Fra i molti elementi controcorrente che resero celebre Schopenhauer presso una ristretta cerchia di contemporanei e contribuirono nel Novecento a trasformarlo in oggetto di culto per una ben più folta schiera di appassionati vi è senz'altro la lungimirante apertura nei confronti del mondo, della cultura e della religiosità dell'Oriente, in particolare dell'India. Alcuni, da Nietzsche a Hesse, videro in ciò il segno di una inarrivabile libertà intellettuale: per Schopenhauer non la Grecia, non Roma, non il Cristianesimo rappresentano la culla e l'età dell'oro dell'umanità - e, quindi, dell'Europa - bensì l'India, il Brahmanesimo e il Buddhismo. Certo egli non fu il solo a pensarlo, giacché una sorta di indomania caratterizzò l'intera cultura romantica. Schopenhauer fu però il primo e unico filosofo a inserire organicamente l'India in un poderoso sistema di pensiero, facendone il cardine della sua metafisica e della sua etica: "Buddha, Eckhart e io insegniamo nella sostanza la stessa cosa" annotò due anni prima della morte, consapevole di imprimere così il proprio sigillo di verità a un'opera destinata a permanere.
Tra le carte di Schopenhauer si trova un fascio di fogli fittamente annotati, sul primo dei quali si legge: "Questo libro si intitola «Senilia». Iniziato a Francoforte sul Meno nell'aprile del 1852". Fino alla morte Schopenhauer continuò a registrarvi, giorno dopo giorno, ciò che più gli premeva: citazioni, ricordi, riflessioni, appunti di lavoro, massime e norme di comportamento. E in tali fogli è possibile cogliere quella sapienza quotidiana che rende sopportabile e perfino piacevole la vecchiaia, compensando l'insopprimibile sensazione che "il Nilo stia ormai arrivando al Cairo."
Il volume presenta i testi postumi di Schopenhauer del periodo successivo alla pubblicazione del "Mondo come volontà e rappresentazione". Si tratta di riflessioni, aforismi, appunti e abbozzi riuniti in cinque "libri" che testimoniano come la vena filosofica e letteraria del giovane filosofo non si fosse esaurita dopo la pubblicazione della sua opera più conosciuta.
Una raccolta di riflessioni per conoscere sè stessi
Una raccolta di riflessioni per trattare adeguatamente il gentil sesso...
L'insulto è un genere al quale tutti noi - anche le nature più impassibili - finiamo prima o poi per ricorrere, trascinati da inevitabili circostanze della vita...
Una raccolta di pensieri, articolati in 50 massime, che insegnano a vivere il più felicemente possibile.
Questo è il primo dei sei volumi che presentano l'intera opera di Schopenhauer. Sono state messe a disposizione le carte manoscritte lasciate dal filosofo, dando accesso per la prima volta al suo laboratorio e consentendo di osservare momento per momento quello che egli stesso definisce "il processo di fermentazione" del suo pensiero, la genesi della sua filosofia.