Nel mondo contemporaneo, la percezione delle imprese come soggetti indiscutibilmente economici, ma anche politici, istituzionali e sociali si è andata progressivamente affermando, nei mercati occidentali come in quelli emergenti. Il presupposto di base della riflessione proposta nel volume, in questo senso, è che solo un'impresa solida, nei suoi valori e nell'unicità dei suoi vantaggi competitivi, e un management preparato siano i reali antidoti alle "crisi" degli ultimi due decenni. La nuova edizione vede la luce infatti dopo il verificarsi di una serie di trasformazioni che hanno fortemente marcato i contesti economici, politici e culturali in Italia e a livello internazionale e il manuale intende pertanto restituire ai suoi lettori un senso "logico" e "sostenibile" delle dinamiche delle imprese, in primo luogo tornando ai fondamenti che ne caratterizzano le determinanti d'azione, in secondo luogo rileggendo i più recenti fenomeni aziendali attraverso la comprensione dei contesti settoriali, del ruolo delle risorse e competenze e delle relazioni interorganizzative, per poi concludere analizzando le principali tendenze evolutive. La nuova edizione rilegge le dinamiche attraverso due chiavi di lettura prevalenti, la digital transformation e la competizione internazionale. Il libro si rivolge agli studenti dei corsi universitari, agli studiosi della materia e ai manager e ai professionisti impegnati con le imprese. Ulteriori risorse sono disponibili per docenti e studenti sul sito mheducation.it.
Un secolo circa di storia, dall'avvento del fascismo ai giorni nostri, rivive nelle vicende e nei volti di una borgata rurale della Calabria, formatasi nel tempo intorno a un antico palazzotto nobiliare. La pena del vivere quotidiano, il trapasso dalla civiltà contadina a nuove forme di vita e di cultura, il travaglio della nobiltà terriera, l'emergere di nuove forze sociali e di nuovi soggetti della ricchezza e del potere ne sono l'ordito, che regge il tessuto di problemi vecchi e nuovi, guardati di volta in volta con un velo di amarezza, di malinconia, di indignazione, ma con un sentimento continuato della pietas, che governa allo stesso modo la lacrima e il sorriso. Quello che colpisce è soprattutto il fatto che lo sguardo del narratore non cala dall'alto ma è, come poche altre volte, assolutamente interno al mondo rappresentato. Un filo unitario percorre, pur nella loro singolarità, questi venti racconti, che possono essere considerati capitoli di un romanzo che eleva il casale a personaggio collettivo e corale. Prefazione di Marco Beck.
Un libro interattivo per un invito alla lettura e per imparare i primi vocaboli in modo divertente e creativo! Le attività migliorano la coordinazione occhio-mano. Età di lettura: da 3 anni.
Il declino dell'Italia è un destino inevitabile? Le dieci storie qui raccolte, con competenza, intelligenza e curiosità, da Maria Cristina Origlia, giornalista economica e presidente del Forum della Meritocrazia (prima associazione no profit nata in Italia per diffondere la cultura del merito nel paese), dimostrano che non è così. In Italia e all'estero - dall'Italia partiti e, spesso, in Italia tornati - ci sono scienziati, filosofi, economisti che hanno costruito le loro carriere sull'impegno, sulla serietà e sul rispetto verso se stessi e le proprie scelte. Dalla virologa Ilaria Capua, con il suo rivoluzionario approccio alla salute, a Leonardo Becchetti, tra le principali voci dell'economia civile, a Daniela Del Boca, pioniera della partecipazione delle donne al mercato del lavoro. E ancora: dal sindacalista controcorrente Marco Bentivogli, apripista del dibattito 4.0, alla presidente del Maxxi Giovanna Melandri, impegnata a promuovere la finanza d'impatto, dall'artefice dell'Istituto italiano di tecnologia Roberto Cingolani ad Alessandra Perrazzelli, vicedirettrice della Banca d'Italia capace di affermare la visione femminile nel business, da Carlo Cottarelli, impegnato nella missione di diffondere la cultura della spesa pubblica nel paese, a Federica Saliola, che dalla Word Bank lavora per elaborare policy dedicate alla crescita sostenibile. Per finire, il filosofo Luciano Floridi che, con la sua visione utile a comprendere i risvolti etici del digitale, va ad aggiungersi alle altre «storie di merito» di questo libro che è anche un manifesto corale, pieno di idee, proposte, esperienze di persone che possono essere d'ispirazione per il nostro presente.
Nella costruzione della modernità le donne, protestanti e cattoliche, sono state coinvolte pienamente. Da un lato sono state protagoniste delle trasformazioni della chiesa nel XVI secolo, dall'altro sono state oggetto di intervento da parte di autorità che volevano declinare per loro spazi, ruoli e immagini identitarie. Sui meccanismi di questi nuovi paradigmi di genere si confrontano storici e teologi contemporanei, espressione della ricerca in ambito europeo. In particolare le studiose rendono ricca la messe di contributi in questo volume. Si tratta della diffusione della Bibbia in lingua volgare, di monasteri femminili, del matrimonio dei pastori, di ministeri ridisegnati dalle donne per sé stesse, ma anche di battaglie interne alle diverse chiese, e alla stessa chiesa cattolica, relative alla dignità femminile e alla parola delle donne. Il seminario di studio che ha originato questo libro si è tenuto in occasione delle celebrazioni per i 500 anni della Riforma protestante, organizzato dal CTI (Coordinamento Teologhe Italiane) e dalla Facoltà Valdese di Teologia di Roma.
Quando viene la sera e le luci si spengono, il Giardino dei Sogni ti aspetta. Età di lettura: da 5 anni.
Il nobile cristiano Antemio incontra in un campo di prigionieri arabi uno di essi, Yusuf, i cui interventi risultano particolarmente distaccati e originali. Antemio resta colpito e comincia a sollecitare il parere del suo interlocutore su alcune questioni di fondo, su cui appare evidente che attende ansiosamente risposta. Qualche mese dopo, Yusuf si presenta di nuovo come ambasciatore e i due si incontrano e si intrattengono con grande affabilità. Intanto, sinistri preparativi di guerra echeggiano all'intorno. Ma il dialogo tra i due non si interrompe e idealmente dura fino a oggi.
È stata la prima donna a vincere il premio Nobel, ha scoperto due elementi chimici, ha contribuito a sviluppare una terapia per il cancro e ha persino inventato la parola "radioattività"! Ma la passione per la fisica alla fine le costò molto cara... Scopri la vita di una delle più grandi protagoniste del mondo della ricerca. Età di lettura: da 7 anni.
Può sembrare un tema da addetti ai lavori, qualcosa che interessa solo chi studia, insegna o ha figli ventenni. Invece no. C’è una combinazione di fattori che rende l’università un punto di osservazione utile a tutti, perché fa venire a galla in maniera limpida alcuni fattori che ci riguardano in maniera trasversale.
Il primo è il contesto. L’università è uno degli ambienti che stanno cambiando di più, in questi anni. Non si tratta solo di trasformazioni nell’utenza o nell’offerta, del “chi sale e chi scende” tra Facoltà umanistiche o scientifiche, o tra i singoli Atenei. È proprio la vita universitaria che cambia, improntata sempre di più a un efficientismo fatto di elementi anche utili (valutazione, regole e via dicendo), ma che spesso hanno un contrappasso: ci si ritrova, in genere, più soli. A studiare, a cercare di tenere il ritmo, a vivere. Si fanno più rarefatte le iniziative comuni, le associazioni, persino la politica, mentre si diffondono un individualismo sottile e la tendenza a misurarsi in termini di performance. Insomma, è come se fossero anticipati certi caratteri, a volte soffocanti, del “dopo”, del mondo del lavoro.
Ma l’altro fattore, decisivo, sono i ragazzi. Che – sempre in generale, chiaro – oggi affrontano l’impatto con questo passaggio cruciale della vita con meno certezze di prima, apparentemente più fragili e di sicuro più isolati rispetto ai loro omologhi di dieci o vent’anni fa (per non parlare di momenti in cui l’università divenne in qualche modo il centro del mondo, come il Sessantotto e il suo post…). Ma proprio per questo, paradossalmente, con un bisogno ancora più scoperto e impellente: il bisogno che in quel luogo accada qualcosa, si accenda una scintilla. Che possano incontrare maestri.
Di più, dei padri. Ovvero, compagni di strada che non si limitino ad arricchire il loro bagaglio di strumenti e competenze, ma offrano alla loro vita «una proposta carica di significato», per usare un’espressione sintetica e potente di don Giussani. E si coinvolgano con loro nel verificarla, perché se c’è una cosa evidente come poche è che a un ventenne di oggi (ma non è vero anche per tutti noi, ormai?) le idee e i discorsi non bastano più. Servono padri.
È per questo che un viaggio nell’università come quello che vi proponiamo, si carica di domande che toccano tutti. Come è possibile incontrare una paternità in atto, una proposta di vita all’altezza del nostro desiderio?
Dove, come può succedere? E cosa accade alla nostra umanità – al nostro desiderio spalancato – quando questo incontro avviene, e la scintilla si accende? In queste pagine trovate storie e testimonianze che provano a raccontarlo. Buona lettura, e buon viaggio.
En un tiempo en el que proliferan los libros contrarios al fenómeno religioso, en los que se esgrime la ciencia como prueba más fehaciente de la no existencia de Dios, una de las luminarias científicas más grandes del planeta, el genetista Francis S. Collins, líder durante más de una década del Proyecto Genoma Humano, se descuelga con un argumento precisamente contrario: el tránsito del ateísmo a la fe, guiado de la mano de la razón y el progreso científico. Collins reconcilia lo que para muchos son dos polos completamente opuestos: la rigurosidad de la ciencia con la creencia en un Dios trascendente o la fe como elección enteramente racional con principios complementarios a los de la ciencia. El científico estadounidense reivindica la coexistencia dentro de una misma persona de las dos perspectivas, la científica y la espiritual, cada una con su propio lenguaje y su propio dominio de exploración, y ambas fuente de profundas revelaciones. Para llegar a ese punto de armonía a priori imposible, Collins analiza en este texto revelador algunas de las principales argumentos que se han planteado en contra de la existencia de Dios y teorías más o menos polémicas como las del creacionismo, el diseño inteligente o la evolución darwinista, a la luz de los saltos revolucionarios que se han producido en el campo de la ciencia en los últimos años, ya sea en lo referente al origen del universo o de la vida en la Tierra, o de los misterios que encierran la molécula del ADN y la codificación del genoma humano, campo en el que él es una autoridad mundial. Su conclusión es lo que él llama BioLogos, una teoría que integra armónicamente ciencia y fe, en la que se acepta plenamente el proceso de la evolución y la selección natural, pero también la unicidad del ser humano.
Il dolore che viene rappresentato nella Via Crucis è fortemente implicato con l’iniquità poiché è il giusto che muore a causa del male inflittogli da altri uomini. La Via dolorosa è dunque un’allegoria della nostra condizione e la potenza del messaggio cristiano non si limita a premiare il giusto, ma a perdonare e trasformare il cattivo. Gesù non ha tolto il dolore dal mondo uccidendo il colpevole, ma ha mostrato agli uomini l’iniquità mostrandosi come vittima innocente. Così Gesù manifesta il divino che c’è nell’uomo. In questo senso, anche senza risurrezione, il cristianesimo resta paradossale e anche un non credente si può sentire cristiano.