All'inizio degli anni Settanta, in una scuola elementare del cremonese, un maestro decide di leggere per intero il Vangelo di Matteo con i bambini e le bambine. Giorno dopo giorno, conoscendo e commentando la vita di Cristo, nasce la domanda: "Come sarebbe Gesù, se gli capitasse di nascere in questo tempo e dalle nostre parti?". (...) Discutendone insieme, con uno stile di lavoro cooperativo che tiene conto di tutte le curiosità e di tutte le idee, nasce un piccolo libro. Il libro nato dai giorni di una classe elementare e del suo maestro è, contemporaneamente, un documento della storia della pedagogia e uno strumento di lavoro per gli educatori e le educatrici di oggi e di domani.
Ambientato nel basso Polesine, nel tempo in cui la povertà era la condizione di vita più diffusa, madre di un'altra povertà, quella spirituale e culturale, si svolge la vicenda di un uomo, Aldo, costretto ad una vita grama dall'uccisione del padre. La storia del protagonista, che finirà in modo tragico, trascinato al delitto contro la sua stessa volontà, si confronta con quella della comunità dove non trova accoglienza, anzi solo il rifiuto e il giudizio di reietto, bandito dalla storia comune. "Il seme di Caino" si è innestato nella vita di queste genti e la violenza che ne scaturisce sarà placata solo da un sacrificio. Un libro-parabola, che induce alla riflessione profonda sui temi della violenza e della fede cristiana.
Questo libro racconta come la realtà, anche la più dura, possa essere trasformata, in uno dei paesi più poveri del mondo, il Mozambico, terra che ha saputo resistere alla colonizzazione, a sedici anni di guerra civile, alle alluvioni e all'AIDS. E lo racconta attraverso gli scatti dei fotografi Francesco Zizola e Massimo Mastrorillo che si fanno testimoni, guardando ciascuno in maniera originale, la lotta e la voglia di vivere di un paese e di uomini concreti, ciascuno con il loro sguardo e il loro problema.
Mario Silvestri ripercorre cinquantasei anni di storia dell'Europa: dalla "Belle Epoque" all'inizio della guerra fredda, dall'apogeo degli imperi europei alla rinuncia dell'Europa a essere protagonista attiva della storia e della politica mondiale. Prefazione di Sergio Romano.