In breve
In quattro fra i suoi testi spirituali più belli, Karl Rahner insegna che c’è una “Quaresima della vita”, che non ha niente a che fare con l’astenersi da ogni piacere. Ma nella quale conta piuttosto sperimentare che ci manca un’esperienza di cui avremmo cogente bisogno: la presenza di Dio. Il digiuno quaresimale serve non a dimagrire, ma a cambiare il nostro metabolismo spirituale. Ne va di una fede matura che dà sempre più profondità al quotidiano, superandone le lacerazioni.
Descrizione
Chi di noi non si aspetta miracoli dal digiuno? Peso forma ideale, aspetto giovanile, sensazione di benessere! Ma se il senso della Quaresima fosse questo, non avrebbe posto nella chiesa: avrebbe a che fare piuttosto con le polizze sanitarie offerte dalle compagnie assicurative.
Che cosa significa, allora, quel “tempo di penitenza e digiuno” che inizia il Mercoledì delle ceneri e finisce alle soglie del Triduo pasquale? Risponde questa pubblicazione, che raccoglie quattro testi spirituali fra i più belli di Karl Rahner. Il gesuita tedesco, considerato uno dei più grandi teologi del XX secolo, mostra che la Quaresima non ha nulla a che fare con la rinuncia al consumo, con la semplice morigeratezza, ma tocca la fede nel profondo del nostro cuore. Il digiuno quaresimale non ha di mira il dimagrimento, ma un mutamento del “metabolismo spirituale”. Ne va di una fede cristiana che matura e che dà sempre più profondità al quotidiano, superandone le lacerazioni.
«Di fronte alle tante speculazioni, noi diciamo “Pasqua”, risurrezione. E ciò significa che il futuro definitivo è già iniziato. La trasfigurazione del mondo non è un ideale, ma una realtà» Karl Rahner.
Descrizione
Karl Rahner, teologo di fama mondiale, è anche il più grande autore nel campo della spiritualità del XX secolo. Quando parla della fede cristiana è per indicare quanto la fede arricchisce la vita. Ciò vale anche per la Pasqua, che è molto più del sentire la primavera che sboccia, organizzare la gita fuori porta o godere qualche giorno di vacanza. È per Rahner il nucleo misterioso della fede cristiana che dona gioia, che dà forza, che motiva la vita.
Con le quattro meditazioni qui raccolte si acquisisce una miglior comprensione dei contenuti centrali della fede cristiana interiorizzando «che cosa significa la Pasqua» e perché i cristiani sono ottimisti. Infatti «a partire dalla morte e dalla risurrezione di Gesù ora, nell’intimo della terra, brucia il fuoco di Dio che trasfigura in bene la terra pezzo per pezzo, così che il credente può amarla anche se percepisce di questo processo di trasformazione tanto poco quanto dell’aria in cui ci muoviamo».
Sono qui raccolti tre brevi testi di Karl Rahner. Egli ci invita a cogliere le nostre giornate come un avvento, esortandoci ad andare verso quel Dio che è venuto nel nostro mondo per trasformare tutto nel suo futuro. Ne saremo capaci? Se il tempo liturgico di Avvento è spesso identificato con quelle quattro settimane che ci lasciamo alle spalle non appena festeggiamo il Natale, qui Rahner intende allora sottolineare che questo tempo è molto di più: perché le nostre vite, abitate da ricordi e attese, sono accompagnate da una nostalgia profonda. In che cosa consista questa nostalgia e come essa trovi un approdo è il contenuto delle riflessioni spirituali di Rahner sull'Avvento, che qui sono state sapientemente raccolte dal gesuita A.R. Batlogg, curatore dell'Opera omnia di Rahner, e dal teologo e psicoterapeuta P. Suchla. «Dio ha già cominciato a celebrare il suo avvento nel mondo, e anche in noi. E se noi a nostra volta accogliessimo la vita come un avvento?». I tre brevi testi di Karl Rahner qui raccolti aiutano a rispondere a questa domanda, invitando ad andare verso quel Dio che, in Cristo, è venuto nel nostro mondo per trasformarlo.
Come esprimere in parole odierne, con un linguaggio accessibile, ciò che abbiamo da pensare nella fede quando ci riferiamo al "Natale"? Le meditazioni di Rahner scandagliano il mistero di questa festa, elaborando quella che viene chiamata una "cristologia dal basso". E lo fanno muovendo da quattro punti di vista diversi e complementari: il Natale come "nascita", e nascita di Gesù, fratello nostro; il Natale, come "mistero", avvicinabile soltanto a partire dalla morte e risurrezione di Gesù (poiché solo la fine rivela veramente l'inizio); il Natale come "discesa" di Dio nella storia, nella contingenza, nella finitudine; e, infine, il Natale come un "dar forma" a questa festa nella nostra vita. Quattro raffinate e intense meditazioni sulla solennità del Natale, che mostrano come sia ancora possibile oggi parlare dell'incarnazione di Dio in termini teologicamente giustificati e con impareggiabile profondità.
Nella domanda Che significa amare Gesù? pulsa il cuore della fede cristiana. Ciò che la fede professa come sua realtà più intima, va incessantemente esaminato e fatto oggetto di riflessione se vogliamo sperimentare in maniera sempre più viva la sua incommensurabile profondità.
Questa meditazione teologica dimostra ancora una volta l’arte di Karl Rahner nel porre domande feconde, le quali fanno vedere come in ciò che appare la cosa più ovvia si celi la realtà più misteriosa: domande esistenziali,
che incalzano ogni cristiano. Come si invera propriamente, nei confronti di Gesù, quella vicinanza che ogni amore ricerca? Com’è possibile che Dio, in Gesù, mi abbia promesso se stesso in maniera definitiva e insuperabile?
La riflessione di Rahner si trasforma così in un incessante tentativo di ascolto di quanto Dio stesso dice, in Gesù, a ciascuno di noi.
L’AUTORE
Karl Rahner (1904-1984) fu filosofo
e teologo gesuita. Comunemente considerato tra i maggiori teologi cattolici del sec. XX, partecipò come perito al concilio Vaticano II. La sua amplissima e varia produzione teologica (più di 30 volumi e, complessivamente, circa 1.600 pubblicazioni) costituisce un autentico patrimonio per la riflessione credente del nostro tempo.
Che cosa hanno in comune il sacerdote e il poeta? Seppure in modo differente, entrambi sono ministri di quel sacramento della realtà che è la parola. Per Rahner la capacità e l'esercizio di percezione della parola poetica sono presupposti per sentire la parola di Dio. Cristianesimo veramente grande e poesia veramente grande hanno, del resto, un'intima affinità. Non sono la stessa cosa, come non lo sono la domanda di Dio e la risposta dell'uomo. Ma poesia grande esiste soltanto là dove non c'è spazio per il piatto borghese, che sfugge per paura agli abissi dell'esistenza, rifugiandosi in quella superficialità nella quale non si incontra il dubbio, ma neppure Dio. Un magistrale esercizio di pensiero, traccia di "un'opera tumultuosa, ricca, il cui canone è la vita" (dall'"Invito dalla lettura" di Antonio Spadaro). Due brevi saggi di Rahner sulla parola della poesia e sul rapporto tra questa e il sacerdozio. Con un "Invito dalla lettura" di Antonio Spadaro.
"La letteratura, per il solo fatto che dice la realtà umana, mostra che l'uomo è già segnato dal mistero e dalla grazia: se l'uomo è stato creato e salvato dal Verbo fatto carne, tutto ciò che esprime in profondità questa realtà umana come tale dice il mistero di Cristo e l'esperienza di Dio che l'uomo fa, anche quando la ignora o la rifiuta" (K. Rahner). In pagine vibranti e sempre attuali, Rahner continua ad esortarci a un'iniziazione alla parola che presuppone una pedagogia della scrittura e della lettura. L'ambito di lavoro e di riflessione dello scrittore ha pieno diritto di cittadinanza nel discorso sulla rivelazione. Da qui la serietà della questione letteraria, giocata sullo sfondo di un'"antropologia testuale" (A. Spadaro) efficacemente dischiusa e disponibile all'approfondimento della fede. Pagine scelte di Karl Rahner sul tema del rapporto tra letteratura e cristianesimo. Con un "Invito dalla lettura" di Antonio Spadaro.
Una piccola raccolta di saggi che recano l’autorevole firma di Karl Rahner. Li riproponiamo, molti anni dopo la loro prima apparizione in lingua italiana, per richiamarne la persistente attualità e la straordinaria fecondità spirituale. Il Rahner di queste pagine ci fa dono di una luminosa riflessione sulle virtù legate alla vita cristiana e all’annunzio della novità evangelica. Una lettura di straordinaria ricchezza spirituale. Pagine meravigliose, finalmente accessibili a tutti.