La teologia ha una dimensione musicale e la musica ha forti implicazioni teologiche. L'una e l'altra hanno il potere di plasmare il nostro animo: la teologia, quale incontro con Dio; la musica, quale voce dell'Invisibile. Con un linguaggio poetico, Don Saliers si dedica qui al mistero, alla meraviglia e alla potenza della musica in rapporto alla teologia. Attingendo a linguaggi musicali tradizionali e popolari, emergenti e classici, egli evidenzia profonde stratificazioni di senso, solleva domande fondamentali, interroga la nostra esperienza della musica e di Dio. Abbinando alle informazioni fornite (mai aridamente estratte) eccellenti doti di saggezza, l'autore riesce a stabilire parametri e regole basilari per il necessario dialogo tra discorso teologico e linguaggio musicale. Ne scaturisce una lettura piacevole, ricca, costruttiva. I lettori saranno stimolati a rivedere i loro atteggiamenti, a sviluppare nuove capacità non solo per l'esecuzione e l'ascolto della musica, ma anche per la liturgia e la preghiera.
«Più invecchio, più vedo nel camminare l'immagine del mio percorso di uomo. In questo libro vorrei meditare sulle escursioni in montagna come immagine del nostro itinerario di vita. Per me il camminare è diventato una parabola, la metafora della vita. Sia nel camminare, sia nella vita, ciò che conta, a più riprese, è mettere alla prova se stessi e le proprie forze, è crescere superando i compiti che ci si presentano davanti» (Anselm Grün). Nelle escursioni in montagna, così come nel percorso della vita, ci si ritrova regolarmente ad affrontare sfide nuove. Quando ci si prefigge una meta, ci si deve attrezzare e preparare; si devono superare delle salite, arrampicandosi; una volta raggiunta la vetta, si può godere di grandiosi panorami; e alla fine occorre anche scendere a valle, ritornare a casa. In tutto ciò possiamo provare un senso di comunità camminando con gli altri oppure, all'opposto, possiamo assaporare la solitudine e confrontarci con noi stessi... In questo libro del tutto personale, Anselm Grün incoraggia a rimettersi in marcia e a prendere commiato da ciò che abbiamo vissuto fino a questo momento, per avvicinarci alla meta del nostro anelito più profondo. «La vita la attraversiamo a piedi: non ci muoviamo in macchina o in bicicletta. Perciò occorre vagliare attentamente quello che mettiamo nello zaino. Non possiamo portarci dietro tutto, ma solo ciò di cui avremo davvero bisogno per fare strada. Quali provviste ci servono assolutamente? E a che cosa possiamo rinunciare?» (Anselm Grün)
Una guida allo studio dell'ebraico biblico per chi vuole andare oltre all'alfabeto. L'autore conduce il lettore alla comprensione del sistema verbale ebraico incominciando dalle strutture più elementari fino a quelle più complesse. Appare così evidente come la sintassi dell'ebraico biblico sia fondata sull'uso di due forme verbali, afformativa (chiamata tradizionalmente "perfetto") e preformativa (chiamata tradizionalmente "imperfetto"), che vengono a formare due tipi di sequenze: una per indicare il passato e l'altra per indicare il presente-futuro.Lo studente seguendo le spiegazioni e gli esempi offerti giunge a comprendere non solo la prosa biblica, ma anche la poesia e in particolare i Salmi.
La prospettiva della «Chiesa dei poveri» alla luce del mistero di Cristo presente nei poveri, tema centrale nel pontificato di Bergoglio, affonda le sue radici nell'humus del Vaticano II e può essere ricondotta storicamente agli interventi pronunciati durante l'assise conciliare dal card. Giacomo Lercaro, arcivescovo di Bologna, di cui era assistente Giuseppe Dossetti. Con il suo desiderio di «Chiesa povera e per i poveri» Francesco legge la povertà come fenomeno di portata storica globale, un luogo teologico rivelativo della presenza del Signore, riconoscendolo «come un inequivocabile segno dei tempi che la Chiesa è chiamata a comprendere con gli altri uomini e ad assumere nell'accompagnare la vicenda storica del nostro tempo verso il compimento del regno di Dio».
Una palestra comunale, decine di cadaveri che saturano l'aria di un «orribile tanfo putrido». Siamo a Gwangju, in Corea del Sud, nel maggio 1980: dopo il colpo di Stato di Chun Doo-hwan, in tutto il paese vige la legge marziale. Quando i militari hanno aperto il fuoco su un corteo di protesta è iniziata l'insurrezione, seguita da brutali rappresaglie; "Atti umani" è il coro polifonico dei vivi e dei morti di una carneficina mai veramente narrata in Occidente. Conosciamo il quindicenne Dong-ho, alla ricerca di un amico scomparso; Eun-sook, la redattrice che ha assaggiato il «rullo inchiostratore» della censura e i «sette schiaffi» di un interrogatorio; l'anonimo prigioniero che ha avuto la sfortuna di sopravvivere; la giovane operaia calpestata a sangue da un poliziotto in borghese. Dopo il massacro, ancora anni di carcere, sevizie, delazioni, dinieghi; al volgere del millennio stentate aperture, parziali ammissioni, tardive commemorazioni.
Una piccola storia colorata dedicata ai più piccoli che scoprono "i piccoli mostri" nascosti in ogni bambino! L'insegnamento racchiuso nella piccola storia fa conoscere al piccolo lettore "l'altro bambino", quello capriccioso: una consapevolezza che serve a crescere! Età di lettura: da 3 anni.
Una piccola storia colorata dedicata ai più piccoli che scoprono "i piccoli mostri" nascosti in ogni bambino! L'insegnamento racchiuso nella piccola storia fa conoscere al piccolo lettore "l'altro bambino", quello capriccioso: una consapevolezza che serve a crescere! Età di lettura: da 3 anni.
Una piccola storia colorata dedicata ai più piccoli che scoprono "i piccoli mostri" nascosti in ogni bambino! L'insegnamento racchiuso nella piccola storia fa conoscere al piccolo lettore "l'altro bambino", quello capriccioso: una consapevolezza che serve a crescere! Età di lettura: da 3 anni.
A cinquecento anni dall’inizio della Riforma protestante, il volume affronta uno dei temi chiave – anzi, probabilmente, il tema chiave – del pensiero di Lutero: la giustificazione dell’uomo, operata dalla sola grazia di Dio e accolta dall’uomo solo mediante la fede. Oltre che in alcuni «luoghi» significativi del pensiero di Lutero, il tema viene indagato nell’ambito del dialogo ecumenico, considerando la Dichiarazione congiunta cattolico-luterana sulla giustificazione (1999) e la reazione che essa ha suscitato soprattutto in Germania.
Nella Bibbia i padri – e i padri dei padri – sono testimoni di un amore che non passa e che vogliono trasmettere ai figli e ai figli dei figli.
E' questo un piccolo libro dedicato ai nonni. Il biblista Bruno Maggioni, con la consueta chiarezza, mette in luce molti aspetti di quella ricca e stimolante visione dell'uomo che, nella Bibbia, illumina anche l'ultima stagione della vita.
La transmisión de los fundamentos del saber moral se ha interrumpido.... Hay que reanudar esa transmisión volviendo a quienes han sido modelo de gran intuición y buen hacer en cuestiones didácticas, como Romano Guardini
Il canto dell'Anima 100 anni di musica sacra
Brani:
- Kyrie
- Gloria
- Credo
- Sanctus
- Agnus Dei