Il mondo, già provato dalla crisi dei subprime, è alle prese con lo spettro di una nuova recessione mondiale se non addirittura con una seconda Grande Depressione dagli sviluppi, anche sociali, imprevedibili. Le crisi di susseguono ormai con regolarità impressionante mettendo a dura prova Stati, unioni economiche e continenti interi. Quali sono le cause di queste crisi? Che cosa frena realmente l'economia? Come eliminare gli ostacoli allo sviluppo? Come riportare l'accento sull'economia reale schiacciata negli ultimi due decenni dall'economia finanziaria? Tante domande, un'unica certezza: la via d'uscita è l'adozione di un'etica della responsabilità che punti con decisione su sussidiarietà, solidarietà e sostenibilità dell'azione di politica economica e dell'agire di imprenditori e delle altre parti sociali.
Il nostro sistema economico fondato sulla crescita infinita, è insostenibile, perché cozza contro i limiti del pianeta; è ingiusto, perchè produce povertà e diseguaglianze per gran parte dell'umanità; è infelice, perchè pretende di soddisfare le nostre esigenze vitali riducendole a una soltanto, quella di un (presunto) benessere consumistico. Questo libro va alla ricerca di possibili strade alternative, che conducano a un'economia solidale e a una politica di giustizia. Questa ricerca trova il suo fondamento etico nell'evento del Dio ebraico-cristiano, nella consapevolezza che un nuovo ordine mondiale potrà essere soltanto il frutto di un percorso condiviso, sostenuto dal contributo aperto e responsabile di fedi e culture diverse, abitate dalla speranza di un mondo conviviale
La globalizzazione sta imponendo un cambiamento di passo. Questo libro delinea un percorso - quello dell'associazionismo- che, soggetto terzo tra Stato e mercato, rappresenta la forza propulsiva originale dello sviluppo. In quest'ottica viene posto in evidenza, in particolare, il ruolo svolto dalla cooperazione bancaria nel corso degli ultimi quattro anni; anni difficili durante i quali è però rimasta sempre al fianco di tutte quelle realtà economiche locali e di territorio che concorrono a formare una delle componenti più rilevanti del tessuto produttivo.
Nella vita e nel lavoro stai davvero realizzando i tuoi sogni o devi soprattutto fronteggiare ansie e incertezze? Hai difficoltà a condurre con successo e serenità le iniziative che intraprendi? Non riesci più a trovare e a trasmettere agli altri l'entusiasmo per ciò che fai? Non sai come gestire il gruppo con cui lavori ogni giorno? Lasciati guidare da Robin Sharma in un incredibile viaggio alla scoperta della passione e della saggezza necessarie per portare a compimento i tuoi progetti e far crescere te stesso e la tua azienda. Apprendere come diventare un leader equilibrato e ispirato, un leader visionario, non è mai stato così semplice. Julian Mantle, protagonista di "Il monaco che vendette la sua Ferrari", torna in Occidente per aiutare il suo migliore amico a risollevare le sorti della sua attività e il suo destino. Ha inizio così un avvincente dialogo che svela gli accorgimenti e i segreti utili non solo per migliorare il rapporto con dipendenti e colleghi, ma anche per garantire a se stessi un'intensa crescita personale e acquisire una giusta prospettiva sull'esistenza. "Lezioni di leadership" è un strumento utile per affrontare con sicurezza il mondo del lavoro in un tempo di crisi e di trasformazioni: grazie a consigli chiari, pratici e piacevoli da seguire, insegna come motivare e motivarsi, suggerisce una intelligente organizzazione del tempo, permette di focalizzare idee ed energie su ciò che più conta
Il caso della Fiat e dell'industria automobilistica in Italia si presenta in forme diverse rispetto a quelle della seconda metà dello scorso secolo. Dopo aver attraversato un periodo difficile, la Fiat tenta di diventare, grazie all'incorporazione della Chrysler, un global player dell'industria automobilistica mondiale. Molti dei problemi della congiuntura economica recente si riverberano nelle contrastate relazioni industriali tra azienda e sindacati del 2010-2011. Queste vicende segnano probabilmente una fase rilevante dello sviluppo economico, industriale e sociale nel nostro paese.
La riduzione delle risorse pubbliche dedicate alle politiche sociali rende più urgente la necessità di accelerare i processi di cambiamento e innovazione che da un decennio hanno investito i sistemi di welfare locale. Gli strumenti della sussidiarietà, là dove utilizzati correttamente, portano alla creazione di reti locali in cui la produzione di servizi e la distribuzione delle risorse possono diventare più efficienti e coerenti con i bisogni delle famiglie. Questo cambiamento investe innanzitutto i Comuni, singoli e associati, coinvolgendo tutti gli attori dello spazio pubblico, compresi quelli di natura privata o di terzo settore e le organizzazioni sindacali. Per tutti si pone come inderogabile il superamento di una visione riduttiva delle politiche sociali, ponendosi come soggetti attivi e responsabili in un processo di riforma che dovrà essere sempre più ampio e partecipato. In quest'ottica il volume, nato nell'ambito di un percorso di orientamento e formazione sviluppato dall'Associazione BiblioLavoro e da Fondazione Esae e indirizzato ai quadri lombardi della Cisl, si presenta come uno strumento di lavoro utile a tutti coloro i quali sono coinvolti, a vario titolo, nella programmazione dei piani di zona.
Nei prossimi 40 anni la popolazione mondiale supererà i 9 miliardi. Come potrà il nostro pianeta reggere i consumi attuali, tanto più se estesi ad altri due o tre miliardi di persone che aspirano a omologarsi allo stile di vita dei Paesi più ricchi? Serviranno 2 miliardi di nuovi posti di lavoro, ma contemporaneamente le riserve energetiche si andranno esaurendo, l'acqua diventerà un bene sempre più prezioso, il pianeta continuerà a riscaldarsi e sarà colpito sempre più spesso da grandi catastrofi naturali. Presentando sconcertanti dati di fatto e ricorrendo agli apporti di diverse discipline, dall'economia alla politica, Gianluca Comin e Donato Speroni ci spiegano come nel 2030 i problemi che oggi cominciano a manifestarsi potrebbero combinarsi in una "tempesta perfetta" di impatto devastante. Siamo pronti a farvi fronte? Certo, la responsabilità è dei governi nazionali: è ora di smettere di perseguire miopi priorità e di cominciare ad adottare politiche lungimiranti, consapevoli della necessità di trovare soluzioni globali. Ma, come ci ricordano gli autori, la vera sfida è per tutti noi cittadini, comunità locali, imprese, organizzazioni non profit: i comportamenti virtuosi non riguardano solo un diverso modo di consumare, ma un diverso modo di pensare i rapporti con gli altri, di dare valore al capitale sociale, di misurare la felicità senza ricorrere al Pil. Le nuove tecnologie metteranno a disposizione dell'umanità risorse immense, purché siamo in grado di farne buon uso.