Descrizione dell'opera
Il Cantico dei Cantici è ben più di un’allegoria dell’amore tra un uomo e una donna, tra Dio e Israele, tra Cristo e la Chiesa, tra il Verbo e l’anima fedele. Esso si offre come una parabola ove a essere importanti non sono i singoli dettagli, ma l’insieme delle suggestioni e dei rimandi capaci di creare un’atmosfera non tanto sensuale ma di continuo rimando al senso.
Nel solco dell’insegnamento dei Padri della Chiesa, l’autore propone una lettura spirituale del Cantico fondata sulla teologia simbolica, in cui reimparare ad accostarsi al testo non tanto per capirlo tecnicamente, ma soprattutto per ottenere che le sue parole entrino in risonanza con l’intimo dell’anima.
«La speranza e l’augurio sono per il lettore affinché, rileggendo ancora una volta il Cantico, possa sentire una crescente attrattiva per entrare in una relazione sempre più intima con il Signore che vuole e ama farsi chiamare Sposo, anzi essere riconosciuto, come al mattino di Pasqua, quale ‘mio’ Sposo (cf. Gv 20,16)» (dall’Introduzione).
Sommario
Prefazione (L. Accattoli). Introduzione. Note per la lettura. Prologo. I poema: L’inverno dell’esilio. Nascita dell’amore. II poema: In sogno è primavera. Progressi dell’amore. III poema: Il gusto dell’estate. La gioia delle nozze. IV poema: L’estate della differenziazione. La sofferta maturazione. V poema: L’autunno dei frutti. Amore ormai provato. Epilogo: Solstizio d’inverno. Sempre re-inizia l’amore. Ri-epilogo: Tempo supplementare. L’amore tutto sempre spera.
Note sull'autore
Michael Davide Semeraro osb, nato a Fasano (BR) nel 1964, è entrato in monastero benedettino dal 1983 ed è stato ordinato presbitero nel 1998. Ha completato la formazione monastica nei monasteri francesi di Tamié e de La Pierre-qui-Vire, e la formazione teologica alla Pontificia Università Gregoriana con il dottorato in teologia spirituale. Attualmente risiede presso il monastero di Dumenza ed è impegnato nell’animazione spirituale che ha nel monastero il suo punto di riferimento materiale e nella Parola il riferimento interiore. Ha pubblicato Le donne di san Benedetto, La Meridiana, Molfetta 2005, Etty Hillesum: Dio matura, La Meridiana, Molfetta 2005 e Con Gesù in compagnia di Luca. La Parola festiva nell’anno C, EDB, Bologna 2006.
Descrizione dell'opera
Diceva Karl Rahner che la mariologia si trova di fronte un compito storico, se vuole continuare a giocare un ruolo nell’esistenza di fede del cristiano di oggi e non ridursi a uno sterile relitto da museo. In tale prospettiva, l’autore ha costruito le voci del nuovissimo dizionario in modo tale che la mariologia possa rigenerarsi mediante una continua relazione tridimensionale che coinvolge Bibbia, cultura ed esperienza ecclesiale: «con un’immagine antropologica potremmo asserire che la Bibbia ne costituisce l’anima, la cultura contemporanea il corpo, l’esperienza ecclesiale il cuore» (dall’Introduzione).
Frutto della trentennale fatica dell’autore, il dizionario –in due volumi – si contraddistingue nel panorama editoriale per la sistematicità, ovvero lo sforzo di porre in relazione, coordinare e unificare i diversi dati della rivelazione biblica e delle interpretazioni ecclesiali. L’opera si muove inoltre tenendo costantemente presente da una parte la parola di Dio e dall’altra la vita del nostro tempo, per una mariologia nuovamente capace di raggiungere l’uomo contemporaneo.
Indice delle voci
Italia. Loreto. Mediatrice. Microstoria della salvezza. Misericordia. Monte sublime. Pace. Paradigma antropologico. Popolo sacerdotale. Preghiera. Presenza. Rosario. Santa Maria. Spirito Santo. Spiritualità. Statuto epistemologico. Storia della mariologia. Trinità. Ultimi tempi. Vergine. Vita. Volto.
Note sull'autore
Stefano De Fiores (San Luca - RC, 1933) nel 1953 entra nella Compagnia di Maria (missionari monfortani), nel 1953 è ordinato presbitero e nel 1973 consegue la laurea in teologia spirituale presso la Pontificia Università Gregoriana. Insegna mariologia sistematica e contemporanea, nonché spiritualità mariana alla Pontificia Università Gregoriana, presso l’Università Pontificia Salesiana e alla Pontificia facoltà teologica “Marianum”. È consigliere della Pontificia accademia mariana internazionale e presidente dell’Associazione mariologica interdisciplinare italiana. Ha diretto il Nuovo dizionario di spiritualità e il Nuovo dizionario di mariologia. Tra le sue pubblicazioni si segnalano: Maria presenza viva nel popolo di Dio (1981) e Maria nella teologia contemporanea (1987) e, presso le EDB, Maria Madre di Gesù. Sintesi storico-salvifica (1992 52002). Collabora a riviste italiane e internazionali di mariologia.
Chi è Paolo: «l’inventore del cristianesimo» o piuttosto «colui che meglio comprese e interpretò l’opera del Maestro»? Di certo tra Paolo di Tarso e Gesù di Nazaret, pressoché coetanei, la distanza culturale, sociale e teologica è inversamente proporzionale alla vicinanza di tempo: l’uno vive nei villaggi, l’altro nelle metropoli; l’uno parla aramaico, l’altro greco; Gesù esprime la cultura orale, Paolo dà inizio alla letteratura cristiana.
Dopo più di un secolo e mezzo di ricerche sul confronto tra i due, è possibile registrare tra gli studiosi opinioni diametralmente opposte: da una parte quanti individuano in Paolo il vero fondatore del cristianesimo come nuova religione, dall’altra coloro che riconoscono una sostanziale continuità tra Maestro e apostolo.
Con un approccio rigorosamente storico, Barbaglio presenta un bilancio dei legami che uniscono i due e delle diversità che li separano, fino a giungere ad affermare, dati alla mano, che Paolo né si è appiattito su Gesù, né si è distanziato da lui fino a ignorarlo. Egli individua tra i due soprattutto un paio di contiguità fondamentali. Entrambi presentano un Dio accogliente e includente, un Dio dei figli prodighi, dei senza-legge: «se nella sua prospettiva il nazareno ha abbattuto le barriere erette nella piccola società giudaico-palestinese del tempo, allo stesso modo ha operato l’apostolo, ma su più vasta scala, sul palcoscenico dell’umanità intera e del mondo». Entrambi sono inoltre pervasi da una prospettiva escatologica positiva, sotto il segno della grazia, «annunciatori di gioia del dies salutis, non profeti di sventura del dies irae».
Sommario
Introduzione. 1. Problema dei tempi moderni. 2. Dislocazione: da un mondo a un altro. 3. Transizione da Gesù a Paolo. 4. Due grandi convertiti, due straordinari visionari. 5. Tempo e mondo. 6. Divinizzazione di Gesù. 7. Il Dio di Gesù Cristo. 8. «Gesù annunciava il regno ed è venuta la Chiesa». 9. Discorso della montagna, libertà dello spirito. 10. Fedeltà ebraica. Conclusione. Indici.
Note sull'autore
Giuseppe Barbaglio (1934), studioso di scienze bibliche, cura presso le EDB due collane di argomento biblico: La Bibbia nella storia e Scritti delle origini cristiane (con Romano Penna); ha curato Schede bibliche pastorali (8 voll.), La spiritualità del Nuovo Testamento e l’edizione greco-italiano del Merk; è autore di La Prima lettera ai Corinzi. Introduzione, versione, commento (22005), La teologia di Paolo. Abbozzi in forma epistolare (22001), Gesù ebreo di Galilea. Indagine storica (52005); Il pensare dell’apostolo Paolo (22005); Davanti a Dio. Il cammino spirituale di Mosè, di Elia e di Gesù (22001), insieme a Piero Stefani; Canti d’amore nell’antico Israele. Traduzione poetica del Cantico dei Cantici (22004), insieme a Luigi Commissari.
Ha inoltre curato insieme a Rinaldo Fabris e Bruno Maggioni la traduzione e il commento de I Vangeli, Cittadella, Assisi 1978 e ha pubblicato: Paolo di Tarso e le origini cristiane, Cittadella, Assisi, 32002; Le lettere di Paolo, 2 voll., Borla, Roma, 21990; Dio violento? Lettura delle scritture ebraiche e cristiane, Cittadella, Assisi, 1991; San Paolo, Lettere, 2 voll., Biblioteca Universale Rizzoli, Milano 1997, di cui ha curato l’introduzione e la traduzione.
Descrizione dell'opera
Il volume intende colmare le lacune esistenti nel campo della storiografia biblica con una esposizione sintetica e sistematica delle più importanti questioni relative al rapporto donna - Sacre Scritture.
La marginalità delle donne nella Bibbia è forse ad un tempo causa e conseguenza dello scarso riconoscimento che esse raccolgono nelle Chiese e in ambito teologico. All’interno di questa situazione storica è però possibile individuare una lunga tradizione interpretativa della Sacra Scrittura portata avanti dalle donne (parte I del volume), evidenziare una particolare presenza di donne nei testi sacri (parte II) e delineare, infine, a livello ermeneutico, i tratti specifici di un’esegesi al femminile, praticata da donne cristiane ed ebree (parte III). La novità dell’opera, che si articola in 12 contributi, va riscontrata non solo nell’impostazione interconfessionale, che si avvale di specialisti cattolici, protestanti ed ebrei, ma anche nella messa a confronto dell’approccio storico con quello esegetico.
Sommario
Introduzione generale (A. Valerio). I. Donne e Bibbia: una lunga tradizione interpretativa. 1. Donne e Bibbia nel cristianesimo tra II e V secolo (C. Mazzucco). 2. La Bibbia delle mistiche nei secoli XII-XIV (F. Santi). 3. La Bibbia nell’umanesimo femminile (secoli XV-XVII) (A. Valerio). 4. Donne interpreti della Bibbia nella tradizione protestante (J. Økland). 5. Elisabeth Cady Stanton e la Woman’s Bible: un’esegesi femminista nel XIX secolo (A. Berlis). 6. Le ebree di fronte alla Bibbia (M. Del Bianco Cotrozzi). II. Donne nei testi sacri. 7. Donne nell’Antico Testamento (I. Fischer). 8. Discepole di Gesù (M. Perroni). 9. Leadership femminile nelle comunità cristiane dell’Asia Minore (E. Estévez López). 10. Il simbolismo della donna nella letteratura apocalittica (L. Arcari). III. Ermeneutica. Donne ed esegesi a confronto. 11. La donna nella tradizione ebraica: spunti poetici (L. Voghera Luzzatto). 12. Tendenze attuali nell’esegesi femminista: Mc 5 (M. Navarro Puerto). Indici.
Note sulla curatrice
Adriana Valerio, laureata in filosofia e in teologia, insegna Storia del Cristianesimo all’Università “Federico II” di Napoli. È presidente della “Fondazione Pasquale Valerio per la storia delle donne” e dell’AFERT (Associazione Femminile Europea per la Ricerca Teologica). Tra le sue pubblicazioni: Cristianesimo al femminile (Napoli 1990); Donna potere e profezia (Napoli 1995); I sermoni di Domenica da Paradiso (Firenze 1999); Donne e Religione a Napoli (Milano 2001); La Bibbia nell'interpretazione delle donne (Firenze 2002); L'Archivio per la Storia delle donne, 2 voll. (Napoli 2004-2005).
˛ˇ D e s c r i z i o n e d e l l ' o p e r a
I l m o n a c h e s i m o c r i s t i a n o Ë n a t o i n O r i e n t e c o i p a d r i d e l d e s e r t o , p e r p o i t r o v a r e i n B a s i l i o e i n B e n e d e t t o i d u e g r a n d i i d e a t o r i d e l l e r e g o l e m o n a s t i c h e c e n o b i t i c h e r i s p e t t i v a m e n t e n e l l e t r a d i z i o n i o r i e n t a l e e o c c i d e n t a l e . I l V a t i c a n o I I n o n m a n c a d i r a c c o m a n d a r e a i c a t t o l i c i d i a c c e d e r e c o n m a g g i o r f r e q u e n z a a l l a r i c c h e z z a o f f e r t a i n q u e s t o a m b i t o d a i p a d r i o r i e n t a l i ( U R 1 5 ) . T a l e i n v i t o s i r i v o l g e s p e c i a l m e n t e a l l e C h i e s e c a t t o l i c h e o r i e n t a l i , i n c u i l i n i z i a l e f i o r e n t e v i t a m o n a s t i c a s i Ë p r o g r e s s i v a m e n t e t r a s f o r m a t a i n v i t a c o n s a c r a t a i m p e g n a t a n e l l a v i t a a p o s t o l i c a .
P a r t e n d o d a l l a v i t a m o n a s t i c a n e l l e f o n t i c a n o n i c h e d e l l a C h i e s a a n t i c a d O r i e n t e , l o s t u d i o c o m m e n t a l a n o r m a t i v a c a n o n i c a i n v i g o r e , a f f i a n c a n d o c o s t a n t e m e n t e p r o s p e t t i v a g i u r i d i c a e p r o s p e t t i v a t e o l o g i c a . L a u t o r e s i s f o r z a i n o l t r e d i n s e r i r e l a t t u a l e n o r m a t i v a d e l C C E O n e l l a l i n e a d e i S a c r i c a n o n e s a n t i c h i , c h e r e g o l a n o a m p i a m e n t e l a v i t a d e i m o n a c i e d e l l e m o n a c h e , c o s Ï c o m e i l f u n z i o n a m e n t o d e i m o n a s t e r i .
S o m m a r i o
P r e f a z i o n e ( c a r d . T . ` p i d l Ì k ) . I n t r o d u z i o n e . 1 . L a v i t a m o n a s t i c a n e l l e f o n t i c a n o n i c h e a n t i c h e . 2 . R e c e z i o n e d e i S a c r i c a n o n e s n e l C C E O . 3 . C a n o n i g e n e r a l i s u i m o n a c i e t u t t i g l i a l t r i r e l i g i o s i ( c a n n . 4 1 0 - 4 3 2 ) . 4 . I m o n a s t e r i ( c a n n . 4 3 3 - 5 0 3 ) . 5 . G l i o r d i n i e l e c o n g r e g a z i o n i ( c a n n . 5 0 4 - 5 5 3 ) . 6 . L e s o c i e t ‡ d i v i t a c o m u n e a g u i s a d e i r e l i g i o s i ( c a n n . 5 5 4 - 5 6 2 ) . 7 . G l i i s t i t u t i s e c o l a r i ( c a n n . 5 6 3 - 5 6 9 ) . 8 . A l t r e f o r m e d i v i t a c o n s a c r a t a e l e s o c i e t ‡ d i v i t a a p o s t o l i c a ( c a n n . 5 7 0 - 5 7 2 ) . A p p e n d i c e 1 . L i n e a m e n t i g e n e r a l i p e r l e l a b o r a z i o n e d i u n d i r i t t o p a r t i c o l a r e r i g u a r d a n t e i l T i t o l o X I I d e l C C E O : I m o n a c i e t u t t i g l i a l t r i r e l i g i o s i e i m e m b r i d e g l i a l t r i i s t i t u t i d i v i t a c o n s a c r a t a . A p p e n d i c e 2 . D i r i t t o p a r t i c o l a r e d e l l a C h i e s a s i r o - m a l a b a r e s e c i r c a g l i i s t i t u t i s e c o l a r i . A p p e n d i c e 3 . D i r i t t o p a r t i c o l a r e d e l l a C h i e s a s i r o - m a l a b a r e s e c i r c a l e s o c i e t ‡ d i v i t a a A p o s t o l i c a . A p p e n d i c e 4 . L a C o n g r e g a z i o n e p e r l e C h i e s e o r i e n t a l i e g l i i s t i t u t i r e l i g i o s i . B i b l i o g r a f i a . I n d i c i .
N o t e s u l l ' a u t o r e
D i m i t r i o s S a l a c h a s , n a t o a d A t e n e n e l 1 9 3 9 , l a u r e a t o i n d i r i t t o c i v i l e e d e c c l e s i a s t i c o o r i e n t a l e p r e s s o l U n i v e r s i t ‡ d i A t e n e ; Ë p r o f e s s o r e o r d i n a r i o p r e s s o l a P o n t i f i c i a U n i v e r s i t ‡ U r b a n i a n a , d o c e n t e a s s o c i a t o p r e s s o i l P o n t i f i c i o I s t i t u t o O r i e n t a l e d i R o m a , d o c e n t e i n v i t a t o p r e s s o a l F a c o l t ‡ d i D i r i t t o C a n o n i c o d e l l a U n i v e r s i t a s C a t h o l i c a d i P a r i g i . C o m e e s p e r t o d i d i r i t t o c a n o n i c o o r i e n t a l e Ë c o n s u l t o r e d e l l e C o n g r e g a z i o n i p e r l e C h i e s e O r i e n t a l i , p e r l E v a n g e l i z z a z i o n e d e i P o p o l i e d e l l e C a u s e d e i S a n t i , n o n c h È d e i P o n t i f i c i C o n s i g l i p e r i t e s t i l e g i s l a t i v i e p e r l a p r o m o z i o n e d e l l u n i t ‡ d e i c r i s t i a n i e c o m m i s s a r i o p e r l o s c i o g l i m e n t o d e l m a t r i m o n i o i n f a v o r e d e l l a f e d e p r e s s o l a C o n g r e g a z i o n e p e r l a D o t t r i n a d e l l a F e d e . » i n o l t r e r e f e r e n d a r i o d e l S u p r e m o T r i b u n a l e d e l l a S e g n a t u r a A p o s t o l i c a , g i u d i c e p r e s s o i l T r i b u n a l e d i p r i m a i s t a n z a d e l v i c a r i a t o d i R o m a , c o n s u l t o r e p e r l e q u e s t i o n i g i u r i d i c h e d e l l a C o n f e r e n z a e p i s c o p a l e d i G r e c i a e m e m b r o d e l l a C o m m i s s i o n e m i s t a i n t e r n a z i o n a l e p e r i l d i a l o g o t e o l o g i c o t r a l a C h i e s a c a t t o l i c a r o m a n a e l a C h i e s a o r t o d o s s a , d e l l a S o c i e t ‡ i n t e r n a z i o n a l e d i d i r i t t o c a n o n i c o d e l l e C h i e s e o r i e n t a l i e d e l l a c o m m i s s i o n e e c u m e n i c a d e l l a d i o c e s i d i R o m a . P r e s s o l e E D B h a p u b b l i c a t o : L ' i n i z i a z i o n e c r i s t i a n a n e i C o d i c i o r i e n t a l e e l a t i n o ( 1 9 9 2 , 2 2 0 0 6 ) ; I s t i t u z i o n i d i d i r i t t o c a n o n i c o d e l l e C h i e s e c a t t o l i c h e o r i e n t a l i ( 1 9 9 3 i n c o e d i z i o n e c o n E D R o m a , 2 2 0 0 3 ) ; I l s a c r a m e n t o d e l m a t r i m o n i o n e l N u o v o D i r i t t o C a n o n i c o d e l l e C h i e s e o r i e n t a l i ( 1 9 9 4 , 2 2 0 0 3 ) ; I l d i r i t t o c a n o n i c o n e l l e C h i e s e o r i e n t a l i n e l p r i m o m i l l e n n i o ( 1 9 9 7 ) ; T e o l o g i a e d i s c i p l i n a d e i s a c r a m e n t i n e i c o d i c i l a t i n o e o r i e n t a l e ( 1 9 9 9 , 2 2 0 0 5 ) e I l m a g i s t e r o e l e v a n g e l i z z a z i o n e d e i p o p o l i n e i C o d i c i l a t i n o e o r i e n t a l e ( 2 0 0 1 ) .
Descrizione dell'opera
Nell’orizzonte della narrativa biblica, Davide grandeggia e la sua storia rappresenta uno dei documenti più affascinanti della letteratura mondiale antica.
Naturale prosecuzione del volume Con la cetra e con la fionda, che tratta del Primo libro di Samuele (fino a
2Sam 1), lo studio si occupa della storia dell’ascesa di Davide al trono, dei primi anni del suo regno su Israele e del progressivo consolidarsi del suo potere. Davide viene infatti proclamato prima sovrano di Giuda, la tribù meridionale di cui era originario, e poi di Israele, cioè delle tribù del nord, diventando così pastore dell’intero popolo del Signore. La sua vicenda è articolata e complessa e nel corso di una vita conosce la realtà dello scettro spesso affiancata dalla violenza della spada, in un’intricarsi di innocenza e colpevolezza, ricerca della pace e azioni di guerra, nobiltà e infamia, da cui emerge la fatica di coniugare l’esercizio del governo con il servizio della verità e del bene comune.
L’autrice presenta una lettura continua del testo e un commento puntuale e dettagliato di tutti i suoi elementi con particolare attenzione alla dimensione narrativa e antropologica.
Sommario
Introduzione. I. Davide re. 1. Un popolo e due re (2Sam 2,1-3,5). 2. Verso l’unificazione (2Sam 3,6-39). 3. Il pastore re (2Sam 4,1-5,5). II. Un regno e una città. 4. Gerusalemme capitale (2Sam 5,6-6,23). 5. Un regno per sempre (2Sam 7-9). III. Il lato oscuro del potere. 6. Una regalità tradita (2Sam 10-11). 7. «Quell’uomo sei tu» (2Sam 12). Bibliografia scelta.
Note sull'autrice
Bruna Costacurta (1946) ha studiato filosofia e teologia alla Pontificia Università Gregoriana e ha poi conseguito il dottorato in scienze bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma. È docente di Antico Testamento alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Ha pubblicato: La vita minacciata. Il tema della paura nella Bibbia ebraica, Analecta biblica 119, Editrice Pontificio Istituto Biblico, Roma 1988; Con la cetra e con la fionda. L’ascesa di Davide verso il trono, EDB, Bologna 32003; Il laccio spezzato. Studio del Salmo 124, EDB, Bologna 2002.
Descrizione dell'opera
Il capitolo 21, posto a chiusura del Vangelo di Giovanni, è un testo straordinariamente ricco che racconta il manifestarsi del Risorto ai suoi. Si articola in due sezioni che descrivono, la prima, un’azione composita fatta di una pesca e di un pasto e, la seconda, un dialogo che colloca in primo piano la relazione di Gesù con Pietro e il discepolo amato.
Lo studio muove dal convincimento, ormai largamente avvalorato dalla critica biblica, che si tratti di un capitolo inserito nel Vangelo a posteriori, ma con una precisa intenzionalità, e quindi affatto estraneo al telaio preesistente. L’obiettivo che l’autore si pone è precisare l’intenzione redazionale soggiacente a Gv 21, mettendo in luce il disegno impresso dal redattore al suo materiale e indagando la sistematica rilettura da lui offerta di motivi e passi dei capitoli precedenti. Il brano «mostra un evidente interesse missionario e pertanto risulta centrale nella prospettiva di una riflessione sugli aspetti fondativi dell’annuncio del vangelo: non solo dal punto di vista del suo contenuto, ma anche per il suo approccio al patrimonio giovanneo preesistente e come esempio di dialogo inter-ecclesiale – e dunque potenzialmente ecumenico – a motivo dell’articolato rapporto tra Pietro e il discepolo che Gesù amava, rappresentanti di comunità cristiane diverse che anziché a un conflitto approdano a una comunione, capace di salvaguardare identità e diversità» (dall’Introduzione).
Sommario
Introduzione. 1. Origine e significato della terminologia del «manifestarsi» in Gv 21. 2. Gv 21 come composizione letteraria unificata. 3. La manifestazione del Risorto mediata dalla missione e dell’eucaristia. 4. Pietro e il discepolo che Gesù amava nella terza manifestazione del Risorto. 5. La terza manifestazione del Risorto ai discepoli (c. 21) come rilettura della manifestazione del messia a Israele (1,19-2,12). 6. Manifestazione, discepolato, missione. Bibliografia. Indici.
Note sull'autore
Maurizio Marcheselli (1961) dal 1986 è presbitero della Chiesa di Bologna. Si è laureato in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico nell’aprile del 2004. Dal 1992 è docente di Nuovo Testamento a Bologna, presso la Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna, già Studio Teologico Accademico Bolognese. Insegna Nuovo Testamento anche presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose «Ss. Vitale e Agricola».
Descrizione dell'opera
Come percorrere la strada che il sacramento del matrimonio apre agli sposi? Dopo il volume che invitava a volgere lo sguardo verso le vette dell’amore, l’autore sollecita a concentrare l’attenzione sugli snodi concreti del percorso coniugale e familiare. Attraverso itinerari operativi per gli sposi, da utilizzare per la riflessione di coppia e nell’ambito degli incontri dei gruppi familiari, La strada si apre traccia un cammino di riscoperta o riqualificazione della fede per la coppia/famiglia, ‘sfruttando’ i percorsi che Dio segue per incontrare l’uomo: la creazione, dove il Creatore imprime nei cuori umani la sua “immagine e somiglianza”; l’incarnazione, in cui il Verbo sposa l’umanità, divenendo con lei “una carne sola”; il mistero pasquale, nel quale Cristo si spende totalmente per la Chiesa, sua sposa. Le schede di lavoro non sono nate a tavolino, ma sono frutto del lavoro condiviso dall’autore con famiglie e giovani fidanzati.
Sommario
Presentazione. I. La bellezza della quotidianità. 1. L’orizzonte del perdono. 2. La cultura del perdono. 3. Una spiritualità per la vita. II. Le esperienze. 4. Luoghi di spiritualità. 5. Scrutare il «mistero grande». 6. Amarsi con stupore. 7. La mistagogia dell’amore sponsale. 8. Fare memoria del «mistero grande». 9. Ritrovare le strade del bell’amore. 10. La tenerezza: «un seme d’amore». Epilogo: Seguire lo sposo divino.
Note sull'autore
Pier Luigi Gusmitta (Lomello [PV] 1935), ordinato sacerdote nel 1958, svolge il suo ministero nella diocesi di Vigevano. È direttore spirituale nel seminario diocesano e insegna patrologia presso i Seminari riuniti di Crema, Cremona, Lodi e Vigevano. Da decenni si dedica alla pastorale familiare e dal 1975 è direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale della famiglia. Tra le numerose pubblicazioni ricordiamo Cammini di gioia Cammini di amore. Itinerario educativo per i giovani, Piero Gribaudi, Milano 1996. Per incarico dell’Ufficio Nazionale CEI per la Pastorale della Famiglia ha pubblicato presso Cantagalli: Amarsi sino alla fine. Eucaristia e Matrimonio: unico mistero nuziale (2001); Il fascino dell’amore. La reciprocità del maschile e del femminile (2002); Abbandonati all’amore. Mistero pasquale e mistero nuziale (2003). Presso le EDB ha pubblicato: Oggi devo fermarmi a casa tua. Cristo sposo incontra gli sposi e rimane con loro (22001) e Verso le vette dell’amore. Percorsi di spiritualità coniugale e familiare. 1 (2006).
Descrizione dell'opera
Matrimonio e famiglia sono le situazioni più umanizzanti dove le persone ritrovano se stesse e assaporano la gioia di vivere. Sposarsi infatti non è mortificarsi, ma piuttosto liberarsi l’uno con l’altro per scoprire e vivere ciascuno la propria chiamata. Così chiarisce Emmanuel Lévinas: «Amare è prendersi cura del destino dell’altro».
Ma le alte idealità presenti nell’amore sponsale e splendidamente ritratte nei primi due capitoli della Genesi sono oggi attraversate da gravissime ombre: cresce la tendenza a convivere stabilmente, ci si sposa senza troppa convinzione, ci si separa con facilità. Come accompagnare i giovani e gli sposi a coltivare e costruire l’amore? Sollecitate dal contatto vivo con fidanzati e sposi, le riflessioni dell’autore nascono dall’ascolto attento delle pulsioni e tensioni rilevabili nell’attuale realtà e mirano a far brillare l’utopia dell’amore in cui le persone possono non solo gustare l’ebbrezza e la passione, ma anche avvertire la presenza del divino.
Sommario
Prefazione. Premessa. Che cosa si intende per «pastorale» matrimoniale? Perché è importante la pastorale familiare? La famiglia sta cambiando: linee culturali emergenti. Perché sposarsi? Perché sposarsi in Chiesa? Il progetto di Dio sul matrimonio. Quale fedeltà? Quale indissolubilità? Vivere il dono della sessualità. Valore e senso del piacere. I figli tra rinvio, rinuncia e pretesa. Gli sposi e i loro genitori: quale equilibrio? Fidanzamento: imparare a vivere l’alterità. Volti e percorsi dei fidanzati che chiedono di sposarsi. Identità della coppia animatrice. Le convivenze coniugali: come guardarle? Una lettura disincantata e propositiva. Divorziati risposati: quale pastorale? Quale pastorale dei divorziati risposati è oggi possibile? Quali prospettive per il futuro? Rinnovare la coppia per rinnovare la Chiesa. Qual è il ruolo della famiglia nell’iniziazione cristiana? Tempi della preghiera e vita di coppia e di famiglia. Famiglia soggetto politico. Atteggiamenti di fondo verso cui educarci ed educare fidanzati e sposi. Ci sono segni di speranza nell’attuale situazione matrimoniale e familiare? Bibliografia.
Note sull'autore
Battista Borsato è direttore dell’Ufficio di pastorale familiare della diocesi di Vicenza. Presso le EDB ha pubblicato: Sposarsi nel Signore. Cammino di riscoperta del sacramento del matrimonio (1989 122004); Nasce un popolo nuovo (1991); Vita di coppia. Linee di spiritualità coniugale e familiare (1993 52003); Le sfide alla pastorale d’oggi. Vivere la fede e la Chiesa in modo adulto (1995); L’alterità come etica. Una lettura di Emmanuel Lévinas (1996); Quale fede? Temi di educazione alla fede per giovani e adulti (1997); Quale Chiesa? Temi di educazione alla fede per giovani e adulti (1998); Immaginare il matrimonio (2000); Quale Gesù? La sua avventura e le sue scelte (2003).
Descrizione dell'opera
Il testo non costituisce semplicemente una nuova esposizione riguardante l’Islam, le sue credenze, le sue pratiche, la sua storia o le sue arti ma cerca di mettere a confronto l’Islam con il Cristianesimo, di rilevare i punti su cui le due fedi concordano, anche se non si tratta di un accordo perfetto, di evidenziare i punti sui quali divergono o persino si oppongono. Nonostante i possibili accostamenti, ne emergono due credo decisamente diversi. Una chiara consapevolezza dell’identità di ciascuno di essi è tuttavia premessa indispensabile per avviare un rapporto di autentico dialogo.
Nell’analisi dell’Islam gli autori tengono come punto di riferimento quello ufficiale, ortodosso, sunnita, in quanto trattasi del più conosciuto e diffuso.
Sommario
Presentazione (mons. Camillo Ballin). Introduzione. I. Fonti - testi fondatori. Tradizione e tradizioni. Principi dottrinali dell’Islam. II. Dio e l’universo. Attributi di Dio. L’universo. III. Gli angeli. IV. I profeti e i libri. Gesù. Il Vangelo. Maometto. Il Corano. V. L’ultimo giorno. VI. I cinque pilastri dell’Islam e connessioni. La professione di fede. La preghiera rituale. L’elemosina legale. Il pellegrinaggio. Il digiuno. La guerra santa. La circoncisione. Le interdizioni. Il velo delle donne. VII. Soggetti propriamente cristiani. La redenzione. I sacramenti. La Chiesa. VIII. Islam e modernità. IX. Bilancio e conclusione. X. Appendice. Alcuni testi musulmani. Alcuni testi cristiani.
Note sugli autori
Xavier Jacob è un assunzionista francese, che dimora in Turchia dal 1959. Per vent’anni ha insegnato filosofia nel liceo internazionale di Ankara. La sua tesi di dottorato sull’insegnamento religioso in Turchia è stata pubblicata a Berlino nel 1982. Ha inoltre pubblicato: Les Turcs Au Moyen-Age: Textes-Byzantins, Turk Tarih Kurumu Basmevi, Ankara 1990; e con A. G. Calonghi Les Chrétiens du Proche Orient après deux millénaires, Tirrenia Stampatori, Torino 2002.
Francesco Strazzari, inviato del quindicinale Il Regno, ha conosciuto p. Jacob nei suoi numerosi viaggi in Turchia e con lui ha costruito l’articolazione di questo volume. Presso le EDB ha pubblicato: Testimoni di speranza (2002) e Ballate di Chiesa e di Paese (2003); ha inoltre curato: Dal carcere di Londra… (1995) e, con A. Filippi, La cosa più importante per la Chiesa del 2000 (1999).