«L’intento di queste pagine è quello di indagare cos’è la maturità di fede, cercando di delinearne un ritratto possibile, certo non esaustivo, attraverso alcuni testi della Scrittura» (dalla Premessa). Il volume, nato da un corso di esercizi spirituali, si configura come una meditazione biblica sul tema del discepolato; oggetto della riflessione è il cammino del discepolo di Cristo verso la maturità evangelica. Cristo stesso conduce, poco alla volta e attraverso varie tappe, i suoi discepoli prendendoli per mano, con grande pazienza, fino a schiudere la loro mente alla logica del Vangelo e guidarli, attraverso il passaggio fondamentale della Trasfigurazione, sulla via che li porterà fino a Gerusalemme. La loro maturità si compirà quando, finalmente liberi da ogni paura, potranno contemplare tutta l’intensità del dramma dell’amore trafitto e leggerne a fondo il significato.
L’itinerario dei discepoli diventa così una proposta per ogni credente.
Sommario
Premessa. 1. La maturità cristiana: vedere la gloria. 2. Le resistenze dei discepoli: una mentalità che affiora. 3. In cammino verso la maturità: le resistenze rivelate. 4. Nascere sotto la croce: «Guarderanno colui che hanno trafitto» (Gv 19,37). 5. La fatica di riconoscere il risorto: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo?» (Lc 24,5). 6. L’annunzio del risorto. 7. Conclusioni.
Note sull'autore
Cristiano D’Angelo è presbitero della diocesi di Pistoia, ove è parroco e direttore dell’Ufficio catechistico dal 2001. Dopo il baccalaureato alla Facoltà teologica dell’Italia centrale (Firenze), si è laureato in Lingue e letterature orientali all’Università degli studi di Firenze e ha conseguito la licenza presso il Pontifico Istituto Biblico a Roma. Sta preparando il dottorato in teologia biblica presso la Facoltà teologica dell’Italia centrale a Firenze dove è docente incaricato ad annum. Presso le EDB ha pubblicato Il Libro di Rut. La forza delle donne. Commento teologico e letterario (2004).
Descrizione dell'opera
La XLI settimana liturgico-pastorale di Camaldoli si è soffermata a riflettere sul modo di percepire e attuare la celebrazione eucaristica negli ultimi quarant’anni di vita ecclesiale: quelli che vanno dal concilio Vaticano II fino ai nostri giorni, segnati dal Sinodo dei vescovi dell’ottobre 2005 sul tema L’eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa.
È caratteristica delle Settimane camaldolesi proporre una pluralità non solo di tematiche, ma anche di metodi e linguaggi utilizzati. Così nei contributi raccolti nel volume i vari temi riguardanti la celebrazione dell’eucaristia sono stati affrontati con approcci e metodi tra loro molto diversi: si va dalla prospettiva teologico-liturgica a quella storico-liturgica, da quella pastorale a quella più specificamente antropologica.
Sommario
Introduzione. Tra memoria del passato e attenzione al presente (M. Ferrari). I. La “partecipazione attiva” come obiettivo della riforma liturgica dell’eucaristia. Una verità dimenticata? (A. Grillo). II. La traduzione. Problemi inerenti ai testi biblici e ai testi eucologici dell’eucaristia (R. De Zan). III. Scrittura e rito nel cammino ecclesiale aperto dal concilio. Bilanci e prospettive (G. Cavagnoli). IV. Due concezioni dell’eucaristia a confronto: il medioevo e l’epoca patristica (E. Mazza). V. Canto e musica nella liturgia eucaristica (E. Costa sj). Appendice. «Rilettura» di alcuni temi nei recenti documenti sulla celebrazione eucaristica (M. Ferrari). Elementi per progettare i luoghi della celebrazione (P. Bedogni). Profilo degli autori.
Note sul curatore
Matteo Ferrari è monaco benedettino della comunità di Camaldoli. Licenziato all’Istituto di liturgia-pastorale “Santa Giustina” di Padova, sta proseguendo gli studi in ambito biblico presso la Facoltà teologica dell’Italia centrale di Firenze e lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme.
La Settimana Liturgico-pastorale di Camaldoli viene organizzata ogni anno dalla Comunità monastica di Camaldoli, in collaborazione con l’Istituto di Liturgia Pastorale Santa Giustina di Padova; si prefigge di approfondire la connessione tra liturgia, pastorale e spiritualità. Nel 2006 è giunta alla 41a edizione.
Descrizione dell'opera
L’anno 2004 ha visto Genova capitale europea della cultura. Mentre ferveva il dibattito sulle radici cristiane dell’Europa, tanto controverse a livello di codifica nella costituzione europea quanto condivise nel comune sentire del cittadino e dello studioso, la cattedra di Letteratura cristiana antica – sotto la guida di Sandra Isetta, che accanto all’Università ha saputo coinvolgere l’Arcidiocesi e il suo pastore card. T. Bertone – ha colto l’occasione per riformulare il dibattito in modo nuovo e più concreto, sottraendolo alle astratte dispute di politici e giuristi per calarlo in un contesto culturale, anzi specificatamente letterario, alla ricerca di testi e documenti che, percepiti come espressione peculiare delle moderne letterature europee, rivelano ancora evidente il debito di dipendenza da quegli archetipi letterari cui ha dato vita e sostanza il cristianesimo dei primi secoli.
Ne è scaturito un momento di alto confronto con esperti di discipline apparentemente lontane (francesisti, anglisti, slavisti, storici del teatro, del cinema, dell’arte, giornalisti, vaticanisti, saggisti e scrittori), che potessero dialogare e convergere su Letteratura cristiana e letterature europee.
Ogni singola tematica è stata affrontata da un ‘cristianista’ e da un ‘modernista’. Il volume raccoglie le relazioni a due voci, in progressione di generi e temi letterari: narrativa-teatro-cinema (La centralità del dramma cristiano), agiografia (Il martire e il santo), esegesi (Il filo rosso del simbolo), escatologia (Alla fine del tempo).
Sommario
Presentazione (card. T. Bertone). Presentazione (S. Isetta). Saluto del Magnifico Rettore (G. Bignardi). Prefazione (M.P. Ciccarese). I Cristiani anima del mondo: momento di coscienza di una identità sopranazionale. Ieri e oggi (card. T. Bertone). 1. La centralità del dramma cristiano. Romanzo - teatro - cinema. 1.1. Christus patiens tra Euripide e Jesus Christ Superstar (M. Centanni e M. Rubino). 1.2. Il realismo espressivo tra Pasolini e Gibson (A. Tornelli e S. Margarino). 1.3. Quo vadis? L’uomo in via: il romanzo di Pietro tra gli Atti apocrifi e Sinkiewicz (E. Norelli e M. Salotti). 2. Il martire e il santo. 2.1. La persecuzione nel diario femminile: Perpetua e Anna Frank (C. Mazzucco e G. Momigliano). 2.2. Le tentazioni di sant’Antonio da Atanasio a Flaubert: mediatore Bruegel (S. Isetta e M.C. Viggiani). 2.3. Dal taumaturgo al santo guaritore: un problema al femminile (E. Giannarelli e P. Fontana). 2.4. Confessio: Agostino e Rousseau allo specchio (L. Pizzolato e P. Pinelli). 3. Il filo rosso del simbolo. 3.1. Isacco nella lettura allegorica di Ambrogio e l’incontro con Ifigenia nel teatro moderno (A. Nazzaro e G. Paduano). 3.2. «Fino a quando Signore?». I Moralia in Iob di Gregorio Magno e I fratelli Karamazov di Dostoevskij (G. Cremascoli e G. Ghini). 3.3. Il dialogo interreligioso fra Giustino e Abelardo (P. Grech e G. Orlandi). 4. Alla fine del tempo. 4.1. Il paradiso perduto: dalla Genesi a Milton alla scena (R. Palla ed E. Albinati). 4.2. Città di Dio e città del sole: storia e utopia (M. Marin e M. Marsonet). 4.3. Maria nel teatro di Rosvita e nella Commedia di Dante (F. Bertini e M.G. Fasoli). Postfazione (E. Dal Covolo). Indici.
Note sulla curatrice
Sandra Isetta è docente di letteratura cristiana antica presso l’Università di Genova e di introduzione ai Padri presso la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale - sezione di Genova. Nella collana «Biblioteca patristica» (EDB dal 1999) ha pubblicato: Tertulliano, L’eleganza delle donne. De cultu feminarum, Nardini, 1986.