L’Isola misteriosa, come la Trilogia Romana dello stesso autore, è composta di tre racconti, concatenati l'uno all'altro, che ci offrono un affresco di vita e cultura siciliana prima e dopo il terremoto di Messina del 28 dicembre 1908. I protagonisti sono figure storiche, come sant’Annibale Maria di Francia, Sir Alexander Nelson Hood, discendente del celebre ammiraglio, e un professore di igiene di Catania di cui l’autore non fa il nome, ma ha caro il ricordo. Parole e dialoghi sono basati su memorie e documenti autentici e le vicende umane sono giudicate alla luce della filosofia e della teologia della storia. La terra di Sicilia dischiude in queste pagine una parte del suo mistero.
«Siamo siciliani, caro professore, abbiamo la Sicilia non solo nel cuore, ma anche nel sangue. La nostra non è l’isola sensuale e scettica che ci viene dipinta. Questi sono i nostri difetti, ma chi ci parla delle nostre virtù, della nostra vocazione? C’è un’isola segreta, che non è solo un luogo geografico, ma è la terra intima del nostro cuore, quel tesoro che conserviamo nel profondo e non vogliamo svelare né agli altri né a noi stessi. Riscopriamo la nostra identità attraverso coloro che nella storia hanno scoperto questo segreto, realizzando così la propria vocazione.»
Dopo la caduta del regno longobardo, nel 774, Arechi fondò il principato di Benevento accelerando il processo di costruzione dell'autorità pubblica nel Mezzogiorno longobardo. Ciò permise lo sviluppo di una identità politica e sociale assolutamente peculiare nel panorama dell'epoca, ma aprì anche la strada a una serie di conflitti e a un'accesa competizione politica, che si manifestarono lungo tutto il secolo IX. Grazie ad alcune nuove e fondamentali edizioni di fonti, questo libro si inserisce nel filone della storia delle élites altomedievali concentrandosi sulle vicende dell'Italia meridionale longobarda, una periferia e un'area di frontiera importantissima per la sua posizione al centro del Mediterraneo, che attirò l'interesse delle maggiori potenze del periodo. Prendendo in considerazione sia la competizione con il mondo carolingio sia la dimensione del conflitto interno all'arena politica beneventana, che per i secoli VIII e IX vede il protagonismo indiscusso dell'aristocrazia locale, questa ricerca riconsidera l'esperienza dei Longobardi meridionali in un periodo di grande dinamismo e sperimentazione politica.
Il presente manuale è pensato per lo studio e la preparazione alle prove dei concorsi e degli esami di abilitazione per Assistenti sociali ma risulta strumento utile e indispensabile anche per l'aggiornamento professionale.
I sudditi concorsi ed esami necessitano di una preparazione sempre più tecnica e specialistica, anche in ambito psicologico e sociologico, senza tralasciare lo studio della deontologia, degli strumenti e delle tecniche del servizio sociale, nonché della legislazione sociale e socio-sanitaria, della legislazione civilistica, penalistica ed amministrativistiac attinente alla materia.Per una più agevole consultazione, il testo è strutturato in diverse sezioni, in cui sono trattati:
- elementi di sociologia.
- elementi di psicologia, dello sviluppo, generale e sociale
- modelli e tecniche del servizio sociale
- metodologie di indagine sociale
- progettazione nell'ambito del servizio sociale
- legislazione sociale e socio-sanitaria
- nozioni di diritto costituzionale
- nozioni di diritto amministrativo
- nozione di legislazione degli enti locali
- nozioni di diritto civile
- nozioni di diritto penale
Completa il volume una appendice, utilissima per l'esame di abilitazione alla professione, contenente una guida sintetica su come impostare il tema, oggetto della prova, nonché alcune tracce per esercitarsi.
Il presente testo, per come è impostato e per la sua aderenza ai programmi concorsuali, è, dunque, uno strumento indispensabile per chi deve prepararsi ai concorsi pubblici, agli esami di abilitazione o comunque intenda aggiornarsi sull'evoluzione normativa e didattico-pedagogica pertinente alla professione.
Francesco Marchini, psicologi clinico. Attualmente è membro dello staff organizzativo dell'Osservatorio Psicologia in Cronicità (OPC) dell'Ordine degli Psicologi Lazio e si occupa di promozione della salute e sviluppo di soluzioni sostenibili in ambito socio-sanitario. E' autore di pubblicazioni sul tema della cronicità e sulla relazione medico-paziente. Per NLD concorsi ha pubblicato "Psicologo, prima, seconda e terza prova. Manuale completo per la preparazione all'esame di abilitazione per la qualifica professionale".
Giorgia Marinelli, psicologa clinica, e specializzanda in psicoterapia analitica, con esperienza nell'educazione primaria e ricerca-intervento nel campo dell'accoglienza e integrazione dei migranti. E' autrice del libro "Flight and Migration from Africa to Europe. Contributions of psychology and social work". Per NLD concorsi ha pubblicato "Psicologo, prima, seconda e terza prova. Manuale completo per la preparazione all'esame di abilitazione per la qualifica professionale".
Giulia Rugolo, avvocato.
Sara Piancastelli, avvocato.
La riflessione sull'idea di realtà è iniziata con la nascita della filosofia e continua da allora. Sul finire del Novecento, però, ha conosciuto un periodo di oblio dovuto al successo delle filosofie legate alla cosiddetta «svolta linguistica». Ma oggi la realtà è tornata e, come il fantasma del Commendatore alla fine del Don Giovanni , ci ricorda di questioni che non si possono ignorare. Per giudicare della realtà esterna dobbiamo fidarci dei sensi o della scienza? I colori, i suoni, gli odori esistono davvero o sono solo un prodotto interno alla nostra mente? Oltre agli oggetti materiali, esistono anche quelli immateriali, come le menti, i numeri e il tempo? E che statuto hanno i giudizi estetici e morali? Mario De Caro, con uno stile chiaro e accessibile anche ai non addetti ai lavori, ci aiuta a rispondere a queste domande. Lo fa introducendoci al «realismo ordinario» - che predilige la testimonianza dell'esperienza percettiva a quella della scienza -, facendoci dialogare con il «realismo scientifico» - secondo cui il mondo contiene soltanto le cose che le scienze naturali possono descrivere e spiegare - e approdando infine a una terza forma di realismo: il «naturalismo liberalizzato», che ammette l'esistenza (e la necessità) di una pluralità di chiavi di accesso a una realtà che è irriducibilmente complessa e variegata.
«Sono stato un testimone privilegiato della vita e della morte di tante persone che si sono presentate a me come uno spettacolo di altissima dignità e di spaventosa fragilità: “Che cosa è l’uomo perché te ne ricordi e il figlio dell’uomo perché te ne curi?”. Ho visto l’umano e il divino. Quello che ho visto ha combattuto dentro di me. Mi ha ferito. E ha scatenato un dialogo con il Mistero di Dio.»
Ignacio Carbajosa
Nell'anno 1148 moriva Malachia, tra le braccia di san Bernardo. Si dice che sia stato il più grande dei veggenti. Ogni volta che muore un papa e si profila l'elezione di un nuovo pontefice ecco riapparire le profezie di Malachia. La Prophetia de summis pontificis contiene 111 brevi frasi in latino che alludono ad altrettanti papi e termina con l'ultimo pontefice Petrus Romanus. Durante l'ultima persecuzione di Santa Romana Chiesa siederà Pietro Romano, che pascerà il gregge tra molte tribolazioni; e quando queste tribolazioni saranno terminate, la città dai sette colli sarà distrutta e il temibile giudice giudicherà il suo popolo.
Bestia raccoglie i versi di esordio di Irene Solà, giovane narratrice, artista e poeta catalana. Sono poesie brevi e taglienti, le sue, senza preamboli o il bisogno di mostrarsi implicite. C'è una prima sezione, Bocca ingrata e vermiglia, caratterizzata da un linguaggio viscerale - il «groviglio di pelo nello stomaco», i «seni di burro», il ventre squarciato con un coltello - che esplora il rapporto altalenante col corpo e con la femminilità. È tra questi versi che emerge il richiamo alla figura mascolina e controversa del padre ed è qui che la poesia di Solà sembra affondare le radici in un terreno poetico comune anche a Plath e Sexton. Nella seconda parte della raccolta, invece, il tono sembra cambiare almeno parzialmente. Si fa prima memoriale, scava nel passato e nell'infanzia, parla la lingua della nostalgia e dei bambini che giocano disegnando a terra coi gessi colorati. Ci sono i ricordi «pericolosi / come ossi di pollo» e una nuova figura maschile diversa da quella paterna a cui sembra possibile accordare fiducia. C'è un numero imprecisato di animali che entra in scena per poi sparire dietro le quinte: il serpente, la zanzara, la iena, il tacchino, la balena. E ogni poesia segue geografie che sono scelte dall'autrice secondo un senso di appartenenza ai luoghi: c'è, sì, la Catalogna di Camprodon e Vic ma ci sono anche le immagini vivide del diario poetico scritto in Sardegna. È proprio l'uso del verso a rendere la narrazione incisiva e evocativa.
«L'autrice ci offre un testo che, oltre alla limpidezza dell'impianto e alla rigorosa base storica, si fa leggere come un romanzo»: così p. Valerio Cattana nella prefazione alla prima edizione di questo testo. Uno studio su una delle pagine più note del XIII secolo, ma proprio per questo spesso avvolta da un alone mitico che solo una lettura rigorosa dei documenti permette di dissipare. Il volume si chiude con una breve storia della congregazione dei Celestini, l'unica che non sia riuscita a sopravvivere alle soppressioni delle corporazioni religiose avvenute tra la fine del Settecento e la prima metà dell'Ottocento.
Il presente volume raccoglie gli Atti di un Convegno dei docenti della Facoltà Teologica dell'Italia Centrale, svoltosi a Firenze (5-6 ottobre 2018). A partire dalle provocazioni di papa Francesco, i vari contributi cercano di approfondire, da un punto di vista interdisciplinare, quale forma oggi la Chiesa sia chiamata ad assumere per rispondere alle esigenze della contemporaneità. In questo contesto, «missione» e «sinodalità» rappresentano due termini-chiave che aiutano a cogliere l'identità non soltanto del popolo di Dio, ma anche del singolo battezzato all'interno del «noi» ecclesiale. Questo volume introduce all'interno dell'odierno dibattito ecclesiologico e vuole offrire un suo contributo alla riflessione ecclesiale sulla riforma della Chiesa.
Se pensate che i documentari siano solo quelli sugli animali questo libro non è per voi. Da qualche anno i documentari hanno rubato la scena ai film di finzione: si aggiudicano i primi premi dei più prestigiosi festival di cinema, da Cannes a Berlino, e sembrano capaci di raccontare più in profondità, con soluzioni espressive e linguistiche originali, il mondo che stiamo vivendo. Anche a causa del minore impegno economico necessario per realizzarli, stanno attirando moltissimi autori cinematografici. Ma fare un documentario non richiede meno impegno della finzione. Catturare la realtà mentre sta accadendo è come dominare una tigre. Per questo è utile conoscere strumenti e tecniche, prassi e abitudini, che caratterizzano il processo produttivo di un documentario: dalla sceneggiatura, necessaria ormai per accedere ai bandi internazionali, alla fase di post-produzione, passando per il lavoro sul set, che impegna il regista nel ricco, ma complesso rapporto con i protagonisti del film. Gli autori di questo libro, da anni impegnati nella realizzazione di documentari, spesso in coppia, alla luce della loro esperienza, svelano il sistema creativo e produttivo di questo modo antichissimo eppure attualissimo di raccontare storie per immagini.
Il fenomeno della mindfulness dilaga in scuole, ospedali, aziende, conventi e parrocchie. Di fronte al suo diffondersi anche in àmbito ecclesiale, fra Iacopo Iadarola si è chiesto se sia opportuno integrare tale pratica meditativa di origine buddhista nella vita e nella preghiera cristiana. Nel moltiplicarsi di pubblicazioni entusiaste, talvolta superficiali circa la mindfulness, questo studio, che si avvale di una ricca bibliografia proveniente da Paesi in cui essa si è già diffusa da decenni, si pone, almeno in Italia, come l'unica indagine che evidenzi le problematicità di un'accoglienza acritica. Ciò senza cadere in una sorda apologetica ma ancorandosi al magistero e alle fonti buddhiste, e avvalendosi di osservazioni di psicologi, sociologi e di quegli stessi esponenti del buddhismo che mettono in guardia dal consumismo spirituale in cui la mindfulness sembrerebbe scivolare (all'estero si comincia a parlare di McMindfulness!). Un corposo contributo in postfazione di padre Antonio Gentili, esponente di riferimento e di massima apertura nel dialogo tra cristianesimo e Oriente, supporta l'opera di discernimento dell'autore nella ricerca di un delicato equilibrio tra rifiuto incondizionato e ingenua accettazione.
Un'indagine sull'indagatore più famoso di tutti i tempi: questo libro informatissimo ci mette sulle tracce di Sherlock Holmes con garbo e con dovizia di particolari (di «indizi», per dirla con parole sue). È un viaggio nel mondo creato da Arthur Conan Doyle alla scoperta di un personaggio più vivo che mai, continuamente rivisitato dal cinema e dalla letteratura, il più grande investigatore di tutti i tempi che da 130 anni continua a risolvere nuovi casi; ma è anche la biografia di un uomo che avrebbe voluto ottenere la fama e la gloria per mezzo dei romanzi storici, e che invece finì involontariamente per reinventare e rendere opera d'arte il romanzo giallo. Scopriremo i legami con il metodo diagnostico dei medici, il fatto che Conan Doyle un po' ce l'aveva con Holmes, la profondità di ragioni e di idee, ma anche di turbamenti, che si nascondono sotto l'apparente levità di quelle storie avvincenti. E alla fine si capisce che in gioco c'è niente di meno del problema del male e di come affrontarlo, e che i gialli, almeno «questi» gialli, sono una metafora della condizione umana.