Per i suoi 13 anni, a Nono viene offerto un viaggio in treno da Gerusalemme ad Haifa. A organizzarlo sono il padre, un celebre detective, e la sua compagna. Ma il viaggio si trasforma in una serie di imprevisti e avventure orchestrate da clown, mangiatori di fuoco, e dall'elegantissimo Felix, un ladro internazionale che rapisce Nono e, su una favolosa Bugatti, lo porta a conoscere la grande diva Lola. Perché quei due mostrano di sapere tante cose su sua madre? Nono ne è ovviamente affascinato e li seguirà in altre fantastiche avventure prima di scoprire che si tratta dei nonni che non ha mai conosciuto. Da loro verrà finalmente a sapere la vera storia dei suoi genitori.
Le storie che si possono raccontare sono tante, ma quelle della buona notte sono speciali. Sono storie che avvolgono bambini e genitori in una bolla di vicinanza e tenerezza, in cui le tensioni svaniscono e l'unica cosa che rimane è il legame tra chi racconta e chi ascolta, un legame che ha la profondità dell'affetto e la leggerezza della fantasia. In questo luogo tutto è possibile: una storia può essere allegra come il solletico sulla pancia, come quella di Ruti che avvolta in un asciugamano viene scambiata per una buffa giraffa, oppure può far esplodere tutte le infinite avventure di quando il mondo non era ancora iniziato e intere foreste si libravano lente nell'aria. E quando l'ultima parola sarà stata raccontata, la storia accompagnerà i bambini (e non solo loro) nel viaggio della notte e dei sogni, per non farli sentire mai soli. Ecco qui due racconti che Grossman ha dedicato ai piccoli viaggiatori, "Buonanotte giraffa" e "Un milione di anni fa", accompagnati da una postfazione inedita dell'autore. Età di lettura: da 7 anni.
Per i bambini non c'è differenza tra la magia e la realtà, perché entrambe sono nuove, inspiegabili e meravigliose. E trascinano i genitori in grandi scoperte di cui loro non si sentivano più capaci, paure a cui avevano smesso di pensare, sorprese per cui avevano smesso di stupirsi. Le spiegazioni, i giochi, le avventure che ne nascono sono al centro di un legame fortissimo, che Grossman racconta in storie che avvolgono i lettori con semplicità e tenerezza: come quella di Ruti che una mattina non vuole alzarsi per andare all'asilo. Il papà non la sgrida, ma le dice che nel frattempo gli altri giocheranno, si divertiranno, cresceranno e avranno i loro figli, mentre lei, dormendo, rimarrà bambina. Forse allora è meglio correre in cucina a fare colazione. E ad abbracciare mamma e papà che per fortuna da piccoli si sono alzati per andare all'asilo! Una raccolta di cinque racconti illustrati, in cui Grossman regala levità e poesia ai suoi lettori, piccoli o grandi che siano. Età di lettura: da 6 anni.