L'ascesa di Cesare avvenne all'insegna della sfida alle istituzioni e di una attenta valutazione di opportunità e alleanze. Giovane militante del partito avverso a Silla, alla sua vittoria dovette riparare all'estero per rientrare a Roma solamente alla morte del dittatore. Prima questore e poi magistrato edile, pontefice massimo e pretore, Cesare si servì delle cariche repubblicane per acquisire visibilità, divenendo molto popolare anche tra la plebe. Governatore della Spagna, poi console, egli strinse nel primo triumvirato un'alleanza politica con Pompeo e Crasso, ma al ritorno dalle vittoriose campagne di Gallia divenne personaggio ingombrante. La sua uccisione aprì la strada all'impero di Augusto.
In questa nuova edizione è stata molto ampliata la parte introduttiva sul ragionamento, divisa in tre capitoli sui concetti logici di base, sulle argomentazioni e sulla soluzione dei problemi attraverso la logica. La seconda parte si occupa del linguaggio distinguendone i vari usi, forme e funzioni; la logica vi compare come esigenza, nella sua dimensione ancora del tutto informale. Nella terza parte, dedicata alla deduzione, abbiamo in primo luogo una trattazione approfondita della sillogistica aristotelica e quindi un'introduzione ai principi dell'odierna logica simbolica: il calcolo proposizionale e il calcolo predicativo. La quarta parte infine tratta delle inferenze induttive.
Il volume fa parte di una serie suddivisa in tre sezioni, dedicate alle diverse arti, alla storia dell'estetica e ai suoi concetti chiave. L'autore di questo volume prende le mosse dagli albori della civiltà per mettere poi in luce come nel mondo greco si elabori un'idea del bello architettonico legato alla razionalità, e come con Vitruvio venga nobilitata e sistematizzata un'arte in cui si devono fondere stabilità, unità e bellezza. Dopo aver mostrato come nel Medioevo l'architettura rientri in un universo intensamente simbolico, l'autore esamina il risorgere dei canoni classici con l'Umanesimo e il Rinascimento e segue poi la riflessione filosofica sull'architettura nel Barocco e nel Settecento.
"Mio padre, accanito raccontatore di barzellette, mi incoraggiò a intraprendere quest'arte più o meno nel periodo in cui andavo all'asilo... Prima o poi questo libro doveva essere scritto". Così Berger, quasi scusandosi, spiega l'origine del suo ultimo, singolare lavoro. In particolare, egli si scusa con i librai, immaginandone le angosce nel decidere dove collocare il volume: nello scaffale dell'umorismo, della religione o della sociologia? Senza contare che la parte sulla comicità ebraica potrebbe suggerire la sezione Ebraismo, la difesa di Oscar Wilde la sezione Omosessualità... La tesi di fondo è: la dimensione comica, evoca sempre un mondo distinto da quello ordinario, operante secondo regole differenti.
Una riflessione intensa su alcuni snodi dolorosi della storia dell'Italia unita è quanto presenta l'autore nel suo nuovo libro. La storia nazionale appare qui marcata da una serie di "tragedie necessarie", di fratture traumatiche che hanno diviso lo Stato dalla società e gli italiani dagli italiani. La rotta di Caporetto nel 1917 e lo sfascio dell'8 settembre 1943 sono i punti di massima crisi, i simboli maggiori di una storia lacerata che occorre oramai riconoscere per tale, prendendo coscienza della sua intima tragicità.
Il libro mostra il funzionamento del linguaggio e i processi cognitivi che ne sono alla base, ripercorrendo le fasi dell'apprendimento, della comprensione, della parola e della lettura, fino a descrivere i disturbi che possono colpirlo. Ma, al di là delle malattie, alcune imperfezioni nell'uso possono diventare una risorsa: il linguaggio, infatti, non è solo strumento capace di definire con precisione oggetti e situazioni; la lingua concreta di chi parla può essere ambigua e allusiva, sfumata e vaga come talora è la realtà umana.
Il Seicento appare a Maravall un'epoca di marcati contrasti (fra individualismo e tradizione, autorità inquisitoria e libertà, mistica e sensualismo, teologia e superstizione, guerra e commercio, geometria e capriccio) che si riflettono in un sistema culturale fondamentalmente omogeneo che interessa diversi paesi europei. Il Barocco è l'espressione di una società in crisi, percorsa da tensioni sociali. E' una cultura urbana, fondata sul dirigismo, con caratteri di massa, e conservatrice. L'autore ricostruisce il modello di pensiero e di percezione che impronta la produzione artistica e letteraria barocca, e analizza sottilmente i meccanismi di azione psicologica sulla società rintracciabili nell'arte e in particolare nel teatro.
Affidabili o imprecisi, scientifici o improvvisati, i sondaggi fanno parte della nostra vita. Attraverso di essi, i media ci presentano gli atteggiamenti dell'"opinione pubblica" su questioni di rilievo; i pubblicitari se ne servono per lanciare prodotti o per registrarne il gradimento, e a essi ricorrono i partiti politici per conoscere gli orientamenti dei cittadini. Ma che cosa sono in grado di dirci esattamente i sondaggi? Gli autori di questo libro spiegano come si è sviluppata questa tecnica, indicano quali basi statistiche la sorreggono e insegnano a leggere i dati che ci vengono proposti: e, alla discussione sulla loro affidabilità, si affianca la riflessione sul ruolo che possono svolgere nella vita democratica.