Il Concilio Vaticano II, e in special modo la "Lumen Gentium" nel capitolo IV, ha valorizzato la vocazione e la missione dei laici nella Chiesa e nel mondo. Partendo dall'analisi del testo della costituzione conciliare, Mimmo Muolo, vaticanista, mostra come le indicazioni contenute nel documento abbiano fecondato l'apostolato laicale nei sei decenni che ci separano da quel grande evento. La missione dei laici ha potuto svilupparsi non solo nelle questioni temporali (politica, economia, cultura, famiglia e altri ambiti della vita di tutti i giorni), ma anche all'interno della comunità ecclesiale, esprimendo il valore dei ministeri e il servizio nelle diverse frontiere della carità.
Il volume prende in considerazione il pontificato di Francesco dal punto di vista dei gesti da lui compiuti. Attraverso le azioni concrete del suo pontificato, Francesco sta davvero scrivendo un'«enciclica dei gesti». E tali gesti sono magistero a tutti gli effetti, non semplici atteggiamenti che suscitano simpatia. È questa la tesi sostenuta dall'autore nei quattro capitoli in cui si articola il libro: 1) I gesti della quotidianità («Fratelli e sorelle, buonasera», le telefonate «private», la residenza a Santa Marta significano: il Papa è «uno di noi»; 2) I gesti della carità e della misericordia: dai Venerdì della Misericordia alle visite in luoghi simbolo della sofferenza, sono i gesti che colpiscono maggiormente l'opinione pubblica; 3) I gesti pastorali classici: Anno della Misericordia, Sinodi sulla famiglia, riforma della curia, ecumenismo ecc.; 4) I gesti della comunicazione: le numerose interviste, il linguaggio creativo, l'omiletica di Santa Marta, i selfie con i giovani, l'uso dei social.