desiderio di risentire la campanella
MOVIMENTO/2
ANNIVERSARIO/La Piazza scende in piazza (e spegne le candeline)
MOVIMENTO/3
KAZAKISTAN/In cammino, dagli Appennini alla steppa
LONDRA/1
Newman, gli errori della City e il grido di Freddie Mercury
LONDRA/2
Il sito del London Encounter
PAOLO VI/1
L'Humanae vitae
PAOLO VI/2
La Populorum progressio
PAOLO VI/3
Il Credo
CHAGALL
Alcuni brani da La mia vita
LUZI
Alcune poesie
COMO
Un seminario alla Oliver Twist
MOSCA
Il primo convegno su Vasilij Grossman
LETTERATURA
Il fenomeno sick-lit
L'ultimo numero (Regno-doc. n.9, 2014)
Documento
Papi che hanno cambiato la Chiesa. Nella canonizzazione dei beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II
di Francesco
Regno-doc. n.9, 2014, p.257
Le parole di papa Francesco nella storica doppia canonizzazione dei beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, due papi che hanno cambiato la Chiesa.
Documento - Parte / Inserto
Nella canonizzazione dei beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Atto e formula
di Francesco
Regno-doc. n.9, 2014, p.257
Le parole di papa Francesco nella storica doppia canonizzazione dei beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, due papi che hanno cambiato la Chiesa.
Documento - Parte / Inserto
Nella canonizzazione dei beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Omelia
di Francesco
Regno-doc. n.9, 2014, p.258
Le parole di papa Francesco nella storica doppia canonizzazione dei beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, due papi che hanno cambiato la Chiesa.
Documento
Volto di Cristo, volto dell'uomo. Meditazioni per la Via crucis al Colosseo
di Mons. G.M. Bregantini
Regno-doc. n.9, 2014, p.259
«Era una croce pesante, come la notte delle persone abbandonate, pesante come la morte delle persone care, pesante perché riassume tutta la bruttura del male». Le parole pronunciate da papa Francesco (cf. riquadro a p. 263) al termine della Via crucis al Colosseo, da lui presieduta lo scorso Venerdì santo, sono ben riflesse dalla composizione delle meditazioni, nelle quali mons. Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Boiano, ha inserito, per ciascuna stazione, un riferimento forte alle più pesanti «croci» delle donne e degli uomini contemporanei: la diffamazione pubblica, la disoccupazione, il rifiuto se immigrati, i rischi di morte che pesano sui figli, l’inumanità delle carceri,
la violenza subita dalle donne, la paura del futuro, la violenza sessuale
inflitta, anche all’interno della Chiesa, ai più piccoli, l’infermità cronica e terminale, il lutto per la perdita di una persona cara. Ma ha anche evocato la speranza che, alla sequela di Gesù, altre donne e altri
uomini si facciano prossimi delle sorelle e dei fratelli sofferenti e se
ne prendano cura.
Documento - Parte / Inserto
Le parole di papa Francesco al termine della Via crucis 2014
di Francesco
Regno-doc. n.9, 2014, p.263
Il 18 aprile scorso, al termine della Via crucis al Colosseo da lui presieduta, e prima di impartire la benedizione, papa Francesco si è rivolto in forma spontanea ai presenti. Riportiamo di seguito le sue parole (www.vatican.va).
Documento
Siete certi che il Signore lo abbia chiamato? Alla Congregazione per i vescovi
di Francesco
Regno-doc. n.9, 2014, p.266
«Questa Congregazione esiste per assicurarsi che il nome di chi è scelto sia
stato prima di tutto pronunciato dal Signore». La scelta dei pastori del popolo di Dio e i criteri a cui deve ispirarsi è una preoccupazione ricorrente nelle parole del papa. Lo scorso 27 febbraio, alla riunione della Congregazione per i vescovi, Francesco è tornato sul tema. Il vescovo è anzitutto «testimone del Risorto», il «coraggio di morire, la generosità (...) di consumarsi per il gregge» fanno parte del suo DNA; per identificarlo «non serve la contabilità delle doti umane, intellettuali, culturali e nemmeno pastorali». E ancora: «La Chiesa non ha bisogno
di apologeti delle proprie cause né di crociati delle proprie battaglie», ma di pastori autenticamente santi, uomini di pazienza e di preghiera, «fiduciosi seminatori», «custodi della dottrina non per misurare quanto il mondo viva distante dalla verità che essa contiene, ma per affascinare il mondo, per incantarlo con la bellezza dell’amore, per sedurlo con l’offerta della libertà donata dal Vangelo». Aspetti che definiscono, a giudizio del pontefice, «la grande missione affidata alla Congregazione
per i vescovi: identificare coloro che lo stesso Spirito Santo pone
alla guida della sua Chiesa».
Documento - Parte / Inserto
Difficile la conversione dei corrotti. A un gruppo di parlamentari italiani
di Francesco
Regno-doc. n.9, 2014, p.268
Il 27 marzo scorso, alle ore 7, nella Basilica di San Pietro, papa Francesco ha celebrato la messa per un gruppo di oltre 500 parlamentari italiani accompagnati da mons. Lorenzo Leuzzi, rettore della Chiesa di San Gregorio Nazianzeno a Montecitorio. Pubblichiamo di seguito l’omelia del papa nel corso della celebrazione eucaristica (www.vatican.va).
Documento
Come sogni la Chiesa di domani? Lettera pastorale
di Mons. F.G. Brambilla, vescovo di Novara
Regno-doc. n.9, 2014, p.271
«Anche per questa seconda lettera pastorale la nostra domanda di partenza è semplice e immediata: come sogni la Chiesa di domani?». A un anno dalla sua prima lettera, in occasione dell’Anno della fede (cf. Regno-doc. 3,2013,92ss), mons. Brambilla si rivolge ancora alla Chiesa di Novara per «delineare le linee di forza» di un nuovo slancio missionario, «che diventa ogni giorno più urgente». L’icona biblica fondativa (1Ts 1,1-10) suggerisce uno «stile ecclesiale di marca fortemente comunionale» e un’evangelizzazione capace di «assumere l’alfabeto della vita umana» per far risuonare «in essa la Parola cristiana». Attenzione antropologica che vede nei laici i «portatori di una competenza singolare» e, quindi, di una responsabilità specifica con cui la Chiesa deve «confrontarsi coraggiosamente». Nella terza e ultima parte, Brambilla indica le direttrici per la Chiesa di domani: il «volto missionario» della parrocchia – che deve «mutare forma storica», mantenendo gli «elementi fondamentali» –; il cambiamento, graduale ma deciso, del panorama dei «ministeri», che deve «accelerare l’ora dei laici»; la cura per le «nuove famiglie» (primi
anni di matrimonio) e l’impegno rinnovato nella «pastorale giovanile».
Documento
Questionario sulla famiglia: risposte
di Conferenza episcopale del Belgio
Regno-doc. n.9, 2014, p.290
«La crescente distanza fra la famiglia in tutte le sue forme come la conosciamo oggi e l’insegnamento della Chiesa su matrimonio e famiglia
rappresenta, secondo l’inchiesta, la principale preoccupazione»: questa la sintesi delle risposte pervenute in Belgio al questionario allegato al Documento preparatorio della III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi, che si terrà dal 15 al 19 ottobre su «Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione». D’altro lato, afferma il Rapporto di sintesi della Conferenza episcopale del Belgio sul questionario in vista del Sinodo 2014, pubblicato il 19 febbraio, si chiede «alla Chiesa di ridurre una serie di tensioni fra fede e famiglia, come pure di sostenere quest’ultima affinché possa dar fronte alle evoluzioni sociali inconciliabili con una visione cristiana della famiglia».
Documento
Consultazione sulla famiglia: una sintesi
di Conferenza dei vescovi di Francia
Regno-doc. n.9, 2014, p.295
Sono state raccolte «oltre 2.000 pagine, in prevalenza sintesi provenienti
da 83 diocesi e da movimenti e gruppi, ma anche contributi personali, per preparare la sintesi nazionale inviata a Roma». Queste le cifre riportate lo scorso 20 febbraio da mons. Pierre-Marie Carré, vicepresidente della Conferenza dei vescovi di Francia, nella presentazione
della stessa sintesi, da lui firmata. Ne emerge anzitutto la richiesta di strumenti adeguati a sostenere le famiglie – soprattutto nelle crisi – e l’evidenza di uno «scarto» sensibile tra la vita dei fedeli e le indicazioni del
magistero (i cui testi sono giudicati «normalmente lunghi e complessi»).
«Molti fanno notare che Gesù ha parole molto più severe sul denaro e il
suo utilizzo che sulla sessualità» e ritengono importante far conoscere la «legge della gradualità». Non mancano un accenno al confronto con la legislazione civile, che in Francia «ha moltiplicato le leggi chiaramente in contrasto con le posizioni della Chiesa cattolica», e all’urgenza di farsi carico del diffuso giudizio negativo secondo il quale la Chiesa condannerebbe la sessualità.
Documento
Risposte al questionario sulla famiglia
di Conferenza dei vescovi cattolici del Giappone
Regno-doc. n.9, 2014, p.298
Non mancano di parresia evangelica le parole usate dall’arcivescovo di
Tokyo, mons. Peter Takao Okada, per presentare, il 15 gennaio scorso, la sintesi delle risposte date da vescovi e superiori maggiori del paese
alle domande sulle tematiche del prossimo Sinodo dei vescovi. Dopo una premessa generale – «gli sforzi per l’evangelizzazione del paese hanno prodotto pochi frutti» –, la costatazione è che in Giappone occorra porsi in una prospettiva nuova: «La prassi pastorale della Chiesa deve partire dalla premessa che la convivenza e il matrimonio civile al di fuori della Chiesa sono diventati la norma». Essa quindi «deve essere un luogo nel quale queste coppie possono trovare un’accoglienza che permetta loro di riflettere maggiormente su questi temi». L’arcivescovo, inoltre, critica la «mentalità» con cui «le domande e le tematiche di questo questionario sono state elaborate», che non rispecchia la situazione locale. Per questo – conclude – in questa sorta di «anno della famiglia» convocato dal papa «dobbiamo interrogarci su che cosa significa l’espressione “famiglia cristiana”».
Documento
Verso la riconciliazione e la ricostruizione della nostra nazione
di Conferenza dei vescovi cattolici dello Sri Lanka
Regno-doc. n.9, 2014, p.308
A cinque anni dalla fine della guerra civile che ha contrapposto il governo
di maggioranza singalese all’organizzazione nazionalista delle Tigri per la
liberazione della patria tamil (LTTE), i vescovi cattolici del paese richiamano l’attenzione sull’incompiuto processo di riconciliazione nazionale, con una lettera pastorale intitolata Verso la riconciliazione e la ricostruzione della nostra nazione, pubblicata l’8 dicembre 2013. In essa si rivolgono a tutti i loro concittadini, e in particolare ai leader politici, in quanto credono che «passi significativi debbano essere compiuti per facilitare il clima politico nel Nord e nell’Est del paese, al fine di consentire un rapido ritorno alla vita normale per la gente che è stata colpita dalla guerra. Ritardare e procrastinare porterebbe solo a irrisolvibili ostacoli alla pace». In particolare, non senza un mea culpa per le proprie insufficienze (n. 8), segnalano l’urgenza di applicare le decisioni della Commissione sulle lezioni apprese e la riconciliazione (cf. Regno-att. 10,2011,337), di istituire organismi anti-corruzione e di stabilire un principio di trasparenza e giustizia sugli eventi drammatici della guerra civile.
Documento
Madri surrogate, bambini battezzati?
di Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa
Regno-doc. n.9, 2014, p.318
Il documento della Chiesa ortodossa russa, approvato durante il Santo Sinodo del 25-26 dicembre 2013, fornisce indicazioni ecclesiali sul battesimo dei bambini nati con l’aiuto di una «madre surrogata». Questa
tecnologia riproduttiva biomedica è sempre più diffusa e, nonostante in molti paesi sia consentita dalla legge, continua a essere oggetto di aspri dibattiti nella società. Già il testo adottato dall’Assemblea giubilare dei vescovi nel 2000 conteneva una valutazione complessiva di questa pratica (cf. «Fondamenti della concezione sociale della Chiesa ortodossa russa»; in Supplemento a Regno-doc. 1,2001); qui vengono analizzate con maggiore precisione le casistiche che si posso incontrare nell’attività pastorale, dove è giusto ricordare, da un lato, che «il battesimo è il sacramento di ingresso nella Chiesa e implica un accordo con la sua fede e i suoi insegnamenti » da parte di coloro che lo ricevono – «oltre che la loro partecipazione, in seguito, alla vita della Chiesa» –; non bisogna però dimenticare, dall’altro lato, che «la Chiesa è aperta a tutti coloro che aspirano alla salvezza».
Documento - Parte / Inserto
Chiesa greco-cattolica ucraina: nuovo esarcato
di Santa Sede
Regno-doc. n.9, 2014, p.319
Lo scorso 2 aprile, con un comunicato della Sala stampa della Santa Sede, vengono ufficializzati l’erezione dell’Esarcato arcivescovile di Kharkiv (Ucraina), l’assenso del santo padre all’elezione del primo esarca arcivescovile rev. p. Vasyl Tuchapets, del vescovo eparchiale di Stryj degli Ucraini mons. Taras Senkiv e del vescovo ausiliare di Stryj degli Ucraini p. Bohdan Manyshyn (www.press.vatican.va). La nuova diocesi si trova nell’Est del paese, dov’è avvertita maggiormente l’influenza della Chiesa ortodossa russa, che ha sempre considerato l’Ucraina come proprio «territorio canonico» (cf. Regno-att. 6,2014,162); e dove è maggiore la tensione etnica. La scelta della Santa Sede potrebbe avere contraccolpi sul dialogo ecumenico. Nel 2002 l’erezione dell’esarcato di Donetsk-Kharkiv, da cui ora viene scorporato quello di Kharkiv con un proprio esarca, provocò la forte protesta del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa, con l’accusa alla Chiesa cattolica di «proselitismo». Sulla vicenda cf. ampiamente Regno-doc. 17,2002,529ss.
Articolo
Il Regno - documenti n. 9/2014. La rivista completa
Regno-doc. n.9, 2014, p.320
Versione integrale del Libro di Cielo 9 della Serva di Dio Luisa Piccarreta.
Rivista annuale del Centro Studi per lo Spettacolo Nordico dell'Universita' degli Studi di Torino.
Tamaño: 7 x 11 cm
Páginas: 192 a todo color
Material Tapa: Seda
Embalaje: 48 unidades
Actualizado con los Misterios de Luz de S.S. Juan Pablo II
Cantos dorados
Estuche de lujo
Con un broche