Una comunità, un incontro, un santo da scoprire. Laura Bosio ci conduce dentro la ricchezza di un luogo poco noto ai più ma dove ci sono uomini che "aiutano a conoscere Dio". La comunità di San Leolino è formata da sacerdoti e laici che vivono nella fraternità la loro offerta a Dio a servizio di una nuova evangelizzazione della cultura secondo la spiritualità del Concilio Vaticano II.
Posto nel cuore delle Dolomiti, a Selva di Val Gardena, il Capriolo è un luogo di accoglienza, di riflessione, di cura della persona nella sua dimensione più intima: qui ci si può riconoscere parte di un mondo che è complicato, a volte incomprensibile, a volte senza soluzione, senza evidente senso, ma un mondo che può continuare a essere bello e pieno di promessa.
"Esiste un luogo della memoria, difficilmente rintracciabile nello spazio fisico, che i bambini portano con sé fino all'età adulta e che restituiscono come memoria a chi viene dopo di loro, generazione per generazione. È il caso del santuario della Madonna senza sonno che Melissa Magnani poeticamente evoca in queste pagine."
Un piccolo pellegrinaggio a piedi, verso un santuario non semplice da raggiungere: lungo il percorso, la meditazione della nostra vita ci prende e ci obbliga alla fatica interiore oltre a quella fisica. Per giungere a un luogo dove la Madonna stessa sembra aver scelto la solitudine: seduta su un trono, il viaggio per salire lassù ha stancato anche lei e ora si riposa.
Nel pieno centro della città caotica, simbolo della produzione, di un lavoro che non si ferma mai, Alessandro Zaccuri ci conduce in un piccolo gioiello dove rintraccia la memoria del funerale di sua madre e quella di un'intera cultura cittadina che va da Ambrogio all'oggi, passando per il neorealismo cinematografico, a inseguire la bella speranza che nulla finisca mai veramente e tutto possa ricominciare per sempre. Un miracolo che tutti auspichiamo.
Le chiese e le statue nelle chiese sono i luoghi dove possiamo chiedere ogni cosa, ogni grazia; dove possiamo manifestare ogni domanda senza vergogna. Così Tea Ranno ci racconta del San Sebastiano della sua infanzia, dove sostava e chiedeva le cose che tutti i bambini vorrebbero chiedere; cose semplici, eppure decisive: Perché esce il sangue quando cadi? Perché il signor Russo è finito sotto il camion? Perché Rosa mi punge con gli spilli e poi dice che me lo sono inventato? Perché non posso avere subito quindici anni?
"Improvvisamente, avere il privilegio di vedere un prete anziano lavare in ginocchio i piedi ai bambini, ascoltare le sue parole, il respiro del vicino, uno sguardo, insomma essere qui, essere lì, esserci, ecco sì è diventato un fatto miracoloso. Una chiesa di Roma, dopo il distanziamento per Covid, diventa luogo di rivelazione della possibilità di essere, nuovamente, insieme..."
Dalle lettere in cui descrive ad amici il suo viaggio in Italia, Firenze diventa per la grande pensatrice un luogo in cui riflettere sul destino sociale e politico delle donne e degli uomini di ogni tempo: la bellezza dell'arte che abbacina gli sguardi si incrocia con la storia del comune in cui vissero Machiavelli e Savonarola, profetizzando il senso stesso di una civiltà che è pure la nostra.
"Il grande scrittore tedesco, nel suo viaggio in Italia, fa tappa a Roma. Lì scopre con sorpresa, fra tanti santi, una figura diversa, originale: quel san Filippo Neri che trasuda entusiasmo celeste, "un uomo dabbene, timorato di Dio, energico, operoso, che si formò il disegno di conciliare la religione con il mondo."
La semplicità e immediatezza del parlare di Gesù viene recuperata in questo libro in cui Enrico Impalà rilegge con noi e attualizza gli inviti, le esortazioni, i proverbi del Nuovo Testamento fornendoci briciole di saggezza eterna commentate e attualizzate per la nostra vita quotidiana. Un libro perfetto per essere tenuto sul comodino, per una breve meditazione serale o da regalare a chi è in cerca di frammenti di sapienza (sia essa o esso credente o meno) e in cui le frasi del Nazareno possono diventare una sorta di mantra quotidiano, di preghiera del cuore da ripetere quotidianamente. Per chi è in ricerca, l'incontro con una saggezza eterna; per i credenti, un nuovo modo di incontrare la Parola di Gesù e di riscoprire la sua modernità, la sua ricchezza.
Che cosa ha a che fare la ricerca e la valorizzazione degli elementi di umanità con l'ambizione di perseguire una vita di successo? Possono i valori come l'empatia, la compassione, lo spirito di servizio, l'altruismo... sedersi allo stesso tavolo di una leadership conference, guidare una strategia di sviluppo aziendale, oppure sostenere un piano di ristrutturazione industriale? I punti di contatto tra le due sfere di azione sembrano essere davvero pochi. Ha senso, nel momento storico in cui ai rapporti tra le persone viene richiesta la massima efficienza, aspirare alla connessione tra individui nella globalità dei loro valori individuali? Forse sì. Jake Esman permette al lettore di "guardare" il suo itinerario di scoperta, la sua esperienza spirituale, estremamente radicata nel quotidiano. È una spiritualità che non diffonde profumi d'incenso, ma risuona del vociare dei consigli di amministrazione. Lungo questo percorso, la valorizzazione dell'errore, l'esaltazione del dubbio, la potenzialità dell'imprevisto guadagnano un ruolo di insperata dignità. È un'occasione, non una soluzione, per guardare e vedere, per conoscersi e per riconoscersi addosso la parte di umanità che cerchiamo.
Don Tonino non usa mai la parola "meritocrazia", eppure è un critico severo della società del sorpasso, dello scavalcamento, dello sgomitare, della scalata per la carriera sulle spalle del povero, del debole, dell'ingenuo. Enrico Mauro "scava" nel vocabolario di don Tonino alla ricerca sia dei termini che usa per additare e combattere la società meritocratica, sia di quelli scelti per disegnare una società di segno opposto, cioè fondata su ideali che non sono molto diversi da quelli fondanti la nostra Costituzione. In un tempo in cui le scelte meritocratiche sembrano essere le uniche premianti nella nostra società, don Tonino si presenta come baluardo di una scelta evangelica che offre le basi concrete per un confronto con la proposta sociale e politica che fa del successo l'unico criterio per giudicare la riuscita di una vita umana.