Fra il 1965 e il 1974, il divorzio ha rappresentato uno dei principali temi della discussione pubblica e del confronto politico italiano, sul quale si sono contrapposte differenti idee di famiglia, società, paese; laici contro clericali, "fanfascisti" contro "instancabili cornificatori". In occasione dei cinquant'anni dal referendum del 12 maggio 1974, il volume ripercorre la lunga e travagliata storia della legge che lo ha introdotto in Italia - dagli antefatti alla sua approvazione nel 1970, fino alla dura battaglia referendaria per la sua abrogazione combattuta quattro anni dopo - ricostruendo il clima di un'Italia in rapida trasformazione e dando voce ai protagonisti attraverso uno straordinario apparato documentario e iconografico. Agli scatti giornalistici e alle foto d'autore si affiancano, così, materiali realizzati da partiti e movimenti, articoli di quotidiani e rotocalchi, nonché fumetti, film, canzoni e fotoromanzi, anch'essi trascinati nello scontro che ha costituito uno spartiacque nella recente storia italiana.
I nove mesi di occupazione nazifascista di Roma (10 settembre 1943-4 giugno 1944) hanno rappresentato la vicenda più drammatica della storia recente della capitale. Il crollo dello Stato monarchico dell'8 settembre 1943 determinò le condizioni per l'emergere di una Resistenza che si concretizzò nella guerriglia promossa dai reparti d'avanguardia dei partigiani in tutte le otto zone in cui fu divisa la città. All'interno della "guerra totale" nazifascista fatta di stragi, deportazioni, fucilazioni, prigioni e camere di tortura, i Gruppi di azione patriottica del Partito comunista e del Partito socialista e le Squadre d'azione cittadina del Partito d'Azione promossero una leva di forza e ribellione contro il terrore nazifascista, avvalendosi del sostegno della popolazione civile animata dal desiderio di riscatto dal ventennio fascista. La Roma che decise di combattere vide slanci e cadute, successi e limiti, ma riuscì a esprimere con la lotta armata la necessità militare, politica e morale di una scelta di libertà, che fu a fondamento della Repubblica e che nel 2018 avrebbe contribuito al conferimento alla capitale della Medaglia d'oro al valor militare per la guerra di Liberazione.
Due straordinarie vicende hanno interessato la lingua italiana negli ultimi decenni: da una parte un fervore teorico-descrittivo che ha prodotto una serie di opere di altissimo livello; dall'altra un dibattito intenso e appassionato sull'insegnamento dell'italiano, prima come lingua materna, poi anche come lingua seconda. Nelle figure di alcuni grandi protagonisti - studiosi che hanno saputo coniugare la passione per la ricerca con l'impegno per promuovere un rinnovamento radicale nei contenuti e nei metodi della pedagogia linguistica tradizionale - i due campi disciplinari hanno trovato una sintesi feconda. Il volume descrive questa storia complessa e, interpretando i bisogni conoscitivi di coloro che insegnano l'italiano o che si preparano ad insegnarlo, fornisce le informazioni di base oggi indispensabili per confrontarsi col mondo della ricerca linguistica e didattica.
Raffaele Laporta è stato fra i più autorevoli esponenti del pensiero pedagogico italiano. Nelle pagine di questo libro, da grande maestro, l'autore stende una mappa di quel territorio multiforme e complesso che è l'educazione e prende, per così dire, per mano il lettore che si avvicina per la prima volta alle discipline pedagogiche. Il volume si rivolge, dunque, non solo agli insegnanti e agli studenti delle Scienze dell'Educazione e della Formazione, ma anche a tutti coloro che non possono trascurare, nella loro professione, una più accorta consapevolezza delle problematiche relative all'educazione. Come accostarsi, dunque, a questo evento complesso che è l'educazione e come orientarsi tra i suoi molteplici significati e le molte forme in cui si è attuato e si attua? Quali sono i tratti pertinenti a quella particolare relazione educativa che è l'insegnamento/apprendimento? Quali relazioni la Pedagogia intrattiene, infine, non solo con le altre scienze umane? Questi sono solo alcuni dei passaggi sempre problematici attraverso i quali l'autore accompagna con grande chiarezza il suo lettore, nel tentativo di aiutarlo a tessere gli innumerevoli fili di un "mestiere difficile".
La letteratura per l'infanzia è un fenomeno culturale molto complesso. Repertorio e canone di caratteri, situazioni, paesaggi, oggetti e simboli, comportamenti e sentimenti, mare magnum di modelli e di anti-modelli, questo comparto della produzione editoriale contemporanea sembra alimentarsi di processi creativi decisamente antinomici. Un atteggiamento culturale e politico che, da sempre, caratterizza l'operato delle avanguardie artistiche. La letteratura per l'infanzia, infatti, non perde mai di vista le possibilità divergenti e convergenti della creatività umana, utilizzando generi e linguaggi, tecniche e stili diversi, rivolgendosi paradossalmente a tutte le età della vita, coltivando un rapporto intelligente e disinvolto con la tradizione e con le fantasie futuribili, senza mai tradire il diritto-dovere di incidere sul contemporaneo. Sulla base di un'analisi centrata sulla categoria della complessità, il volume ripercorre i tratti dominanti della letteratura per bambini e adolescenti pubblicata in Italia nell'ultimo trentennio.
La linguistica italiana sta acquistando nell'università uno spazio sempre crescente, in linea con il riconoscimento della sua importanza nella formazione umanistica e nella preparazione degli insegnanti. Oggi si rendono più che mai indispensabili strumenti informativi e introduttivi che consentano un primo approccio e un orientamento all'interno di un campo troppo vasto per essere trattato esaurientemente in un solo manuale. Questo volume di struttura modulare, che permette l'utilizzazione separata delle diverse parti, comprende un quadro dell'italiano contemporaneo nelle sue varietà, l'essenziale descrizione delle strutture della lingua italiana, una parte dedicata alla testualità, un profilo della storia della lingua italiana e un glossario. L'impostazione e il linguaggio del manuale lo rendono molto adatto alle esigenze didattiche dell'università, ma anche agli insegnanti e a lettori non specialisti. Un complemento di esercizi è presente alla fine di ogni capitolo e, in misura più ampia, sul sito internet della casa editrice.
Di quali strumenti metodologici e operativi può avvalersi oggi l'istruzione per rendere produttivo ed efficace l'intervento didattico? Il volume, partendo dagli sviluppi che la ricerca sull'istruzione basata su evidenze ha compiuto negli ultimi decenni, mette a disposizione di insegnanti e formatori una rassegna sistematica di strategie didattiche capaci di coinvolgere, sfidare e innescare l'impegno attivo degli studenti. Le strategie didattiche, ovvero i modelli di base a cui fare riferimento per strutturare interventi capaci di conseguire gli obiettivi formativi attesi, vengono presentate con un linguaggio chiaro e ricco di esemplificazioni. Il testo tratteggia, per ogni strategia, caratteristiche, riferimenti teorici e modalità di impiego, esaminandone, alla luce delle recenti acquisizioni, l'affidabilità nei diversi ambiti di applicazione per permetterne un impiego attento e informato.
Troppo spesso la formazione scientifica viene limitata ad una dimensione teorica, facendo riferimento a nozioni e definizioni astratte, e rischiando di privare i ragazzi dell'attività stessa nella quale si può mobilitare tutto il loro potenziale intellettivo e creativo. Il libro propone delle concrete attività sperimentali (manuali, costruttive, di ricerca) per aiutare i ragazzi a forgiare le proprie conoscenze scientifiche, a partire da processi di cui essi sono il motore, proprio perché la comprensione dei fenomeni scientifici passa anche attraverso l'esperienza e la progettualità.
Che cos'e e come si compone un testo in italiano? Il manuale risponde muovendosi entro l'orizzonte teorico della linguistica testuale, con uno stile agile indirizzato agli studenti e ai docenti di Linguistica italiana e di Laboratori di scrittura, ma anche a quanti desiderino migliorare le proprie abilità scrittorie e comunicative. L'analisi, la discussione e la riformulazione di testi di ogni tipo e provenienza rivelano che l'universo della scrittura è molto più variegato di quanto la scuola e l'università comunemente riconoscano. Così, il concetto stesso di errore mostra la sua natura relativa, da verificare al vaglio di criteri compositivi come l'occasione comunicativa, gli scopi del testo, la relazione sociale tra gli interlocutori, le aspettative del ricevente. Il volume è completato da un glossario, da esercizi e dal sito scrivereinitaliano.it, nel quale sono disponibili le soluzioni degli esercizi e molti esercizi ulteriori, oltre a numerosi altri spunti di approfondimento e di discussione.
Che cosa serve per insegnare ai bambini e alle bambine? Quella dei maestri e delle maestre è una vocazione o una professione? La loro bravura è una questione di pedagogia o di cultura generale e preparazione disciplinare? Dalla patente per insegnare e dalle scuole normali ottocentesche, passando per l'istituto magistrale di epoca fascista e repubblicana, in Italia si è giunti alla laurea per maestri e maestre solo venticinque anni fa. I corsi universitari in Scienze della formazione primaria sono stati un riconoscimento tardivo di una categoria che si è costruita da sé una preparazione superiore a quella che gran parte della società si aspettava. Le università si sono trovate a rispondere a una nuova domanda di formazione e di istituzionalizzazione di saperi altri: un'occasione, ma anche una grande responsabilità. Il libro ripercorre la storia dell'istruzione normale e magistrale nell'Italia unita e si sofferma sui suoi sviluppi più recenti e meno studiati, con un'attenzione ai diversi mondi cui gli insegnanti appartengono. Attingendo a fonti ulteriori rispetto a quelle loro prescritte, maestre e maestri hanno saputo anche coltivare modi esigenti di stare accanto ai bambini. Ma non ci sono esperti che bastino: per le società contemporanee, che hanno affidato loro questo compito, un'attenzione più evoluta verso i piccoli della specie è un esercizio ancora urgente di intelligenza collettiva.
Per Dante la povertà fu a lungo sgradita compagna di vita, a causa dell'esilio che cambiò d'improvviso la sua condizione economica esponendolo a un doloroso declassamento sociale. La sua biografia si intreccia a più riprese con la creazione poetica e nella Commedia condiziona il ritratto dei personaggi poveri o caduti in disgrazia. Ma nel poema trova spazio anche la mutata considerazione in cui veniva tenuta all'epoca l'indigenza: mentre i poveri erano infatti visti come una minaccia per la collettività e quindi considerati degni di stigma sociale e trattati con crescente disprezzo, i nascenti ordini mendicanti richiedevano la scelta volontaria della povertà evangelica per chiunque volesse farne parte. L'epoca di Dante fu contraddistinta da un aspro dibattito sulla povertà dell'ordine francescano e della Chiesa, cui lo stesso autore prese parte, facendone, di riflesso, un tema centrale della Commedia. Il volume ne esamina le diverse rappresentazioni, dalla costruzione epica della figura di Francesco d'Assisi in rapporto con l'iconografia del suo tempo ad Amiclate, personificazione della libertà di parola e di espressione di fronte al potere che la povertà consente e che Dante rivendica.
L'organizzazione dei servizi socioassistenziali si sviluppa lungo più direttrici di programmazione, gestione ed erogazione di servizi e interventi. Il volume ne propone una panoramica approfondita, introducendo gli elementi essenziali di analisi organizzativa e declinandoli per esaminare le strutture e le logiche d'azione dei soggetti che operano in questo settore. Il quadro degli assetti istituzionali che regolano i rapporti tra enti, professionisti e beneficiari degli interventi viene indagato da più angolature, per mettere in luce anche le sfide emergenti che i medesimi attori sono chiamati ad affrontare. Questa nuova edizione considera inoltre le innovazioni organizzative che contraddistinguono l'evoluzione dell'offerta dei servizi in contesti sociali sempre più mutevoli e disomogenei. Il libro si rivolge agli studenti dei corsi universitari triennali e specialistici di Servizio sociale e rappresenta un utile strumento di formazione e aggiornamento per gli assistenti sociali e gli altri operatori impegnati nel settore.