Collana I SACRAMENTI - RITI
Formato 10,5 x 17,5 cm
Numero pagine 48
"E' il rendiconto psicologico di un delitto. Un giovane, che è stato espulso dall'Università e vive in condizioni di estrema indigenza, suggestionato, per leggerezza e instabilità di concezioni, da alcune strane idee non concrete che sono nell'aria, si è improvvisamente risolto a uscire dalla brutta situazione. Ha deciso di uccidere una vecchia che presta denaro a usura..." (Dostoevskij).
Il pappagallo Mac, Kiki il martin pescatore, Rosie il maiale selvatico, Carmello il camaleonte, Epi il porcospino e il pangolino Pango sono un gruppo di amici che abitano una tranquilla e paradisiaca isoletta tropicale. Solo Mac sogna di andarsene da lì, un giorno, convinto che esista un altro mondo, qualcosa che va oltre il conosciuto: un’idea che gli suggerisce continuamente il mare, con gli strani regali che porta a riva dopo le tempeste. Ed è proprio in seguito ad una violenta tempesta, che il pappagallo e i suoi amici trovano sulla spiaggia una strana creatura: l’essere umano Robinson Crusoe, scampato ad un naufragio col suo cane Aynsley.
Stefania è in Iraq, infermiera al seguito di una missione umanitaria. Il suo reparto si occupa in particolare della cura dei bambini affetti da malformazioni congenite. Stefania è sposata con Roberto, un amore sbocciato
a Gela, in quella Sicilia altrettanto afflitta dai guasti provocati dalle esalazioni del petrolchimico e dalla fine del miraggio di sviluppo che era nato con quello stabilimento. Dopo il matrimonio, Roberto, militare, ha accettato la destinazione in Iraq, allo scoppio della seconda guerra del Golfo. Ritorni a casa sempre più brevi, diminuzione delle capacità di adattamento, infine la notizia della morte, la partenza di Stefania, la sua voglia di conoscere l’uomo che si è fatto saltare in aria. Tristezza, rabbia, disperazione, poi un incontro e qualcosa che cambia.
Londra, 1912. Maud Watts è una giovane donna occupata nella lavanderia industriale di Mr. Taylor, un uomo senza scrupoli che abusa quotidianamente delle sue operaie. Alcune di loro combattono da anni a fianco di Emmeline Pankhurst, fondatrice carismatica e ricercata della Women’s Social and Political Union. Solidali e militanti, le suffragette combattono per i loro diritti e per il loro diritto al voto. Ignorate dai giornali, che temono gli strali della censura governativa, e dai politici, che le ritengono instabili e inette fuori dai confini concessi, decidono unite di passare alle maniere forti. Pietre contro le vetrine, boicottaggio delle linee telegrafiche, bombe in edifici rappresentativi (ma vuoti), scioperi della fame, tutto è lecito per avanzare la causa. Mite e appartata, Maud diventa presto una militante appassionata e decisa a vendicare le violenze in fabbrica e a riscattare una vita che la costringe alle dipendenze degli uomini. Arrestata più volte, perde il lavoro e viene “ripudiata” dal marito che la caccia di casa e adotta a una famiglia borghese il loro bambino. Rimasta sola trova ragione e forza nella lotta politica, attirando con le sue sorelle l’attenzione del mondo che adesso dovrà starle a sentire.
Ottobre 1944. Saul Ausländer è un ebreo ungherese deportato ad Auschwitz–Birkenau. Reclutato come sonderkommando, Saul è costretto ad assistere allo sterminio della sua gente che ‘accompagna’ nell’ultimo viaggio. Isolati dal resto del campo i sonderkommando sono assoldati per rimuovere i corpi dalle camere a gas e poi cremarli. Testimoni dell’orrore e decisi a sopravvivervi, il gruppo si prepara alla rivolta prima che una nuova lista di sonderkommando venga stilata condannandoli a morte. Perduto ai suoi pensieri e ai compagni che lo circondano, Saul riconosce nel cadavere di un ragazzino suo figlio. La sua missione adesso è quella di dare una degna sepoltura al suo ragazzo. Alla ricerca della pace e di un rabbino che reciti il Kaddish, Saul farà la sua rivoluzione.
In Indonesia tra il 1965 e il 1966 il generale Suharto prende il poter è dà il via ad una sanguinosa epurazione interna. Con la ocmplicità dell’esercito, gruppi paramilitari arrestano e massacrano oltre un milione di persone tra comunisti minoranze etniche e oppositori politici. Tra quelle vittime c’era anche il fratello di Adi, ucciso nell’eccidio del Silk River. Oggi, utilizzando il lavoro di ripresa realizzato durante il genocidio, Adi vuole ricostruire la tragica fine del fratello. In quanto oculista, Adi gira per foreste e villaggi, effettua visite di controllo agli anziani e ne approfitta per farli parlare dei fatti di quasi mezzo secolo prima.