Alla fine dei tempi, in condizioni non compatibili con la vita umana sulla terra, il Signore interverrà con la sua potenza al sollevamento (o rapimento) degli eletti, per preservarli per la ricostruzione della terra stessa. Il Signore fece infatti ai suoi apostoli una promessa formale: “Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io” (Giovanni 14,2-3).
Questo libro affronta l’argomento del sollevamento degli eletti richiamando innanzitutto quanto riportato dalle Sacre Scritture, per poi citare quanto viene affermato dalle principali profezie private, in piccola parte riconosciute dalla Chiesa Cattolica ed in parte già vagliate da vari esperti e pubblicate, che ci sono state trasmesse per volontà divina a partire dai primi secoli del cristianesimo sino ad oggi, al fine di dare un quadro il più completo e dettagliato possibile di ciò che riguarda questo grandioso avvenimento degli ultimi tempi.
La lettura di questo libro ci regala una visione profonda di ciò che Gesù provava e pensava quando viveva con i discepoli: le sue gioie, i suoi dolori, l’unione con il Padre ci appaiono alla luce della sua divina saggezza e del suo sapere umano. Da una serie di episodi lungo il cammino di Gesù con i discepoli verso Gerusalemme, emergono sia particolari della loro quotidianità, sia aspetti della divinità di Gesù, soprattutto nel rispondere alle domande dei discepoli.
L’autenticità di questi episodi è supportata dalle conferme che vengono dal confronto con la vita di Gesù che si apprende dai Vangeli, dagli insegnamenti della Chiesa e dalla tradizione.
Le ragioni che hanno spinto l'autore a scrivere questo libro sono state essenzialmente due: il desiderio di esprimere la propria opinione contro i "faccendieri dell'occulto" (falsi medium, "maghi") che speculano in modo ignobile sul dolore di chi ha perso un essere amato, e lo scopo di indicare, alla luce delle osservazioni, degli esperimenti e degli studi più rigorosi, le pochissime vie d'accesso all'altra dimensione che l'uomo ha a disposizione, nonché i mezzi di approccio "tecnico" a tali vie. Si tratta pertanto di un libro che vuole fornire delle informazioni - le più attendibili possibili - a chi si trova faccia a faccia con la morte di una persona cara, e che si sente mancare ogni appiglio. Ma il suo intento è anche quello di preparare interiormente alle "separazioni" che, comunque, la vita riserva a tutti. La conoscenza degli indizi a favore della sopravvivenza, potrà aiutare chi soffre a capire che la morte è soltanto una fase di passaggio a un altro tipo di esistenza, le cui tracce esistono "soprattutto" dentro ognuno di noi.
Ricordati che il tuo peccato, per grande che sia, non è che un piccolo granellino di sabbia nell’oceano immenso della bontà e della misericordia infinita di Dio. Apri il tuo cuore al suo amore e avrai la vita eterna. Se non farai questo ti condannerai alla privazione della sua visione beatificatrice e cadrai in quel baratro dove c’è pianto e stridore di denti.
Il conduttore di Voyager con questo nuovo libro indaga uno degli enigmi più affascinanti, inevitabilmente coinvolgenti di sempre: la vita dopo la morte. Dopo "2012. La fine del mondo?" e "Templari. Dov'è il tesoro?", anche questo libro infatti, si sviluppa come un giallo, come una ricerca assidua, facendo del dubbio il proprio fedele compagno di viaggio, non dando mai nessuna certezza per scontata. Giacobbo inizia raccontando l'idea di aldilà che hanno avuto le grandi civiltà, dagli egizi ai maya, riportando alla luce storie di incredibile fascino e segreti ancora tutti da svelare. Per arrivare poi ai nostri giorni, e fare i conti con le tante testimonianze, gli indizi, le apparenti evidenze che una vita dopo la vita esista veramente. Comprese delle inedite rivelazioni scientifiche capaci di far sobbalzare la ragione. Fino a poter affermare con certezza che: "Chi nega l'esistenza dell'aldilà ha le stesse prove di chi la afferma".
La meravigliosa testimonianza di Catalina Rivas sulla Santa Messa.
Un libretto tascabile, da portare ovunque, per comprendere e far conoscere a tutti (bambini, ragazzi, adulti di ogni età, credenti e non credenti) il valore e il significato del più grande dei miracoli: la Santa Messa.
Angela è una signora sulla sessantina, professoressa di matematica, donna concreta e aliena da ogni fantasticheria. Sposa e madre di due figli, dopo un percorso personale di anni approda all'agnosticismo. Poi un incidente le porta via il figlio minore, ancora adolescente. Alla fase di nera disperazione segue un'improvvisa ispirazione, nata dal semplice e puro amore materno, al di là di ogni riflessione. Una mattina si rivolge al figlio: «Se ci sei, se da qualche parte ancora vivi, fatti sentire». «La risposta fu immediata» racconta Angela. «Sono più vivo che mai, cercami nella preghiera». Una risposta percepita dal profondo del cuore, un cuore di madre capace di riconoscere immediatamente la voce del figlio, senza ombra di dubbio. Sono tante le storie come questa che - fondate su documenti accreditati e ricerche di alto profilo scientifico - mostrano come ci sia un fluso continuo di comunicazione tra il mondo terreno e l'aldilà. Sono testimonianze traboccanti di speranza, di gioia e di commozione, in cui il dolore e le lcrime si mutano nella lieta certezza di non aver perso per sempre i cari che ci hanno lasciato ma anzi di poter continuare ad avere con loro un rapporto ancora più forte di prima. Sono storie nelle quali emergono verità destinate a cambiare la vita di ognuno di noi: la vera essenza dell'uomo è spirituale e la morte non è la fine, ma solo una porta su una vita nuova, eterna, nella quale potremo ritrovare quanti ci hanno preceduto.
Beatrice aveva ventitré anni quando Dio l’ha chiamata a sé, secondo il suo progetto, e il suo lavoro più importante e gioioso, ella l’ha ricevuto in dono dal Signore, che in virtù della sua grazia, le concede di renderci sempre più tangibile il mondo in cui vive e di guidarci alla scoperta dell’amore immenso e misericordioso di Dio. Le parole di questo libro dovute materialmente alla penna di una mamma, ma fatte riecheggiare nel suo cuore da una “Voce”, la voce della figlia accolta nel gaudio del Paradiso. “Sono qua per te e per la consolazione di tutti – le dice –; sono qua per raccogliere amore da donare agli altri”, così da risvegliare “questo bene d’amore e questa fede nel cuore di tutti”.
È un libro, questo che leggete, diverso da tanti altri libri. Perché la sua stesura è legata a un fenomeno anomalo che è accaduto proprio quando studiavamo i testi di Merton ed eravamo intenti ad enucleare le sue teorie. L’episodio, che potrete scoprire nel dettaglio fra qualche pagina, ha dell’inverosimile. Non vogliamo azzardare ipotesi fantascientifiche, ma certamente siamo in dovere di documentare quanto avvenuto all’autrice di questo tascabile.
Un libro per atei e credenti che, avvalendosi di numerosi esempi e soffermandosi sugli aspetti storici e folcloristici, analizza e mette a confronto i concetti teologici, i linguaggi, le immagini e i rituali legati alla morte nelle religioni e credenze popolari più diffuse al mondo. Hans-Peter Hasenfratz, rinomato teologo tedesco (mai tradotto in Italia), descrive scrupolosamente e con uno stile semplice e chiaro i modi in cui le religioni di tutto il mondo hanno trattato la questione fon-damentale della vita dopo la morte. Il volume è completato da una esauriente bibliografia di riferimento.
L'autore
Hans-Peter Hasenfratz è stato Professore di Teologia e Storia delle religioni alla Ruhr-Universität di Bochum dal 1985 al 2003.
Questo libro ha lo scopo di portare alla luce del sole la figura di Anna Milesi. Una donna che, attraverso vicissitudini illuminanti e difficili della propria vita, tra gli sgomenti di quel preciso istante in cui ricevette il "DONO", è stata investita da una missione più grande di qualunque comprensione razionale.
“Per unire gli uomini a DIO” Dio volle venire sulla Terra mediante lo Spirito Santo, nel seno di Anna. Egli preparò la Sua Arca dell’alleanza che chiamò “MARIA”. Tanto bella quanto pura, DIO Le consegnò Suo FIGLIO, il Suo Tesoro, che incastonò nella Sua Arca, come un anello nuziale che unisce DIO a MARIA. Così, mediante Suo FIGLIO e lo Spirito, MARIA fu unita al Padre. Perciò, con questo anello benedetto, MARIA ci dice: “Io sono la DIVINA Immacolata Concezione”. J.N.S.R.