Nel corso del tempo si è considerata la giustificazione per la sola fede come il nucleo della teologia di Paolo. Antonio Pitta, uno dei massimi paolinisti, rimette al centro un tema che percorre tutte le lettere paoline: la speranza. Ne segue il nascere e il plasmarsi, dai primi scritti (1 Tessalonicesi) fino al testamento postumo (2 Timoteo). L'analisi per ordine cronologico permette di cogliere il passaggio dal Dio della speranza a Cristo nostra speranza, fino alla speranza nella vita eterna; dalla parusia di Cristo (lettere autografe) alla sua epifania (lettere pastorali). Non dove si andrà, ma con chi si sarà, oltre la morte, è l'essenza della speranza: essere «in Cristo» per essere sempre «con il Signore». Mai riportata negli elenchi delle virtù, come invece l'amore e la fede, la speranza è evento, dono e condizione. In tale dinamica si conferma l'importanza dello Spirito: esso è la fonte della giustificazione sperata. Il volume si chiude riflettendo su quali conseguenze trarre dalla centralità della speranza nel pensiero e nella mistica di Paolo e come possa contribuire a una moderna teologia della speranza.
La Quaresima è un tempo prezioso per prepararsi alla Pasqua. È un po' come quando un contadino prepara il terreno che deve accogliere la semina. Gesù lo sa bene, tanto che parla di sé stesso proprio come di un seme: un chicco di grano che deve morire per portare frutto. Abbiamo dunque davanti a noi quaranta giorni in cui preparare il cuore e la mente al più grande gesto d'amore di tutti i tempi. Soprattutto abbiamo tempo e modo per permettere che anche in noi germogli il seme dell'amore, dono del migliore dei nostri amici. In questo testo troverai una guida davvero speciale, una catechista di nome Ida che ha una storia preziosa da raccontarti. Per ogni domenica di Quaresima e per i giorni della Settimana Santa avrai dunque a disposizione: Storia di una semina - Il racconto della nostra catechista Ida; Semi di parola - Un brano del Vangelo; Un seme da far germogliare - Un'azione per metterti in gioco. Età di lettura: da 7 anni.
52 percorsi per 52 fine settimana da vivere a contatto con l'arte, la spiritualità e le bellezze naturali del nostro Paese. «Nelle pagine di questo libro, sono state individuate una moltitudine di mete italiane, per viaggi brevi ma significativi, in cui si possono liberamente innestare divagazioni e ulteriori mete. Ciascun percorso coincide con uno scampolo territoriale di quel meraviglioso, incredibile e ben più esteso arazzo che è il nostro Paese; e a ogni scampolo corrisponde un'unità temporale - quei due o tre giorni, per fine settimana lunghi o brevi. La scelta dell'autrice è di coniugare spiritualità e cultura o, meglio, sensibilità laica e sensibilità religiosa, ove non di rado il confine è arduo da tracciare». Così Vittorio Robiati Bendaud, nella Prefazione a questo libro che è molto più di una classica "guida" turistica: il lettore vi troverà, infatti, una vera narrazione della bellezza italiana, declinata in 52 tappe, dove poter scegliere il nostro percorso più accessibile, alla ricerca di luoghi in cui la bellezza dello spazio esteriore si coniuga con quella dell'habitat intimo, personale e, perché no?, divino e celeste. Ogni weekend è incentrato su un luogo di riferimento; su una serie di proposte di visita nei dintorni; sulle possibilità di partecipare alle celebrazioni più significative.
La portata della crisi ambientale è giunta a sfidare la teologia in termini ignoti alla tradizione: in tutte le grandi famiglie ecclesiali è presente tale consapevolezza. Per questo il volume sceglie di presentare tre brevi monografie, nelle quali l'aspetto dialogico costituisce il presupposto dell'argomentazione. Il teologo cattolico Simone Morandini tratteggia la fede nel Creatore come qualificante l'esperienza credente del mondo, lo "sguardo- con cui essa lo coglie. Per Panaghiotis Ar. Yfantis, che ci introduce all'orizzonte della riflessione ortodossa, l'esistenza contemplativa costituisce lo spazio esistenziale entro il quale elaborare una teologia della trasparenza della creazione. Il saggio del teologo valdese Fulvio Ferrario delinea una teologia che si confronta con l'areligiosità occidentale, precisando la critica al cosiddetto "antropocentrismo". Letti insieme, i tre saggi assumono l'aspetto di una conversazione, di un dialogo aperto, non convenzionale, ma vero.
L’elaborazione di Dignitas Infinita ha richiesto oltre cinque anni di
lavoro. Come scrive il cardinale Fernández nella Presentazione, “si tratta di un documento che, per la serietà e la centralità della questione della dignità nel pensiero cristiano, ha avuto bisogno di un notevole processo di maturazione per arrivare alla stesura definitiva che oggi pubblichiamo”.
Nelle prime tre parti, la Dichiarazione richiama i principi fonda mentali e i presupposti teorici necessari a chiarire “le frequenti confusioni che si verificano nell’uso del termine dignità”. Nella quarta parte vengono affrontate alcune gravi violazioni della dignità umana: dalla guerra alla povertà, dalla violenza sui migranti a quella sulle donne o sulle persone vulnerabili, dall’aborto alla maternità surrogata all’eutanasia, dalla teoria del gender alla violenza digitale.
Il volume si avvale inoltre di una Guida alla lettura e di un’Appendice.
Pubblicato per la prima volta nel 1886, Cuore, il capolavoro di Edmondo De Amicis, fu un successo editoriale straordinario. Tradotto in tutto il mondo, Cuore ha segnato l’immaginario di intere generazioni, ed è qui riproposto in una veste classica ed elegante. Le vicende di Garrone, Franti, Derossi, il maestro Perboni... narrate attraverso la voce di Enrico continuano ad affascinare grandi e piccini.
L'AUTORE
Edmondo De Amicis nacque nel 1846 e morì nel 1908. Autore di libri per ragazzi, giornalista, pubblicò Cuore per la prima volta nel 1886, dando così l’avvio ad un successo editoriale straordinario.