Il libro analizza il significato delle nozioni di popolo, autorità e democrazia nella tradizione del popolarismo, in un fecondo incontro con la tradizione liberale. Il punto fermo del popolarismo sturziano è un'idea di "popolo" del tutto differente da quella fornita dai populismi di ogni tipo. In particolare, il problema di fronte al quale Sturzo pone i cattolici riguarda la domanda se essi dovrebbero accettare un regime politico che nega le libertà, in cambio dell'ottenimento di privilegi. L'assenso verso tali regimi è impraticabile per un cattolico, a pena di sacrificare la propria coscienza sull'altare dell'idolo della Politica. Il popolarismo sturziano mette in discussione la nozione di popolo declinata al singolare, per declinarla al plurale. Tale pluralismo salvaguarda e presuppone il valore della coscienza individuale e non si lascia assorbire in un indistinto misticismo politico di impronta tanto giacobina quanto organicistica: il brodo di coltura di ogni populismo.
Il testo
- è diretto alla preparazione degli esami universitari e delle prove orali dei principali concorsi (Magistratura, Avvocatura, Avvocatura di Stato, Polizia, ecc.)
- offre una sintetica e completa trattazione della procedura penale, con un linguaggio semplice ed un taglio moderno,
- da spazio alle più rilevanti questioni oggetto di trattazione da parte della giurisprudenza e della dottrina
- presenta un utilissimo indice analitico
L'opera è aggiornata:
- alle pronunce della Corte di Cassazione e della Corte costituzionale del 2020
Il compendio
- assicura al lettore la padronanza del metodo, dei concetti e degli istituti necessari a orientarsi consapevolmente tra i fenomeni giuridici di diritto pubblico e costituzionale;
- la sua veste grafica è funzionale alla missione del testo: le nozioni-chiave sono poste in evidenza, l’esposizione risulta lineare senza cedere alla stringatezza, gli schemi riepilogativi a conclusione dei capitoli facilitano tanto l’apprendimento quanto la formazione di un approccio consapevole, essenziale in sede d’esame o di concorso, così come nella quotidiana attività giuridica cui ciascuno di noi si dedica;
- è aggiornato alle più recenti novità normative e giurisprudenziali.
«Cari amici, il progetto a cui vi proponiamo di collaborare nasce dalla convinzione che alle radici della crisi attuale dell'Europa vi siano certamente ragioni politiche ma anche responsabilità, inadeguatezze e inerzie della cultura. Inadeguatezze e inerzie di lungo periodo, divenute ancor più evidenti dopo l'allargamento dell'Unione europea a quella parte dell'Occidente a lungo «sequestrata» dal comunismo sovietico (per dirla con Milan Kundera): quell'ampliamento avrebbe dovuto imporre un radicale salto di qualità nella circolazione e nel confronto culturale, ma esso non è stato neppure tentato. Senza dimenticare la perdurante e forse accresciuta «ignoranza reciproca» negli stessi paesi di più antica appartenenza alla comunità euroea. Ache per questo, forse, di fronte a processi di dissoluzione che appaiono talora quasi inarrestabili - ben oltre la Brexit - rischia oggi di prevalere una rassegnazione impotente. Un'abdicazione comunque grave: ancor più grave, per quel che ci riguarda, perché alcuni nodi culturali di questa crisi chiamano in causa anche il nostro lavoro di studiosi. Chiamano in causa cioè la nostra capacità di far avanzare una riflessione complessiva sui nodi storici di una costruzione difficile, per citare direttamente il sottotitolo del progetto. Una riflessione capace di offrire alle differenti narrazioni e memorie nazionali punti di riferimento che possano favorire confronti e dialoghi fra storiografie e culture. Come è facile comprendere, si tratta in primo luogo di delimitare il campo di questo lavoro collettivo. Ogni scelta implica una selezione: in questo caso particolarmente difficile, e quindi discutibile. La prima delimitazione che ci siamo imposti è indubbiamente drastica, ed è temporale e tematica al tempo stesso. Nell'immaginare questo libro abbiamo deciso cioè di prendere avvio dalla prima guerra mondiale e dalla dissoluzione degli imperi, lasciando spazio solo a due «precedenti» che annunciano già i due filoni centrali nella costruzione dello scenario europeo: il nodo dei diritti costituzionali e quello dei diritti sociali. Per ogni voce abbiamo indicato anche una data simbolo. Ovviamente non intendiamo ridurre ad essa la trattazione dei temi generali di volta in volta indicati, che sono il vero oggetto del libro: talora però anche la data può rendere più visibile una direzione di marcia o una questione aperta. È sufficiente scorrere l'indice per cogliere l'intrecciarsi di momenti fondativi, momenti tragici (talora ignorati o rimossi) e momenti controversi. È nostra convinzione che solo dall'intreccio di queste tre differenti tipologie si possa ricavare una percezione più approfondita e consapevole dello stato effettivo della costruzione europea. Una costruzione che appare straordinariamente complessa e problematica, e insieme necessaria e addirittura ineludibile, nella prospettiva di un futuro che non voglia essere di involuzione e di conflitti.» (Angelo Bolaffi e Guido Crainz)
Per anni stregate dagli slogan femministi, oggi c'è chi vuole restare libera senza bugie.
Enrico Mattei - Cattolico, imprenditore e patriota
Provetta per tutti - in Francia i vescovi alzano la voce
Serrande abbassate - Se il mercato globale uccide la comunità
Es una publicación mensual. Contiene los textos de la misa diaria, meditaciones de grandes autores espirituales de todos los tiempos y la oración de la mañana y de la tarde inspirada en la liturgia de las horas.
El autor presenta una nueva interpretación sobre el modo de proceder del Estado soviético, y su extrema violencia. Muchas de las prácticas estalinistas —la economía estatal, la vigilancia, las campañas de propaganda y los campos de concentración— no tienen su origen en Stalin, ni siquiera en Rusia, sino que fueron herramientas de gobierno extendidas por Europa durante la Primera Guerra Mundial. El sistema soviético se configuró precisamente en esos años de guerra total, con sus prácticas de violencia y movilización, y estos fueron desde entonces los sillares del nuevo orden político.
Los líderes del Partido Comunista, a su vez, utilizaron despiadadamente esas mismas prácticas para llevar a cabo su agenda ideológica de transformación económica y social.
La autora ofrece una galería de temas que no deben faltar en las conversaciones entre los novios, y entre los casados: la luna de miel, los imprevistos, el reparto de tareas, la suegra, la importancia de mantener las amistades, la economía de la casa y el tiempo de ocio, el primer hijo, el primer enfriamiento y la falta de diálogo, el aburrimiento y la infidelidad... En definitiva, cómo cuidar el matrimonio para que el amor crezca más y más.
En una segunda parte, anima a lectoras y lectores a cuidar su relación, de manera especial en el ámbito sexual y reproductivo.
El libro procede de conferencias impartidas en el curso “Fe, razón y ciencia” de la Universidad de Oxford y la de Salzburgo. Evalúa el debate entre interpretaciones ateístas y teístas del universo. ¿Por qué existe algo en vez de nada? Más en concreto, ¿por qué existe el universo? ¿De dónde vino y hacia dónde va, si es que se encamina a algún sitio? ¿Constituye la realidad última o hay un “más allá”? ¿Se puede preguntar por el significado de toda la realidad, o tenía razón Bertrand cuando dijo que «el universo está ahí y no hay más"? Aunque la ciencia con todo su poder no puede lidiar con algunas de las preguntas fundamentales que hemos hecho, el universo contiene ciertas pistas sobre nuestra relación con él, pistas que son accesibles científicamente. La inteligibilidad racional del universo, por ejemplo, apunta a la existencia de una Mente responsable tanto del universo como de nuestras mentes. JOHN C. LENNOX es doctor en Matemáticas (Oxford y Cambridge) y asociado a Matemáticas y Filosofía de la Ciencia en el Green Templeton College, Oxford. Ocupó la cátedra Alexander von Humboldt en Würzburg y Friburgo y es Máster en Bioética. Ha intervenido en debates públicos frente a científicos y filósofos especialmente conocidos por su defensa del ateísmo.
Ser cristiano no es fácil. Es una vocación de altura. Cordial pero exigente. Familiar pero luchadora. Esconde una paradoja: esta excelencia es compatible con no pertenecer a ninguna élite de la sociedad en que se vive. Y al revés: está cerrada para algunos pertenecientes a algunas de esas élites. Ser cristiano es un prodigio de libertad y de esfuerzo pacífico porque se apoya en la constante ayuda de Dios. Este libro quiere explicarlo acudiendo a la Biblia y especialmente al Apocalipsis, siguiendo el ejemplo de aquellos primeros cristianos. Describe la elección de los cristianos que descubrieron que en Cristo hallaban respuesta a todas sus inquietudes intelectuales y morales, a sus aspiraciones sociales y familiares. Cristo era verdaderamente plenitud de propuesta y de respuesta a la vez. Con Él, supieron afrontar su vida y ser felices. Y transmitieron esa vida y esa felicidad a sus hijos y parientes y amigos. Y esa cadena de transmisión ha llegado hasta hoy.
Corría el año 1578 o 1579. Un día san Juan de la Cruz le preguntó a bocajarro a una monja carmelita descalza del convento de Beas de Segura (Jaén): «¿En qué trae la oración?». La monja respondió: «En mirar la hermosura de Dios y holgarme de que la tenga». Fray Juan, entusiasmado con este pensamiento, comienza a decir maravillas de la belleza increada, que será el tema preferido durante esos días, terminando por componer las cinco últimas estrofas de su Cántico Espiritual, que había iniciado en la cárcel de Toledo. Aunque pueda parecer extraño, esa frase de una humilde y escondida monja de clausura, del tiempo de la devotio moderna, nos sirve muy bien de hilo conductor para la presentación de este libro de liturgia que pretende iniciarnos y familiarizarnos con la hermosura de Dios, con la belleza increada y celebrada. Juan Javier Flores Arcas nació en Linares (Jaén) en 1951 y es monje benedictino de la Abadía de Santo Domingo de Silos (Burgos), donde profesó en 1978, ordenándose de presbítero en 1981. Licenciado en Filología Hispánica por la Universidad Complutense (1973) y Doctor en Sagrada Liturgia por el Instituto Pontificio de Liturgia de Roma (1995) del que ha sido durante ocho años presidente (2000-2008). Fue Rector Magnífico del Pontificio Ateneo de San Anselmo (2009-2017) y es profesor de dicha universidad. Actualmente tiene la cátedra de teología litúrgico-sacramental, dictando los cursos de teología litúrgica y los sacramentales. Es consultor de la Congregación del Culto Divino y la Disciplina de los Sacramentos y miembro del Comité Pontificio para los Congresos Eucarísticos Internacionales. El Centre de Pastoral Litúrgica le ha concedido el Memorial Pere Tena de Pastoral Litúrgica 2020.
Con le più recenti pronunce della Corte Costituzionale e i principali nuovi provvedimenti di cui si è tenuto Conto: L. 19 dic. 2019, n. 157: Conversione del D.L. 26 ott. 2019, n. 124, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili; D.M. 12 dic. 2019: Modifica del saggio di interesse Legale; L. 2 nov. 2019, n. 128: Conversione del D.L. 3 set. 2019, n. 101, recante disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali; L. 8 ago. 2019, n. 81: Conversione del D.L. 28 giu. 2019, n. 59, recante misure urgenti in materia di sostegno del settore del cinema e audiovisivo; L. 14 giu. 2019, n. 55: Conversione del D.L. 18 apr. 2019, n. 32, recante disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici.