Fratel Arturo Paoli, attraverso le conversazioni che vengono qui riportate, dimostra la capacità straordinaria di mettere il lettore davanti ad una scelta di campo: o si è a favore del progetto di Dio, o si è contro. Non esistono alternative più moderate. Si può rispondere soltanto con la decisione di collaborare al progetto di Dio, sentendo nell'intimo - come nella parabola del Samaritano - la sofferenza di quanti sono umiliati e oppressi. L'attualità delle parole di Arturo Paoli, anche di quelle di quasi trent'anni fa, è uno stimolo ad assaporare la saggezza di una persona che ha sempre sentito vicino a sé l'Amico e ne ha ascoltato la voce. Ad ascoltare la testimonianza di tutta una vita in cui l'obbedienza alla Chiesa, mai cieca e passiva, è stata la spinta forte a parlare con parresia ai potenti, e mite nell'essere solidale con gli scarti del mondo, sapendo che sono la perla del Vangelo, nascosta nel campo. L'attualità delle parole di Paoli è uno stimolo ad assaporare la saggezza di chi ha avuto per amico Cristo di cui ne è stato testimone veritiero e credibile. Una fonte di saggezza dalle parole di un Mistico dei nostri tempi.
Un forte invito all'impegno primario dei cristiani: mettere pace nelle relazioni umane. Alimentare la speranza in un mondo più umano, più attento ai piccoli della Terra, più giusto, più amorevole. Questa la consegna dell'autore alle nuove generazioni, in un linguaggio semplice e diretto, comprensibile da tutti.
"Non sono tanto pessimista, Gaudy. Passi in avanti ne abbiamo fatti, ma resta molto cammino davanti a noi. Chi è il cristiano? È uno che, a poco a poco, frequentando il Cristo, arriva ad avere i suoi stessi sentimenti, a pensarla come Lui, a vedere la vita come Lui la vede, a vivere la sua stessa passione. E Gesù non volle restare sul trono, si fece ultimo per vivere la vita e la storia degli ultimi... Sono sicuro, Gaudy, che la gioventù raggiungerà il Cristo soltanto attraverso l'impegno di trasformare il mondo. Avanti, amici, non fermatevi! Non avete finito di sfogliare il libro della storia."
Il testo raccoglie numerose meditazioni di fratel Arturo Paoli nella forma dell’intervista ed è un lavoro tematico che verte sulla gioia.Tema sempre caro a fratel Arturo, presente nel suo pensiero e nelle sue riflessioni, che non ha mai smesso di testimoniare durante tutto l’arco della sua esistenza.
La gioia è un diritto di ogni uomo; ciascuno di noi è nato per la gioia, non per essere triste al mondo. Ma la gioia è una conquista, spesso faticosa, che si raggiunge con grandi sacrifici e passando attraverso diversi percorsi che corrispondono ad altrettante tappe della nostra esperienza umana. La gioia passa attraverso il “deserto”, attraverso il “dolore”, e necessita di un clima di “silenzio”. Come ci ricorda fratel Arturo, «il silenzio è la sola atmosfera in cui possiamo ascoltare la voce dello Spirito, per poterla accogliere». Per diventare, così, collaboratori di Gesù e realizzare il suo progetto per l’uomo, non lassù nel cielo, ma quaggiù sulla terra.
Destinatari
Credenti e non credenti.
Persone che vivono o hanno vissuto una fase dolorosa nella propria vita. Quanti si occupano del percorso esistenziale umano: guide spirituali, psicologi, filosofi.
Autori
Arturo Paoli, nato nel 1912 a Lucca, laureato in lettere, nel 1940 è ordinato sacerdote e dal 1949 al 1954 è stato vice-assistente nazionale dell’Azione Cattolica. Entrato poi nei Piccoli Fratelli di Charles de Foucauld, ha trascorso molta parte della sua vita in America Latina impegnato a favore dei poveri. Per la sua difesa delle vittime del nazifascismo, nel 1999 è stato insignito del titolo di Giusti tra le nazioni dallo Stato di Israele e nel 2006 della medaglia d’oro al valor civile da Ciampi. Rientrato in Italia nel 2005, vive a Lucca sempre impegnato nell’annuncio della Parola.
Dino Biggio, sardo, nato nel 1944, ha svolto l’attività di bancario fino al suo pensionamento. Dal 2006 si dedica alla raccolta dei discorsi tenuti da Arturo Paoli, curandone la trascrizione e l’elaborazione. Per la casa editrice sarda La Collina di Serdiana ha già curato Svegliate Dio! di Arturo Paoli (2007), ed è stato coautore con lui di Dio nella trasparenza dei poveri (2011)
La storia dell'uomo ritorna alla vita che comincia dalla scoperta di essere stato salvato dall'amore. Un'esperienza che ognuno di noi deve fare. Una nuova edizione completamente rivista dopo 42 anni. Riveduto e sfoltito, il libro conserva la sua validità e la sua forza di impatto con il nostro tempo. La parabola del buon Samaritano, nel dispiegarsi del racconto, offre all'autore gli spunti per spaziare sui temi che gli sono più cari: la maturità umana e cristiana, l'autonomia e la responsabilità della persona, l'integrazione tra fede e storia, la relazione creazione-uomo-donna, la sessualità, la famiglia, la politica, la Chiesa...
Una guida alla ricerca di una spiritualità delle beatitudiniche può essere raggiunta attraverso relazioni responsabili. Il discorso della montagna rappresenta l'identità dell'uomo, in una forma insuperabile: l'essere umano è povero per sua stessa natura, e deve vivere tale condizione usando le cose senza farne idoli che lo mantengano in schiavitù; deve dirigere la sua vita all'affermazione della giustizia sulla cui base costruire una società pacifica. L'identità è una qualità da raggiungere, la si può conquistare solo attraverso un processo creativo.
Chi e Gesu per noi? Chi siamo noi per Gesu? Eucaristia: impegno a trasformare il mondo: ecco gli argomenti sui quali l'autore invita a riflettere, tracciando le linee fondamentali di una spiritualita della liberazione.