«L’esperienza religiosa non è anzitutto “dottrina”, ma la profonda esperienza emotiva e affettiva del sentirsi amati, accolti, giustificati e perdonati. È la profonda fiducia di sentirsi accettati incondizionatamente. [...]. In definitiva, la “lieta novella” contenuta nel Vangelo cristiano è tutta qui: il lieto e liberante annuncio che individui – ciechi, sordi, prigionieri, zoppi, perché non liberi di essere quello che sono e di ascoltare il loro cuore – possono finalmente esistere per quello che sono, perché amati e voluti proprio così come sono da un Padre Assoluto e buono». Ma, sotto il profilo psicologico, in quale momento della propria esistenza l’individuo matura questa capacità di fiducia? Si tratta di una esperienza possibile per tutti?
È ormai convinzione diffusa che la dimensione religiosa di un soggetto affondi le proprie radici nelle sue relazioni cosiddette “primarie”, cioè nei momenti della relazione del bambino con i propri genitori. Ed è compito della psicologia della religione indagare l’intreccio che si genera tra esperienza religiosa e vissuto psichico di una persona, senza la pretesa di dare spiegazioni sulla religione in sé, ma nello sforzo di aiutare a comprendere come nasce, si sviluppa e si consolida, in senso distonico o sintonico, la rappresentazione di Dio in un individuo, a partire dai suoi primi anni di vita, e come sia eventualmente possibile modificarla se questa ha assunto forme patologiche o nevrotiche.
A tale proposito il volume raccoglie e discute criticamente buona parte di quanto è stato detto da parte sia della psicologia in generale, sia delle più diverse correnti psicodinamiche in merito all’esperienza religiosa, tentando di porre nuove connessioni in un organico quadro di insieme. Le cinque sezioni che lo compongono si collocano dentro la cornice/struttura di una visione evolutiva dell’esistenza umana e sintetizzano le fondamentali tappe del ciclo di vita di un individuo.
Sommario
Introduzione. I. Gli inizi. L’esperienza madre-bambino. II. La crisi edipica e l’infanzia.
III. L’adolescenza, tra trasgressione e fedeltà. IV. L’età adulta dopo la crisi di mezza età. V. Il compimento: la vecchiaia e la morte. Bibliografia.
Note sull'autore
Massimo Diana, laureato in filosofia e scienze dell’educazione, è cultore di psicologia della religione presso l’Università Cattolica di Milano e Brescia. Ha pubblicato diversi contributi sul tema dei rapporti tra la psicologia, la filosofia e la teologia in riviste specializzate e, nel 2002, il volume Angoscia e libertà. Psicologia del profondo e religione nell’opera di Eugen Drewermann, Torino, Centro Scientifico Editore. È segretario della Società italiana di psicologia della religione.
Conoscere se stessi è una necessità e un dovere cui nessuno può sottrarsi. L'uomo ha bisogno di sapere chi è; non può vivere se non scopre che senso ha il suo vivere: rischia l'infelicita se non riconosce la sua dignità. Per questo possiamo dire d'essere ogni giorno alla ricerca del nostro io: una ricerca continua anche se a volte inconscia, spesso faticosa e apparentemente contraddittoria, ma in ogni caso mai terminata...
L'uomo cerca se stesso, innanzitutto, e se ha il coraggio di scoprire la propria identità avverte immediatamente il bisogno di spingere più in alto la sua ricerca... Verso quell'Essere che è la fonte della sua stessa identità.
"Il vescovo parla a nome della Chiesa che vi incarica di insegnare ai ragazzi, io parlo dalla posizione delle famiglie che vi affidano i piccoli": così il papà Luigi Accattoli specifica con quale "competenza" si affianca a mons. Dante Lafranconi nello scrivere ai catechisti e agli educatori. Il vescovo e i genitori sono infatti i primi responsabili della trasmissione della fede: il vescovo nella grande Chiesa, i genitori nella piccola Chiesa che è la famiglia. Le dieci "lettere" rivolte agli educatori vanno ai contenuti essenziali del loro insegnamento e al tempo stesso intendono incoraggiarli nella fatica, per aiutarli a essere convinti, a essere appassionati, a essere testimoni ancor prima che maestri.
Note sull’autore
Dante Lafranconi (Mandello del Lario - CO, 1940) è stato ordinato sacerdote il 28 giugno1964 e dal 1992 è vescovo di Savona-Noli. Lo scorso maggio è stato nominato presidente della Commissione episcopale per la famiglia e la vita della CEI.
Luigi Accattoli, giornalista del Corriere della Sera, collabora stabilmente con la rivista Il Regno dal 1973. Nato a Recanati (MC) nel 1943, ha cinque figli. Con le EDB ha pubblicato Io non mi vergogno del Vangelo (1999).
Nel momento importante e delicato dell'inizio della scuola, i bambini sono guidati a conoscere Gesù attraverso una comunicazione diversa dalla scrittura: il racconto, l'immagine, la scoperta di nomi e persone importanti. Il sussidio segue le scadenze liturgiche ed è formulato in riferimento al catechismo dei bambini della CEI.
La Lettera ai Romani appartiene a quei testi che stanno intorno al centro stesso della fede cristiana. Lettera di Paolo per eccellenza, rappresenta il punto di riferimento per le grandi decisioni e per i cambiamenti più incisivi che si sono determinati all'interno della storia delle Chiese cristiane, quindi anche della teologia e della spiritualità. Un'adeguata conoscenza di questo testo è di centrale importanza per il dialogo ebraico-cristiano, per eliminare ogni residua convinzione che Paolo, uomo fiero di essere ebreo, abbia mai potuto concepire una teologia che predicasse la sostituzione del popolo eletto da parte della Chiesa. Frutto di un corso di lectio divina tenuto a Camaldoli nel 2003, il volume conclude l'analisi del testo.