Un viaggio nei due piú gloriosi e cruciali momenti della nostra storia: dalla Roma dei re, dei senatori e degli imperatori che ha conquistato l'intero mondo conosciuto con il ferro della spada, alle Repubbliche italiane, Pisa, Amalfi, Genova, Venezia, Firenze, Milano, che con l'oro dei commerci risollevarono le sorti dell'Italia. Attraverso il racconto degli eventi storici e dei protagonisti, le strutture economiche e le grandi correnti sociali, ma anche gli aneddoti e le leggende, Ruffolo mette a confronto due epoche di indiscussa superiorità mondiale da cui emergono i tratti caratteristici dell'identità italiana, le sue continuità e le sue discontinuità.
Storia di Venezia dalle origini a oggi. La grande storia di una città unica al mondo, nata prima dalle mani di pescatori ex contadini e poi da profughi, in quella Laguna che la renderà inespugnabile. Case sull'acqua come non s'era mai visto: calli, campielli e poi palazzi sontuosi, una piazza e una Basilica che tutto il mondo vede e ama. Undici secoli di storia, un'originale repubblica aristocratica, la ricchezza dal commercio sui mari, l'arte del governare e del bel vivere... Paolo Scandaletti ci accompagna nella millenaria storia di Venezia.
Un'indagine sulle strutture che costituiscono il fondamento della cultura occidentale. "Nella tradizione della filosofia occidentale, l'uomo appare come il mortale e, insieme, come il parlante. Egli è l'animale che ha la "facoltà" del linguaggio e l'animale che ha la "facoltà" della morte. Altrettanto essenziale è questo nesso nell'esperienza cristiana. La facoltà del linguaggio è la facoltà della morte: il nesso fra queste due "facoltà", sempre presupposte nell'uomo e, tuttavia, mai messe radicalmente in questione, può veramente restare impensato? E se l'uomo non fosse né il parlante, né il mortale, senza per questo cessare di morire e di parlare?"
Una visione completa e approfondita della vasta materia della liturgia, che si basa sia sulla ricerca storico-teologica, sia sull'indagine antropologica circa la religiosità, il linguaggio simbolico, la ritualità, ecc. La trattazione è divisa in tre parti: Perchè si celebra; Che cosa si celebra; Come si celebra.
Questo volume riporta integralmente i testi del nuovo lezionario per tutte le celebrazioni della settimana santa: dalla domenica delle Palme al giorno di Pasqua. L'autore inquadra ogni lettura nel suo contesto storico-letterario-culturale-religioso, ne dà una spiegazione mettendola in relazione con la liturgia che si celebra e con altri testi biblici , offre dei suggerimenti per attualizzare la Parola nella propria vita. Importanti le sintetiche e complete introduzioni ai vangeli della passione e della risurrezione.
Destinatari
Per riflettere e meditare sulle letture bibliche della settimana santa. Sacerdoti, gruppi biblici, centri di ascolto, gruppi liturgici che cercano un aiuto per preparare le celebrazioni.
Autore
GIORGIO GIURISATO (1939), monaco benedettino, ha ottenuto la licenza in teologia presso il Pontificio Ateneo di Sant’Anselmo, la licenza presso il Pontificio Istituto Biblico e il dottorato in teologia biblica presso la Pontificia Università Gregoriana. È stato abate di Praglia (Padova) dal 1973 al 1989 e attualmente vive nell’Abbazia di Einsiedeln (Svizzera), dove è docente di Nuovo Testamento presso la «Theologische Schule», di cui è stato preside; è professore invitato presso lo Studio Biblico Francescano di Gerusalemme.
In questo volume si presenta la problematica del burn-out com’è diffusa tra i presbiteri. Il «bruciarsi» (tale è il significato della parola inglese) indica il momento del crollo psicologico che si manifesta con una crisi ansiosa, una depressione ed è dovuta a un carico eccessivo di responsabilità conseguente alla coscienza di una scarsa adeguatezza al compito assunto o assegnato e alla mancanza di comprensione da parte degli altri. Il volume contiene una serie di utili contributi: da Marcantonio Caltabiano abbiamo un’indagine compiuta sui presbiteri della Diocesi di Padova nel 2004; da Luciano Sandrin sono analizzate le variabili (personalità, contesto, capacità relazionale) incluse nel fenomeno dello stress lavorativo nelle professioni d’aiuto, sia in genere che in ambito pastorale; Giorgio Ronzoni esamina le cause strutturali del burn-out nel ministero presbiteriale e mette in rilievo il rischio di svolgere in modo burocratico il proprio servizio. Umberto Andreetto descrive e valuta le difficoltà dei presbiteri più giovani, focalizzando i più frequenti disturbi di personalità che a volte si manifestano, mentre Luciano Manicardi studia le crisi dell’«età di mezzo» nella vita del presbitero e ne ricava preziose indicazioni sul come affrontare tali crisi sia sul piano spirituale del singolo che sul piano pastorale.
Destinatari
Studenti di teologia, soprattutto; ma l’opera sarà utile a molti livelli e a lettori di varia estrazione.
Autore
Curatore del volume è GIORGIO RONZONI pastoralista, della Facoltà Teologica del Triveneto; autori dei contributi sono: MARCANTONIO CALTABIANO, demografo, docente di Scienze Statistiche all’Università di Padova; LUCIANO SANDRIN, docente di Psicologia al Camillianum di Roma; UMBERTO ANDREETTO, psicoanalista della Facoltà di Medicina dell’Università di Padova; LUCIANO MANICARDI, biblista, della Comunità di Bose.
Il movimento valdese nel Medioevo
Dall'adesione alla Riforma protestante alle "lettere patenti" di Carlo Alberto
I valdesi oggi
La singolare vicenda – dalle origini ai giorni nostri – dei discepoli di Valdo di Lione, predicatori dell'evangelo e della povertà: la scomunica della chiesa romana, i tentativi di annientamento e le persecuzioni, l'adesione alla Riforma, la concessione dei diritti civili e la diffusione nell'Ottocento, il sostegno al Risorgimento...
Dalla quarta di copertina:
Discepoli di un mercante lionese di nome Valdo, vissuto intorno al 1160-80, propugnavano la fedele predicazione dell'evangelo e la povertà a imitazione degli apostoli. Scomunicati dalla chiesa romana, dispersi attraverso l'Europa e perseguitati dall'Inquisizione, i valdesi furono costretti a vivere la loro fede in modo clandestino. Uno dei loro centri maggiori fu l'area delle valli piemontesi e delfinatesi.
All'inizio del Cinquecento aderirono in modo massiccio alla Riforma protestante rivendicando la libertà di adorare Dio secondo coscienza. Repressi dagli eserciti franco-sabaudi, costretti all'esilio nel 1686 rientrarono tre anni più tardi nelle loro terre con una spedizione nota come il Glorioso Rimpatrio.
Con le Regie patenti di Carlo Alberto nel 1848 ottennero la parità civile e politica di cui si servirono per evangelizzare l'Italia. Attualmente fanno parte della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia.
Questo volume, nelle sue sei edizioni (italiana, inglese, francese, tedesca, spagnola e olandese) ha superato abbondantemente le 50.000 copie vendute.
IL LIBRO
Molti lamentano la crisi della cultura scientifica e la diffusione di un analfabetismo scientifico e tecnologico che inizia nella scuola e sarebbe alimentato da una diffusa ostilità nei confronti della scienza. Il modo di curare questa malattia consisterebbe nel propinare una overdose di informazione e divulgazione scientifica improntata a immagini positive e in contrasto con la cultura umanistica «parolaia».
Questo libro si propone di dimostrare che il male ha cause ben diverse. La crisi attuale è alimentata dai fautori di un rozzo scientismo di stampo positivistico, dai divulgatori che presentano in modo magico e acritico ogni risultato scientifico-tecnologico e da coloro che escludono la scienza dalla cultura, riducendola a tecniche di «problem-solving », a mera abilità pratica, in definitiva priva di attrattive per chi continui a nutrire interesse per la conoscenza.
Il volume collega la crisi della cultura scientifica a un disastro educativo che sta sgretolando le fondamenta delle strutture dell’istruzione. Sotto l’influsso di teorie pedagogico-didattiche sedicenti progressiste la scuola si sta trasformando da luogo di formazione e di cultura in un laboratorio di metodologia dell’autoapprendimento. Come ha scritto Jean-François Revel, «la decadenza dell’insegnamento da trent’anni è conseguenza di una scelta deliberata secondo la quale la scuola non deve avere come funzione la trasmissione della conoscenza».
Il libro è concentrato sul caso italiano ma molte delle riflessioni sviluppate hanno valore più generale e mettono in luce un processo che è espressione di una crisi della cultura occidentale in alcuni dei suoi nodi nevralgici: la cultura scientifica, la scienza e il suo insegnamento.
L'AUTORE
GIORGIO ISRAEL è professore ordinario di Matematiche complementari presso l’Università di Roma «La Sapienza». È membro dell’Académie Internationale d’Histoire des Sciences ed è stato professore presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. È autore di più di duecento articoli scientifici e di una ventina di libri tra cui: The Invisible Hand. Economic Equilibrium in the History of Science (con B. Ingrao), MIT Press, 2000; La visione matematica della realtà, Laterza, 2003 (3ª ed.); The Biology of Numbers (con A. Millán Gasca), Birkhäuser, 2002; La macchina vivente. Contro le visioni meccaniciste dell’uomo, Bollati Boringhieri, 2004; Liberarsi dei demoni. Odio di sé, scientismo e relativismo, Marietti, 2006.
RECENSIONI
«Liberal», 6 marzo 2008
«Lungi dall’essere una noiosa anamnesi di date, documenti e interventi che a vario titolo hanno accelerato il collasso, Chi sono i nemici della scienza? […] si segnala come un’analisi originale e impietosa di alcune tra le più grandi e troppo spesso taciute aberrazioni ideologiche che hanno tramutato la scuola in una creatura acefala e deforme.»
In questa monografia si affrontano due tematiche: la propensione ad infliggere la pena di morte ad un tiranno (in due alternative: al potere o dopo averlo deposto); l'adesione all'esecuzione capitale per crimini di estrema gravita'.