Il grande profeta della pace, assassinato nel 1948, dopo aver liberato l’India dal dominio inglese e aver tentato di tenerla unita superando i problemi economici, religiosi e di casta, si rivela attraverso le sue stesse parole, in articoli, lettere, interviste e interventi pubblici. La verità, la non-violenza, il non-possesso, il coraggio, la tolleranza, l’uguaglianza delle religioni, l’importanza delle promesse, il sacrificio, il digiuno e la difesa delle libertà civili non sono utopie ma realtà possibili. Ne è prova la vita di Gandhi, il quale cammina ancora oggi tra noi con il suo messaggio.
La più grande esperta di cultura indiana in Italia traduce, spiega e racconta Gandhi, in un libro che aiuta soprattutto i giovani a riflettere su temi come la guerra, la religione, le azioni e i diritti dell’uomo.
Mohandas Karamchand Gandhi (Porbandar, 1869 - Nuova Delhi, 1948), politico e filosofo indiano, guida spirituale nel suo paese e in tutto il mondo, ha portato l’India all’indipendenza. Di lui Sarvepalli Radhakrishnan, primo vicepresidente dell’India, ha scritto: «Un grande maestro appare una volta ogni tanto. Passano diversi secoli prima che se ne presenti uno. Lo si riconosce dalla sua vita. Prima vive e dopo dice agli altri come possono vivere nella stessa maniera. Gandhi fu questo».
Brunilde Neroni, italianista e orientalista, esperta di poesia sanscrita, ha tradotto i maggiori poeti della tradizione hindu e ha pubblicato una traduzione esemplare del Bhagavadgita, libro sacro dell’Induismo. Nota ecologista e pacifista, ha pubblicato libri di poesie e racconti.
Mina la stramba, Mina indisciplinata, Mina la pazza. Mina coraggiosa, meravigliosa Mina, Mina ribelle. Di certo Mina non si può etichettare. Se ne sta sul suo albero a osservare gli uccelli, il mondo e la straordinaria vita che scorre sotto le sue gambe a penzoloni. Sa che non potrà stare per sempre lassù, che prima o poi dovrà scendere, tornare a scuola, farsi qualche amico, accettare che il suo papà sia in un luogo da cui non si può fare ritorno. Ma intanto, dall’alto del suo rifugio, Mina riflette: sui misteri del Tempo, sulla vita, sul dolore della perdita, su Dio e... sugli strudelini ai fichi!
Tutto finisce nel suo diario, che è proprio questo qui, che avete fra le mani. Ma attenzione, bisogna essere pronti a incontrare Mina, bisogna essere disposti a guardare dritto nel Sole, o nella Luna, pronti a sentirsi indifesi e insieme coraggiosi, e soprattutto pronti ad accettare «la bellissima bellezza del mondo», anche quando tutto intorno a noi sembra volerla oscurare.
"La gente si muoveva lentamente. Passeggiavano pian piano per la piazza, entravano e uscivano pigramente dai negozi strascicando i piedi, e facevano tutto con molta calma. La giornata era, sì, di ventiquattr’ore, ma pareva più lunga. La fretta era ignorata perché non c’era dove andare, nulla da comprare (a parte il fatto che mancava anche il denaro per comprarlo), e nulla da vedere fuori dai confini della contea di Maycomb. Eppure era un’epoca di confuso ottimismo per una parte della popolazione: qualcuno di recente aveva detto alla gente di Maycomb che non doveva temere nulla, tranne il timore.
Atticus, Jem e io vivevamo nella strada principale del quartiere residenziale, e con noi c’era anche Calpurnia, la cuoca. Jem e io eravamo abbastanza soddisfatti di nostro padre: giocava con noi, leggeva per noi ad alta voce e ci trattava con cortese distacco."
In una cittadina dell'Alabama l'avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa di un nero accusato di violenza. Tutta la vicenda è raccontata da Scout, figlia di Atticus, testimone e protagonista di fatti che pur nella loro atrocità non riescono mai a essere più grandi di lei.
"La maestra Emanuela spiegò in classe com'è fatto un orso, come respirano i pesci e che versi fa la iena di notte. Inoltre, appese in aula svariate figure di bestie e anche di uccelli. Quasi tutti i bambini la prendevano in giro, visto che in vita loro non avevano mai visto un solo animale. Molti di loro, poi, non erano per niente convinti che al mondo ci fossero altri esseri. Per niente. Quanto meno nei nostri paraggi. A parte il fatto, dicevano, a parte il fatto che in tutto il paese questa maestra non era ancora riuscita a trovare qualcuno che accettasse di diventare suo marito, e per questa ragione, dicevano, lei aveva la testa piena di volpi e passerotti: semplici trovate, che la gente s'inventa solo per solitudine.
Solo il piccolo Nimi, a forza di sentire la maestra Emanuela, aveva cominciato a sognare animali, la notte. Tutta la classe lo prendeva in giro quando arrivava e per prima cosa la mattina si metteva a raccontare delle sue scarpe marroni che, ferme davanti al letto, la notte, nel buio, si trasformavano in altrettanti istrici che scorrazzavano per la sua stanza ma che la mattina, appena lui apriva gli occhi, tornavano improvvisamente a essere un paio di scarpe davanti al letto."
Un villaggio senza nome e senza animali: non un gatto sui tetti, non una mosca che ronza o un grillo che canta nei prati intorno. Quando i bambini fanno domande i grandi cambiano discorso. Cosa è accaduto? Un giorno Mati e Maya vanno alla ricerca del mistero. Nel folto del bosco scoprono la verità.
"Tutti mi conoscevano. Io ero l'uomo più brutto che fosse andato lì, all'assedio di Troia: storto, zoppo, le spalle curve e ripiegate sul petto: la testa a punta, coperta da una rada peluria. Ero famoso perché mi piaceva parlare male dei re, di tutti i re: gli Achei mi ascoltavano e ridevano. E per questo, i re degli Achei mi odiavano. Voglio raccontarvi quel che so, perché anche voi capiate quello che io ho capito: la guerra è un'ossessione dei vecchi, che mandano i giovani a combatterla."
Alessandro Baricco riscrive con le parole di Omero la più grande storia di guerra mai raccontata. Una storia che evoca il cozzare delle armi, la brutalità della violenza e delle stragi, ma anche la pietà, la ragione dei vinti, l’amore ostinato per la pace.
Una nuova collana di narrativa rivolta a bambini a partire dai 6 anni, pensata per essere facilmente apprezzata dal pubblico di "lettori in erba".
Tre bambini, un gatto e un coccodrillo ne combinano di tutti i colori nel meraviglioso Egitto del Faraone, tra inseguimenti, tranelli, dispetti e contromosse ingegnose.
I testi sono facilmente fruibili grazie a una serie di scelte grafiche che tengono conto delle abilità di lettura dei bambini di 6-7 anni.
- Divisione in brevi capitoli
- Caratteri grandi
- Interlinea spaziosa
- Illustrazioni a colori
- Spiegazione delle "parole difficili" in un apposito glossario
- Giochi
Tanfenaton ha in serbo una prova di coraggio per Nefertina: dovrà inoltrarsi
da sola in un oscuro sotterraneo.
In realtà il perfido ragazzino la imprigiona in una stanza segreta...
La collana
Una nuova collana di narrativa rivolta a bambini a partire dai 6 anni, pensata per essere facilmente apprezzata dal pubblico di "lettori in erba".
Tre bambini, un gatto e un coccodrillo ne combinano di tutti i colori nel meraviglioso Egitto del Faraone, tra inseguimenti, tranelli, dispetti e contromosse ingegnose.
I testi sono facilmente fruibili grazie a una serie di scelte grafiche che tengono conto delle abilità di lettura dei bambini di 6-7 anni.
- Divisione in brevi capitoli
- Caratteri grandi
- Interlinea spaziosa
- Illustrazioni a colori
- Spiegazione delle "parole difficili" in un apposito glossario
- Giochi
Torino, aprile 1945. L’esercito nazista è ormai un esercito di occupazione e chi si rifiuta di combattere al fianco dei tedeschi è considerato un prigioniero di guerra. Molti uomini sono fuggiti, altri si nascondono nelle campagne e si organizzano in brigate partigiane per cacciare il nemico e favorire l’avanzata degli Alleati.
Mariolino ha quasi 7 anni e non sa ancora tante cose.
Sa però che c’è la guerra, che suo padre è lontano, che a sua madre fanno paura i soldati e che i tedeschi hanno preso il loro amico Domenico. Ma la Liberazione è vicina…
La Resistenza, la fine della guerra e la Liberazione.
Una storia vera, senza buoni né cattivi.
E una lettera d’addio che non ci sarà più bisogno di spedire.
Un nuovo romanzo di Paola Capriolo, che affronta un tema di grande attualità: il razzismo nei confronti di chi è diverso, debole o emarginato solo perché straniero. Un romanzo forte, intenso. Drammaticamente attuale.
L’autore di questa raccolta di brevi storie di bambini, particolarmente attento alla lezione di Wittgenstein delle Ricerche Filosofiche, mette continuamente alla prova il linguaggio nel suo uso e nei suoi limiti. Inventare una nuova parola e provare ad usarla, cambiare nome agli oggetti, estendere l’uso di una parola in modo provocatorio per vedere l’effetto che fa: questi e altri “giochi” fanno da trama ai racconti, ognuno accompagnato da suggerimenti metodologici per l’insegnante.
Una nuova serie di fulminanti storie di Bernard Friot, amato autore de Il mio mondo a testa in giù (Premio Andersen 2009) e La mia famiglia e altri disastri
Ricette brevissime, velocissime, per ridere, fare paura, commuovere o semplicemente far sognare. I racconti di Friot si aprono elencando alcuni ingredienti alla rinfusa, proprio come in un libro di ricette: ecco uno zaino, un vestito da Superman, qualche compagno di scuola, un lupo, delle stelle, una strega, un orco, un temporale, e poi anche del ketchup, della nutella…
Da lì inizia il volo della fantasia e della costruzione di una storia. Ecco come!
Procedimento: mescolare gli ingredienti e, scuotendoli con forza, farne un racconto. Servire con una dose di risate, una presa d’amore, un pizzico di brivido e una gran voglia di fantasia. Degustare immediatamente.
Fulminanti, irriverenti, divertentissime: le storie di Friot tornano a raccontare la realtà attraverso gli occhi limpidi e impietosi dei bambini. Fra nonne distratte trasformate in lampioni, genitori insopportabili, ranocchie impertinenti e pozioni antipipì, non stupitevi se il mondo osservato a testa in giù vi sembrerà più autentico di quanto lo abbiate mai visto!
Una lunga esperienza con le difficoltà di lettura dei ragazzi ha permesso all’autore di sviluppare uno stile singolare che ricorda la geniale trasgressione di Roald Dahl. Le sue storie sono tanto brevi quanto avvincenti, tanto rapide quanto profonde.
Traduzione di Rosa Vanina Pavone
Età: + 8 anni
Un racconto brillante come tutti i racconti di Friot… con tre finali!
Una domenica mattina Amanda dice «No». Più precisamente dice «No, papà, non voglio cioccolato.» E dire che aveva una bella scelta. Il suo papà, celebre cioccolataio, aveva preparato una scelta irresistibile: cioccolato fondente, al latte, bianco, con nocciole... «Ma allora... Cosa vuoi mangiare?», ha domandato stupito il papa di Amanda. «Spinaci, cavoletti di Bruxelles, piselli, pesce. E anche del formaggio, gorgonzola, pecorino...» Questo è l’inizio della storia. Ma poi ci sono tre storie e tre finali differenti. Tre storie da scegliere, leggendo la preferita, oppure mischiandole oppure inventandone altre...
Testo in stampatello minuscolo.
Collana "Anch'io so leggere!"
Traduzione di Rosa Vanina Pavone
Età: + 5 anni