Scott Hahn, teologo di fama internazionale, racconta il ruolo essenziale che l'Opus Dei ha avuto nella sua conversione al cattolicesimo con la scoperta che la fede riempie di significato le attività quotidiane e trasforma ogni tipo di relazione. Qui spiritualità e materialità si incontrano e illuminano: attraverso riflessioni sul suo lavoro, sul matrimonio, sull'esperienza di genitore e sulle attività in comunità, Hahn affronta i temi più disparati come preghiera, sacrificio, ambizione, workaholism, amicizia e sesso. Coinvolgente e illuminante, il libro è insieme una storia personale commovente e un importante saggio di spiritualità contemporanea.
Il titolo di questo volume di omelie del fondatore dell'Opus Dei - introdotte in questa nuova edizione da un ampio studio critico-storico a cura di Antonio Aranda che, come osserva nel Prologo mons. Fernando Ocáriz, prelato dell'Opus Dei, «dà accesso a un nuovo livello di lettura del libro» - indica un programma di vita che riecheggia le parole del Signore raccolte da san Giovanni: «Vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi». «Queste diciotto omelie», scriveva nella Presentazione alla prima edizione il beato Álvaro del Portillo, primo successore di san Josemaría alla guida dell'Opus Dei, «tracciano un panorama delle virtù umane e cristiane basilari, per chi vuole seguire da vicino le orme del Maestro. Non sono né un trattato teorico, né un galateo dello spirito. Contengono una dottrina vissuta, in cui la profondità del teologo è unita alla trasparenza evangelica del buon pastore d'anime. Con san Josemaría la parola diventa colloquio con Dio - orazione -, pur restando una struggente conversazione in sintonia con le inquietudini e le speranze di chi lo sta ascoltando».
Le due omelie che qui presentiamo sono accomunate da una caratteristica particolare, che giustifica il loro accorpamento: vertono entrambe solo sulla preghiera. Esse vengono riproposte oggi nel desiderio di permettere al lettore di capire attraverso san Josemaría l'altissima funzione che la pratica dell'orazione può svolgere nella sua vita cristiana.
Un’accurata ricognizione della bibliografia italiana del beato Álvaro del Portillo, includendo anche testi di non facile reperibilità per il vasto pubblico, ha consentito a Gabriele Della Balda di articolare questa antologia che permette di ricostruire il ricco pensiero del primo successore di san Josemaría Escrivá alla guida dell’Opus Dei, su temi qualificanti come la chiamata universale alla santità, la santificazione delle realtà temporali, il laicato, il lavoro, la vita familiare, l’apostolato. È un mosaico di 928 citazioni che spazia dalla teologia alla spiritualità, all’ascetica, al diritto. L’antologia, leggibile per arricchimento culturale e catechetico, offre anche spunti per la preghiera personale. I 22 capitoli comprendono 928 punti: il numero vuol essere un omaggio all’anno di fondazione dell’Opus Dei (2 ottobre 1928).
Nella Prefazione il card. Julián Herranz illustra il servizio ecclesiale del beato Álvaro del Portillo durante la preparazione e lo svolgimento del Concilio Vaticano II.