La scienza delle finanze, chiamata anche dagli economisti "economia pubblica", è un punto di incontro tra "pubblico" e "privato". Questo ne giustifica lo presenza e l'importanza nei concorsi per il reclutamento di chi dovrà, in prospettiva, gestire i rapporti dei pubblici uffici con l'economia. A questo fine, senza definizioni nozionistiche né ostici schemi matematici, il volume contestualizza i concetti chiave del ragionamento economico-sociale. A partire dal sistema produttivo basato sulle "aziende tecnologiche" come organizzazioni pluripersonali, di cui vengono spiegate le caratteristiche, le rigidità, i rapporti con le istituzioni. A queste ultime viene riferita lo spesa pubblica, ordinata per settori, e il tutto viene combinato con le grandezze di contabilità pubblica (ad es. PIL), le banche, i mercati finanziari, lo moneta, l'inflazione, il finanziamento del settore pubblico, i condizionamenti europei e l'Euro, il debito pubblico e lo spread e molto altro. La trattazione snella, e al tempo stesso organica, consente di mettere a fuoco aspetti fondamentali delle società postindustriali e globalizzate.
Questa sesta edizione del Volume, rivista dall’Autore ed aggiornata agli ultimi sviluppi giurisprudenziali e normativi, contiene una trattazione completa ed esaustiva dell’intero diritto tributario.
Nei due anni trascorsi dalla pubblicazione della prima edizione di "Strategia digitale" sono successe molte cose. L'agenda del mondo è cambiata, si sono imposte nuove abitudini di consumo, i social hanno modificato i loro modelli di business. Su tutto questo è importante fare un punto. Perché sono sempre più lontani i giorni in cui potevamo dire, semplicemente: "Apriamo una pagina Facebook" o "Chiamiamo l'esperto di SEO". Questa seconda edizione è arricchita e aggiornata, alla luce appunto di un nuovo quadro di riferimento. La definizione "digitale" è sempre più superflua, perché la comunicazione e il marketing devono muoversi in un universo multicanale, ma è ancora necessario fornire gli strumenti per la costruzione della presenza del brand che sappiano essere un'efficace "messa a terra" di tutte le teorie: ed ecco che ritorniamo alla necessità di un approccio organico e competente sul digitale. In virtù di questo nuovo angolo di visione, sono stati aggiornati anche gli esempi, le risorse consigliate e i casi analizzati. Il manuale illustra come creare una strategia digitale sia dal punto di vista dell'azienda sia da quello dell'agenzia, attraverso casi di successo e simulazioni, esempi, idee, check list. I meno esperti troveranno una guida che spiega, attraverso una metodologia facile da comprendere e da seguire, come progettare e realizzare le attività di comunicazione digitale pianificandole strategicamente.
Che cos'è la storia dei partiti politici e cosa significa nel quadro della storia italiana dal Risorgimento a oggi? In sintesi è la domanda a cui intende rispondere questo manuale, frutto della collaborazione di qualificati specialisti della disciplina. Il filo conduttore è quello della forma partito intesa come modalità di raccolta del consenso politico in un sistema, quello del costituzionalismo occidentale, che fonda la sua legittimazione su tre cardini: un patto costitutivo (costituzione, scritta o meno che sia) noto a tutti e condiviso; l'esistenza di sistemi elettorali competitivi; una opinione pubblica libera.
Il manuale, il cui autore è il fondatore della omonima Pratica Psicomotoria Aucouturier (PPA), traccia in modo sistematico, forte di trentacinque anni di attività, i fondamenti teorici e le linee applicative del proprio metodo, già noto e applicato in Italia. L'autore dedica la prima parte del volume alla psicodinamica della motricità infantile letta attraverso il concetto di fantasma d'azione. La seconda parte illustra la pratica psicomotoria nelle sue funzioni educativa e preventiva da un lato, e terapeutica dall'altro, esplicitandone gli obiettivi e le strategie di rassicurazione profonda tramite il corpo e il linguaggio. Questo libro si rivolge agli psicomotricisti, ma anche a tutti coloro che lavorano con i bambini.
L'evoluzione tecnologica e la larga diffusione dei dispositivi ICT (Information Communication Technology) o in altre parole dei dispositivi elettronici ed informatici/telematici, hanno profondamente mutato il nostro modo di vivere, al punto da segnare un vero e proprio confine culturale fra "epoche" vicinissime nel tempo. Nel giro di poco più di tre decenni le attività di studio, lavoro, tempo libero, comunicazione e accesso ai servizi sono state completamente trasformate dall'utilizzo sempre più intenso e pervasivo delle tecnologie avanzate; le generazioni dei "nativi digitali" hanno modi di pensare e di agire che non possono prescindere dalla tecnologia. È naturale che in questo quadro anche le soluzioni di ausilio progettate per le persone "con bisogni speciali" si siano evolute grandemente, spesso trainate dall'evoluzione del mercato di consumo e dalla sempre maggiore confidenza delle persone con i dispositivi tecnologici. In definitiva questa pubblicazione intende contribuire allo sviluppo di una conoscenza sistematica dell'ampio mondo degli "ausili tecnologici", prendendolo in considerazione nei suoi diversi aspetti.
"Questo romanzo è il primo che ho scritto; quasi posso dire la prima cosa che ho scritto, se si eccettuano pochi racconti. Che impressione mi fa, a riprenderlo in mano adesso? Più che come un'opera mia lo leggo come un libro nato anonimamente dal clima generale d'un'epoca, da una tensione morale, da un gusto letterario che era quello in cui la nostra generazione si riconosceva, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Al tempo in cui l'ho scritto, creare una 'letteratura della Resistenza' era ancora un problema aperto, scrivere 'il romanzo della Resistenza' si poneva come un imperativo; ...ogni volta che si è stati testimoni o attori d'un'epoca storica ci si sente presi da una responsabilità speciale ...A me, questa responsabilità finiva per farmi sentire il tema come troppo impegnativo e solenne per le mie forze. E allora, proprio per non lasciarmi mettere in soggezione dal tema, decisi che l'avrei affrontato non di petto ma di scorcio. Tutto doveva essere visto dagli occhi d'un bambino, in un ambiente di monelli e vagabondi. Inventai una storia che restasse in margine alla guerra partigiana, ai suoi eroismi e sacrifici, ma nello stesso tempo ne rendesse il colore, l'aspro sapore, il ritmo..." (Dalla presentazione di Italo Calvino). Postfazione di Cesare Pavese.
La carriera scolastica ancora oggi risulta influenzata da molteplici aspetti riconducibili all'origine sociale degli studenti. Tuttavia, nello spiegare questo fenomeno gli studiosi tendono a considerare in maniera distinta gli aspetti economici e quelli culturali piuttosto che interrogarsi sul loro legame. Il volume colma questa lacuna, evidenziando come il rapporto di studenti e famiglie con la scuola cambi a seconda della classe sociale di appartenenza. A partire dai dati dell'Indagine Istat sul percorso di studio e lavoro dei diplomati, l'autore coniuga le categorie classiche della letteratura sociologica con le più recenti declinazioni sul tema, il rigore metodologico con la combinazione eclettica di sofisticate tecniche di analisi, riuscendo così a svelare l'ambivalenza della scuola. Questa istituzione, infatti, da un lato riproduce le diseguaglianze tra le classi sociali; dall'altro permette a molti studenti di modesta origine sociale di seguire traiettorie "eretiche", caratterizzate da mobilità educativa. Il rapporto dialettico tra dispositivi scolastici e disposizioni sociali, tra ideologia e struttura sociale, spinge il lettore a riflettere sulle ragioni della "continua riforma" del sistema di istruzione negli ultimi due decenni. Il volume è corredato da un allegato on line disponibile nell'area Biblioteca multimediale del sito www.francoangeli.it.
Sparse tra le varie opere, le idee di Rousseau in materia religiosa si trovano compendiate nella Professione di fede del Vicario savoiardo, capitolo centrale del vasto romanzo pedagogico "Emilio".
Nella Professione si trovano alcune importanti pagine su Gesù, inteso come un grande sapiente posto a confronto con Socrate e Catone. Così è parso opportuno arricchire questa edizione con un'Appendice in cui sono stati raccolti quasi tutti i testi sullo stesso tema presenti nell'opera di Rousseau: ne emerge la concezione che egli si faceva del "Cristo dei Vangeli."
Questa quinta edizione nasce dalla necessità di aggiornare il testo alle radicali modifiche apportate al Codice delle Assicurazioni del d.lgs. 12 maggio 2015, n. 74. Queste modifiche sono, non solo la conseguenza del recepimento delle regole Solvency II ma anche di un mutato sistema di fonti normative, sempre più di origine europea, e di un sistema integrato di vigilanza, realizzato attraverso l'istituzione dell'EIOPA. Pertanto i mutamenti riguardano, non solo l'assetto economico-patrimoniale delle imprese di assicurazione, ma anche la valutazione della componente "rischio" e le fonti regolamentari, ora prevalentemente di origine europea. Quanto ai regolamenti IVASS si è provveduto, come di consueto, ad aggiornare il manuale a quelli ad oggi promulgati.
Trovare un fondamento per una paideia filosofica attraverso una metafisica dell'essere: questo il fine che può riscontrarsi nei primissimi studi di Edda Ducci. Anche lei, dunque, si pone la domanda che tanto ha inquietato gli spiriti ricercanti della filosofia: "quale la verità dell'essere?". E proprio in queste pagine iniziali la studiosa casentinese ha tentato di offrire una risposta attraverso le voci di due commentatori alessandrini. Simplicio e Filopono, da lei allora frequentati, "tappe non inutili e forse obbligate ella scrive per chi voglia affrontare seriamente il perenne interrogativo". Tale fine diviene vitale per il pensiero filosofico-educativo di Edda Ducci, maturato attraverso Platone e il mito della caverna e intento ad offrire stimoli per una corretta azione educativa in cui la comprensione del proprio essere risulti essenziale per partecipare autenticamente alla propria natura e alla propria storia. In un tempo di aridità e di crisi per l'identità personale, l'impegno dell'autrice, che passa da una "filosofia dell'essere" ad una "pedagogia dell'essere", insegna che solo attraverso la decodificazione sempre più agile di situazioni interiori, e il ruminare la parola metexis, si può seriamente intendere la significanza dell'essere uomo in educazione.
Si ripropongono qui pagine di cultura pedagogica già apparse in anni lontani, sul finire del travagliato Novecento. Secolo travagliato con pedagogie travagliate ma vive, dinamiche accompagnatrici della formazione storico-politica di classi ascendenti e con il desiderio espresso di miglioramento delle proprie condizioni iniziali. Questo il passaggio necessario, in quegli anni, per una mobilità sociale ascendente e per la conquista di un posto consono a sé nella società mutante. Un compito che la scuola e l'Università hanno assolto con molta dignità. Poi sono arrivate le accelerazioni, i mutamenti di paradigma, le soluzioni salvifiche, l'efficienza strumentale, la centralità del successo economico... e la marginalizzazione della "scuola per il cittadino". La scuola e la pedagogia sono state chiamate a "professionalizzare", a guardare con occhio più che attento al mondo del lavoro, al tasso possibile di "impiegabilità". Ma l'uomo dove si formava? Dove trovava gli spazi per la cura di sé, per la formazione di un'anima non utilitaristica e non utilizzabile da altri? E i maestri, di cosa erano maestri? Continuavano a formare spiriti critici o ammaestrati esecutori di piani governativi o super-governativi?