Edith Stein, come la sua maestra santa Teresa di Gesù, considera la preghiera come un modo di essere e di vivere, come l'impresa più alta di cui è capace lo spirito umano. Quindi, parlare di preghiera in Edith Stein non è parlare di una semplice pratica devozionale, ma di un'esistenza umana modellata sotto il principio di un Dio vicino e presente nella vita dell'essere umano. In questo senso, la preghiera di Edith Stein ci invita a tornare alle vere radici della preghiera cristiana, che è relazione d'amore, considerato che il vero culto che dobbiamo a Dio non è altro che quello di riconoscerlo come Padre.
Un testo per pregare Maria con Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein).
Questo volume analizza e approfondisce il significato della formula "Stare davanti a Dio per tutti" usata da Edith Stein in una lettera a Fritz Kaufmann, allo scopo di comprendere la spiritualità di Edith Stein e di autori a lei vicini. L'espressione, infatti, dice non solo la centralità dell'orazione nella visione che ella ha del Carmelo ma, innanzitutto, il fatto che l'orazione è ai suoi occhi inseparabilmente unita alla funzione di intercessione ed espiazione, a quella via crucis cui ogni vita carmelitana in particolare, e religiosa più in generale, è chiamata a seguire. Il libro è un invito alla lettura diretta dei testi di Edith Stein e un richiamo al "lieto messaggio della Croce" di cui ella è annunciatrice: la sofferenza ha un senso e una fecondità.
L'Autrice, analizzando l'opera steiniana e servendosi di un'ampia bibliografia di studi steiniani, si sofferma sulle dimensioni del finito nel pensiero di Edith Stein.
Che cosa e l'uomo? La risposta di Edith Stein.
La filosofia delle religioni e il grande ambito in cui si colloca l'indagine dell'Autore. Il percorso si fonda sul connubio tra filosofia e ragione.
L'Autrice mette in evidenza il pensiero di Edith Stein sul tema del sacerdozio femminile.
In questi atti sono raccolti i contributi del terzo Forum Steiniano con tema il linguaggio di Edith Stein. Diversi studiosi, infatti, analizzano i diversi aspetti e rilevanze del linguaggio di Edith Stein da quello biblico a quello fenomenologico.
La Verità interrogò la giovane Edith Stein (1891-1942), ebrea e fenomenologa. Afferrata da Gesù, si innamorò della Verità, leggendo la Vita di Teresa di Gesù. Divenne cristiana nel 1922. Docente stimata e pedagoga amata, conferenziera nitida e scrittrice sobria, fu soprattutto un'orante segnata dalla Croce. Entrò nel Carmelo di Colonia nel 1933, quando sul suo popolo e sulla sua patria incombeva l'ombra della Croce nella forma della persecuzione nazista. Nell'eremo carmelitano la ricerca della Verità si approfondì lasciandosi inchiodare alla Croce per amore e coniugando la fede ardente con la scientificità più rigorosa. La Scienza della Croce culminò nella gassazione ad Auschwitz il 9 agosto 1942. La sua ultima opera, Scientia Crucis, ne riporta la consapevolezza gioiosa, perché come ella scrisse: "Croce e notte sono il cammino alla luce celeste: questo è il lieto messaggio della Croce".