Da dove parte il testo? Qual è l'obiettivo a cui punta? L'autore si ispira al comandamento più "umano" in assoluto: «Amerai il prossimo tuo come te stesso», e prova a trapiantarlo nelle dinamiche di un'umanità sempre più orientata dalle logiche del digitale. Cosa significa amare quanto la prospettiva e l'ambiente è digitale? Come pensare la prossimità quando il toccarsi spesso non è fisico? A partire da queste offre una riflessione che si muove su un doppio binario. Da una parte un'indagine di tipo socio-antropologico. Dall'altra una prospettiva pastorale per passare, come direbbe Francesco, da un'analisi a una terapia, fatta di dialogo, ascolto, tenerezza.
Il volume si propone come una testimonianza nuova e sperimentale, per riflettere sul tema della comunicazione della fede. I sette contributi offrono un’angolazione di senso originale per interpretare il cambiamento culturale che investe anche la Chiesa alla luce dei cambiamenti repentini determinati dalla cultura digitale. Rivolto a sacerdoti e religiosi (ma anche a laici impegnati in percorsi educativi), il libro intende essere, quindi, uno strumento per riflettere, ma soprattutto per orientarsi e agire nell’ambiente digitale.
Biografia
Massimiliano Padula.
Direttore dell’Ufficio Comunicazione e Stampa della Pontificia Università Lateranense. Phd candidate in Comunicazione, interculturalità e organizzazioni complesse presso la Lumsa di Roma, è docente di Sociologia dell’organizzazione e di Sociologia del tempo libero presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium di Roma. Autore di monografie, saggi e articoli afferenti alla comunicazione e ai media, ha già curato, per la Lateran University Press, L’involucro della contemporaneità. Un discorso sui media (2010).