L'autore conduce un raffronto tra il Santo d'Assisi e papa Bergoglio, cogliendo il principale punto di contatto tra i due nella missione di "restaurare la Chiesa". Da teologo ma usando un linguaggio accessibile, Boff risale nella storia per far risaltare la novità di "Francesco di Roma", che per lui si esprime con il termine "rottura". Guardando poi al presente e all'avvenire, enuclea le linee principali della sua azione pastorale incentrata sui poveri e i sofferenti - e auspica un nuovo Concilio ecumenico.
Una preghiera che non e di Francesco, ma che e nata agli inizi del '900 come sintesi di una spiritualita francescana diffusa. Nota come Preghiera semplice, Boff ne richiama il titolo originario di Preghiera per la pace e ne fa un commento in chiave spirituale che ne contestualizza i contenuti nel quadro dei problemi che l'umanita vive oggi.