Troppe persone pensano a Dio come a un cadavere, troppi cristiani si avvicinano alla fede come si entra in un cimitero, con gran rispetto e in silenzio, lo sguardo compìto e meditabondo, ma col desiderio di uscirne il più in fretta possibile… No. Gesù non è morto. È vivo. Non «rianimato», non «vivo nel nostro pensiero», no, veramente risuscitato e presente, che ci crediamo o no, che ce ne accorgiamo o no. Con questa consapevolezza l’autore commenta i testi dei vangeli della Risurrezione e alcune testi di apparizione del Risorto del Nuovo Testamento (Tommaso, i discepoli di Emmaus, Pietro a Tiberiade).
Don Paolo Curtaz è presbitero della Chiesa di Aosta e parroco in quattro comunità intorno al Gran Paradiso. Tiene i contatti con i suoi parrocchiani turisti attraverso la radio (“Prima di tutto”, Radioinblu) e attraverso Internet (www.tiraccontolaparola.it). Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Cristiano stanco? Dialogo su Gesù di Nazareth tra un parroco di montagna e un adulto che vuole essere cristiano. Da adulto (2004).
Come spiegare l’esperienza delle apparizioni?
In questo volume don Divo Barsotti propone all’attenzione dei lettori un approfondimento delle pagine dei Vangeli e degli Atti degli Apostoli nelle quali si narrano le apparizioni del Risorto, al fine di far comprendere cosa sia la sequela del Cristo e che cosa implichi vivere la vita divina, la vita del Risorto presente in mezzo a noi.
Divo Barsotti è nato a Palaia (PI) nel 1914. Pochi anni dopo l’ordinazione sacerdotale, per interessamento di Giorgio La Pira, si è trasferito a Firenze, dove ha iniziato la sua attività di predicatore e di scrittore. Oggi è unanimemente riconosciuto come mistico, e come uno degli scrittori di spiritualità più importanti del secolo. La sua produzione letteraria è notevolissima: più di 150 libri, molti dei quali tradotti in lingue straniere, e diverse centinaia di articoli presso quotidiani e riviste di spiritualità. Ha scritto commenti alla Sacra Scrittura, studi su vite di santi, opere di spiritualità, diari e poesie. Tra i suoi testi più importanti: Il Mistero Cristiano nell’anno liturgico, Il Signore è uno, Meditazioni sull’Esodo, La teologia spirituale di San Giovanni della Croce, La religione di Giacomo Leopardi, La fuga immobile. Ha fondato la “Comunità dei figli di Dio”, famiglia religiosa di monaci, formata da laici consacrati che vivono nel mondo e religiosi che vivono in case di vita comune; in tutto, circa duemila persone. Vicino alla sensibilità del Cristianesimo orientale, Barsotti ha, tra gli altri, anche il merito di avere fatto conoscere in Italia figure di santi della Russia quali Sergio di Radonez, Serafino di Sarov, Silvano del Monte Athos, con il suo lavoro Cristianesimo russo. Nel 1972 è stato chiamato a predicare gli Esercizi spirituali in Vaticano al Papa. Ha insegnato teologia per più di trent’anni presso la Facoltà teologica di Firenze e ha vinto diversi premi letterari come scrittore religioso. Attualmente vive con i suoi giovani monaci in un piccolo monastero dedicato a san Sergio di Radonez, nelle pendici dei colli di Firenze.
«Figlio mio, non credere che la mia agonia sia stata di tre ore, no; io sarò, per cagione delle anime da me più beneficate, in agonia sino alla fine del mondo». (Lettera 3)
Così diceva Gesù a Padre Pio in una visione, esortandolo a soffrire e lottare per la santificazione del clero. La visione non è nuova né per il contenuto né per la forza dell’espressione. In fondo il tema è già enunciato nelle lettere del Veggente dell’Apocalisse alle sette Chiese d’Asia ed è ripreso da sante di sicura ortodossia come santa Brigida e santa Caterina. Questo per dire che siamo nel cuore della spiritualità cristiana.
Prosegue con questo volume la pubblicazione delle lettere inedite di Padre Pio, che in questo volume si rivelano incisive e per certi aspetti sconvolgenti.
Gianluigi Pasquale , dottore di ricerca in Teologia (Pontificia Università Gregoriana) e dottorando di ricerca in Filosofia (Università degli Studi «Ca’ Foscari» in Venezia), è preside a Venezia dello Studio Teologico «Laurentianum» dei Cappuccini Veneti, affiliato alla Facoltà di Teologia del Pontificio Ateneo «Antonianum» di Roma. Svolge la sua attività di docenza come professore stabile nel medesimo Studio Teologico e come professore incaricato presso la Facoltà di Diritto Canonico «Istituto San Pio X» del «Marcianum» in Venezia. Socio della Società Italiana per la Ricerca Teologica (SIRT) e dell’Associazione Teologica Italiana (ATI), oltre a vari articoli in italiano, tedesco, inglese e francese firmati su diverse riviste specializzate, ha pubblicato: La teologia della storia della salvezza nel secolo XX, Dehoniane, Bologna 2002; La storia della salvezza. Dio Signore del tempo e della storia, Paoline, Milano 2002; Padre Pio. Sperare oltre il soffrire, Jaca Book, Milano 2003; Oltre la fine della storia. La coscienza cristiana dell’Occidente, Bruno Mondadori, Milano 2004; Aristotle and the Principle of Non-Contradiction, Academia Verlag, Sankt Augustin 2005. Ha inoltre curato, per la San Paolo, i quattro volumi: Padre Pio. Le mie stimmate (2002); Padre Pio. Vittima per consolare Gesù (2002); Padre Pio. Modello di vita spirituale (2003); Padre Pio. Nel segno di Francesco (2004), già tradotti in lingua ceca e inglese. È responsabile nazionale del Servizio Cultura dei Cappuccini Italiani e Direttore della Collana «I Mistici Francescani» (Edizioni Francescane di Padova).
Il Diario di Giuseppe Timoteo Giaccardo (1896-1948) attesta il clima di fede del tutto eccezionale in cui Don Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia Paolina, visse e fece vivere i suoi primi ragazzi.
Queste «pagine scelte», di grande densità e valore, lasciano intravedere l’itinerario umano, spirituale e apostolico di Giuseppe Giaccardo, dal 1913 al 1925 e dal 1942 al 1947. La sua testimonianza ripropone dal di dentro e in prima persona alcuni avvenimenti chiave della nascente Famiglia Paolina, lasciando trasparire non solo il profilo di un uomo che incarnò l’ideale paolino nella sua integrità, ma anche la figura affascinante di Don Alberione, che Giuseppe Giaccardo presenta come «il caro Padre».
Nato a Narzole il 13 giugno 1896, Giuseppe Giaccardo è il primo sacerdote della Famiglia Paolina, «fedelissimo tra i fedeli», «cuore e anima» della nascente comunità nata dal cuore del Beato Giacomo Alberione. Accolto nel 1918 «nell’opera di San Paolo», fu ordinato sacerdote ad Alba nel 1919, ricevendo da Don Alberione il nome del discepolo prediletto di Paolo: Timoteo. Nel 1926 fu inviato a Roma per aprire una nuova casa paolina. Vi rimase fino al 1936 quando fu richiamato ad Alba per assumere l’incarico di Superiore di Casa Madre. A Roma tornerà nel 1946, in qualità di Vicario Generale e, solo due anni dopo, vi morirà: è il 24 gennaio del 1948. Pochi mesi prima aveva offerto la vita per l’approvazione della Congregazione delle Pie Discepole del Divin Maestro, pensate e volute da don Giacomo Alberione come radice orante del grande “albero” della Famiglia Paolina. L’offerta di don Timoteo fu particolarmente gradita a Dio: il decreto di approvazione delle Pie Discepole venne, infatti, firmato il giorno stesso in cui don Timoteo celebrò la sua ultima Messa.
Il 22 ottobre del 1989 Giovanni Paolo II lo ha solennemente dichiarato Beato.
Un piccolo Libro Ricordo per il giorno della Prima Comunione. La confezione contiene un piccolo libro, rilegato, tutto a colori sul significato dell’eucaristia per i ragazzi, una Icona originale greca con la rappresentazione dell’Ultima Cena; un piccolo biglietto ricordo da personalizzare con la data della Prima Comunione. Il tutto confezionato in una elegante scatola trasparente.
L’obiettivo di questa raccolta è quello di offrire al lettore l’opportunità di avvicinarsi a ciò che l’Eucaristia è e significa per il credente e per l’intera comunità cristiana.
I testi scelti non sono opere di speculazione teologica, né di riflessioni ascetiche, bensì delle comunicazioni spirituali che, partendo dalla fede certa di un cristiano e di un pastore, esortano alla gratitudine per il grande dono della presenza di Cristo, alla partecipazione al suo sacrificio, alla comunione con il Signore e con i fratelli.
Un libro che testimonia della grande fede di Paolo VI e della sua passione per l’uomo.
Paolo VI (Giovanni Battista Montini) nacque a Concesio (BS) nel 1897. Papa dal 1963 al 1978, guidò la Chiesa al tempo del Concilio e negli anni dei grandi cambiamenti che ne seguirono. Ebbe particolare devozione per l’Eucaristia cui dedicò numerosi scritti.
Dalla vita di Vincenza Gerosa, al secolo Caterina (1784-1847), è sorto un impero di carità, che ha le sue origini a Lovere, in Lombardia, e si è diffuso a macchia d’olio. Nata da una famiglia d’imprenditori, dove lo zio è capitano di un’industria attiva nella conciatura e nel commercio delle pelli, Caterina fa esperienza nell’azienda stessa e, grazie alla sua abilità e alle sue doti manageriali, ne diventa la responsabile. Ma dentro c’è una chiamata più forte, quella dell’amore a Dio e al prossimo. Dalla grande sofferenza di vedere i propri genitori estromessi dalla famiglia Gerosa, Caterina si apre sempre più al povero, al malato, al dolore fisico e morale della gente. Per i poveri, per i malati Caterina, la «sciura» come viene chiamata a Lovere, a spese della sua famiglia acquista un immobile per trasformarlo in ospedale pubblico: qui inizia la straordinaria avventura di carità con Bartolomea Capitanio (1807-1833).
Saranno canonizzate insieme il 18 maggio del 1950 da Pio XII.
Cristina Siccardi , nata a Torino il 2 maggio 1966, è sposata e ha due figli. Laureata in lettere moderne con indirizzo storico, ha collaborato con La Stampa e La Gazzetta del Piemonte; scrive per il settimanale Il nostro tempo e per diversi periodici culturali. È membro di alcune accademie italiane, fra cui «Paestum», «Costantiniana», «Ferdinandea» e «Archeologica italiana». Fra i titoli pubblicati ricordiamo: Giulia dei poveri e dei re. La straordinaria vita della marchesa di Barolo (1992; 19982); Maria Teresa alla conquista di Cascia. L’ineffabile avventura dell’erede di santa Rita (1993); Elena, la regina mai dimenticata, 92G 5 (1996); Martire a vent’anni. Teresa Bracco (1998); Mafalda di Savoia. Dalla reggia al lager di Buchenwald, 92G 11 (2000); Madre Amedea Vercel lone. Fra misticismo e azione nella Torino del Seicento (San Paolo, 2001); Giovanna di Savoia. Dagli splendori della reggia alle amarezze dell’esilio, 92G 19 (2001); Pier Giorgio Frassati. Modello per i cristiani del Duemila, 92C 50 (San Paolo, 2002); Vivere e narrare la missione. Gian Paola Mina, 92C 54 (San Paolo, 2003); La bambina di “Padre Pio”. Rita Montella (2003); Monsignor Luigi Talamoni, 92P 70 (San Paolo, 2004); Maria José. Umberto di Savoia, 92G 29; Elena la regina dimenticata - Mafalda di Savoia - Giovanna di Savoia, 92G 52; Madre Amedea Vercellone, 92P 57; Santa Maria Crocifissa, 92P 72; Santa Rita da Cascia e il suo tempo, 92Q 36.
La exposición orgánica de mariología más exhaustiva y actualizada que se ha hecho hasta ahora: Historia y tradición, biblia y magisterio, doctrina y vida, liturgia y devoción, arte y cultura en 116 monográficas y 22 subvoces.
Lamento e mugugno. Al lavoro, a scuola, a casa, per i soldi, per i figli, per gli altri.
Oltre il lamento quotidiano, l’autore ha scritto un decalogo laico, brillante e convincente per imparare a vivere bene. Ecco i titoli: accogli la realtà, soffri con coraggio e con senso della realtà, affronta la situazione come una sfida e come un’opportunità, impara a perdere senza perdere te stesso, combatti con decisione e con intelligenza, riconosci e apprezza quello che possiedi, guarda gli altri e ama i tuoi fratelli, aspetta con pazienza e con speranza, perdona, se li conosci, quelli che ti hanno fatto del male, prega il tuo Dio, se sei credente. In appendice una serie di aforismi dalla sapienza popolare, dalla sapienza del vangelo e dalla sapienza della natura.
René Juan Trosseroè scrittore e psicologo argentino di grande esperienza, che gode di una certa notorietà anche all’estero. Si segnala per il suo calore umano e la grande conoscenza dei problemi della vita, che gli permettono di occupare un posto di rilievo come educatore e come valido punto di riferimento per i suoi lettori.
Nestore l’Annalista è il principale cronista medievale dei quattro redattori della Cronaca degli anni passati. In questa unica e nuova traduzione con commento, egli dipinge un affresco narrativo stupefacente, immenso, preziosissimo della nascente civiltà russa. Dotto, geniale, finissimo conoscitore delle Scritture, mente portentosa e penna elegante, Nestore tramanda così ai posteri la genesi del primo Stato russo, la storia dei suoi principi e della sua gente, l’assunzione del Cristianesimo, il rapido radicamento di un’incomparabile spiritualità, il divenire della sua gloriosa Chiesa mantenendosi sempre e impeccabilmente nell’alveo della verità con amore palpitante per il suolo natio e commisurato orgoglio etnico.
Alda Giambelluca Kossova, professore or dinario di Filologia Slava dell’Ateneo di Palermo, filologa pura (edizioni critiche di C?ernorizec Chrabar, O pismenech’, Sofia-Firenze 1980 e della paleobulgara Visio Isaiae per la "Series Apocry phorum" del Corpus Christianorum, Brepols-Turnhout, Belgio, 1995) con spiccata predilezione per l’ermeneutica. Nei suoi innumerevoli saggi di esegesi biblica spazia dalla letteratura slavoecclesiastica antica a quella della Rus’ kieviana, dalle opere della Scuola scrittoria di T?arnovo alla tradizione letteraria della Moscovia.
Qual è il misterioso tesoro contenuto nel libro che una madre lascia in eredità al suo unico figlio?
Pagina dopo pagina, il ragazzino vive un’avventura straordinaria. Impara quali sono i confini del regno della sapienza, diventa ricco e potente, sposa la figlia del re di Persia.
Ma il vero tesoro da tramandare ai suoi figli resta sempre il vecchio libro, dono di sua madre.
Sandra Bersanettiè nata a Milano dove ha frequentato l’Accademia di Brera. Ha illustrato numerosi libri per ragazzi per varie case editrici e collabora al Giornalino. Ama illustrare soprattutto le fiabe e i racconti della tradizione popolare. Pittrice, dipinge soprattutto ritratti. In JAM ha pubblicato Racconti Zen.