Questa AGENDA DEL CATECHISTA accompagna it volume ACCOLTI e offre un approfondimento dei medesimi temi trattati, attraverso altro materiale e stimoli di formazione.
Contiene la mappa concettuale dell’anno liturgico; e i consigli del Don;
i suggerimenti per le celebrazioni:
le le pillole di formazione;
le attività da fare con i ragazzi:;
le proposte di preghiera personale:
il registro delle emozioni;
i suggerimenti di libri e canzoni per arricchire gli incontri.
Questa AGENDA DEL CATECHISTA accompagna il volume PERDONATI e offre un approfondimento dei medesimi temi trattati, attraverso altro materiale e stimoli di formazione.
Contiene
la mappa concettuale dell’anno liturgico: ¢ i consigli del Don:
i suggerimenti per le celebrazioni;
le pillole di formazione;
le attività da fare con i ragazzi:
le proposte di preghiera personale;
il registro delle emozioni:
i suggerimenti di libri e canzoni per arricchire gli incontri.
Mentre si possono leggere studi interessanti sulla questione mafiosa da parte del mondo cattolico dagli anni 70 del Novecento a oggi, i primi cento anni di storia del rapporto della Chiesa con la mafia (1861-1965) rimangono ancora da esplorare. Il volume, che parte dall'Unità italiana al Concilio Vaticano II, vuole colmare, sia pur parzialmente e a titolo di stimolo per ulteriori approfondimenti storiografici, questa lacuna. L'intento è di entrare nella complessità di una realtà che si presenta molto variegata per capire, non per giustificare: in sintonia con la ricerca storica degli ultimi decenni che, sul fenomeno mafioso in generale, ha dipanato un mondo rimasto avvolto da luoghi comuni, stereotipi e false immagini.
Il tema Educare alla dimensione sociale della fede ha caratterizzato il lavoro dell'Associazione nel biennio 2020-2021. La prima parte del volume esplora i contesti in gioco, approfondendo in particolare i temi della comunicazione sociale e del rapporto tra economia ed ecosistema. La seconda parte raccoglie alcune evidenze del vissuto ecclesiale messo alla prova, propone interrogativi circa le opzioni ecclesiali davanti alla crisi economica e sociale, provoca i paradigmi catechetici ad integrare l'elemento sociale con maggiore armonia.
San Rocco nativo di Montpellier, dopo aver elargito i suoi beni ai poveri, si mise in cammino verso Roma curando e confortando i malati di peste. Questo lavoro prende in esame la figura del santo pellegrino francese attraverso quattro capitoli. Il primo analizza il contesto storico in cui visse il giovane taumaturgo, il secondo le questioni legate alle fonti e alle tematiche ad esse attinenti, il terzo ripercorre la vicenda delle reliquie con uno sguardo ai testi liturgici, mentre l'ultimo presenta le Vite principali del santo tradotte in italiano. Un'appendice contenente alcuni testi fondamentali chiude il lavoro.
Un vero e proprio cammino di crescita sarà quello che vivrà Vivian sulla pista olimpica dell'isola di Agapolis, con l'aiuto di allenatori d'eccezione. Sport e Storia si intrecceranno per creare il vero atleta perfetto. Si riderà e si rifletterà allo stesso tempo: un racconto che sarà alla portata di tutti! Perché "Fuori tempo"? Siamo su un'isola dove il Tempo scorre in modo diverso; ognuno ne ha una percezione diversa. Momenti in cui questo passerà più velocemente, altri meno. Il Tempo e la Storia ci daranno una mano per formarci, per crescere, per riscoprire i veri valori e farci capire così chi siamo, chi vogliamo essere e quale vogliamo che sia il nostro posto nel mondo, ricordando sempre che "la Storia comincia con t...Te!" La Storia comincia con noi, con l'amico che ci sta accanto, con Qualcuno che esiste da sempre! Età di lettura: da 7 anni.
Il motivo che spinse Giovanni XXIII a convocare il Concilio Vaticano II fu l'aggiornamento pastorale. Questo è stato considerato non tanto come una riforma ecclesiale, ma come una vera e propria nuova inculturazione della fede. L'importanza di questa distinzione implica la considerazione che l'inculturazione della fede sia presa in carico nella sua specificità di maggiore ampiezza di azione e complessità di processi rispetto alla riforma della Chiesa. Un primo interrogativo che si pone questo studio è sulla consapevolezza della Chiesa italiana in ordine a questa nuova inculturazione della fede occidentale. Un secondo interrogativo riguarda il confronto che tre distinti modelli pastorali, presenti nello scenario ecclesiale italiano, devono avere con alcuni punti fermi della attuale post-modernità. Emerge un cristianesimo permanentemente sinodale, che, finalmente abbandonata la forma della cristianità, abbraccia la sfida minoritaria nel suo confronto con la città, ma non rinunzia alla sua dimensione popolare e non si relega a posizioni elitariste.
Con grande coraggio e integrità intellettuale il vescovo episcopaliano J.S. Spong espone in questo libro le cause della crisi mondiale del cristianesimo, che è in primo luogo dottrinale. Opera cruciale, questa di Spong, perché in essa sono contenute e anticipate le sue "12 Tesi. Appello per una nuova riforma", che costituiscono il suo più importante contributo per un coraggioso rinnovamento della fede e della vita delle Chiese. L'Autore intende aiutare i cristiani non solo a trovarsi meno impreparati ad affrontare il cambiamento epocale in atto ma a diventarne i promotori. Solo così il cristianesimo potrà passare alle nuove generazioni.
Anche Gesù aveva i nonni. Si chiamavano Anna e Gioacchino, erano i genitori di Maria, persone buone e giuste che hanno saputo stare accanto a Maria e al suo bambino speciale, il Figlio di Dio. Età di lettura: da 6 anni.
Nel Mediterraneo, luogo di incontri, scambi e interconnessioni, paradigma dei cambiamenti della società globale diventa attuale la teologia dell'accoglienza che Papa Francesco ritiene una chiave di interpretazione dei segni dei tempi e dei cambiamenti di epoca accelerati dalla diffusione del Coronavirus. Con questo libro si elabora l'idea di una "fraternità resiliente": nel Vangelo di san Giovanni, in alcuni capolavori artistici, e in testi antichi e recenti delle religioni monoteiste del Mediterraneo. "Fraternità resiliente" come testimonianza di santità ordinaria delle persone di buona volontà e come prova dell'attualità del messaggio del Vangelo di san Giovanni, caratterizzato dall'accoglienza dell'incarnazione della Parola di Dio; e contributo all'elaborazione di una teologia biblica che in un tempo di rapidi e radicali cambiamenti, e in dialogo con le religioni e le società secolarizzate e multiculturali promuove i valori della convivenza pacifica e della fraternità universale.
Il libro scritto dal professore Meir BarAsher, uno dei più qualificati studiosi di letteratura araba dell'università ebraica di Gerusalemme, esamina la visione del Corano dei "figli di Israele" biblici e degli ebrei del periodo coranico, così come le origini coraniche del dhimma (protezione delle minoranze che vivono sotto il dominio dell'Islam). Il testo presenta anche il contributo fornito dalla tradizione ebraica all'esegesi musulmana del Corano, così come i parallelismi tra la legge religiosa ebraica, o halakha, e la shari'a. Rivela, soprattutto, la complessità insita nel modo in cui la tradizione islamica si rapporta alla figura dell'ebreo e al giudaismo, contrariamente alla semplicistica caricatura promossa sia dai predicatori islamisti sia dagli islamofobi. Si tratta pertanto di un prezioso contributo di studio alla conoscenza del testo sacro dell'Islam, che fornisce anche un esempio significativo di una modalità precisa e rispettosa di leggere i testi sacri, osservandone le origini, le connessioni e le ricchezze.
Il discernimento è per ogni cosa e per tutti i tempi della vita: per chi diventare e come attuarlo. Per chi essere e per come rimanere. Per come educare. Per verificare se si sta facendo bene come genitore. Lo è anche nella vita della Chiesa, per il ministero presbiterale, per i diversi organismi di partecipazione alla vita ecclesiale, per i singoli credenti, per la vita spirituale delle parrocchie, per come utilizzare i soldi, per la gestione della vita affettiva e sessuale. Per le scelte che un gruppo deve fare. Ma la differenza la fa proprio il sequel. Scelgo seguendo chi? "Al seguito di chi" posso dire se sto scegliendo correttamente? Noi rispondiamo: in relazione con il Cristo! Al suo seguito, appunto! Il discepolo è tale proprio perché è al seguito di Gesù.