Anche in un mondo logorroico fatto di slogan, il silenzio resta una via privilegiata per la preghiera. Senza ascolto, infatti, non esiste fede, ma per ascoltare bisogna tacere. Senza silenzio non si cresce. Il lettore è accompagnato dall'invito di Gesù nel Vangelo di Matteo: «Pregando, non sprecate parole». L'autore propone alcune indicazioni concrete ma profonde per imparare a vivere il silenzio, atteggiamento specifico del discepolo, come preghiera. Solo resi sapienti dallo Spirito possiamo fare scelte evangeliche. Il libro si chiude con un utile «decalogo dell'orante».
L'orazione mentale è una forma di preghiera che si è sviluppata in epoca moderna. In essa si esercita l'attenzione e la riflessione dell'intelligenza su un mistero della fede o su un episodio della vita di Gesù. Tramite i sensi spirituali l'orante si applica nella meditazione per trarre spunti di conversione e di discernimento. L'orazione mentale ha lo scopo di avvicinare sempre di più lo stile di Cristo (pensieri, memoria, volontà e affetti) all'esistenza quotidiana del credente. È utile per le persone che desiderano consolidarsi nel cammino di fede o che attraversano un periodo di discernimento in vista di una scelta importante. Il libro si conclude con il decalogo dell'orante.
Pregare è rivolgere a Dio se stessi, anima e corpo, abbandonandosi al suo amore. Se Cristo ha donato il suo corpo, anche noi possiamo offrire carne e sangue per amarlo. Il modo più semplice di farlo è coinvolgere il corpo nella preghiera. Occorre però esercitarsi per riuscire a fare un passaggio importante e significativo: dal pregare con il corpo a far pregare il corpo. Nel nostro modo di pregare, quello più diffuso e abituale, ci sono due atteggiamenti in particolare che abbiamo necessità di interiorizzare: stare in ginocchio e alzare le mani al cielo per impetrare la discesa dello Spirito. Il libro si conclude con il decalogo dell'orante.
Il libro offre - in un formato grande, con caratteri grandi e a due colori - i testi della Passione di Gesù, sia nella forma lunga sia nella forza breve. I testi dialogati dei Vangeli sono strutturati a tre lettori. Per una celebrazione fedele ai riti e comoda nel suo procedere, questa edizione contiene anche il rito della commemorazione dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme per la Domenica delle Palme e la Preghiera universale per il Venerdì Santo. Il formato del libro è pensato per l'utilizzo all'ambone, alla sede e a un leggio in presbiterio, secondo le norme del rito.
La logica abitativa che si è sviluppata negli ultimi decenni ha favorito la solitudine e l'isolamento, alimentando l'individualismo. È così che la casa ha assunto la connotazione di un mercato di enormi proporzioni: quello degli appartamenti e degli alloggi. Fino a quando ci si è resi conto che le persone abitano il mondo, non stanno in un appartamento. È tempo di sondare nuove opportunità, nuove forme dell'abitare: luoghi di vita in grado di conciliare la dimensione della casa con quella del lavoro, della cura, dell'educazione, della cultura. Al centro, la relazione tra le persone, fonte di un valore generativo inestimabile.
La pace, i popoli, l'amore incondizionato di Dio: queste le prime parole che papa Leone XIV ha donato alla Chiesa e al mondo e che queste pagine raccolgono, unitamente a un breve profilo biografico e alle motivazioni della scelta del suo nome. Dal primo saluto sulla Loggia della Basilica di San Pietro al Discorso fatto al Collegio cardinalizio, le sue parole diventano per ogni credente un appello diretto e chiaro a riscoprirsi una Chiesa in cammino, una Chiesa capace di costruire ponti e di affrontare con consapevolezza e parresia le sfide che una "nuova rivoluzione" segnata dall'economia e dalle tecnologie avanzate muovono in difesa della dignità umana, della giustizia, del lavoro.
Un mosaico di volti, storie, emozioni. Da chi ha superato la sfida del Covid-19 a chi ne è rimasto sopraffatto. Sino alle testimonianze raccolte direttamente dall'autore di eroi del quotidiano, uomini e donne incontrati in un tempo sospeso. Sullo sfondo un nemico invisibile che "ha fermato il nostro pianeta" e che tiene in scacco i popoli di tutto il mondo. Al di là di ogni interpretazione di un "conflitto" tra l'uomo e la natura, l'autore raccoglie le orme di un cammino che, seppur su un terreno irrigato dalle lacrime, ha lasciato tracce di speranza. Sotto il suo microscopio tante diverse esistenze. Ognuno è protagonista della sua storia mentre queste, tutte insieme, ricostruiscono la nostra storia. Facendo emergere gli "anticorpi della speranza".
Numerose sono le riflessioni che papa Francesco ha offerto negli anni del suo pontificato sulla speranza. Dalle sue parole emerge forte la convinzione che la speranza sia la risposta offerta al nostro cuore, quando nasce in noi la domanda sull'avvenire. Se i cristiani credono nel futuro, è perché Cristo è morto e risorto e ci ha donato il suo Spirito; la speranza è una virtù teologale: non viene da noi, ma è un regalo che procede direttamente da Dio. Le omelie, i messaggi, le catechesi raccolte in questo libro sono attraversate dall'invito a lasciarci attrarre con fiducia dalla forza della speranza e a permettere che attraverso di noi diventi contagiosa per quanti la desiderano.
Il 21 aprile 1957 Pio XII firmava la lettera enciclica Fidei donum. Per ricordare il 50esimo anniversario di questa enciclica, la Commissione Episcopale della CEI per l'evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese ha predisposto questa nota. Diviso in quattro capitoli, il documento non si limita a ripercorrere la storia della nascita e dell'evoluzione del missionario diocesano "donato" alle Chiese, ma offre anche alcune preziose riflessioni sul volto attuale della Chiesa nel mondo. Da una parte infatti viene analizzato l'influsso che l'enciclica di Pio XII ha avuto nella visione della Chiesa, dall'altra ci si sofferma sulla situazione odierna delle missioni diocesane e sulle necessarie "scelte operative" che ogni Chiesa locale è chiamata a compiere. Indicazioni chiare e puntuali che non riguardano solo un ambito della vita pastorale, ma la sua stessa essenza. La Chiesa, infatti, "non "fa" semplicemente missione, ma "è" missione, cioè esiste per comunicare al mondo la vita divina". È in questa prospettiva che deve essere vissuta ogni scelta pastorale: ""Cristiano" e "missionario" non identificano più due figure distinte, ma sono qualifiche inscindibili del discepolo".
Lo spettacolo, che trae ispirazione dalle omonime fiabe di Hoffmann e Dumas e dal balletto di Tchaikovsky, è attualizzato e adattato toccando tematiche quali la diversità, il bullismo, l’accoglienza, la gentilezza nei rapporti interpersonali. È la storia del sogno di Natale che i giovani protagonisti Clara e Fritz vivono come un’avventura, in cui impareranno ad apprezzare uno strano regalo, lo Schiaccianoci, che avevano giudicato “diverso”.
Canzoni e Basi musicali: C’era una storia – La fata Zuccherina – Il castello dei giocattoli dimenticati – La marcia del no - Fiocco parlante fiore volante – Il Natale è qui.
Nel libretto sono raccolte alcune delle più belle e antiche preghiere alla Madonna, offerte con un linguaggio più vicino ai bambini. Viene proposta anche la preghiera del Rosario per avvicinare anche i più piccoli al senso e alla bellezza di questa preghiera.
Quella del potere è una questione cruciale: stiamo sperimentando sia una decadenza dell'autorità politica tradizionale sia l'emergere di un'autorità di tipo populista. Assistiamo a casi di abuso di potere sul piano economico, ma gli abusi li possiamo verificare anche nei rapporti interpersonali e, non ultimo, nella Chiesa. L'autore esamina gli aspetti storici, psicologici, sociali, morali e biblici del fenomeno, affrontando non soltanto i rischi impliciti nell'esercizio dell'autorità, ma anche le opportunità per aiutare le persone a esercitarla per il bene degli altri. Solo quando avremo elaborato una buona teologia del potere potremo metterlo a frutto nella Chiesa, nella società, tra economia e politica, al servizio della vita e della persona.