Questo quinto volume esamina il periodo che conclude il concilio Vaticano II. La nervosa preparazione dell'ultima sessione, nell'estate del 1965, vede le commissioni dei padri e dei teologi al lavoro su molti punti, lasciati in sospeso a seguito delle crisi dell'anno prima. Che cosa verrà deciso su questa immensa agenda residua nei lavori che si aprono il 14 settembre? Si consumano in commissione e in aula scontri e tensioni che Paolo VI tenta di mediare. L'annuncio della costituzione di un Sinodo dei vescovi, il viaggio papale all'Onu, la solenne levata delle scomuniche che separavano da quasi mille anni Roma e Costantinopoli intercalano la fittissima sequenza di votazioni che impegna l'aula. È questo un passaggio conclusivo in cui maturano gli atteggiamenti di speranza, di delusione, di entusiasmo, di paura che segneranno il post-concilio.
"Strutture di mondo" raccoglie i contributi di autorevoli rappresentanti di diverse discipline, che considerano l'approccio sistemico come una leva teorica efficace per superare modelli usati in precedenza e che appaiono ormai logori, inadeguati a leggere la complessità del mondo contemporaneo e le sue profonde trasformazioni. Il concetto di "sistema" ha una capacità descrittiva generale degli oggetti che, a qualunque ambito appartengano, sono sostenuti dalla rete di relazioni che connette e vincola le parti, dalla quale derivano le proprietà con cui un oggetto diventa un osservabile caratterizzato da un certo comportamento. L'identità dell'oggetto - di qualunque oggetto - viene fatta dipendere principalmente dalla forma delle relazioni e in modo solo secondario dalla natura dei componenti elementari. L'approccio sistemico, caratterizzato da un'immediata transdisciplinarietà, promuove così conoscenza e chiarimento in discipline diverse come la biologia e la filosofia della biologia, la sociologia, l'economia, le scienze giuridiche, la storia antica e rinascimentale, la medicina tradizionale cinese, la filosofia della mente, la dinamica umana, cui i diversi saggi del libro sono dedicati. Il pensiero sistemico completa il tradizionale approccio analitico, superando le barriere disciplinari e aprendo a una significativa cooperazione interdisciplinare.
Questo volume intende offrire al lettore uno strumento di conoscenza dell'evoluzione dei contenuti e dei metodi delle discipline canonistiche ed ecclesiasticistiche nell'ambito degli studi accademici italiani. Il libro nasce da alcune importanti relazioni presentate a un convegno dell'Associazione dei docenti delle discipline ecclesiasticistiche, canonistiche e confessionali nelle Università italiane (Adec) sotto il titolo "Gl'insegnamenti del diritto canonico ed ecclesiastico a centocinquant'anni dall'Unità". Partendo da quegli spunti e da quelle riflessioni, altri studiosi hanno contribuito ad arricchire il dibattito e a dar forma all'opera, che si completa con saggi di grande interesse con i quali alcuni maestri, negli anni intorno all'Unità d'Italia, avevano preso posizione sui contenuti e sulle reciproche relazioni tra i due insegnamenti dell'antico diritto canonico e del nuovo diritto ecclesiastico. Ne risulta una corposa e articolata ricostruzione, dove non mancano letture originali e dati storici inediti, anche di provenienza archivistica.
Il volume delinea le trasformazioni degli assetti ambientali in Italia e i modi con cui esse si sono intrecciate ai più generali mutamenti economici, politici e sociali. Una particolare attenzione è dedicata agli ultimi decenni, che hanno visto l'accelerazione del dissesto idrogeologico e del consumo del suolo, il peggioramento della qualità della vita nelle aree metropolitane, la cementificazione incontrollata, la scomparsa di aree di pregio, le emergenze legate ai rifiuti, i guasti alimentari, l'inquinamento marino e atmosferico, la comparsa di nuove patologie. L'autrice mette in evidenza non solo quegli aspetti che sono comuni agli altri paesi del mondo occidentale, ma anche i caratteri specifici della situazione italiana, riconducibili sia alle caratteristiche geomorfologiche del paese, sia alle scelte compiute dalle classi dirigenti dell'Italia unita.
Che cosa significa esattamente "fare mobbing"? È un attacco ai diritti civili, ma connaturato al lavoro organizzato; è una minaccia al buon funzionamento delle organizzazioni, ma ci sono stili di gestione che lo rendono più probabile; è individuale nelle conseguenze ma è collettivo nei meccanismi che lo innescano. Per chi ha potere è più facile esercitarlo ma le false accuse di mobbing sono a loro volta una potente arma di mobbing. Nelle aule di tribunale, nei luoghi di lavoro e nella vita quotidiana il fenomeno del mobbing ha molte facce, che il libro ci aiuta a identificare e a comprendere, evocando casi, storie vere e situazioni tratte da film.
Un grande affresco della società europea, incentrato sui temi decisivi che ne hanno caratterizzato la storia: le popolazioni e le migrazioni; i confini e i nazionalismi; la specificità dell'esperienza urbana e il suo ruolo storico; le chiese, il pluralismo religioso e i fondamentalismi; le lingue; le università, dalla fondazione medievale all'università di massa, e le altre istituzioni del sapere; i sistemi politici, i parlamenti e i governi; le diseguaglianze e il welfare; l'integrazione economica e il mercato. Ma l'interrogativo fondamentale con cui si confrontano gli autori riguarda ciò che il Vecchio Continente vorrà e potrà essere negli anni a venire.
Il libro offre una descrizione delle strutture della storia e della variazione dell'italiano. Dopo aver esaminato la fonetica, la morfologia, la sintassi e la testualità della lingua d'oggi, l'autore ne traccia un profilo storico essenziale. È quindi approfondita la variazione dell'italiano in relazione al contesto sociale e sono passati in rassegna i dialetti e le lingue di minoranza presenti nello spazio linguistico nazionale. Completa II quadro l'analisi dei rapporti fra italiano e altre lingue, con una particolare attenzione per la diffusione della lingua fuori dai confini nazionali e per gli effetti del contatto fra Italiano e lingue di immigrazione.
Frutto del lavoro di autorevoli studiosi dei diversi settori della psicologia sociale, il volume, qui presentato in una nuova edizione ampiamente rivista e aggiornata, fornisce una panoramica completa della disciplina a livello internazionale combinando analisi teorica, evidenze empiriche, dati tratti dal mondo reale. Il testo è corredato da un ricco apparato didattico.
Il volume offre un panorama aggiornato della banca. I complessi meccanismi bancari sono affrontati a partire da due prospettive di analisi fortemente interrelate. La prima è la prospettiva economico-aziendale dell'impresa bancaria: sono la struttura e le voci tipiche del bilancio della banca che ne guidano la lettura sotto i profili patrimoniale, economico, finanziario e dell'equilibrio/squilibrio di rischiosità in cui essa si trova o verso cui muove. La seconda è la prospettiva economica generale: in veste di intermediario finanziario, i principali riferimenti della banca sono i mercati creditizi, finanziari e monetari, i mercati dei servizi bancari e finanziari, la regolamentazione bancaria e finanziaria, la politica monetaria.
Raramente una guerra ha lasciato tracce così tanto indelebili sul paesaggio come il primo conflitto mondiale in Italia. Le battaglie combattute tra il 1915 e il 1918 sono visibili ovunque. Non solo nella natura ma anche nelle città, bombardate, occupate, a volte completamente distrutte e ricostruite dalle fondamenta (come Asiago, rasa al suolo nel 1916 e rifatta da capo negli anni venti). E nelle opere d'arte, a volte perse per sempre, a volte solo ferite e recuperate - il duomo di Padova, la chiesa degli Scalzi di Venezia, la gipsoteca di Possagno, con i modelli originali delle sculture di Antonio Canova, centrata da una granata nel 1918. Questo volume delinea un itinerario, dalle montagne ai fiumi alle città, tra i teatri della guerra italiana.
Non solo violazione di una norma, il reato è soprattutto una ferita inflitta a un singolo o a una comunità. Rispetto ai danni e alle lacerazioni subite, le vittime sempre più esprimono una domanda di riparazione. Considerato che la pena detentiva raramente rieduca, quasi mai ripara, occorre un approccio innovativo che restituisca centralità alla vittima: è quanto propone la giustizia riparativa. Il libro promuove l'idea di tutelare le vittime anche rinunciando alla pena, ma garantendo risposte concrete al loro bisogno di riparazione, ascolto, riconoscimento. Già sperimentata all'estero come metodo di gestione dei conflitti - nelle scuole, nelle università, nelle organizzazioni - la giustizia riparativa è quanto mai essenziale nelle società complesse a forte pluralismo culturale, chiamate a lavorare sul tessuto relazionale per garantire la loro stessa sopravvivenza.
Questo volume non intende presentare tanto una storia della città di Costantinopoli quanto una sorta di immaginaria visita alla città condotta nell'anno 1200, cioè prima del disastroso sacco del 1204 che segnò l'inizio della sua decadenza: com'era fisicamente questa città leggendaria, che cosa sapevano o dicevano i bizantini della sua storia. Quindi una descrizione della città quale sarebbe apparsa agli occhi di un visitatore del tempo, e un esame della sua storia di città santa fondata da Costantino, così come veniva trasmessa e com'era in effetti, le difese e il mito dell'invincibilità, il potere, la chiesa, le ricchezze, la vita urbana dei ricchi e dei poveri. I capitoli finali raccontano poi il sacco della città a opera dei crociati nel 1204 e la progressiva decadenza fino alla conquista ottomana del 1453. L'epilogo è una breve descrizione di ciò che resta della città bizantina nella Istanbul di oggi.