Sono vent'anni che la Campania è sommersa dai rifiuti. Una politica corrotta o incapace, poteri criminali e interessi economici hanno determinato un disastro ecologico di enormi proporzioni. Si è scelta una comunità "debole" per trasformarla nella discarica finale di ogni scarto. Ma la convinzione che quella comunità sarebbe rimasta apatica si è rivelata sbagliata. Si è formata, invece, una comunità resistente capace di battersi per la giustizia ambientale, di proporre soluzioni alternative, di gridare le sue ragioni. In Campania sono le donne a svolgere un ruolo di primo piano. Questo libro racconta le storie di alcune di loro nella convinzione che costruire la memoria significa lottare contro la fine della storia e il ricatto di un presente senza alternative. Raccontare le storie di Teresa e le altre è un antidoto potente, un tassello di una resistenza collettiva, un progetto di guerrilla narrative. Perché la resistenza ha bisogno di voci e di reti. Perché raccontare è (r)esistere. Con un intervento di Erri De Luca.
Un'opera sulla scultura di Michelangelo scritta e diretta dal suo maggior studioso, Christoph Luitpold Frommel, con una campagna fotografica attuata in occasione del restauro della tomba di Giulio II in S. Pietro in Vincoli, grazie alla quale le statue sono state riprese nel loro insieme e nei dettagli più impressionanti, retro compreso. È una storia appassionante, non priva di ossessione, quella che impegna per quarant'anni Michelangelo, nel tentativo di portare a termine l'incredibile gruppo di statue e l'architettura della tomba del suo grande amico e duro committente papa Giulio II (che morirà molto prima della conclusione dell'opera). Il volume svolge più funzioni decisive: testimonia l'evoluzione stilistica dello scultore, il complesso rapporto con i collaboratori della sua bottega e con i suoi fornitori; dà infine nuova luce alla formazione neoplatonica di Michelangelo, a oggi forse troppo poco considerata, che ha dato carne al "Mosè" e all'opera intera. Come scrive Frommel "le sue fasi creative sono interrotte da lunghe pause non meno creative, benché in buona parte causate da mancati pagamenti da parte dei committenti - anni d'incubazione nei quali comincia a modificare il suo linguaggio, per rigettarsi poi con nuovo sfrenato dinamismo nel lavoro. Questa vita, che cade in uno dei periodi più turbolenti e innovativi dei tempi moderni, si rispecchia nella tomba".
Agli occhi delle sinistre europee la Revolución Ciudadana di Rafael Correa può sembrare un modello: una presa del potere pacifica e democratica, una Costituzione fra le più avanzate del mondo in quanto a riconoscimento dei diritti delle minoranze indigene e tutela dell'ambiente, politiche sociali che hanno ridotto la miseria e restituito dignità ai poveri. Ma la realtà del "socialismo del XXI secolo" è meno idilliaca: le opposizioni di sinistra contestano il regime, accusandolo di avere imboccato la via della dell'efficienza tecnocratica, di preferire la magia nera del petrolio alla magia bianca del "buen vivir", la modernizzazione di un capitalismo "dal volto umano" alla cultura tradizionale andina e ai suoi valori di cooperazione e solidarietà sociale, democrazia diretta e armonia uomo/natura.
È stato tutto un sogno? L'autore, nato nel 1948, prima militante e poi dirigente FIOM dalla gioventù alla pensione, mette a confronto il mondo del lavoro degli anni '70 con la realtà attuale in un pamphlet che non fa sconti. La strada che ha condotto il sindacato più forte d'Europa all'attuale sconfitta è ripercorsa attraverso gli snodi della storia sociale e sindacale degli ultimi quarant'anni, molti dei quali vissuti in prima persona da Cremaschi. Lo scopo è dichiaratamente di parte: individuare la via per la quale il lavoro, i cui diritti durano poco come la vita delle farfalle, possa risalire la china, assieme a un paese precipitato nella rassegnazione alla disuguaglianza e allo smantellamento della democrazia. Il testo non indica un programma ma insiste sulla indispensabile condizione affinché tale risalita si realizzi: la totale emancipazione dal pensiero e dai modelli sociali dominanti fin dagli anni '80.
Luna piena, luna calante, luna crescente. La luna veglia sul sonno di tutti i bambini del mondo. Ma non è sempre stato così, ci fu un tempo in cui solo la fiamma delle candele poteva sconfiggere le tenebre della notte. Finché un giorno, Zanza Zanzetti, re delle acrobazie e ladro gentiluomo, rubò una strana lanterna... Età di lettura: da 6 anni.
In un grazioso angolo di mondo con le case tutte blu viveva Zefiro, il postino. Eppure Zefiro sogna luoghi lontani... Quando, una sera d'estate, una nuvola lo invita a salire a bordo. Comincia un lungo viaggio, ricco di colori, dove le musiche, i profumi e i sapori si mischiano... Età di lettura: da 6 anni.
Quinto volume della "Storia dell'arte romana", progetto editoriale iniziato nel 2011 su proposta di Jaca Book in coedizione con gli editori Picard di Parigi e Von Zabern di Darmstadt. Con Costantino l'Impero romano vuole presentarsi al mondo in un nuovo apogeo. I simboli imperiali hanno un'enorme diffusione; le immagini sacre, dopo le incertezze della tradizione ebraico-cristiana sulla raffigurazione del divino, trovano la loro affermazione. Mentre l'Impero d'Occidente è alle soglie di una crisi politica irreversibile, l'incontro tra romanità e cristianesimo dà l'avvio a una stagione artistica straordinaria e fondante sul piano architettonico e iconografico. L'architettura vede il fiorire, sulla scorta dei modelli civili e funerari romani, di quella che chiamiamo arte paleocristiana. Basiliche, martyria, mausolei si diffondono a Roma e nel Mediterraneo. L'arte figurativa e plastica si rinnova in tutte le sue componenti, mantenendo le basi della tradizione ma sperimentando nuove strade: miniatura, metallurgia sacra e profana, avorio, vetro, tessuti e icone vivono il loro momento di splendore sullo sfondo di un impero che tramonta, e preparano così lo sviluppo dell'arte bizantina a Oriente, e del grande medioevo - nei Paesi latini e germanici - in Occidente.
Questo Atlante della carità attraversa venti secoli: dalla vita pubblica di Cristo in Palestina sino ai nostri giorni, insegnamento di Papa Francesco compreso. La storia del cristianesimo è intrecciata con gli avvenimenti che hanno caratterizzato la vita sociale e politica dell'Impero romano, dell'Europa medievale, dell'epoca moderna, sino al mondo coloniale e contemporaneo. Cristo si è rivolto ai poveri, ai malati, ai bisognosi; si può ripercorrere la storia attraverso coloro che ne hanno seguito l'esempio: monaci, semplici cristiani, riformatori, fondatrici e fondatori di Ordini o congregazioni. I "santi della carità" sono emersi nei momenti più svariati della storia e in Paesi diversi: per sovvenire ai nuovi poveri della città medievale e moderna, per costruire ospedali, per accogliere l'infanzia abbandonata, per aprire scuole o dare lavoro, per andare nelle periferie del mondo. Nell'Ottocento, mentre la Chiesa e gli Ordini religiosi tradizionali vengono contestati dai governi d'Europa, nascono e si diffondono, con un ritmo senza precedenti, nuove congregazioni per far fronte al dramma sociale delle metropoli e delle periferie. Nel Novecento la secolarizzazione non frena l'inventiva della carità, che trova anzi nuove figure simbolo, veicolate anche dai mass-media. Da san Francesco a Madre Teresa, da san Vincenzo de' Paoli a Don Bosco, da san Bernardino ai preti operai e agli straccivendoli di Wresinski...
Ritenuto uno dei più rappresentativi capolavori del Novecento architettonico, il santuario di Notre-Dame du Haut a Ronchamp in Francia, quasi al confine con la Germania, è tra le opere più discusse fra gli studiosi di architettura contemporanea. Visitato da turisti di tutti i continenti, oltre che meta di pellegrinaggio, da tempo attendeva una pubblicazione di riferimento nel panorama editoriale italiano e internazionale. Il presente volume, con una documentazione che si avvale di inediti, permette di far luce sulla genesi del lavoro di Le Corbusier e di chi lo ha accompagnato in una scommessa il cui esito era tutt'altro che scontato. Una campagna fotografica completa, ideata da Jaca Book e realizzata dallo studio BAMSphoto - Rodella, ha permesso agli autori di illustrare il percorso di lettura del monumento, cogliendo, oltre al contesto e alla struttura, dettagli costruttivi, cromatici, materici e simbolici. Gli autori entrano appieno nel rapporto tra l'architetto e i committenti - la Commissione d'arte sacra della diocesi di Besançon, che aveva fortemente voluto l'intervento di Le Corbusier, tramite due suoi membri, Mathey e Ledeur. Un rapporto che lascia all'architetto la mano completamente libera nell'innovare processi e forme architettoniche e lo impegna a ricostruire, dopo la distruzione bellica, un luogo sacro, già meta di pellegrinaggio. Il volume dipana il tema di come un fondatore del Razionalismo abbia realizzato un'opera da molti ritenuta espressionista...
Secoli prima della "Commedia dantesca", Giovanni Scoto Eriugena, monaco, teologo, insigne traduttore e filosofo irlandese alla corte di Carlo il Calvo, produsse uno sforzo simile per esprimere "la delicata relazione tra Creatore e creatura attraverso l'impiego dell'immagine poetica". Nasce così questa raccolta di carmi intensi, complessi e spesso di non agevole interpretazione, dove incontriamo erudite interpolazioni nel tessuto linguistico latino di termini filosofici e teologici in greco. Si tratta di un'opera importante ma fino a oggi poco nota anche agli storici della letteratura medievale, proposta nell'elegante traduzione in lingua italiana, con testo originale a fronte, di Filippo Colnago, arricchita dall'indispensabile commento storico-filologico e teoretico.
Il titolo di questa raccolta di scritti di diritto canonico e diritto comparato delle religioni sembrerebbe voler distinguere il diritto della Chiesa da quello profano-secolare delle comunità politiche e dello Stato. Ciò non darebbe però conto della sua originalità. Il binomio "Sacro e Diritto" vuole infatti evidenziare sia la distinzione che la complementarità dei due concetti, analizzando con rigore scientifico la fecondità innovativa di alcune intuizioni e della metodologia acquisita dai grandi maestri della teologia del diritto canonico e della nuova scienza in "statu nascendi" del Diritto comparato delle religioni. Proprio per questo comprende due parti (la prima canonistica, la seconda ecclesiasticista e di diritto comparato) caratterizzate dalla comune preoccupazione di voler sempre coniugare il momento fondativo con quello comparativo, secondo il dettato di uno dei più grandi teologi del XX secolo, Joseph Ratzinger, poi Papa Benedetto XVI. Prefazione di Mauro Jöhri.
Credetemi: la vera ricchezza sono gli incontri. Vale per un giornalista. Spero valga per tutti. Penso davvero che l'incontro sia una potente iniezione di verità, pubblica o privata. Anche "Altalena", come "Sgretolamento", il libro che lo ha preceduto, non è una raccolta di interviste, ma il racconto dei retroscena, quasi tutti inediti, di ogni incontro. Ne descrive le sorprese, gli intoppi, i segreti, la commozione, la paura. L'egiziano Mubarak racconta perché Hamas, all'inizio, fu aiutato da Israele. L'istrione libico Gheddafi e le sue follie. L'incredibile metamorfosi dell'israeliano Sharon. Il riformismo tradito del siriano Assad. L'arroganza del turco Erdogan. La raggelante sorpresa del criminale nazista Priebke, arrestato mentre lo stavo intervistando in Argentina. I troppi misteri del curdo Ocalan. La generosità di re Abdullah di Giordania. La straordinaria bellezza e il coraggio di sua moglie, la regina Rania. Il premio Nobel Mahfouz che inneggia alla clonazione umana. "Altalena" è anche un'amara metafora. La fine del sogno di veder cambiare il mondo, di poter inneggiare alla pace. La prova che, mentre tutto si trasforma, la sostanza è immutabile.