Arthur Shelby, possidente gentile di una grande piantagione in America ma debole, decide di vendere il vecchio zio Tom, generoso, gentile schiavo nero a cui è molto affezzionato, a Haley, feroce mercante di schiavi. Tom accetta il suo destino. In viaggio sul fiume con Haley, salva una bambina caduta in acqua, e il padre della piccola lo compera per gratitudine: ne farà il suo cocchiere. Forse per Tom si schiude la promessa di un avvenire migliore. Età di lettura: da 10 anni.
Noya, dopo aver scoperto che il reale scopo dei suoi viaggi è ricostruire una formula magica che riporti il suo predecessore Meddy di nuovo al presente, parte per una nuova avventura sulla nave del grande navigatore che scoprì l’America. Questa volta non viaggia da sola: il palestrato, borioso e affascinante Gas l’accompagna per proteggerla dagli attacchi di Baffo Nero e dei suoi sgattozzi.
Noya e Gas sono nella vecchia Inghilterra, alla corte niente meno che del mitico Re Gattù che porta, appeso al collo, un ciondolo con uno dei simboli della formula magica. I due viaggiatori hanno un bel po' di problemi ad avvicinare il grande sovrano, soprattutto perché il misterioso e potente Mago Miciolino li osserva e sospetta che non siano due semplici contadini come Noya e Gas vorrebbero far credere... Età di lettura: da 7 anni.
Noya e Gas dovrebbero fare un tranquillo viaggetto nel Rinascimento, ma per un errore di calcolo finiscono nientemeno che nella preistoria! Tra incontri con i dinosauri, gatti primitivi e mille scomodità, i due dovranno affrontare mille pericoli e cercare di sopravvivere in quel mondo così difficile, in attesa che il professor Meo li riporti a casa. Noya, almeno, si toglierà la soddisfazione di vedere il loro nemico, Baffo Nero, correre a più non posso inseguito da una enorme lucertola preistorica... Età di lettura: da 7 anni.
Matilde ha imparato a leggere a tre anni, e a quattro ha già divorato tutti i libri della biblioteca pubblica. Quando perciò comincia a frequentare la prima elementare si annoia talmente che l'intelligenza deve pur uscirle da qualche parte: così le esce dagli occhi. Gli occhi di Matilde diventano incandescenti e da essi si sprigiona un potere magico che l'avrà vinta sulla perfida direttrice Spezzindue, la quale per punire gli alunni si diverte a rinchiuderli in un armadio pieno di chiodi, lo Strozzatoio, o li usa per allenarsi al lancio del martello olimpionico, facendo roteare le bambine per le trecce e lanciandole lontano. L'intelligenza e la cultura - sembra dire l'autore - sono le uniche armi che un debole può usare contro l'ottusità, la prepotenza e la cattiveria. Età di lettura: da 7 anni.
La storia vera di Iqbal Masih, il ragazzo pakistano di 12 anni diventato in tutto il mondo il simbolo della lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Ceduto dalla sua famiglia di contadini ridotti in miseria, in cambio del prestito di 26 dollari, costretto a lavorare in una tessitura di tappeti dall'alba al tramonto, incatenato al telaio, in condizioni disumane, come milioni di altri bambini nei paesi più poveri del mondo, Iqbal troverà la forza di ribellarsi, di far arrestare il suo padrone, di denunciare la "mafia dei tappeti", contribuendo alla liberazione di centinaia di altri piccoli schiavi. Età di lettura: da 12 anni.
Sofia non sta sognando quando vede oltre la finestra la sagoma di un gigante avvolto in un lungo mantello nero. È l'Ora delle Ombre e una mano enorme la strappa dal letto e la trasporta nel Paese dei Giganti. Come la mangeranno, cruda, bollita o fritta? Per fortuna il Grande Gigante Gentile, il GGG, è vegetariano e mangia solo cetrionzoli; non come i suoi terribili colleghi, l'Inghiotticicciaviva o il Ciuccia-budella, che ogni notte s'ingozzano di popolli, cioè di esseri umani. Per fermarli, Sofia e il GGG inventano un piano straordinario, in cui sarà coinvolta nientemeno che la Regina d'Inghilterra. Età di lettura: da 8 anni.
In uno zoo, un ragazzo si sofferma affascinato davanti alla gabbia di un lupo e, siccome l'animale ha soltanto un occhio, anche il ragazzo, con estrema sensibilità, tiene chiuso uno dei suoi. Questo colpisce il lupo che, per la prima volta, supera l'atavica diffidenza nei confronti degli esseri umani e decide di raccontare al ragazzo la sua storia, tutta vissuta sullo sfondo di paesaggi nevosi e cacce solitarie. Anche il ragazzo si confida col lupo e gli parla delle tre Afriche per cui è passato, quella Gialla, quella Grigia e quella Verde: l'Africa dei deserti, L'Africa delle savane e l'Africa equatoriale delle foreste. Il paesaggio, con i suoi colori e le sue atmosfere, ha molta importanza sia nella storia del lupo che in quella del ragazzo africano.
Durante una delle sue passeggiate in Provenza, Jean Giono ha incontrato una personalità indimenticabile: un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, con le pecore e il cane. Nonostante la sua semplicità e la totale solitudine nella quale viveva, quest'uomo stava compiendo una grande azione, un'impresa che avrebbe cambiato la faccia della sua terra e la vita delle generazioni future. Una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia esemplare che racconta "come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione". Età di lettura: da 10 anni.
Alla villa arriva un gruppo di cugini. Il capobanda è Ruggiero il più grande e il più prepotente, ma la mente è Veronica, cugina sottile e intuitiva che tiene le redini del gruppo senza che il capo se ne accorga. Una notte, per caso, i bambini scoprono un misterioso libro antico, aperto sopra la scrivania di Camilla. La scrittura è incomprensibile e in più, la mattina dopo il libro è sparito. In casa non si trova. I cugini vengono sguinzagliati in una incredibile caccia al libro e quando ormai si erano quasi perse le speranze Pietro, il piccolino del gruppo, lo trova nascosto in cantina. Ruggiero non si accontenta di averlo trovato: vuole capire in che lingua è scritto …
Per bambini e ragazzi dai 9 anni in su
Julius James Peak è un giovane divoratore di libri. Proviene da una famiglia di avidi lettori, fu uno di quei bambini ai quali non venne mai detto “dai sbrigati, datti una mossa, metti giù quel libro!” nemmeno se fosse stato in ritardo per la cena… A furia di leggere e di conservare i suoi libri, aveva riempito il capanno degli attrezzi in fondo al giardino e ne aveva fatto la sua “Casa dei libri” le pareti tutte foderate di libri, un divano-letto per un riposino di emergenza, ma sempre fatto di libri , un tavolino di libri e per fortuna una finestra per guardare il giardino.
Si chiamava Julius in onore di Jules Verne, di cui suo padre era un grande ammiratore, si chiamava James in onore di nonno James, grande esploratore e forse spia in incognito. A vederlo così non sembrava tanto diverso da un normale studente: camicia bianca e pantaloni larghi, trattenuti ai fianchi da una grossa cintura color cuoio. La testa arruffata e soprattutto lo sguardo di velluto, attirava chi lo scrutava negli occhi nel profondo di un mondo immaginario incredibile, dove trovavano spazio avventure e storie che la sera J J si divertiva a mettere nero su bianco….
Mirella Mariani è nata in campagna e vive in provincia di Como, in un paesino dove, tra verde e asfalto, per fortuna vince ancora il verde! Disegna da quando non sapeva nemmeno parlare e, per dire la sua, riempiva i fogli di scarabocchi. Prima di iniziare a lavorare ha frequentato il liceo artistico, e più tardi si è diplomata in illustrazione. Ma la scuola più importante è stata quella dell’esperienza e dei libri! Al momento vive con due gatti neri e due computer: tutti e quattro la aiutano a disegnare! Le matite di legno, insieme ai cavalli e al cioccolato, restano le sue più grandi passioni.
Jojofa la 5^ C ha i capelli neri e gli occhi vispi. Eugenio Mettichè detto Genio è un intellettuale, gran lettore, filosofo. I due sono dotati di grande fantasia e intraprendenza (soprattutto lei) e sospettano che dietro quell'evento ci sia una azione criminosa. Vivono in abitazioni vicine i cui giardini confinano. Per questo hanno un cane in due.
Cominciano le indagini con l’aiuto della Bibliotecaria del paese che ha una doppia personalità. Quando è bibliotecaria appare dolce, riservata e carina, quando entra in azione cambia completamente e si fa chiamare Miss Ackermann. L’indagine si orienta rapidamente verso l’obiettivo. Purtroppo per i ragazzi i loro sospetti sono solo fantasie. Il sospettato però pagherà le conseguenze della loro fastidiosa presenza.
L’episodio: nel parco giochi della scuola le piante, i fiori e l’erba stanno rapidamente rinsecchendo. Ne parlano tutti. Figuriamoci se non ne parla Jojo. A scuola spiegano che le “autorità competenti” se ne stanno occupando ma che ci vorrà del tempo, inoltre c’è il rischio che il parco venga chiuso e venduto. I due vanno in biblioteca perché Jojo vuole scoprire di cosa soffrono le piante. Grazie all’intervento di Miss Ackermann e dei suoi computer trovano alcune fotografie sulle malattie delle piante dovute alla presenza di veleno nell’acqua. Sono le 18.30, tornano a scuola per confrontare le foto con le foglie malate. Chi vedono uscire dal cancello sul retro? La Farmacista.
Orazio Minneci. Ha fatto per vent’anni il bibliotecario. Ora vive, tra palme e canna da zucchero, al 15° Parallelo Nord e si dedica completamente alla scrittura. Ha una moglie e una figlia di due anni. Scrive libri per ragazzi insieme a Claudio Comini e dirige il sito Internet La Bottega di Mastro Calamè (www.popolis.it/mastrocalame) dove pubblica storie per bambini. Ha vinto con Le ventisette valige di Ennesimo Quaranta il Premio Bancarellino 2002. Quest’anno si è classificato secondo al Premio Arpino (Bra) con il giallo umoristico Philippe Gratin ha le ore contate.
Pietro Puccio. Dopo avere conseguito la maturità presso l'istituto d'arte "A. Venturi" di Modena, si è laureato presso la "Nuova Accademia di Belle Arti di Milano". Ha maturato competenze nell'ambito dell'illustrazione, della grafica, della multimedialità, dell'audiovisivo e della pubblicità. Molteplici le esperienze lavorative
Il mondo di Tobia corre un pericolo gravissimo! La grande quercia è ferita a morte da un cratere scavato nel legno, che ne rode il cuore. Muschi e licheni hanno invaso i rami e prendono il sopravvento. Leo Blue tiranneggia le Cime ed Elisha è sua prigioniera.
Gli abitanti dell’albero sono terrorizzati. Gli Spelati sono prede a cui si dà la caccia senza pietà. Tuttavia, in assoluta clandestinità,Tobia Lolness non si dà per vinto e combatte. Per fortuna, anche se non lo sa, non è da solo. Nel cuore dell’inverno, la resistenza si organizza.
Riuscirà Tobia a liberare i suoi e a salvare il fragile mondo in cui vive? E, soprattutto, ritroverà la sua Elisha? Nel cuore di un indimenticabile mondo in miniatura, il secondo e ultimo volume di un grande romanzo d’avventura, amicizia e amoNel cuore di un indimenticabile mondo in miniatura, il secondo e ultimo volume di un grande romanzo d’avventura, amicizia e amore.
Un libro per ragazzi ma che tutti possono leggere con grande piacere.
Timothée De Fombelle è nato nel 1973. Dopo essere stato insegnante di lettere, presto si è dedicato al teatro. Nel 1990 ha creato una compagnia, per la quale scrive testi di cui poi cura personalmente la regia. Da allora, non ha mai smesso di scrivere per il teatro. Un suo lavoro teatrale, Le Phare, scritto a soli diciotto anni, è stato messo in scena in Francia e poi tradotto e recitato in Russia, Lituania, Polonia e Canada. Il suo testo Je danse toujours (Actes Sud) è stato letto all’inaugurazione del festival di Avignone, nel 2002. Tobie Lolness è il suo primo romanzo.
François Place è nato nel 1957. Dopo aver studiato espressione visiva all’école Estienne, ha realizzato le sue prime illustrazioni per la collana “Découverte Cadet”, di Gallimard Jeunesse. Nel corso della sua carriera ha illustrato numerosi libri, ma ne ha anche scritti parecchi, ottenendo critiche positive: Les derniers géants (Casterman), Le vieux fou de dessin (Gallimard Jeunesse), Atlas des géographes d’Orbae (Casterman/Gallimard Jeunesse). I suoi disegni si sono prestati per grandi testi e grandi autori. Con Tobie Lolness ha potuto, una volta di più, lasciar parlare la sua arte.