La carità nel mondo ha fantasia: oltre una ventina sono i progetti selezionati in questo libro, e altrettanti gli Stati in cui la Caritas Italiana in primis è presente e collabora con le Caritas locali per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni e fronteggiare la carenza di cibo, con l'obiettivo di lasciare in eredità competenze, strumenti e metodi a chi è del luogo. Un certo rilievo è dato poi anche ad alcune iniziative di solidarietà presenti sul territorio italiano, in contesti urbani. L'Expo 2015, che ha come slogan "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita", è l'occasione per conoscere, promuovere e anche emulare questi progetti: del bene nel mondo c'è già, lo si legge nelle parole, qui raccolte, degli operatori e dei beneficiari coinvolti in prima persona. Pur proponendosi di dare al testo un approccio descrittivo e concreto, gli autori non mancano di introdurre la riflessione in un'ottica di fede, e quindi di dare uno spunto formativo oltre che informativo, partendo dalla convinzione che nutrire sia il momento simbolico di incontro e comunione.
Il rapporto tra «turismo ed etica», questione ormai all’ordine del giorno, ha spinto i tanti protagonisti che operano all’interno di questo mondo a interrogarsi sui reali valori in gioco, sugli impatti spesso devastanti di uno sviluppo economico e ambientale incontrollato, sul ruolo degli intermediari e, non ultimo, sulla qualità delle relazioni tra l’eccesso di visitatori e le popolazioni visitate.Tematiche sociali, economiche e culturali di portata decisamente epocale, recentemente riprese e rilanciate da Benedetto XVI con la pubblicazione dell’enciclica Caritas in Veritate.
Tonini, membro del Comitato Mondiale di Etica del Turismo, sviscera il tema sulla base degli articoli del Codice Mondiale di Etica e mette in evidenza le difficoltà da superare e le buone pratiche da istituire affinché «sua maestà il turismo» possa realmente divenire un importante fattore di sviluppo sostenibile, di coesione sociale, di solidarietà e di promozione umana.
Destinatari
Operatori del settore, studiosi, lettori attenti ai problemi d’oggi.
Autore
Norberto Tonini,impegnato da oltre trent’anni in ambito nazionale e internazionale in favore della promozione delle attività turistiche con particolare interesse verso quelle a carattere Sociale, Etico e Solidale, è stato presidente nazionale del Centro Turistico Giovanile dal 1986 al 1994. Oggi è presidente del BITS, membro della «Task Force per il Turismo Sostenibile», istituita dal Governo francese secondo i princìpi del «Processo di Marrakech» e, unico italiano, componente titolare del Comitato Mondiale di Etica del Turismo, costituito dall’Organizzazione Mondiale del Turismo, agenzia specializzata delle Nazioni Unite.
Il nome di Ernesto Olivero è legato al Sermig, l’Arsenale della Pace di Torino, cui hanno fatto seguito altri arsenali in Brasile e Giordania. La scommessa di Olivero, che può vantare interlocutori in tutto il mondo ed è stata sostenuta da personaggi del calibro di Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta, è che la pace sia possibile a partire dai luoghi più disagiati e dalle persone più a rischio, ma anche più generose, i giovani.A loro principalmente egli si rivolge con questi pensieri.
Destinatari
Giovani, credenti e non, e chi con i giovani opera.
Gli autori
Ernesto Olivero è nato a Mercato San Severino (SA) il 24 Maggio 1940. Nel 1964 lascia il lavoro in banca e, a soli 24 anni, fonda a Torino il Sermig e, vent’anni dopo, l’Arsenale della Pace a Borgo Dora, uno dei quartieri più malfamati della città. Negli anni Novanta i volontari dell’Arsenale hanno dato vita al movimento Giovani della Pace. Nello stesso periodo Olivero apre a San Paolo, in Brasile, l’Arsenale della Speranza (1996) e, ad Amman in Giordania, l’Arsenale dell’Incontro (2003). Migliaia di persone in stato di disagio sono state reinserite grazie a Ernesto Olivero e al Sermig. Legato da personale amicizia con la beata Madre Teresa di Calcutta e con Giovanni Paolo II, Olivero ha potuto incontrare capi di Stato italiani e stranieri. Oltre alla laurea honoris causa in Sociologia ottenuta dall’Università di Torino, è stata ripetutamente proposta la sua candidatura al premio Nobel per la pace. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Aprimi gli occhi: preghiere di speranza, 2004; e L’amore ha già vinto: pensieri e lettere spirituali, 2005. Gianluigi pasquale, cappuccino, dottore di ricerca in Teologia e Filosofia, è professore presso la Pontificia Università Lateranense di Roma e nello Studio Teologico affiliato Laurentianum di Venezia, di cui è anche preside. È membro del CISE all’Università di Venezia e della SAFF all’Università di Torino. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato nove volumi su Padre Pio, già tradotti in undici lingue straniere, e due su Francesco d’Assisi.
Il volume raccoglie le lettere fra monsignor Massimo Camisasca e i missionari della Fraternità San Carlo Borromeo in Siberia e a Taiwan. I diversi autori testimoniano la loro passione missionaria e il rapporto con la chiesa universale, anche attraverso le lettere con il loro superiore e con la Fraternità San Carlo Borromeo.
Padre Aldo Trento ha modellato la sua parrocchia sulle antiche riduzioni dei gesuiti in Sud America. In pochi anni la parrocchia di San Rafael, nella città di Asunción, è diventata un centro vivo di attività nel quale i fedeli si sentono protagonisti di una storia straordinaria e condivisa. Racconta incessantemente del carisma "di un grande prete italiano", don Luigi Giussani, che qui è figura familiare a moltissimi, e della compagnia della Fraternità San Carlo, "fattori" che lo hanno ispirato in ogni istante.
Il complesso fenomeno della globalizzazione interpella la coscienza di credenti e “laici”. Il volume con le sue letture ed interpretazioni interdisciplinari del fenomeno, tra cui non manca l’approccio teologico, si offre come utile strumento per una riflessione attenta e al tempo stesso partecipa di quanto accade nel nostro tempo.
Questi gli argomenti trattati: Prefazione (Card. Camillo Ruini); Orientare o subire il cambiamento? (Zygmunt Bauman); Una lettura socio-economica della globalizzazione (Stefano Zamagni); Tradizione e comunicazione nell’era della globalità (Francesco Casetti e Chiara Giaccardi); Il cittadino globale tra comunicazione universale e cittadinanza particolare (Gianni Colzani); L’individuo comunitario (Roberto Cipriani); Globalizzazione e libertà (Domenico Pizzuti); Globalizzazione, comunicazione, etica (Adriano Fabris); Sensus fidei cristiano in tempi di globalizzazione. Sfide nuove e nuove opportunità per la comunicazione del Vangelo (Antonio Staglianò); Risorsa profetica della religiosità popolare: tratto simbolico della cultura cristiana (Gianluigi Pasquale); L’arte cristiana in un’era di globalizzazione (Timothy Verdon); “Carità intellettuale” e globalizzazione. Il terzo settore interpella la comunità ecclesiale (Antonio Mastantuono); La tradizione cristiana nel contesto del “villaggio globale” (Giuseppe Lorizio).
Claudio Giuliodori, direttore dell’Ufficio Nazionale Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.
Giuseppe Lorizio, ordinario di Teologia fondamentale e metodologia teologica presso la Pontificia Università Lateranense.
Vittorio Sozzi, responsabile del Servizio Nazionale del Progetto Culturale della Conferenza Episcopale Italiana.
Zygmunt Barman, professore emerito di Sociologia nelle Università di Leeds e Varsavia.
Francesco Casetti, ordinario di Filmologia presso l’Università Cattolica del S. Cuore di Milano.
Roberto Cipriani, ordinario di Sociologia presso l’Università di Roma III.
Gianni Colzani, ordinario di Antropologia teologica presso la Pontificia Università Urbaniana.
Adriano Fabris, ordinario di Filosofia morale presso l’Università di Pisa.
Chiara Giaccardi, docente di Sociologia della comunicazione presso l’Università Cattolica del S. Cuore di Milano.
Antonio Mastantuono, docente di Teologia pastorale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale.
Gianluigi Pasquale, docente di Teologia dogmatica presso lo Studio teologico Laurentianum di Venezia.
Domenico Pizzuti, professore emerito di Sociologia presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale.
Antonio Staglianò, ordinario di Teologia dogmatica presso l’Istituto Teologico Calabro.
Timothy Verdon, docente di Storia dell’arte presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale di Firenze.
Stefano Zamagni, ordinario di Economia politica presso l’Università di Bologna.
C'è qualcuno che sta progettando un sistema rigido e inattaccabile per governare lo sviluppo del mondo. Organismi internazionali dall'indiscutibile autorità (Organizzazione Mondiale della Sanità, Banca Mondiale, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, UNICEF e altri) hanno messo a punto un nuovo paradigma che misura il valore delle persone. Applicando questi "nuovi criteri" si scopre che tutto diventa una questione di costo-rischio-beneficio. Perciò, chi è povero e malato riceverà meno aiuti; chi è ricco e sano riceverà maggiori cure.
Questo libro denuncia coraggiosamente la "grande trappola" per i poveri del mondo e la nuova schiavitù al servizio degli imperativi della mondializzazione e della globalizzazione: il "giuramento di Ippocrate"viene di fatto cancellato.
Michel Schooyans, dottore in filosofia e in teologia. Professore emerito all'Università cattolica di Lovanio, ha scritto una ventina di opere tra filosofia politica, ideologie contemporanee e politiche relative alla popolazione. È membro dell'Accademia pontificia di Scienze Sociali (Roma), dell'Institut royal des relations internationales (Bruxelles), dell'Association pour la recherche et l'information démographique (Parigi) e del Population Research Institute (Washington). Ha partecipato a numerose missioni nel terzo mondo.