I social hanno accentuato fenomeni sempre esistiti - che prima non avevano un nome o non erano sempre riconoscibili - e facilitato la loro diffusione: ghosting, gaslighting, poliamore e manipolazione narcisistica sono entrati nel nostro lessico comune. Se i social hanno, da un lato, moltiplicato le possibilità di incontro, dall'altro hanno permesso il proliferare di realtà (società, app e truffatori) che facendo leva sulla solitudine dell'individuo ne sfruttano la dipendenza affettiva anche economicamente. Ma i social impattano anche sull'autostima, la percezione di sé, e rischiano di generare consumismo sentimentale e incapacità di esprimere l'amore. Questo volume nasce da una grande delusione d'amore ed è il frutto della collaborazione tra una paziente e un terapeuta. È il percorso fatto insieme da loro due ad aver dato vita a questa "guida pratica" pensata per aiutare i lettori a non cadere nella trappola dello stalking online, del controllo ossessivo, delle relazioni tossiche e per vivere con serenità gioie e dolori di ogni storia d'amore.
Sei fantastiche fiabe classiche.
• Cenerentola
• Il brutto anatroccolo
• La sirenetta
• Biancaneve e i sette nani
• Il gatto con gli stivali
• Riccioli d’oro
Il parlare di anime, di spiriti, di interiorità non appartiene soltanto a chi medita o a chi vive nel silenzio di un monastero o di un convento: ciascuno di noi porta in sé il desiderio e la consapevolezza che qualcosa, in noi, va oltre la carne, il tempo, lo spazio. La narrazione è una delle forme con cui, da sempre, questa "vita interiore" si è espressa e i poeti e i narratori sono coloro che hanno la vocazione di intuirla e ripresentarla, attraverso storie che valicano i confini personali. Sette narratori di oggi, in questa raccolta, narrano parte della folla di anime che riempiono le nostre esistenze e che possono, a mano a mano, prendere la forma di un piccolo coltello, di una lapide, di una fraterna amicizia, di una rosa... persino di un cumulo di sabbia. Al lettore resta di lasciarsi portare dalle avventure interiori che, nella forma del racconto, aprono a ciascuno gli spazi del non detto, del semplicemente intuito, di speranze possibili. Con racconti di Daniele Mencarelli, Mariapia Veladiano, Alessandro Zaccuri, Melissa Magnani, Davide Brullo, Irene Salvatori ed Emanuele Fant.
Questo volume raccoglie quasi duecento lettere scritte da Tonino, ragazzo e giovane, ai familiari, in particolare alla amatissima madre. Si tratta di un testo che offre nuovi e originali elementi per la ricostruzione sempre più completa della biografia di una delle figure che, con il passare del tempo, diventa non solo significativa, ma essenziale per la comprensione della profezia nella Chiesa del XX secolo e oltre. Le lettere, molto semplici nel linguaggio, poiché rivolte alla famiglia pure semplice in cui Tonino ragazzo crebbe, testimoniano però già una profonda attenzione che egli ebbe fin da subito nei confronti del prossimo, in primis proprio dei suoi fratelli e di sua madre. La semplicità che emerge da questo epistolario racconta un'epoca fino a qui poco conosciuta del futuro sacerdote e vescovo: quella della sua formazione e della comprensione del proprio ruolo nel mondo e nella Chiesa. I materiali sono tutti inediti e resi disponibili da poco dai familiari. Prefazione di Giancarlo Piccinni.
I corridoi umanitari sono uno strumento di ingresso legale in Europa offerto a persone vulnerabili, in fuga da guerre, persecuzioni, fame. Salvano soprattutto famiglie con bambini, soggetti con disabilità, donne sole, anziani, malati. Rappresentano una grande speranza malgrado la sproporzione numerica tra i beneficiari e quanti languono in lunghi esodi tra mari, montagne, deserti. Non sono un lasciapassare per chiunque, ma poiché debolezza e patimento sono la realtà di pressoché tutti i profughi e i migranti, i corridoi hanno un significato universale. Promossi dalla società civile con l'appoggio dello Stato, i corridoi sottraggono persone sradicate ai trafficanti delle rotte illegali, ai barconi di fortuna delle traversate mediterranee, alle violenze delle rotte balcaniche, ai soprusi dei paesi canaglia, ai rovinosi rimpatri forzati. Nella forma sperimentata in Italia, hanno la caratteristica d'integrare efficacemente i beneficiari nelle comunità locali d'approdo, in un processo di sponsorship e di autofinanziamento focalizzato sulla società civile.
Carlo Casini (Firenze, 4 marzo 1935 - Roma, 23 marzo 2020), tra i fondatori del Movimento per la Vita, di cui è stato anima e motore, e apprezzato giurista, è molto noto in Italia e all'estero per il suo impegno, prima come magistrato in Toscana e poi come parlamentare italiano ed europeo. Poco si sa, invece, della sua vita privata, delle circostanze della sua nascita, di come trascorse l'infanzia durante la guerra e degli anni giovanili, in cui maturarono la sua fede e quella vocazione alla giustizia che lo porteranno a essere uno dei protagonisti dell'Italia repubblicana fino, praticamente, alla sua morte. In questo libro-intervista Marina Casini, figlia primogenita di Carlo, risponde alle domande del direttore di Famiglia Cristiana, Stefano Stimamiglio, svelando anche particolari inediti della famiglia di origine del padre e di quella che si è formato sposando il 2 luglio 1964 Maria Nitti a Firenze. Ne emerge una personalità ricca, dove si fondono passione civile, amore per la vita e senso della giustizia, tenute unite da uno sguardo profondo sulla realtà, che sa guardare con misericordia oltre il visibile grazie alla sua fede in Gesù Cristo.
Il fortunato personaggio di Anna, una bambina con i capelli rossi e le lentiggini, nato dalla fantasia di Nicoletta Bertelle e Maria Loretta Giraldo, viene qui riproposto con una raccolta delle sue storie. Storie tenere e divertenti scritte tutte in maiuscolo, adatte ai bambini che stanno imparando a leggere. Il volume raccoglie: "Gli amici di Anna": In classe Anna ha degli amici un po' strani che tutti prendono in giro, ma loro si vogliono bene così come sono. Punto e basta. "Le parole magiche": Le parole magiche non sono "Abracadabra" o "Supercalifragisti", ma le parole che si usano tutti i giorni per stare bene con gli altri! "La paura più grande": Tutti hanno paura di qualcosa, ma qual è la paura più paurosa? E soprattutto, la paura può essere utile per diventare grandi? "Le bugie hanno il naso lungo": Le bugie sono catene che tengono prigioniero chi le dice. Meglio confidarsi con la mamma, con il papà o con la maestra e diventare liberi come farfalle! Età di lettura: da 5 anni.
Don Antonio Mazzi è certamente uno dei più giovani novantenni in circolazione. La sua lunga esperienza di educatore e accompagnatore di giovani alle prese con tutte le difficoltà dell'epoca presente ne fa uno degli osservatori più attenti e profondi del mondo giovanile. In questo volume don Antonio offre insegnamenti preziosi e concrete regole di vita per percorrere un viaggio completo attorno al mondo giovanile. Tra i temi trattati con la solita verve, ironia e profondità: il disagio giovanile, i problemi di identità e di salute psichica, le difficoltà nell'orientamento e nelle scelte di vita, il bullismo social e non social, la scuola che fatica a riaffermare il suo ruolo e a svolgerlo al meglio e la minaccia della droga che incombe ancora e con nuove tentazioni.
Ogni istituzione di successo ha un'anima. Che non è la mera somma delle identità psichiche che la compongono. Della scuola si parla sempre in relazione al suo hardware, all'edilizia, alla legislazione, ai contratti. Quasi mai in riferimento al suo software, cioè alla sua identità, ai suoi contenuti, alla fisionomia di quelli che ogni giorno la abitano. Una volta la scuola aveva un'anima. Oggi sembra essersi smarrita in un complesso e rigido meccanismo di norme, numeri e burocrazia. Questo libro cerca di ripercorrere i passaggi che hanno condotto il sistema dell'istruzione a perdere il senso e il fine del proprio essere, guardando alle dinamiche relazionali correnti di studenti, insegnanti e genitori. Con un approccio realistico ma speranzoso vengono indicati alcuni suggerimenti per ridare un'anima alla scuola. E con uno sguardo particolare al ruolo dell'insegnamento della religione. Nella consapevolezza che dal ritrovamento di quell'anima nasce il futuro di tutta la società. Prefazione di Andrea Monda.
Le donne di carta della letteratura italiana: grandi personaggi femminili che rivendicano una considerazione diversa, meno stereotipata e meno rassegnata alle formule definitorie a uso scolastico. Beatrice, tradizionalmente vista quale rappresentazione allegorica della grazia divina, o della teologia, in questo nuovo ritratto rivela consistenza caratteriale e intellettuale e una straordinaria personalità: «grazie a una donna, Dante ottiene il permesso di soggiorno in una società anti-patriarcale». Francesca da Rimini, che la critica ci dipinge quale ingenua cultrice di romanzi d'amore, si impone invece come una donna straordinariamente colta, che dialoga alla pari col più grande dei poeti latini, Virgilio, a cui rende ripetuti omaggi letterari, e con Dante, citandone e adottandone i maestri. E poi Laura, carnalmente desiderata da un Petrarca ben più amante di quel che si creda; Fiammetta, che prende in mano la penna per raccontare lei stessa il suo triste romanzo d'amore; Lucrezia, che nella Mandragola conferisce una ben diversa sostanza a quel suo nome tanto impegnativo, sinonimo della più alta virtù muliebre; la sapida Nencia, versione rustica, scaltra e rotondetta delle innamorate eteree; Angelica, costretta alla fuga perenne dalla violenza maschile, bruta - e legittimata - anche nei più gloriosi paladini; Clorinda, fin dalla nascita vittima di successivi, ripetuti mancati riconoscimenti - identitario, di genere, di razza, di religione... -, destino tragico di inappartenenza che la condurrà alla morte; per concludere con la complessa, e in verità irredimibile, straordinariamente moderna figura della strega Armida.
«In questo libro che hai tra le mani, che parla a te personalmente, ho pensato di proporti delle riflessioni, delle osservazioni, degli esercizi che alla fine, spero, ti aiuteranno a decidere a quale scuola superiore iscriverti dopo le medie. Non è un romanzo da leggere tutto di seguito con il fiato sospeso per scoprire che cosa succede alla fine, è piuttosto un manuale, da prendere in mano ogni tanto, quando ne hai voglia, per proseguire passo dopo passo nel percorso di scelta. E comunque sarà bello lo stesso scoprire che cosa succede alla fine... Ah, è anche un libro su cui puoi scrivere sopra, anzi su cui devi (scusa, dovresti... nessun obbligo!) scrivere sopra. Usalo pure come un taccuino, come una specie di diario guidato: è pensato proprio per questo». (Luigi Ballerini)