Quando all’interno di una coppia si fa strada la delusione, l’incomprensione e la conflittualità, spesso l’unione naufraga. Altre volte, fortunatamente, non si arriva a una separazione.
Sta di fatto che in molti casi, raramente, le coppie sono in grado da sole di contenere i sentimenti negativi che il conflitto genera (delusione, amarezza, tradimento, rabbia, vendetta...): è qui che diventa fondamentale il ruolo del mediatore familiare, che può aiutare le parti a confrontare gli opposti punti di vista e intervenire nella gestione degli «squilibri di potere» nella coppia.
Dopo aver spiegato cos’è la mediazione familiare e a chi si rivolge; con quali strumenti di osservazione relazionale, con quali metodologie e tecniche di comunicazione, l’Autrice mette in risalto l’importanza del delicato ruolo del mediatore nell’offrire una relazione di aiuto, finalizzata essenzialmente all’uscita dalla logica che stabilisce un vincitore e un vinto, per tentare invece di risolvere il conflitto (di coppia come intergenerazionale) con il dialogo, riaprendo spazi comunicativi e neutralizzando la destabilizzazione insorgente su basi familiari caratterizzate da dinamiche inique.
Destinatari
Fidanzati/ Giovani coppie/ Coppie in difficoltà/ Coppie in età matura/ Genitori con figli adolescenti/ operatori pastorali...; assistenti sociali.
Associazioni che lavorano nell’ambito della mediazione: Gea, spazio Mef, aiMef...
Autrice Giuseppa Calò (Palermo 1965), docente e mediato- re familiare riconosciuto professionalmente dal Forum Europeo di Ricerca e Formazione, associata all’A.I.M.e.F. Dopo la laurea di Magistero in Scienze Religiose, presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia «San Giovanni Evangelista» di Palermo, ha conseguito la laurea in filosofia, presso l’Università degli Studi TorVergata di Roma. Successivamente ha conseguito la laurea di specializzazione in filosofia Teoretica Morale Politica ed Estetica presso l’Università degli StudiT orVergata di Roma. Coniugata con due figli, vive a Palermo dove svolge la propria attività professionale collaborando come mediatore anche con la Caritas diocesana. È membro di redazione della rivista diocesana Informa Caritas di Palermo, Se ognuno fa qualcosa, dove cura la rubrica «Giovani e sfida educativa». È presidente per la città di Palermo dell’A.I.M.C (Associazione Italiana Maestri Cattolici - Ente riconosciuto M.I.U.R. per la formazione docenti). È autrice di diverse pubblicazioni in ambito filosofico e teologico.
Il fenomeno delle convivenze, pone alla Chiesa una questione tipicamente pastorale. Come immaginare una pratica pastorale che sappia tenere conto della posta in gioco, senza sacrificare nessuno dei valori che dicono l’identità cristiana e ne custodiscono la fede? Il libro fornisce le coordinate principali e qualche utile indicazione pratica,perché gli operatori pastorali possano affrontare con equilibrio i delicati problemi che la presenza di coppie già conviventi pone alla dinamica dei corsi prematrimoniali, rifuggendo i due estremi: un atteggiamento di condanna e rifiuto o una accettazione silenziosa del dato di fatto. Viene innanzitutto tracciato il profilo sociologico delle motivazioni dei conviventi (F.Belletti);vengono quindi fornite le coordinate teologiche ed ecclesiali (A. Fumagalli). Sono poi proposte alcune piste per presentare l’annuncio cristiano sulla sessualità, l’affettività, la corporeità (G.Grandis). Infine una serie di suggerimenti per un più efficace “accompagnamento” dei conviventi (L.Bressan).
… ANCHE NELLA CONVIVENZA LA GRAZIA NON PERDE OCCASIONE PER ACCENDERE E ALIMENTARE LA MATURAZIONE DELLA SCELTA MATRIMONIALE.
AUTORI
Francesco Belletti,sociologo,dal 2000 è Direttore del CISF (Centro Internazionale Studi Famiglia) di Milano,centro culturale del settimanale Famiglia Cristiana. È membro della Consulta nazionale di Pastorale familiare dell’ufficio per la pastorale della famiglia della CEI e collaboratore del Forum nazionale delle associazioni familiari.
Aristide Fumagalli,Insegna teologia morale nella sede di Venegono Inf. (Va) del Seminario Arcivescovile e presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano. È codirettore della collana Questioni di Etica Teologica dell’Editrice Cittadella.
Giancarlo Grandis,Docente di teologia morale presso lo Studio Teologico San Zeno di Verona (affiliato alla Facoltà Teologica del Triveneto) e vicario episcopale per la cultura della diocesi di Verona.
Luca Bressan, Professore di teologia pastorale presso il Seminario Arcivescovile di Milano e la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale; Rettore del Diaconato Permanente.
Una raccolta di momenti della vita coniugale, un “album” da sfogliare anche saltando da una pagina all’altra. Cinquanta brevi argomenti su cui riflettere e sorridere,come ad esempio amore,tradimenti,ma anche perdono,riconoscenza,attenzione al quotidiano,dolore,gioia...scritti con fluidità di pensiero e divertita auto-ironia. Sono presenti anche alcuni luoghi comuni.Ma cos’altro è un “luogo comune”,se non un luogo che è comune a noi tutti e alle nostre vite normali? Un posto,come questo libro,dove incontrarsi e,leggendolo,ricavare la rassicurante conferma che in fondo siamo tutti simili su questa terra, ci confrontiamo con le stesse realtà,siamo affratellati nelle nostre vittorie,così come nelle sconfitte:non siamo soli. L’autore, attraverso stille di riflessione, offre dosi minime e quotidiane di buon senso e di comunicazione a coniugi frettolosi e indaffarati in mille impegni,molto facili da eseguire.Lo scopo,o “prodotto finale” come lo chiama l’autore,è una buona convivenza di coppia,anzi una vita felice di coppia.
AUTORE Lucio Lanza, nasce a Catania nel 1955, consegue una laurea in farmacia, anche se poi la vita lo porta a fare altro. È sposato dal 1982 con Lina e ha due figli,Nicoletta e Dario. Ha pubblicato: Strane Storie, Ed. Bonanno (1997); Tintura di Odio, Ed. Incontri (19942); La Magnesia del Pellegrino, Ed. Pharma Service (2001); Una Pomata Folle, Ed. Pharma Service (2003); La Guerra di un Contadino, Ed. Istituto Studi Storici “G. Salvemini” (2002); Incontri e Racconti di un Farmacista, Ed. Pharma Service (2004).
Come faccio a essere un bravo genitore? È la domanda che molti genitori si fanno di fronte ai risultati non sempre corrispondenti alle aspettative,del loro modo di educare i figli. L’autrice ha ascoltato e raccolto questa domanda-ritornello negli incontri di consulenza pedagogica,le ha dato contenuto attraverso le brevi e toccanti storie di vita di genitori coinvolti,l’ha sviluppata nei vari capitoli del volume e in filigrana ha messo in successione i sentimenti che accompagnano situazioni talora intricate e difficili da sostenere. Si passa dalla tristezza alla confusione,dal dolore alla solitudine,ma anche alla richiesta di un aiuto,alla fiducia,solidarietà,gioia… Sono solo alcuni semi di luce che si generano nei genitori quando hanno la possibilità concreta di incontrarsi tra loro, di ascoltarsi e confrontarsi.L’uno impara dall’altro a vivere con levità e responsabilità il difficile compito di genitore.
AUTRICE
Mariella Bombardieri, psicopedagogista, formatrice, ha lavorato dieci anni nel settore delle tossicodipendenze e dal 1994 si occupa di formazione nelle scuole, con alunni, insegnanti, genitori. Svolge sportelli di consulenza psicopedagogica per il benessere familiare.Dal 1995 è docente a contratto presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. Collabora con la Caritas Diocesana di Brescia per la formazione dei volontari.Ha pubblicato Aa.vv., Manuale operativo dei Centri di Ascolto Quaderno Caritas 2002; De Marinis S. Bombardieri Mariella, Volontariato e disagio, Quaderni Caritas 2007. Collabora con la rivista settimanale La Voce del Popolodella Diocesi di Brescia per una rubrica familiare.
In Italia oltre un milione di persone vive in una famiglia nella quale è venuto a mancare un genitore: in questi casi, si può ancora parlare di famiglia, famiglia vedova? Sicuramente sì. Una famiglia spesso ancora giovane, nella quale la morte e la malattia giungono inattese, nelle quali il genitore rimasto non ha scelto questo stato di cose. Come vivono queste famiglie? Come hanno superato la perdita, e quali sono i problemi concreti che un genitore vedovo si trova ad affrontare? Il Melograno, unica associazione in Italia per i diritti civili delle persone vedove, ha affidato al Cisf un'indagine sulla vita quotidiana delle famiglie vedove in Italia. Per la prima volta si dà voce alle persone vedove per raccontare, prima di tutto, il loro percorso personale attraverso la sofferenza, il lutto, e le possibilità di ricostruire una nuova vita dopo una perdita così grave, insieme alle numerose difficoltà "pratiche": l'educazione dei figli, i problemi economici, le questioni legate all'eredità, la pensione di reversibilità, i mille intoppi burocratici. Un quadro a tutto tondo, nel quale emerge l'auto-evidenza che sì, si può a buon diritto parlare di famiglia vedova. Ma a queste famiglie è riconosciuto il diritto di cittadinanza sancito anche nella Costituzione?
Rispondendo alla domanda che tutti i genitori si pongono: Come educare nostro figlio? Questo libro presenta una chiara linea educativa che, conservando il meglio delle esperienze passate, prende le distanze da certi eccessi e da certe mode attuali. Dopo secoli di educazione rigorista, che obbligava il bambino a sottomettersi all'adulto, di recente si è passati a uno stile diametralmente opposto, che induce i genitori a soddisfare tutti i bisogni del bambino. I risultati non sono stati all'altezza delle speranze. Di che cosa ha bisogno un bambino per "diventare grande"? Per crescere, il bambino ha bisogno di fare esperienze modulate su due assi dell'educazione, quello affettivo e quello normativo, senza che uno abbia a prevalere sull'altro. È importante, secondo l'autore, non perdere i progressi compiuti nella direzione del rispetto verso il bambino e i suoi bisogni... in sintesi: è responsabilità dell'educatore far sì che l'educazione sappia camminare sulle due coordinate. Cardine della nuova educazione è certamente l'affermazione che il bambino è "persona" a pieno titolo, quindi merita tutto il nostro rispetto. Ciò implica che ai bisogni del bambino devono adattarsi ambiente e persone. L'autore, con molta competenza professionale e convinzione umana, essendo egli anche genitore, indica come coniugare, in maniera molto concreta, le due componenti in un'educazione che, si spera, riesca bene.
In questo volume sono raccolti gli interventi di Francesco Belletti, sociologo e direttore del CISF, apparsi sul supplemento Famiglia di "Avvenire" da gennaio a giugno 2007, periodo in cui la famiglia è stata stabilmente al centro del dibattito sociale, politico e culturale nel nostro Paese come mai prima. L'Autore riflette sulla famiglia, sulle radici del familiare, individuando quattro caratteri specifici del fare famiglia, quattro qualità del familiare: la famiglia è il luogo nel quale, prima che altrove, si riconoscono le differenze (io/tu, maschio/femmina, giovane/adulto); è un luogo socialmente rilevante, poiché la famiglia nasce dal matrimonio; un atto pubblico; vive di reciprocità, gratuità e dono; è ambito educativo primario e insopprimibile. A partire da questi quattro paletti la riflessione si allarga gradualmente ai tanti ambiti che toccano il familiare, alcuni molto discussi recentemente (il tema famiglia e diritto è stato ampiamente dibattuto nel 2007), altri più dimenticati, ma non per questo meno fondamentali in un lessico familiare: cura, perdono, fedeltà, legame, buone maniere. Non mancano riflessioni sui complessi legami tra la famiglia e la società, quali quelle dedicate al rapporto tra la famiglia e i servizi sociali, la famiglia e i media, la famiglia e le agenzie educative, la famiglia e le altre famiglie. Riflessioni nate all'ombra del Family Day, brevi e dense, per una nuova coscienza sociale della famiglia.
Educare ai valori vuol dire educare alla civile convivenza. Anzi, educare la società. La maggior parte dei valori, infatti, è in stretto rapporto con la vita sociale. L'educazione ai valori deve iniziare in età precoce, e in casa propria. Il libro L'albero dei valori di Esteve Pujol i Pons si articola attorno a 20 valori (rispetto, pazienza, costanza, prudenza, buone maniere, responsabilità, ordine, sincerità, fiducia, dialogo, tolleranza, creatività, cooperazione, compassione, generosità, amicizia, libertà, giustizia, pace, gioia) scelti da un équipe di professionisti dell'educazione che ha lavorato per sei anni in diversi centri scolastici e ambiti sociali. Ogni capitolo contiene: una parte teorica sufficiente a chiarire le idee fondamentali relative al valore; testi letterari che illustrano le caratteristiche di ciascun valore: favole, semplici dialoghi o narrazioni che trasmettono un messaggio abbozzato ma molto efficace; uno sguardo agli antivalori, per vedere i limiti di ogni valore e i falsi concetti che possono mascherare il loro significato autentico; una selezione di frasi di grandi pensatori; una parte pratica: proposte e suggerimenti direttamente applicabili alla vita familiare.
Un manuale di primo soccorso per spiegare ai figli il difficile processo della separazione e prevenirne le conseguenze. L'autrice si mette dalla parte dei figli e offre ai genitori indicazioni che possono chiarire i dubbi più frequenti ed evitare danni ai bambini. Prende spunto da numerose situazioni reali per analizzare le varie dinamiche delle crisi, che possono avverarsi in diverse fasce d'età dei figli, e in termini molto semplici, pratici e pedagogici offre linee-guida per affrontare le difficoltà in modo più adeguato. Strutturalmente il volume si articola in sette capitoli. Ogni capitolo è arricchito da esempi concreti di figli e delle loro disparate reazioni di fronte alla separazione dei genitori. L'autrice ha ricuperato questi casi dal suo lavoro di pedagogista e dalla ricerca/intervista fatta per compilare questo volume, e li usa per scandire il suo discorso, molto dialogico, con i genitori.
L'espressione, che fa eco al titolo del volume, rimanda all'amore di giovani fidanzati che si preparano al matrimonio cristiano: "Una occasione propizia scrive Mons. Lafranconi nella Presentazione - per passare dai corsi di preparazione al matrimonio a percorsi per il cammino di fede della coppia. Per tanti fidanzati la preparazione al matrimonio rappresenta la prima occasione d'incontrare il Signore da adulti". Per la prima volta in Italia sono stati indagati i corsi di preparazione al matrimonio organizzati dalla Chiesa Cattolica. Oltre 1000 percorsi censiti, circa 15.000 coppie di giovani e oltre 7.000 animatori coinvolti, più di 150 interviste in profondità ad altrettanti operatori: le Chiese della Lombardia sono state coinvolte in uno sforzo enorme, la cui importanza va ben oltre i confini della regione e si riverbererà certamente sulla riflessione e sull'organizzazione delle attività di preparazione al sacramento del matrimonio dell'intera Chiesa italiana. Il volume raccoglie, oltre ai contenuti emersi dalla ricerca e dai rapporti finali, curati da esperti sociologi, gli interventi di riflessione e di approfondimento di noti pastori e teologi, che pongono sul tappeto le questioni cruciali che la pastorale prematrimoniale si trova ad affrontare: come far sì che i corsi diventino autentici "cammini di fede"? come dare continuità all'attenzione e al sostegno al formarsi di nuove famiglie fondate sul matrimonio?
Un saggio/racconto sulla "realtà" famiglia. Gli Autori, S. Montanari e G. Avanti, attingendo soprattutto al pozzo dei ricordi e delle esperienze vissute, intraprendono un avvincente e autentico dialogo sui nodi centrali dell'esistenza umana quali: la nascita, la comunicazione, il mistero del vivere, l'amore, il rapporto tra nonni, genitori e figli, la morte e la spiritualità. Il lettore viene stimolato ad accedere a una pluralità di visioni della realtà e a imparare a osservarla, conoscerla e viverla nella sua ricchezza e nelle sue molteplici dimensioni. L'uno negli occhi dell'altro, i protagonisti della famiglia scoprono il senso della loro relazione familiare, così essenziale e fondamentale per la vita umana, affettiva, spirituale, professionale.
L'autrice, E. Canalis, parte dalla convinzione che tutte le energie dedicate a una sana dinamica/comunicazione a due, ritornano ai partner in molti modi: si rafforza la l'identità relazionale, si acquisisce un rapporto più positivo con la vita, diminuisce la paura della solitudine, si resta più appagati. Molti, sostiene la Canalis, hanno sperimentato la dispersione delle energie nel cercare un equilibrio difficile, hanno sperimentato la fatica e le lacrime prima di imparare a sviluppare la potenzialità della propria relazione di coppia attraverso una comunicazione possibile e consapevole? Da qui scaturisce la proposta di prendersi del tempo per guardare alla relazione coniugale da altri punti di vista, soprattutto quando si è immersi nel complesso gioco di forze contrastanti: per esempio si desidera un rapporto trasparente e caldo con il partner, ma nello stesso tempo si fugge da tale intimità perché essa potrebbe mettere in discussione il proprio modo di essere e le proprie scelte di vita. L'autrice valorizzando l'esperienza personale e professionale di consulente al consultorio "La Famiglia", dove ha conosciuto molte coppie che vivono una relazione appagante e insieme molto combattuta, accompagna il lettore attraverso 13 capitoli su percorsi esistenziali, concreti della relazione coniugale dal punto di vista della comunicazione: la coppia perfetta, le aspettative, l'accoglienza e il giudizio, lo spazio dell'incontro, le influenze dei genitori, il dialogo non verbale...