La vita è come un cerchio tutto ritorna là dove era iniziato. Dopo aver scoperto di essere affetto dal Morbo di Parkinson, comunicatolo con un video alle famiglie della scuola in cui l'autore insegna, una marea di messaggi giungono come carezze e segni di condivisione. Essi si intrecciano con alcuni eventi della vita personale e in particolare con la scoperta di alcune "Dio-incidenze" che porteranno a fondare la onlus "Trust" V.A.M.P. valutazione e assistenza multispecialistica parkinson.Come un medico aiuta i suoi pazienti a guarire, l' insegnante ha in mano la vita degli studenti educandoli a tirare fuori il meglio per aiutarli a sognare di poter cambiare il mondo. Ciò si fa con le parole ma soprattutto con i fatti e la testimonianza, persino nella sofferenza vissuta con fede. Ora ha un nuovo alunno col quale confrontarsi tutti i giorni con uno sguardo nuovo sulla realtà: la malattia.
Questo libro è dedicato ai bambini e alle bambine che amano addormentarsi cullati da una bellissima storia, raccontata da mamma e papà. I protagonisti delle storie sono i personaggi biblici più noti, ma le loro avventure sono inedite, perché tratte dall'inesauribile fantasia, nonché saggezza, di un autore noto per i racconti a sfondo etico e religioso. Età di lettura: da 4 anni.
Scopo del lavoro è evidenziare la fede, la spiritualità e l'umanità del metropolita Andrea Szeptyckyj (1865- 1944) nel suo lungo ministero episcopale, come guida incrollabile per la Chiesa greco-cattolica e il suo popolo in un contesto socio-politico difficile; al contempo, evidenziare l'attualità della sua testimonianza per il popolo ucraino tuttora alla ricerca e all'affermazione della propria identità nazionale e ecclesiale nel seno della Comunità Europea. Con la sua l'esperienza di fede, con la sua saggezza e lungimiranza pastorale il metropolita, spendendosi generosamente senza risparmio, con la semplicità e la sapienza evangelica di cui era rivestito come pastore premuroso seppe vigilare e nutrire il suo gregge per farlo crescere nell'amore di Dio e del prossimo, preparandolo a resistere agli attacchi e alle persecuzioni che lo avrebbero colpito. Dalle lettere pastorali e dal suo magistero, dalle testimonianze della Positio promana la fede viva e salda del metropolita: è un legame intimo con Dio che lo chiamava alla santità e lo disponeva anche al martirio perché la Chiesa ucraina rimanesse unita alla Chiesa universale.
La società industriale non accetta più le religioni tradizionali nate in società pre-industriali, riproducendone le modalità di azione più tipiche e assicurando loro orientamento etico e coesione sociale. Con l'industrializzazione le religioni sono state via via sostituite nella loro funzione dalle ideologie politiche. Siamo adesso in una fase ulteriore, definibile come "società della conoscenza", in cui anche le ideologie (liberalismo e social-comunismo) si rivelano troppo rigide e poco adatte a guidare i mutamenti sempre più veloci. Orfani delle narrazioni miticoteologiche e ideologico-politiche, le nuove generazioni sono forse destinate al disorientamento nichilistico? Da tanti segnali di sensibilità sociale e di impegno etico non si direbbe. Le società contemporanee non ripudiano ogni forma di spiritualità: anzi, ne hanno sete. Il vino "buono" delle religioni del passato può essere riversato in calici nuovi, se abbiamo l'inventiva di crearli. Solo che questa spiritualità "laica", accettabile nelle società della conoscenza e del continuo cambiamento, non può veicolare dogmi, precetti e divieti: dev'essere invece tessuta di silenzio, attenzione alla realtà effettiva che ci circonda, impegno concreto per la liberazione da ogni genere di sofferenza.
Dalla pietà del popolo e precipuamente da quella del popolo aragonese muove questa ricerca a carattere storico- teologico che cerca di rinvenire nei luoghi, nell'economia, nelle sonorità, nei riti e financo negli usi culinari, la «fondatezza delle pratiche religiose che da Aragona abbracciano tutta la vita cristiana ed in special modo quella del Meridione, legata sin dai primi secoli di storia a quel sensus fidei popolare che unisce ogni ceto e ogni rango». Se molte delle forme di pietà del passato sono ormai reminiscenza, la Settimana Santa e la Pasqua Aragonese sono ancora vive perché le realtà che significano sono costituenti l'identità di popolo. Nel piccolo centro dell'agrigentino, Settimana Santa e Pasqua, hanno avuto e continuano ad avere la funzione di nesso nel processo di formazione popolare. La complessa Settimana Santa e Pasqua Aragonese è una concrezione nella quale si stratificano e amalgamano elementi liturgici, catechetici e della pietà popolare. Si intrecciano nelle ricche tessiture del volume memoria storica, intelligenza teologica, demologia e saggezza popolare: elementi di una crasi vera e propria che tende a rendere il lettore partecipe protagonista e mai freddo spettatore.
Carlo Acutis era un ragazzo allegro, appassionato di informatica e innamorato di Gesù presente nell'eucaristia. Era molto generoso con i poveri e i senza tetto che incontrava per la strada. La sua giovane vita fu interrotta da una leucemia, ma prima di lasciarci, ci ha consegnato un bellissimo testamento spirituale.
La storia di una ragazza che ha trovato l'ideale della sua vita nell'amore e nell'unità, che non ha perso mai il sorriso e la speranza contagiando tutti con il suo coraggio e la sua fiducia in Dio. Età di lettura: da 6 anni.
La nuova proposta formativa ha come spunto principale il Messaggio che Papa Francesco ha inviato ai giovani per la XXXVII Giornata Mondiale della Gioventù sul tema «Maria si alzò e andò in fretta» (Lc 1,39). Uno strumento rivolto ai catechisti, agli educatori e agli animatori per accompagnare i bambini e i ragazzi e le loro famiglie durante il tempo di Quaresima fino a Pasqua. Un percorso che si sviluppa settimana dopo settimana proponendo un nuovo modo di fare catechesi strutturato non per classi di catechesi ma per fasce di età. Per ognuna delle fasce, sono state pensate delle schede, ciascuna contraddistinta da un logo e da un colore diverso all'interno delle quali sono proposte delle riflessioni che richiamano il catechismo CEI e delle attività collegate al Vangelo della Domenica. Il Sussidio segue i ragazzi anche durante la celebrazione eucaristica proponendo un segno e alcune preghiere da fare ogni domenica in parrocchia. Per ogni settimana poi vengono proposte delle schede per la famiglia in cui la Parola si fa momento di comunione e riflessione condivisa, impegno e preghiera. Ad arricchire il testo colorate illustrazioni, i tutorial delle attività e tutto il materiale da scaricare ed utilizzare durante tutto il percorso proposto. Infine, alcune schede sono dedicate alla Prima Comunione e alla Confermazione. Età di lettura: da 7 anni.
Un'introduzione alla Bibbia pensata per i bambini; un testo ricco di esempi, informazioni, curiosità per coprire insieme il significato di questo libro che custodisce il segreto dell'Amicizia tra Dio e gli uomini. Età di lettura: da 6 anni.
Il volume parte da un tema caro alla Veritatis gaudium di papa Francesco: la contemplazione del mistero, che comporta la necessità di vivere come Chiesa la "mistica del noi" che si fa lievito della fraternità universale. Inoltre, un secondo tema trattato è quello del dialogo a tutto campo: non come mero atteggiamento tattico, ma come esigenza intrinseca per fare esperienza comunitaria della gioia della Verità. Infine, l'opera offre una approfondita riflessione sulla pluralità dei saperi e il fare rete tra le diverse istituzioni.
L'Ad Donatum è un affascinante testo di Cipriano di Cartagine rivolto all'amico Donato che ha ricevuto da poco il battesimo. Sembra composto a breve distanza anche dal battesimo di Cipriano stesso, che solitamente si ritiene avvenuto nel giugno 245 o 246. Attraverso uno scritto coinvolgente, il retore Cipriano vuole trasmettere l'entusiasmo per la fede cristiana: racconta il proprio passaggio da "una notte cieca" alla luce, non nascondendo le proprie esitazioni e spiegando la sicurezza e la libertà guadagnate. Questo narrare la propria genuina esperienza è un tentativo del tutto nuovo che dà inizio a un genere letterario: lo scritto autobiografico con valore storico.
Nei venti secoli della sua storia il cristianesimo ha conosciuto mistici e pensatori per i quali le immagini tradizionali del Divino costituiscono un muro più che ponte: celebre il "Prego Dio che mi liberi da Dio" di Maestro Eckart. Anche il gesuita belga Roger Lenaers si inserisce in questo filone di "atei" per amor di Dio: credenti e teologi per i quali le costruzioni teologiche - umane, troppo umane - annebbiano l'esperienza religiosa accessibile a ogni uomo e a ogni donna della Terra, indipendentemente dalla "religione" di appartenenza. In queste pagine egli espone - sia pur con tono mite, quasi sommesso - dei contenuti esplosivi: non solo per destrutturare, ma anche e soprattutto per aprire orizzonti nuovi fondati su una rilettura esegeticamente corretta dei testi biblici.