In un'epoca di trasformazioni e mutamenti di paradigmi fondamentali la «Science Fiction», che si esprime in modo popolare e diffuso nel cinema e nella letteratura, consente di esplorare le possibilità presenti e future dell'essere umano.Se il vaticinio di Nietzsche sulla morte di una certa immagine cristiano-europea di Dio chiudeva la modernità, la Science Fiction ne apre una nuova e diversa con la sua presenza diffusa del religioso e del divino sciolto da ogni legame istituzionale e confessionale. Essa non può non interessare e interrogare un cristianesimo che deve fare i conti con i temi sollevati dalla globalizzazione e dalla nascita di una nuova religione disarticolata dai riferimenti tradizionali.Nella letteratura e nel cinema la Science Fiction funziona come una potente macchina di risurrezione del divino e degli dèi: non più una, ma innumerevoli storie della salvezza che si generano dal suo fondo recondito del «che cosa sarebbe se...».Il volume propone un viaggio nella fantascienza e nella fiction - da «2001 Odissea nello spazio» a «Star Wors» - per scoprire in che modo cinema e letteratura fanno rivivere l'idea del divino e della salvezza.
Le sette lettere del Nuovo Testamento che non sono attribuite a san Paolo furono ben presto raccolte tutte assieme, nonostante la loro origine diversa: una di san Giacomo, una di san Giuda, due di san Pietro, tre di san Giovanni. Il titolo molto antico di «cattoliche» deriva senza dubbio dal fatto che la maggior parte di esse non è indirizzata a comunità o persone particolari, ma riguarda piuttosto i cristiani in generale.Questa edizione delle Lettere cattoliche comprende anche la Lettera agli Ebrei. La sua canonicità raramente è stata discussa, ma la Chiesa d'Occidente ha rifiutato sino alla fine del IV secolo di attribuirla a san Paolo; e se quella d'Oriente ha accettato tale attribuzione, ciò non è avvenuto senza avanzare riserve (Clemente Alessandrino, Origene) circa la sua forma letteraria.Delle Lettere cattoliche il volume propone:- il testo della Bibbia CEI 2008 con introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme;- il testo greco è tratto dall'edizione interconfessionale «The Greek New Testament» (GNT), basato prevalentemente sul codice manoscritto B (Vaticano), risalente al IV secolo;- la versione interlineare in lingua italiana: eseguita a calco, cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo greco, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica.In aggiunta alla ricchezza della Bibbia di Gerusalemme e al testo in lingua originale, grazie alla versione interlineare lo strumento consente anche a chi non conosce o conosce solo parzialmente la lingua antica di coglierne le specificità e il ritmo, per una fruizione più piena di un contenuto che non è solo testo sacro ma anche opera letteraria.
Già a partire dalla fine del II secolo la tradizione cristiana attribuisce il terzo Vangelo a Luca, colto medico proveniente dal mondo pagano e nativo della città di Antiochia, in Siria. La composizione del testo, avvenuta probabilmente in Grecia, è tardiva. Quando l'evangelista scrive, già «molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti» e la descrizione lucana della distruzione di Gerusalemme, coincidente con quella proposta dagli storici del tempo, fa pensare che il terzo Vangelo sia stato scritto dopo la caduta della città, quindi tra il 70 e l'80 d.C. I destinatari sono cristiani di mentalità greca ai quali Luca spiega le consuetudini giudaiche, omettendo sistematicamente parole dure nei confronti dei pagani e ponendo in evidenza la portata universale della buona notizia. Del Vangelo di Luca il volume propone: il testo della Bibbia CEI 2008 con introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme; il testo greco: è tratto dall'edizione interconfessionale The Greek New Testament (GNT), basato prevalentemente sul codice manoscritto B (Vaticano), risalente al IV secolo; la versione interlineare in lingua italiana eseguita a calco, che cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo greco, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica. Lo strumento consente anche a chi non conosce o conosce solo parzialmente le lingue antiche di coglierne le specificità e il ritmo, per una fruizione più piena di un contenuto che non è solo testo sacro ma anche opera letteraria. La collana è adatta anche a un pubblico laico.
Il libro analizza i tratti essenziali della riforma del processo matrimoniale canonico realizzata da Papa Francesco con la lettera apostolica «Mitis Iudex Dominus Iesus».Partendo dai lavori del Sinodo dei vescovi e dai numerosi interventi del pontefice, l'analisi si concentra sulla disciplina canonica del processo matrimoniale più breve davanti al vescovo diocesano - nella quale si sostanzia una delle principali novità legislative - e sull'analisi dei riflessi concordatari.
Dalla situazione attuale della Chiesa cattolica viene una particolare spinta a rimettere a fuoco il tema del magistero. Dopo l'avvento al papato di Jorge Mario Bergoglio si sono mosse le acque - secondo alcuni pericolosamente, secondo altri felicemente. In qualche maniera, se pure in misura minore, si rivive il clima del concilio Vaticano II. Papa Francesco, infatti, intende far uscire la Chiesa dalle trincee nelle quali sembra essersi rinchiusa, nell'ansia di dover contrastare un'evoluzione del costume e della legislazione che sta travolgendo il millenario «ethos» della tradizione cristiana. Solo superando il fossato che rischia di riaprirsi fra Chiesa e società civile, papa Francesco conta di trovare spianata la strada alla riproposizione del vangelo agli uomini di oggi. Egli è ben consapevole che nella fede non si procede superando l'antico dettato dottrinale e la normativa etica tradizionale e affida, quindi, la sua impresa a un cambiamento dello stile, delle forme e dei metodi del magistero. È proprio questo che sconcerta molti ed è su questo aspetto che vale la pena puntare l'attenzione per cercare di comprendere verso quali orizzonti si muova la missione della Chiesa nel mondo.
Per quanto breve (117 versetti per un totale di 1250 parole ebraiche), il Cantico dei cantici riveste un valore lirico-poetico unico e un'attualità sorprendente. Secondo Carlo Rocchetta, che in questo volume adotta un'interpretazione esegetico-tipologica, il significato originario del Cantico - almeno nella sua ultima redazione - è quello di un testo da collocare nel tempo che intercorreva tra le promesse sponsali e la celebrazione delle nozze.Il matrimonio biblico comportava, infatti, due fasi essenziali. La prima consisteva in un patto stretto dal futuro sposo e dalla sua famiglia con la sposa e la sua famiglia; un patto che implicava già un impegno ufficiale di fedeltà e una qualche sorvegliata frequentazione, pur mancando la coabitazione.La seconda fase comportava invece l'uscita della ragazza dalla casa del padre, accompagnata dal coro delle amiche, la marcia e l'ingresso trionfale nella casa dello sposo, con la partecipazione a un banchetto festoso, accompagnato da canti, danze e suoni.
Il ciclo liturgico dell’anno A segue il racconto dell’evangelista Matteo, testimone privilegiato della volontà del Padre di rivelarsi ai poveri e ai piccoli, di consolare coloro che sono nel pianto e di far splendere la sua misericordia sui giusti e sugli ingiusti.
Le omelie contenute nel volume affondano le radici nella lettura pregata della Parola, la lectio divina, maturata nel silenzio e nel raccoglimento della vita monastica e ancorata al testo biblico assiduamente meditato.
La teologia morale di oggi è certamente plurale e regionale, rispetto a quella monolitica preconciliare, che a livello filosofico e teologico adottava quasi esclusivamente categorie scolastiche. Oggi assistiamo a teologie di contesto culturale che si confrontano e riflettono a partire dalle problematiche locali emergenti, per esempio le teologie della liberazione e quelle del dialogo interreligioso. All'interno della stessa teologia interagiscono filosofie che declinano in modo diverso il dato morale e sono presenti opzioni diverse e alternative riguardo ad alcune tematiche e alle loro modalità.Alla luce di queste osservazioni, questo manuale si propone di offrire un'informazione di base esauriente e completa, per poi dare ragione di alcune scelte e di alcune conclusioni emerse nella riflessione teologico-morale contemporanea.
Da «agnello» a «volgata», da «catecumeno» a «scisma», da «eresia» a «mistica», da «farisei» a «millenarismo»: questo Dizionario presenta le 200 parole essenziali per comprendere il cristianesimo, spiegato a partire dalle parole basilari che costituiscono il suo patrimonio spirituale, storico e politico, e che sono indispensabili allo studio storico e culturale.
In queste pagine, più che mai attuali, don Primo Mazzolari, sacerdote coraggioso, ci ricorda che i poveri sono la vera ricchezza della Chiesa, l'unica salvezza del mondo. Come dice anche papa Francesco: «Chiediamo al Signore la grazia di vedere i poveri che bussano al cuore, e di uscire da noi stessi con generosità, con atteggiamento di misericordia, perché la misericordia di Dio possa entrare nel nostro cuore».
«End? affronta il mistero della fede cristiana, e per estensione il mistero stesso della fede» (Martin Scorsese). Sh?saku End? (1923-1996), definito il «Graham Green giapponese», è stato tra gli scrittori del Novecento più letti e tradotti in Occidente. Nelle sue opere, che per oltre trent'anni hanno occupato posizioni di rilievo nelle classifiche dei bestsellers, ha affrontato tematiche inconsuete per la mentalità del Giappone, in particolare il rapporto con il cristianesimo. Nel romanzo storico Silenzio (1966), considerato una delle sue opere più riuscite e ora portato sullo schermo da Martin Scorsese, End? ambienta la vicenda nel «secolo cristiano» (dal 1549 al 1638), il doloroso periodo di persecuzione inaugurato dallo sh?gunato Tokugawa, che mise al bando l'attività dei missionari occidentali. In Europa giunge la voce che il venerato maestro Christovão Ferreira, ex padre provinciale portoghese e capo riconosciuto della missione cattolica in Giappone, abbia abiurato dopo sei ore di agonia nella fossa. Tre suoi allievi decidono di compiere il rischioso viaggio verso le isole nipponiche nella speranza di rintracciarlo e di convincerlo a ricongiungersi alla fede cristiana. Solo due dei tre missionari riescono ad approdare sulle coste giapponesi ma vengono arrestati e condotti difronte alle autorità. Sono due i grandi temi del più noto romanzo di Sh?saku End?: il silenzio di Dio dinnanzi alla sofferenza del credente e l'inadeguatezza della teologia occidentale per comprendere le persecuzioni subite dai cristiani.
In nove quadri sulla Natività pubblicati nel 1935 sulla "Lettura" del "Corriere della Sera", Papini immagina la notte di Natale attraverso i pensieri del locandiere, del padrone della stalla, del pastore «rimasto addietro», delle pecore lasciate sole, della levatrice, del topo nel muro, del bove, del passerotto sul tetto e dell'asino. Uno sguardo originale e insolito su un «presepio sconnesso» nella notte più sorprendente del mondo cristiano.